io invece farei una considerazione diversa... una cosa è pubblicare un video dei propri giri, un conto è farlo delle gesta di un altro (probabilmente a sua insaputa) commentandone il comportamento...
Non so... io fossi il tizio, essere messo alla berlina, non mi farebbe piacere...
Boh sarò io che sono asocial...
Senza il consenso , non si può mettere nessun filmato , a meno che il soggetto in questione si
Siamo OT, ma ricapitoliamo.
Un conto è schernire una persona privatamente e un altro è farlo pubblicamente. Premesso che è maleducato farlo in entrambi i casi, perché ognuno fa quel che può e non è bello far pesare agli altri la propria bravura, dileggiare una persona pubblicamente è molto più grave. Nella fattispecie non saprei, ma ci possono essere dei risvolti penali.
Se vuoi prendere per il culo qualcuno lo fai con gli amici con i quali hai confidenza non con chi incontri per la strada oppure, se sei tanto coraggioso, lo fai con gli estranei e poi vediamo come la prendono.
Ti concedo una risposta e poi la chiudiamo qui. Se vuoi continuare lo facciamo in privato.
Ci sono persone che pubblicamente ti irridono pensandosi molto superiori , se sei pronto di spirito con una battuta li irridi davanti a tutti , questo è un onesto comportamento. il fatto da me spiegato può avvenire alla presenza di poche persone , ma anche di moltissime persone , può avvenire anche nel corso di un dibattito televisivo , una persona attacca un'altra in modo ironico-sarcastico , e l'altro si difende. Un caso storico.
Un grande statista straniero , si vantava con tutti di avere rifiutato un biglietto da un conosciuto commediografo perché non aveva voglia di annoiarsi. Dopo pochi giorni in risposta il grande commediografo , spedito un altro biglietto allo statista si vantava con tutti di avere scritto nell'invito : è per un suo amico sperando esista.
Quello non lecito è la vendetta su facebook , youtube o altro.
un'estratto da altroconsumo.it
Anche se oggi è diventato estremamente facile girare filmati e metterli subito in rete, non bisogna dimenticare che esistono norme che pongono limiti, soprattutto in materia di diritto alla riservatezza. Dunque, cosa si può fare e cosa invece è vietato dall'attuale legge sulla privacy?
Diritto alla privacy: ecco cos'è
Per diritto alla privacy si intende il limite all'utilizzo di dati che riguardano altre persone; anche le immagini di un video diventano "dati personali" ogni volta che ci forniscono informazioni su qualcuno (persino indirettamente).
Può essere lesivo della privacy non solo dare visibilità ai volti delle persone, ma anche riprendere l'interno di un'abitazione e situazioni famigliari altrui, oppure opere d'arte firmate dagli autori.
Alcune immagini poi possono rivelarci informazioni delicate sui soggetti ripresi, come ad esempio lo stato di salute, l'orientamento politico e religioso o le abitudini sessuali. In questo, quelle immagini riprese diventano "dati sensibili" e devono essere trattate con estrema cautela.
Mettere video online senza infrangere le regole
Molti avranno avuto il desiderio di mettere i propri video su Youtube o sul proprio blog. Anche se si tratta di siti amatoriali, le persone ritratte nei video che volete pubblicare devono darvi sempre il loro consenso. Spesso l'autorizzazione è tacita; in ogni caso bisogna fare attenzione a non ledere l'onore e la reputazione di nessuno. Ad esempio:
- è preferibile che le persone comuni riprese in luoghi pubblici non siano riconoscibili (magari rielaborando le immagini per rendere i volti irriconoscibili);
- se dopo un concerto o una partita volete mettere in rete il video dell'evento potete stare tranquilli: per i personaggi pubblici (se non ci sono diritti riservati) non è necessario chiedere il consenso, ma solo assicurarsi che ciò che pubblicate non sia lesivo per la loro reputazione (o non li utilizziate per scopi pubblicitari).
- se nel vostro video compaiono anche bambini (o minorenni) è sempre meglio prima chiedere l'autorizzazione ai genitori, anche se dovrebbe valere la regola che possono essere ritratti in situazioni pubbliche o in contesti come gare e manifestazioni sportive.
Il diritto alla riservatezza dell'immagine può essere sacrificato solo per un pubblico interesse, come il diritto all'informazione a condizione di rispettare tre principi fondamentali: la verità dei fatti, l'interesse pubblico alla notizia e, soprattutto, l'essenzialità dell'informazione. Se non si rispettano questi criteri e la pubblicazione avviene per scopi diversi dal diritto d'informazione prevale il diritto del singolo di opporsi alla pubblicazione.
La persona che vede la sua immagine pubblicata senza consenso può richiedere la cessazione dell'abuso e una volta provato il danno può ottenere anche un risarcimento patrimoniale (se si tratta di un personaggio noto potrà richiedere il risarcimento addirittura in base al valore della sua immagine sul mercato).
La responsabilità penale entra in gioco nel caso in cui il video pubblicato sia lesivo della reputazione della persona ripresa o interferisca con la vita privata del soggetto. In questo caso si rischia addirittura una reclusione che va dai sei mesi ai quattro anni.
Occhio anche al diritto d'autore
Per pubblicare un video in un sito è necessaria la formale autorizzazione dell'autore dell'opera, che è l'unico titolare del diritto di pubblicazione e del suo sfruttamento economico. Se siete voi gli autori del video vi consigliamo sempre di firmarli attraverso una sorta di impronta di paternità chiamata "watermark".
E su Youtube? Chi pubblica le proprie riprese sul noto portale di video mantiene la proprietà dell'opera ma cede agli altri utenti del sito non solo la possibilità di accedere e visualizzare il video, ma anche quella di ricavare da quel video opere derivate.
Attenzione poi: Youtube, con la pubblicazione, acquisisce anche il diritto di utilizzare il vostro video per fini commerciali.