News La terribile caduta ai Paesi Baschi mette fuori gioco i Big

Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
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dove capita
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L'ho scritto che sono in gara a traffico chiuso.
I limiti di velocità valgono per tutti i veicoli che percorrono una determinata strada, altro che mele e pere.
Se ad esempio il limite è posto perché dopo 300 c'è una curva pericolosa e tu ci arrivi al triplo della velocità consentita...
Comunque il mio post voleva solo mettere in luce come ormai si viaggia a velocità folli, e che gli effetti di caduti a queste velocità possono essere solo devastanti.

Però magari c'è il limite a 30 perché ci sono delle intersezioni con altre strade, o perché c'è una scuola, che in gara sono chiuse.
Non lo so eh, ma andrebbe capito meglio credo.
 

bad

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22 Novembre 2006
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L'ho scritto che sono in gara a traffico chiuso.
I limiti di velocità valgono per tutti i veicoli che percorrono una determinata strada, altro che mele e pere.
Se ad esempio il limite è posto perché dopo 300 c'è una curva pericolosa e tu ci arrivi al triplo della velocità consentita...
Non prenderla male, ma se cambi le condizioni al contorno: gara vs traffico aperto, già stai facendo considerazioni errate, per cui "mele con pere" . o-o

Che i limiti di velocità valgono per tutti è ovvio, ma permettimi di dire che sono pensati per auto/moto, non per le bici.

Se c'è una curva freneranno, non perchè c'è scritto 30, ma perchè c'è la curva, anche perchè la curva pericolosa in auto/moto la fai a 30 (limite max), ma se ci arrivi con la graziella vai nel fosso a quella velocità.
Il limite stradale è quello max per garantire la sicurezza nel traffico (io/tu e gli altri), non è la velocità max per cui è possibile fare una curva senza finire fuori strada
Comunque il mio post voleva solo mettere in luce come ormai si viaggia a velocità folli, e che gli effetti di caduti a queste velocità possono essere solo devastanti.
su questo siamo d'accordo come già detto, se c'è un pericolo per la gara andranno attuate delle misure per diminuirlo il più possibile o-o
 

rebus

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5 Luglio 2017
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Triban RC520
Anche gli arrivi per velocisti sono posti generalmente in zone a 50 km/h ma vanno molto più forte... e non da oggi
La segnaletica stradale in gara viene meno, il percorso viene valutato prima da una commissione apposita, e dove c'è pericolo si prendono (o si dovrebbero prendere) provvedimenti ad hoc, come per Arenberg.
Però è vero che oggi in discesa fanno velocità veramente pericolose...
 

Doppiomisto

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Alcune...
E’ come dire che a Montecarlo c’e’ il limite dei 50 km/h ma le F1 vanno a 300 … certi discorsi li lascerei perdere

A Montecarlo, e facendo un discorso più esteso alla F1, una volta morivano come le mosche. In F1 hanno adottato misure per la sicurezza vere e adesso è diventato uno degli sport più sicuri che esistono.
Nel ciclismo l'ultimo intervento serio a tutela della sicurezza dei corridori è stata l'introduzione del casco obbligatorio nel 2003, dopo la morte di Kivilev. Negli ultimi 20 anni le velocità sono aumentate e gli incidenti gravi e purtroppo anche mortali continuano a succedere.
Ripeto che la foto postata era messa a titolo esemplificativo per dire che questi ragazzi stanno correndo oltre i limiti. E da quanto ho letto in questi giorni non mi sembra di essere l'unico a sostenere questa cosa.
Poi cosa si possa fare in concreto, per arginare questa deriva e tutelare il più possibile chi gareggia, sono il primo a non saperlo in concreto, ma è abbastanza palese che avanti di questo passo non si può andare.
 
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23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
Ultimi 2 Km della 5° tappa dei Paesi Baschi (quella successiva alla mega caduta).
Il gruppo transita a 88Kmh in un tratto in cui la segnaletica stradale pone un limite di 30Kmh.
Vedi l'allegato 442975

OK arrivano da una discesa, OK la corsa è corsa, OK la strada è chiusa... però stanno viaggiando quasi al triplo della velocità consentita in questo tratto. Se succede l'imprevisto poi non è che possa andare sempre bene però...
Magari i 30 ci sono perché c'é una scuola o un asilo, come spesso capita, non per la pericolosità delle curve o della strada in sè.
 

Lumi

Scalatore
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A Montecarlo, e facendo un discorso più esteso alla F1, una volta morivano come le mosche. In F1 hanno adottato misure per la sicurezza vere e adesso è diventato uno degli sport più sicuri che esistono.
Nel ciclismo l'ultimo intervento serio a tutela della sicurezza dei corridori è stata l'introduzione del casco obbligatorio nel 2003, dopo la morte di Kivilev. Negli ultimi 20 anni le velocità sono aumentate e gli incidenti gravi e purtroppo anche mortali continuano a succedere.
Ripeto che la foto postata era messa a titolo esemplificativo per dire che questi ragazzi stanno correndo oltre i limiti. E da quanto ho letto in questi giorni non mi sembra di essere l'unico a sostenere questa cosa.
Poi cosa si possa fare in concreto, per arginare questa deriva e tutelare il più possibile chi gareggia, sono il primo a non saperlo in concreto, ma è abbastanza palese che avanti di questo passo non si può andare.
Se leggi i miei messaggi anche io sto sostenendo che l'UCI (o chi è preposto, non si capisce nulla in realtà) dovrebbe prendere misure serie per la sicurezza, non limitarsi a dire che è colpa dei corridori se si fanno male.

Quali misure non lo so, non è il mio mestiere, è il loro, basta che a posteriori si rivelino efficaci.

E anche io ho preso ad esempio la F1 come ambito dove le misure per la sicurezza (prese dopo la stagione degli incidenti mortali dei primi anni 90) hanno funzionato.
 
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Petgold969

pistorium opus chef
29 Dicembre 2010
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Se leggi i miei messaggi anche io sto sostenendo che l'UCI (o chi è preposto, non si capisce nulla in realtà) dovrebbe prendere misure serie per la sicurezza, non limitarsi a dire che è colpa dei corridori se si fanno male.

Quali misure non lo so, non è il mio mestiere, è il loro, basta che a posteriori si rivelino efficaci.

E anche io ho preso ad esempio la F1 come ambito dove le misure per la sicurezza (prese dopo la stagione degli incidenti mortali dei primi anni 90) hanno funzionato.

Diciamo che in F1 anche se i rischi sono maggiori è paradossalmente molto più facile prendere misure di sicurezza efficaci.
Già il fatto di correre in un circuito permanente rende le cose più facili da realizzare, mettere in sicurezza 10 curve che ripeteranno 50 volte non è la stessa cosa di farlo per oltre 3000 km di un grande giro. In F1 puoi obbligarli ad indossare tuta e casco di un certo tipo, puoi obbligargli l'ALO che anche se orrendo gli salva la vita se cappottano. Ce lo vedi invece Pogacar in salita a 30gradi col casco integrale e la tuta in pelle con le protezioni? Sicuramente qualcosa in più si può fare ma che sia una cosa facile non lo credo. o-o
 

siddue

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27 Febbraio 2011
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Bianchi Aria-Focus Atlas 6.8

Vedi l'allegato 442587

questo è il punto dove sono caduti, dal video della corsa si vede che avevano anche messo un bandone giallo per segnalare la curva.

la foto di google street view è vecchia (2009), cmq non mi pare ci siano alberi e radici.

se guardate lo STRAVA di Evenepoel prima della curva e cadere faceva quasi 80kmh, tanto per dare l'idea di quanto andavano forte.
Il mio parere è che in queste situazioni, per prima cosa ci dovrebbe essere l'ammiraglia che avvisa il ciclista della pericolosità della curva è assolutamente importante prendere visione del percorso senza mai sottovalutare nulla, vediamo che oramai i casi di cadute gravi sono molti, ma sopra tutto una curva che come unica via di fuga ti presenta un micro passaggio tra i massi, trovo strano che non abbiano messo delle protezioni e magari una persona a indicarne la pericolosità, la discesa e diventata un arma vincente per guadagnare secondi, anche per il nostro divertimento e la spettacolarità della corsa, ma il prezzo che stanno pagando alcuni corridori è davvero molto alto, dare la colpa al ciclista o alla bici, trovo che sia una cosa poco ragionata, siamo davvero sicuri di essere sulla buona strada.
 

sartormassimo

Apprendista Velocista
27 Aprile 2013
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TREVISO
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bella è bella...
Ci sono tutti gli elementi per arrivare alla conclusione che il rischio di una caduta è troppo elevato rispetto ai benefici che derivano dal correre tale rischio.
I ragazzi in gara devono "capire" che non è un videogioco ed una caduta non mette a rischio solo il risultato di quella gara.
Le squadre devono fare "formazione" interna instillando il concetto di sicurezza prima di tutto. Nessuna squadra ha convenienza ad avere a libro paga dei campioni fermi ai box per mezza stagione o peggio mai più competitivi.
Questo rischio da qualsiasi angolazione obiettiva lo guardi non ha senso!
Qualche decimo di secondo in una curva? Lasciamolo alla formula 1 dove i presidi di sicurezza ci sono, e a volte anche lì...
 
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