Ha senso allenarsi tanto(troppo) d'inverno?

FDG

Apprendista Cronoman
4 Luglio 2006
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Nord Veneto
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Bianchi Nirone
per "parità di fatica" intendi rpe o bpm...?
comunque ho sentito/letto di diversi ciclisti che sui rulli faticano di più ad esprimere gli stessi watt che si fanno su strada...

io ad esempio sui rulli faccio quasi solo Z2 o Z3 e riesco a tenere gli stessi watt che faccio su strada a parità di sensazione di fatica ma i bpm sono più alti quindi mi viene un pò di fiatone prima...
E' un po' off topic, ma la mia esperienza è che questo dipende tanto dalla temperatura della stanza. Io faccio i rulli in una stanza a 10 gradi (garage) e ho le stesse sensazioni di fuori. Provato tempo fa a farli a maggio con 20 gradi in garage, molto dura a livello cardiaco, non vorrei esagerare ma direi quasi rischioso (un mio conoscente ha esagerato con zwift un paio di anni fa ed è finito in ospedale con insufficienza renale...).
 
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bagga

Scalatore
27 Luglio 2019
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modena
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giant tcr sl
su strada il mio rapporto watt/ FC Z2 è mediamente 1.4 , sui rulli 1.3 . lo avverto anche a livello percettivo .

anche io sui rulli solo Z2 max Z3
non ho voglia ora di cercare tra le varie attività ed ho guardato solo le ultime in cui ho fatto solo Z2...su strada 1.56 mentre sui rulli 1.49...

E' un po' off topic, ma la mia esperienza è che questo dipende tanto dalla temperatura della stanza. Io faccio i rulli in una stanza a 10 gradi (garage) e ho le stesse sensazioni di fuori. Provato tempo fa a farli a maggio con 20 gradi in garage, molto dura a livello cardiaco, non vorrei esagerare ma direi quasi rischioso (un mio conoscente ha esagerato con zwift un paio di anni fa ed è finito in ospedale con insufficienza renale...).
sicuramente incide e da quando uso il ventilatore la situazione è leggermente migliorata...
 

WNC2

Negoziante
5 Dicembre 2008
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zoagli
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TIME - VXRS
I rulli fatti regolarmente ed a lungo devastano la psiche anche del ciclista più incallito

Se ti accontenti di "mantenere" durante l'inverno con 2 uscite a settimana, sabato e domenica, è vero che a marzo dovrai faticare un po' di più per riprendere la condizione ma lo farai con voglia; al contrario sfondandoti di rulli durante l'inverno probabilmente in primavera avrai la nausea a sentir parlare di pedalare

Bisogna anche considerare che mediamente di inverno a meno che non abiti in Sicilia o in Tunisia, probabilmente la metà dei sabati e domeniche non ci sarà un meteo ideale per uscire a meno che non sei un irriducibile che esce anche con pioggia neve e ghiaccio.

Oggi, sabato, per esempio qui a Chiavari è piovuto, domani danno acqua al 90%, forse per lunedì sarà solo nuvoloso.
 
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beppemarche

Novellino
22 Febbraio 2010
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Ha senso allenarsi tanto d'inverno?


Faccio una premessa:non sono un preparatore atletico, non sono un corridore professionista o ex pro, non ho mai corso con alcuna squadra a nessun livello agonistico, ho una conoscenza molto basilare delle metodologie dell'allenamento nel ciclismo, fatta perlopiù su internet o chiedendo consigli a chi ne sa più di me; pertanto, la domanda che ho fatto e la spiegazione che adesso darò potrebbero essere sbagliate e totalmente fuori luogo.


Per farla breve, non voglio annoiarvi, ho cominciato ad andare in bicicletta nel 2015, cominciando a fare i classici giretti in pianura con una bici da corsa entry level. Negli anni ho gradualmente aumentato la distanza e la difficoltà dei giri, inserendo salite più o meno lunghe e/o impegnative. Nel 2020, ho cominciato ad "allenarmi"(parolone), cominciando a dare un senso alle uscite in bici, ad effettuare un minimo di programmazione e inserendo qualche lavoro specifico, tutto molto basilare, niente di assurdo.


Ad oggi, nel 2023, mi rendo conto di una cosa, che avevo già notato negli anni precedenti: fare troppi rulli, allenarsi troppo nella stagione invernale, è deleterio, almeno per me. Nelle uniche 2 stagioni dove durante l'inverno mi sono fissato a mantenere il più possibile la forma, allenandomi 4 volte a settimana sui rulli con zwift+palestra(3 rulli e 1 palestra) , sono arrivato in primavera completamente demotivato e senza quella "voglia" che dovrebbe esserci quando cambiano le temperature e si allungano le giornate. Non si è trattato di sovrallenamento, ho sempre fatto i giusti giorni di scarico ogni 2 settimane, la gamba c'era, ero sicuramente molto più in forma degli altri anni, però mancava la componente mentale, la voglia di fare fatica, che ritengo fondamentale per me e per chiunque pratichi uno sport duro come questo solamente per passione.


Negli altre stagioni, dove d'inverno ho fatto giusto qualche giretto ogni tanto e un po' di rulli liberi 1 - 2 volte a settimana, e dove mi sono dedicato ad altro (perlopiù sono andato a sciare e a camminare con la mia compagna), in primavera mi sono trovato sicuramente fuori forma, ma con tantissima voglia di allenarmi ed uscire, tanto che nel giro di 6-8 settimane ho recuperato tutto e sono tornato sui livelli di settembre dell'anno prima.


Parlando con altri ciclisti e leggendo su internet, sento continuamente gente che fa piani di allenamento sui rulli per 3 mesi di fila, con allenamenti anche da 2 ore e mezza, 3 ore; un noto canale YouTube che tratta di ciclismo, consiglia di fare 3 sedute a settimana sui rulli, con 2 allenamenti belli tosti, più 2 sedute a settimana in palestra; praticamente 5 allenamenti a settimana per tutto l'inverno.


Ma siamo sicuri che sia davvero necessario e produttivo allenarsi così tanto? Serve veramente questa ossessione del voler mantenersi o addirittura migliorarsi anche d'inverno? O magari perdere qualche watt sulle gambe e mettere su 2 chiletti potrebbe solo farci bene, in quanto ci permetterebbe di staccare la spina e ritrovare la motivazione, magari facendo dell'altro?


Voi cosa ne pensate?
Ciao. Vado in bici da corsa ormai da tantissimi anni, nei primi anni 90 ho avuto la fortuna di iscrivermi ed uscire con una societa' ciclistica in Emilia, dove ho conosciuto gente meravigliosa, grandi pedalatori che mi hanno insegnato tanto. Una di quelle e' che noi in inverno uscivamo pochissime volte, in quanto le temperature erano all'epoca molto rigide, e facevamo pochi km. Poi da febbraio incominciavamo a fare giretti un po' piu' lunghi, percorrendo stade in pianura e qualche collinetta. E bene mi sono sempre trovato benissimo, in quanto gia' in primavera eravamo pronti . Quindi , anch'io penso che d'inverno non e' proprio opportuno fare giri lunghissimi, in quanto secondo il mio punto di vista il fisico non puoi stressarlo di continuo. I miei amici dell'epoca mi dicevano sempre che chi si allenava duramente in inverno, poi con i primi caldi saltavano avendo un calo evidente delle prestazioni. Dopo la pandemia, ho notato che tanti miei conoscenti e non, quando escono in bici, fanno dei giri come se non ci fosse un domani, dai 90 ai 100 km. ,indipendentemente dalle condizioni meteo, e la cosa buffa e' ,che quando usciamo insieme vanno piu' piano di me. . Detto questo , continuero' ad allenarmi come ho sempre fatto , agilita' d'inverno e dopo gennaio rapporti piu' duri. Con rispetto dei nostri cari lettori ciclisti del forum, questa e' la mia opinione. Accetto dialogo con chi vuole , ma con educazione e modi pacati . Un salutone a tutti. Dimenticavo: i rulli li ho comprati anni fa, in totale usati forse una decina di volte, mi annoiano da morire , preferisco fare delle camminate.
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Andate in bici quando ne avete voglia,seguite quello che vi dicono il vostro fisico e la vostra mente,inverno o estate che sia...e le motivazioni non vi passeranno mai.
Se la passione diventa un lavoro è il miglior modo per perdere le motivazioni.
 
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Sandybell

Gregario
29 Luglio 2023
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Bianchi
Andate in bici quando ne avete voglia,seguite quello che vi dicono il vostro fisico e la vostra mente,inverno o estate che sia...e le motivazioni non vi passeranno mai.
Se la passione diventa un lavoro è il miglior modo per perdere le motivazioni.
Io son stata definita una che vuole passeggiare in bici (definizione che manco conoscevo :-)xxxx )

Ma a più di 40 anni mi interessa divertirmi, svagarmi di testa e non perdere la tonicita’ che mi son costruita negli anni senza troppi calcoli (ho pensato di più al lavoro)

Morale: oggi “dovevo” uscire ma la gola e le gambe (circolazione) mi dicono che è meglio domani…
 

EliaCozzi

Scalatore
2 Marzo 2016
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www.eliacozzi.it
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Costelo Aeromachine, BTwin FC7, Workswell 226, Seraph TT-X2, Og-EVkin CF054
La motivazione è quella che fa muovere ogni cosa: se uno trova motivazione nell'allenamento invernale riesce a trarne benefici. a me i rulli piacciono da quando mi sono dato/creato un programma di allenamento: un'ora al giorno, con allenamento vario e progressivo (l'ho adattato a me prendendolo da internet). Mi diverto e mi fa stare bene. Tra l'altro, sembra una banalità, ma lo posso fare quando voglio, alle 7 del mattino, appena finito il lavoro o alle 10 di sera. Ammetto che soffrendo molto i rulli oltre i 20-22°C anche con una pala eolica, in estate mi mancano proprio perché sui rulli riesco a fare allenamenti che su strada mi sono impossibili.

Detto questo, se dovessi scegliere tra strada e rulli, certamente scelgo la strada, ma in inverno questa scelta non sempre è possibile (freddo, ghiaccio sulla strada, poche ore di luce). Al buio piuttosto preferisco correre.

Il "troppo allenamento" secondo me è una leggenda: andare in overtraining, per uno allenato, è veramente impegnativo. Cetrto che se sono fermo da 2 mesi, faccio 50km oggi, 50 domani e 50 dopodomani vado in overtraining, ma se non mi fermo e mantengo il mio livello con una certa periodizzazione, per un amatore che ha un limite ragionevole di ore a disposizione, è veramente difficile andare in overtraining. Certo, se oggi faccio 1500m di dislivello o un'ora in soglia, devo prevedere un adeguato recupero, ma arrivare al "troppo" non è così facile.

La motivazione a primavera, dovrebbe esserci comunque, perché si torna più su strada, con clima più favorevole, e con la voglia di verificare i risultati dell'allenamento invernale.

Poi, condivido in pieno l'idea espressa da qualcuno, che se oggi non mi va di pedalare non lo faccio, non sono pagato per fare una cosa che non mi piace.
 

Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
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Colnago V3Rs
Io ora uso i rulli solo come complemento alle uscite su strada quando queste non sono possibili. Nel primo lockdown del covid invece li ho usati seguendo un programma zwift di qualche settimana, che mi ha portato in condizione di forma ma è stato pesante da gestire, alla fine vedevo la pedalata piu’ come un obbligo che come un piacere.

Da allora piuttosto che stare fermo per maltempo faccio comunque 60-90 minuti di rulli ma scelgo al momento il tipo di sessione da fare (lento, allenamento programmato, o percorso di una certa difficolta’ fra quelli disponibili), in funzione di quello che mi va di fare e non mi pesa in quel momenti.

Insomma è una sessione tappo giusto per smaltire qualche caloria e pd evitare l’effetto deallenamento per il we di bel tempo successivo. Cosi’ non mi pesa e mi sembra abbia senso.

Devo comunque specificare che l’unico obiettivo della bici per me è stare in forma e fare uscite piacevoli con gli amici senza essere lasciato indietro, non ho alcun obiettivo di prestazione o gare.
 
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Sandybell

Gregario
29 Luglio 2023
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Devo comunque specificare che l’unico obiettivo della bici per me è stare in forma e fare uscite piacevoli con gli amici senza essere lasciato indietro, non ho alcun obiettivo di prestazione o gare.

È il mio preciso obiettivo, e a volte "mi meraviglio" - si fa per dire - come alcune persone non lo comprendano e ti si accaniscano, sempre detto con leggerezza

Proprio a Natale un ragazzo molto più giovane di me - che faceva parte di un mio gruppo - ha ammesso che ha abbandonato la BDC perché non vince, e per lui la motivazione è la gara...ma ha intuito che le gare ciclistiche, al contrario di quelle del running, sono al di sopra della sua portata. Un discorso che ho sentito da altri runner o ex runner, di entrambi i sessi... Non saprei dire perché a me la corsa proprio non piace, preferisco il trekking anche EE
 
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Alberto1973

Pedivella
7 Novembre 2023
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Proprio a Natale un ragazzo molto più giovane di me - che faceva parte di un mio gruppo - ha ammesso che ha abbandonato la BDC perché non vince, e per lui la motivazione è la gara...ma ha intuito che le gare ciclistiche, al contrario di quelle del running, sono al di sopra della sua portata.
Questo mi fa pensare ad un amico che fece 2:12 in maratona. Di gare ne ha vinte tantissime.
Adesso sfiora gli 80 anni, non vince piu' pero' continua a "gareggiare come prima" xche' gli piace altrettanto. Bravo!
 
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ciclettico

Apprendista Scalatore
23 Aprile 2004
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BMC Team Machine SLR01
Allenarsi in bici durante l'inverno, quanto e come, è cosa che va fatta in funzione della distribuzione delle energie che, in un anno, vuoi dedicare allo sport in generale e alla bici in particolare. Le energie di cui disponiamo non sono infinite, e quelle che possiamo dedicare agli hobby sportivi (fra cui la bici) sono una frazione delle energie totali.
Il ciclismo è uno sport che in genere "viene bene" nei mesi estivi (negli ultimi anni, un po' meno). Nel tuo ciclo annuale dovrai per forza prevedere degli alti e bassi, e in genere alle nostre latitudini viene naturale collocare i bassi in inverno e gli alti in primavera/estate/autunno. (a seconda degli obiettivi).
Ci sono poi una enormità di variabili che possono influire sul modo in cui si distribuiscono le energie durante l'anno.
-Luogo in cui si vive e clima
-Età
-Capacità di recupero
-Struttura fisica
-Obiettivi sportivi
-Lavoro
-Vincoli (famiglia, lavoro,..)
-Altri hobby/sport
....

In sostanza devi scegliere quali sono i tuoi obiettivi e adattare il tuo programma ad essi, al tuo fisico e a tutte le altre variabili del problema. Se voi essere in forma a marzo/aprile e poi accetti di essere fiacco a maggio e giugno, per poi magari darci dentro nuovamente a settembre e ottobre, allora devi fare un buon inverno attivo, senza mollare troppo e con un programma di crescita progressiva in gennaio e febbraio. Se invece punti a gare o uscite impegnative in giugno e luglio, allora meglio un inverno tranquillo, con ripresa progressiva nel nuovo anno, allenamenti in primavera, ecc...ecc...

A margine, osservo anche io che la disponibilità di rulli smart, di programmi di allenamento, di applicazioni social che rendono allenarsi in garage molto più appetibile che in passato, se da un lato permettono di non staccare mai completamente nella stagione fredda, dall'altro in certi casi possono essere totalizzanti, nel senso che le rullate non sono più uno strumento che affianca le uscite su strada (che dovrebbero essere il motivo per cui il 99% di noi va in bici) ma tendono a sostituirle, o comunque ad assorbire molte energie. Ecco, in questi casi, se si fanno ogni settimana invernale 3 sessioni dure di rulli, poi può essere ad aprile si è già mezza cotti e non si ha quel "cambio di passo" e di motivazione che dovrebbe sempre avere chi fa sport outdoor "estivi".
Poi è anche una questione strettamente individuale; c'è chi tende ad essere in forma di inverno e chi invece in inverno è piantato, a volte non solo per questioni legate all'allenamento. Talvolta i primi sono quelli che, in forma, non lo sono mai..., nel senso che sono sì in "mezza forma" tutto l'anno, ma non hanno neanche mai le energie per avere picchi nella stagione "buona".
Poi c'è la questione ludica. Come si fa a non uscire in una bella giornata invernale, se se ne ha la possibilità? Poi ci affianchi una uscita antistress, un paio di rullate, una corsetta, e il tuo riposo invernale va a ramengo e ti ritrovi nel tunnel "sempre in forma/mai in forma".

Insomma una risposta unica non ci può essere. Prova a darti degli obiettivi e stabilisci il metodo da utilizzare in funzione di essi. Poi prova a seguirlo (ed è questa a parte più difficile).
 
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Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
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Colnago V3Rs
Questo mi fa pensare ad un amico che fece 2:12 in maratona. Di gare ne ha vinte tantissime.
Adesso sfiora gli 80 anni, non vince piu' pero' continua a "gareggiare come prima" xche' gli piace altrettanto. Bravo!
Se ha 80 anni e ha fatto 2:12 in maratona, deve averli fatti quando aveva 40 anni o giu’ di li’, diciamo ad inizio anni 80. Nel 1980 il record del mondo in maratona era 2:09 e nel 1985 il record italiano di Orlando Pizzolato e’ stato fatto in 2:10. Sicuramente il tuo amico non era un amatore qualunque …
 

Alberto1973

Pedivella
7 Novembre 2023
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Synapse
Se ha 80 anni e ha fatto 2:12 in maratona, deve averli fatti quando aveva 40 anni o giu’ di li’, diciamo ad inizio anni 80. Nel 1980 il record del mondo in maratona era 2:09 e nel 1985 il record italiano di Orlando Pizzolato e’ stato fatto in 2:10. Sicuramente il tuo amico non era un amatore qualunque …
Non e' italiano. Ha corso le olimpiadi nel 1976, l'anno appunto che fece 2:12 (peccato pero' che alle olimpiadi fece relativamente malino). Anni esatti oggi credo 77. Non so x certo ma non credo sia mai stato un atleta professionista.
 

EliaCozzi

Scalatore
2 Marzo 2016
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Costelo Aeromachine, BTwin FC7, Workswell 226, Seraph TT-X2, Og-EVkin CF054
È il mio preciso obiettivo, e a volte "mi meraviglio" - si fa per dire - come alcune persone non lo comprendano e ti si accaniscano, sempre detto con leggerezza

Proprio a Natale un ragazzo molto più giovane di me - che faceva parte di un mio gruppo - ha ammesso che ha abbandonato la BDC perché non vince, e per lui la motivazione è la gara...ma ha intuito che le gare ciclistiche, al contrario di quelle del running, sono al di sopra della sua portata. Un discorso che ho sentito da altri runner o ex runner, di entrambi i sessi... Non saprei dire perché a me la corsa proprio non piace, preferisco il trekking anche EE
Personalmente ritengo che un obiettivo è spesso fonte di motivazione. L'obiettivo va stabilito ambizioso ma non impossibile, e in funzione delle proprie capacità. E' chiaro che se uno si da come obiettivo la vittoria, ma è lontano anniluce dal raggiungerla, funziona solo come deprimente non motivante.
Mi piace pedalare e mi piace anche correre, nel ciclismo mi do come obiettivo quello di divertirmi, godermi il viaggio, nella corsa mi do degli obiettivi di tempi sulle varie gare (dagli 800m a salire): sono consapevole che molto spesso arrivo ultimo, soprattutto se capito in un 800/1500 con ragazzi che hanno 30-35 anni meno di me, ma la mia motivazione è sul tempo non sulla posizione: ci si allena per rosicchiare un secondo in un 800 o un minuto in una mezza. Più che altro sono degli strumenti di verifica.
Il bello è che non ho nulla da dimostrare ma solo divertirmi, non ho 16 anni per cui un secondo in meno potrebbe dire qualificarsi per gli italiani di categoria, per me un secondo in meno è semplicemente in meno, facile che si arrivi sempre ultimi, ma un secondo più vicino al penultimo .... se lui non è migliorato nel frattempo :))):

Aggiungo anche una cosa, che crea ancora più motivazione: nelle corse a piedi, salvo rarissimi casi, il risultato dipende solo ed esclusivamente da quanto bene ci si è allenati per migliorare. Non esiste il gruppo buono che ti tira in pianura, il funanbolo che ti fa strada in discesa, ecc. Si è soli contro al tempo, sì, ci può essere la lepre buona, ma è molto meno rilevante di un evento fortuito positivo o negativo di una gara ciclistica.
 

LIUL

Gregario
2 Gennaio 2017
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penso ci sia troppa paura di allenarsi troppo, non voglio dire che il sovrallenamento non esiste ma è una condizione a cui difficilmente si arriva. Un amatore che al massimo potrà arrivare a venti ore settimana non credo possa arrivare al sovrallenamento. Probabilmente i motivi di stanchezza/cali di orestazione sono da cercare altrove...parere personale
 

EliaCozzi

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penso ci sia troppa paura di allenarsi troppo, non voglio dire che il sovrallenamento non esiste ma è una condizione a cui difficilmente si arriva. Un amatore che al massimo potrà arrivare a venti ore settimana non credo possa arrivare al sovrallenamento. Probabilmente i motivi di stanchezza/cali di orestazione sono da cercare altrove...parere personale
Approvo la tua affermazione.
L'unica accortezza è quella di procedere progressivamente: come dicevo qualche messaggio indietro, è chiaro che se uno riparte da zero, e carica, anche poco, per 3gg vada in overtraining, ma solo perché è passato da ZERO a QUALCOSA.
Proprio l'allenamento ha come obiettivo quello di adattare il nostro corpo a carichi di lavoro crescenti, se fatto con gradualità e costanza, e con riposo/alimentazione/recupero adeguati, è difficile andare in overtraining "fisico".

Diverso potrebbe essere quello "mentale" per cui cede prima la testa del fisico.
 
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LIUL

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2 Gennaio 2017
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Approvo la tua affermazione.
L'unica accortezza è quella di procedere progressivamente: come dicevo qualche messaggio indietro, è chiaro che se uno riparte da zero, e carica, anche poco, per 3gg vada in overtraining, ma solo perché è passato da ZERO a QUALCOSA.
Proprio l'allenamento ha come obiettivo quello di adattare il nostro corpo a carichi di lavoro crescenti, se fatto con gradualità e costanza, e con riposo/alimentazione/recupero adeguati, è difficile andare in overtraining "fisico".

Diverso potrebbe essere quello "mentale" per cui cede prima la testa del fisico.
si condivido. Io personalmente in inverno cerco di mantenere almeno l'80% del volume, meteo permettendo, senza fare periodi di stacco, semplicemente tolgo l'alta intensità che, uscite di gruppo a parte, reinserisco gradualmente da marzo aprile
 

Mirabello

Pignone
21 Marzo 2022
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49
Bologna / Pescara
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Specialized / Bianchi
Condivido il ragionamento:
Se sei una persona che non ha fatto mai attività fisica, passare da 0 a 10h a settimana potrebbe alla lunga causare overtraining
Se sei una persona che si è sempre allenata, andare in overtraining con 10h a settimana è praticamente impossibile.

Secondo me dipende tutto dagli obiettivi che si vogliono raggiungere.
Ovviamente non parliamo di fare il podio alle granfondo perche si sa, gli ex dilettanti/pro sono imbattibili però almeno divertirsi a fare belle prestazioni è possibile.
Ho iniziato ad andare in bici da un anno ed aver concluso la GF Nove colli con 28kmh di media in 6h è stata una bella soddisfazione personale.
 
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