Col permesso dei moderatori e di voi tutti, mi sia consentita una introduzione un pò off-topic:
Anche secondo me la crisi è solo una scusa momentanea per giustificare l'ingiustificabile.
Mai come in questo periodo nel settore pubblico si è avuta tanta approssimazione e tanta superficialità.
Il brutto è che anche il settore privato sta rispondendo male a questo genere di pressione.
Da un lato la crisi e l'indisponibilità di spendere ( da parte di tutti) fa gestire alle aziende una serie di tagli e di trasferiemetni all'estero della manodopera.
Dall' altra le normative contro l'assenteismo ingiustificato, l'inattuazione di una serie di misure statali di assistenza verso chi perde il lavoro e la totale mancanza di concertazione con la reale parte produttiva del Paese ( operai, lavoratori e artigiani) sta sempre più allargando il divario tra chi ha e chi non ha.
Questo accanimento verso le persone comuni mi fa andare in bestia.
Perchè si rilevano cose che non vanno bene ovunque.
E NOI NON POSSIAMO FARCI NIENTE.
Adesso rientro in-topic con la questione delle Poste.
Niente di vitale, nel mio caso. Per fortuna la spedizione se non dovesse andare a buon fine nessuno muore e non ci sono gravi perdite.
Ma comnque come posso fidarmi di un servizio dopo che alla SECONDA SPEDIZIONE si sta già
inc@sinando da sola?
Ma è mai possibile che per avere un pacco da 400 grammi da una città che dista 5 ore di strada da me (meno di 400 km) sto aspettando dal 28 ottobre?
Poi, chi ne va di mezzo poveretto sarà il mio venditore che ha speso:
9,10 per la prima spedizione
9,10 per avere indietro il pacco (Rispedito al mittente per Indirizzo incompleto-dicono loro)
9,10 per spedirlo ancora una volta l' altro ieri, 18 novembre.
Ditemi voi se uno deve spedire un pezzo usato e pagare più di spedizioni che del valore stesso della merce!
E non avere alcuna certezza del buon esito della cosa!
E da 10 giorni ho pure un sacco di problemi con l'adsl!