Cos’è la sindrome RED-S?

pianpianello

Pignone
19 Dicembre 2020
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Qualcuno sa cosa diavolo è la terribile RED-S, cioè la “Relative energy deficiency in sport”? L’ho appena sentita nominare, e da qualche veloce ricerca non si capisce cosa sia, tranne che “mangi meno di quello che consumi”, e viene descritta come una cosa terrificante che causa un sacco di problemi gravissimi. Ma da quando sarebbe un problema? Chi vuole dimagrire ad esempio deve per forza mangiare meno di quello che consuma.

Ipotizzo, da quello che so, che il problema del deficit energetico si ponga soltanto nei casi in cui una persona è già magra con una percentuale di grasso corporeo al di sotto di una certa soglia. Ma nelle descrizioni del RED-S che ho visto non viene citato questo fatto. Le descrizioni che ho visto sono troppo vaghe.

I ciclisti pare siano tra gli atleti che più rischiano questo fenomeno, assieme a tutti quelli in cui il peso è fondamentale, tipo ginnasti o maratoneti.
 
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paulstorm

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"Relative energy deficiency in sport (RED-S) describes a syndrome of poor health and declining athletic performance that happens when athletes do not get enough fuel through food to support the energy demands of their daily lives and training. RED-S can and does affect athletes of any gender and ability level."

= gli atleti che hanno alti livelli di dispendio energetico causa gare/allenamento e che non mangiano a sufficienza per compensare questo dispendio vanno incontro a problemi di varia natura (dalla scarsa performance a problemi di libido).
Non mi pare nulla di straordinario affermare che un deficit calorico protratto nel tempo unito ad alti livelli di attività fisica sia deleterio per l'organismo; dopo un tot il corpo va in modalità emergenza.
 

pianpianello

Pignone
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Non mi pare nulla di straordinario affermare che un deficit calorico protratto nel tempo unito ad alti livelli di attività fisica sia deleterio per l'organismo; dopo un tot il corpo va in modalità emergenza.

Quello che è straordinario è che non viene MAI citato (o almeno io non l’ho visto scritto) il livello di grasso corporeo e nemmeno l’entità del deficit calorico. Una persona sovrappeso che si affida ad un preparatore atletico andrà a migliorare la propria forma fisica andando necessariamente in deficit calorico. E qui deficit calorico = miglioramento, non il contrario. Senza contare tutte le teorie scientifiche che ormai vengono date praticamente per certe che dicono che un deficit calorico (controllato) è alla base della longevità e della prevenzione a molte malattie (inclusi i tumori).

In pratica se mangi troppo ingrassi e/o infiammi l’organismo. Se mangi troppo poco... ti viene la sindrome RED-S? Se mangi il giusto invece va bene, ma come si fa a mangiare il giusto senza essere seguiti da un nutrizionista che ti conta anche le calorie consumate dal movimento del polso quando te lo meni? Su un pacchetto di cracker è scritto il numero di calorie, ma su un piatto servito al ristorante o in mensa o a casa di tuo fratello non c’è nessuna etichetta, mica si può chiedere al cuoco “ehi scusa, ma quanti cucchiai di olio hai messo nel sugo che devo fare un calcolo”? Non è facile fare questi calcoli, oltre che essere una rottura di palle immensa e penso pure insostenibile.

Inoltre non è nemmeno chiaro come fare a riconoscere i sintomi, visto che quando iniziano i problemi in teoria è già troppo tardi, e sono capaci tutti di dire che hai un problema quando sei già uno straccio. Il problema è come si riconosce l’inizio di questa sindrome, quando i danni sono subdoli e invisibili e iniziano ad accumularsi. A quanto pare non si può?

Mi viene in mente solo una soluzione sensata, indipendentemente da come questa presunta sindrome viene descritta: stabilire un “peso forma” definito a una certa percentuale di grasso “tollerabile” (ad esempio stabilire che Pogacar è in peso forma a 67 kg), e poi monitorare costantemente il peso, al netto di tutta la variabilità dovuta a sudorazione o ritenzione idrica (e qui è difficile, ho sentito che dopo un giro d’Italia i corridori accumulano chili di ritenzione idrica). Nel momento in cui il “peso forma” stabilito dovesse scendere, si interviene per aumentare le calorie ingerite. Nel momento in cui invece dovesse salire, al contrario si ridurranno le calorie. Ma questi calcoli li può fare un nutrizionista che ti fa la scansione del corpo e misura la massa grassa e tutti i parametri, un povero ciclista amatoriale che si affida al fai-da-te come dovrebbe fare? Comprarsi una bilancia che stima la massa grassa? Sono affidabili? Non riesco a vedere altre soluzioni.
 

mauretto

teenage punk
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un onesto ferro
Hanno scoperto l'acqua calda
comunque...la parolina chiave è "athletes".
Ossia si da per scontato che sia una "sindrome" (tra mille virgolette) diffusa tra atleti, dando per scontato che parliamo già di gente che ha una certa condizione fisica.
Non si riferisce certo al signor Pino geometra del catasto con la pancetta che fa sport per hobby
 
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pianpianello

Pignone
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Hanno scoperto l'acqua calda
comunque...la parolina chiave è "athletes".
Ossia si da per scontato che sia una "sindrome" (tra mille virgolette) diffusa tra atleti, dando per scontato che parliamo già di gente che ha una certa condizione fisica.
Non si riferisce certo al signor Pino geometra del catasto con la pancetta che fa sport per hobby

Ovvio, ma è strapieno di gente che fa sport per hobby che possono essere considerati atleti a tutti gli effetti. Basta guardare quanta gente qui sul forum parla di watt, allenamenti, alimentazione. Inoltre non tutti hanno la panza, c’è gente che geneticamente è sempre stata magra, indipendentemente dallo sport.

Io mi ritengo soggetto a rischio, perché sono già molto magro di mio, quest’anno ho aumentato un po’ le ore settimanali in sella, e ho imparato pure teorie “pericolose” legate alla restrizione calorica (digiuno intermittente, evitare di riempirsi troppo ai pasti, mangiare un po più salutare e di conseguenza cibi meno calorici, eccetera). Per dire, mangiare dei cracker col philadelphia è probabilmente più salutare che mangiare un bombolone alla crema, ma per chi ha alti dispendi energetici si rischia di andare in deficit energetico e il junk food magari è proprio quello che ti salva.
 

N.O.T.B.

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24 Febbraio 2019
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Post lunghissimi e noiosi, ma insisti nonostante non ricevi risposte.

Dov'è la novità nel consumare più di quello che si consuma?

E' normale che le prestazioni scendono a causa della mancanza di energia prodotta dall'organismo e quest'ultimo che taglia per cercare di tenerci in vita.
 

mauretto

teenage punk
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Ovvio, ma è strapieno di gente che fa sport per hobby che possono essere considerati atleti a tutti gli effetti.
Non è ovvio. Un atleta è un atleta, un amatore è un amatore.
Nello specifico ci si riferisce a atleti, nel.senso di professionisti. Che fanno quello di mestiere
Che poi ci siano un sacco di amatori che giocano a fare gli atleti con tutti gli errori e le storture del caso, questo è un altro paio di maniche.
Ma li subentrano dinamiche psicologiche e cadiamo in altri campi
 

Lumi

Scalatore
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Colnago V3Rs
In medicina si definisce sindrome un insieme di sintomi e condizioni, che INSIEME possono portare a una diagnosi.

Il dimagrimento è uno dei sintomi, il defincit calorico e’ un’altra condizione, presi da soli non costituiscono la sindrome, per diventarlo deve esserci anche tutto il resto (calo delle prestazioni, depressione, ecc…).

Quindi uno grasso che mangia meno e dimagrisce non ha la sindrome, mi sembra ovvio.

Fra l’altro a me sembra che stiamo semplicemente parlando del sovrallenamento acuto.
 

pianpianello

Pignone
19 Dicembre 2020
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Scusate, devo aver sbagliato sezione del forum. Dov’è la sezione in cui si parla di di cose da “professionisti”, tipo: watt, zone, soglie, lattato, tipologie di glucidi, chimica, aerodinamica, componentistica, bici che costano migliaia di euro, biomeccanica, muscolatura, fisioterapia, farmaci, periodizzazioni, gare? Mi sembrava fosse questa la sezione giusta, invece mi sa che sono capitato nella sezione dei Pino geometra del catasto con la panza che fa 1000 km l’anno. Se mi dite dove si può spostare la discussione per parlare con i “professionisti” lo faccio spostare.

Post lunghissimi e noiosi, ma insisti nonostante non ricevi risposte.

Dov'è la novità nel consumare più di quello che si consuma?

La novità sta nel fatto che il Comitato Olimpico Internazionale si è impegnato per promuovere la consapevolezza riguardo al RED-S e la ricerca scientifica in questi ambiti, che da sondaggi di non molti anni fa risulta che meno del 50% dei medici, allenatori, e fisioterapisti sa riconoscere i sintomi di questo problema, che c’è bisogno di colmare un gap di ricerca scientifica riguardo agli atleti maschi (visto che questa sindrome era associata inizialmente soltanto alle donne), e che non esiste uno strumento affidabile per la misurazione della disponibilità energetica (energy availability), come descritto qui: https://bjsm.bmj.com/content/52/11/687

Potremmo semplificare la questione a livello pratico in una riga, visto che ti piacciono le discussioni corte: come faccio a sapere se sto mangiando a sufficienza, considerando che sono già magro come un ciclista professionista?

Fra l’altro a me sembra che stiamo semplicemente parlando del sovrallenamento acuto.

Penso che siano concettualmente questioni separate: il sovrallenamento credo sia uno sbilanciamento tra stress e recuperi, mentre questa RED-S uno sbilanciamento tra dispendio energetico e calorie introdotte.

Il problema è che a me sembra che il sovrallenamento sia molto più facile da evitare: se ascolti semplicemente il tuo corpo, quando sei stanco ti viene naturale evitare di fare sforzi intensi, e di conseguenza viene naturale rispettare il recupero che il corpo ti chiede. Ma l’alimentazione è una questione più complessa, perché il senso di fame non è così affidabile e normalmente funziona al contrario: quando sei stanco o stressato ti passa la fame!
 

Snow

Pedivella
14 Maggio 2020
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Trek emonda slr
Per non incorrere in questa problematica a mio parere basta conoscere il proprio peso ideale in base alla massa grassa e rimanere nel range ottimale.
 
G

giantluca

Guest
185cm x 72kg scsrsi, 6-7kg persi in due anni.
Tuttavia credo che sia meglio uscire in bici che scrivere di disturbi alimentari su un forum.
(mi peso ogni giorno per cercare di restare sul peso che ho).
 

Alex_89

Novellino
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Non avevo letto questa interessante discussione (almeno per me), argomento in realtà abbastanza nuovo e che spiega problematiche che nel “passato” non si capivano vedi le problematiche sulla riproduzione nel sOltretutto è di mio interesse e studio proprio perché lavoro con agonisti, anche se il problema è molto spesso in chi non compete, perché si allena come un agonista senza curare i dettagli.
La sindrome RED-S è causata da una bassa disponibilità energetica in cronico.

La disponibilità energetica è l’energia che resta a disposizione del nostro organismo per svolgere le sue funzioni vitali una volta tolte quelle necessarie per lo svolgimento delle attività sportive. In letteratura si trova la seguente formula EA=TDEI-(EEE/FFM)
EA sta per Energy aivailability o dispoibilità energetica, TDEI è l’introito calorico dell’indiviuo, EEE è la spesa energetica dell’attività sportiva e FFM la massa magra del soggetto espressa in kilogrammi di peso. La EA si relaziona quindi con i tessuti metabolicamente attivi.

La scarsa disponibilità energetica possiamo definirla quando l’apporto calorico è troppo basso o l’energia spesa attraverso l’attività fisica è troppo alta, questo fa sì che ci sia una quantità
insufficiente di energia “rimasta “per mantenere le normali funzioni fisiologiche del
nostro corpo, come la funzionalità corretta de sistema immunitario, corretta funzionalità del tessuto osseo, perdita de ciclo nelle donne, etc la sogli critica è (suggerita da ricerche) a 25 kcal/kg per Maschi e 30 kcal/kg per le femmine di massa magra mentre l’ottimale e 40-45.


Prendiamo un soggetto femminile (caso capitato in studio ma il concetto non cambia) si presenta da me(veniva da un percorso con un altro professionista) perché secondo lei deve abbassare la massa grassa per migliorare il rapporto peso potenza, sport nuoto open water fondo (l’equivalente di una maratona)
167 cm 60 kg al 18% (spesso negli sport di endurance trovo queste percentuali ) 2h ore / 2h30 di allenamento giornaliero + 3 h settimanali di palestra ffm stimata o comunque calcolata per differenza 49 kg
Introduceva da una vecchia dieta (fatt perché doveva migliorare la composizione corporea) 2300 kcal anche sopra la media rispetto a quanto vedo negli utenti “che voglion dimagrire” a fronte di una spesa di 1000 kcal da sport viene fuori 2300-1000= 1300 kcal /49 kg ffm sono 27 kcal per kg di massa magra nel range soglia critica.

Ci sono altri casi ma difficilmente visti in ambito sport agonistico ma più in ambito fitness o nello sportivo che corre o pedala per dimagrire dove il soggetto è in isocalorica o normocalorica da tempo ragazza stabile di peso a 1500 kcal da mesi stile di vita attivo per lavoro 9000-10000 passi medi il giorno e 4 volte in palestra (consumo medio 200-250 kcal) quindi che fa ? Scende con le calorie facendo le diete da fame 1200kcal medie in ipocalorica tremenda e magicamente l’ago della bilancia NON scende perché ? Perché introduce veramente poco e gli rimangono poche calorie a disposizione 1000 kcal/49 kg di ffm viene fuori 21kcal.

Consequenze un abbassamento di insulina le prima igf1 t3 testosterone
Questo provoca nell’uomo un abbassamento della salute riproduttiva (spesso in passato si dava colpa alla sella)

Come si esce da questa situazione ? In uno sportivo si somministrano immediatamente le kcal e i macronutrienti opportunamente ripartiti, in uno soggetto fitness possiamo andare per gradi ad esempio con una reverse diet (e qui si svela i segreti del perche spesso si dimagrisce mangiando di più).
 
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pianpianello

Pignone
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Grazie @Alex_89, finalmente qualcuno che capisce il problema :hail::mrgreen:

Comunque ci sono cose che faccio fatica a capire. Ad esempio citi il fatto che una dieta ipocalorica non porti al dimagrimento pur essendoci del grasso in eccesso e quindi margine per il dimagrimento. Come mai il corpo in questi casi non va a prendersi le calorie che gli servono dal grasso? Io ipotizzavo che i problemi del deficit calorico si presentassero soltanto negli individui al di sotto di una soglia critica di massa grassa, cioè chi è già troppo magro.

L’altra domanda che ho è relativa a come evitare questo tipo di problemi in persone che non sono seguite da un preparatore atletico (e comunque non tutti i preparatori seguono la dieta, molti seguono solo gli allenamenti), quindi come hai giustamente fatto notare tu, il problema si pone anche per gli amatori.

Hai citato la reverse diet, di cui so molto poco. Si tratta di provare ad aumentare le calorie finché non si nota che si inizia ad ingrassare? Questa sarebbe infatti una delle idee che ho avuto e magari vorrei provare, cioè provare a mangiare di più quando noto che scendo sotto un certo peso, e mangiare di meno quando al contrario noto che inizio a pesare troppo, mantenendo un range di peso sufficientemente ampio per compensare eventuali variazioni fisiologiche, ad esempio minimo 65 kg e massimo 69 kg. Però se tu dici che le scorte di grasso sono ininfluenti e il corpo non va necessariamente a pescare dalle riserve, allora non saprei che fare.

Un altra idea che potrei provare è cercare di mangiare molto di più durante le uscite. Al momento posso fare anche 3 ore di bici dopo una colazione abbondante (stimata circa 700 kCal) e mangiando solo una banana durante l’uscita. Il problema è che dalla stima dei watt e conseguente consumo calorico, in un giro di 3 ore consumo almeno 1500 kCal, che sono superiori a quello che ho introdotto sia prima che durante. In teoria pare che dovrei ingerire circa 1000 kCal durante il giro per andare in pari (700 colazione + 1000 in bici), ma a me sembra esageratissimo, soprattutto per come sono sempre stato abituato.
 

Alex_89

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Grazie @Alex_89, finalmente qualcuno che capisce il problema :hail::mrgreen:

Comunque ci sono cose che faccio fatica a capire. Ad esempio citi il fatto che una dieta ipocalorica non porti al dimagrimento pur essendoci del grasso in eccesso e quindi margine per il dimagrimento. Come mai il corpo in questi casi non va a prendersi le calorie che gli servono dal grasso? Io ipotizzavo che i problemi del deficit calorico si presentassero soltanto negli individui al di sotto di una soglia critica di massa grassa, cioè chi è già troppo magro.

L’altra domanda che ho è relativa a come evitare questo tipo di problemi in persone che non sono seguite da un preparatore atletico (e comunque non tutti i preparatori seguono la dieta, molti seguono solo gli allenamenti), quindi come hai giustamente fatto notare tu, il problema si pone anche per gli amatori.

Hai citato la reverse diet, di cui so molto poco. Si tratta di provare ad aumentare le calorie finché non si nota che si inizia ad ingrassare? Questa sarebbe infatti una delle idee che ho avuto e magari vorrei provare, cioè provare a mangiare di più quando noto che scendo sotto un certo peso, e mangiare di meno quando al contrario noto che inizio a pesare troppo, mantenendo un range di peso sufficientemente ampio per compensare eventuali variazioni fisiologiche, ad esempio minimo 65 kg e massimo 69 kg. Però se tu dici che le scorte di grasso sono ininfluenti e il corpo non va necessariamente a pescare dalle riserve, allora non saprei che fare.

Un altra idea che potrei provare è cercare di mangiare molto di più durante le uscite. Al momento posso fare anche 3 ore di bici dopo una colazione abbondante (stimata circa 700 kCal) e mangiando solo una banana durante l’uscita. Il problema è che dalla stima dei watt e conseguente consumo calorico, in un giro di 3 ore consumo almeno 1500 kCal, che sono superiori a quello che ho introdotto sia prima che durante. In teoria pare che dovrei ingerire circa 1000 kCal durante il giro per andare in pari (700 colazione + 1000 in bici), ma a me sembra esageratissimo, soprattutto per come sono sempre stato abituato.
Eh rispondere a tutti punti non è così immediato, nel senso che sono argomenti “corposi” cercherò di semplificare il tutto appena ho due minuti
 

m2o

Cronoman
30 Ottobre 2022
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titanio
Ho "Il metodo LEA" in pdf redatto da un certo Marco Perugini che fa parte del Project Invictus che spiega in modo chiaro ed esaustivo questo problema (e di come uscirne).
Potrei essere disposto in una sua condivisione
 

Alex_89

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Ho "Il metodo LEA" in pdf redatto da un certo Marco Perugini che fa parte del Project Invictus che spiega in modo chiaro ed esaustivo questo problema (e di come uscirne).
Potrei essere disposto in una sua condivisione
Si l’ho pure io,acquistato proprio per capire cosa fare in questi casi particolari, infatti grazie a quel pdf (materia preziosa di studio) ho capito, e risolto alcuni problemi che non conoscevo. Non credo tu possa condividerlo, e solo per uso personale sopra c’è l’e-mail di acquisto. Forse per mail ma non lo n maniera pubblica.