Ma scusate, dato che mi pare di aver capito che il telaio lo abbia comprato nuovo, in negozio e per corrispondenza, non dovrebbe godere del semplice diritto di recesso?
Ma secondo Voi..uno che copre un danno con un adesivo... Ma guarda un po che coincidenza...E Gia questo ha del subdolo...ammetterà di aver venduto un telaio crepato???
Ma dai sù...
Ciao,Prima di arrivare alle denunce, che mi sembrano frettolose, direi di contestare immediatamente l'acquisto. Se il vizio è stato occultato volutamente la vendita è nulla e il negoziante ha il dovere di restituire i soldi o, in caso contrario, fornire un telaio nuovo in sostituzione. La legge parla chiaro. Ovviamente, una segnalazione a Pinarello la farei. Loro diranno di sbrigarsela col rivenditore, ma almeno sono al corrente della situazione.
Ciao,
se vi sono stati "artifizi o raggiri" per nascondere il difetto, si tratta di truffa e non più di frode in commercio.
Ovviamente questo non lo affermo con certezza assoluta, ma in linea di principio, non potendo in alcun modo verificare i fatti.
Ciao.
Giustissimo.....anche perché dopo i primi post, l'autore della discussione non ha fatto sapere altro.Non si può parlare di truffa. Truffa è quando acquisti una Pinarello Rahza credendola originale, mentre ti rifilano un falso cinese. Oppure ti spacciano un telaio in plastica per carbonio.
@Holly866 voleva comprare una Pinarello Rahza nuova? Sì.
Gli è stata data? Sì.
Era intonsa? A sentire lui no.
Il vizio (parlo di vizio perché non si capisce se sia effettivamente un danno. Nel caso fosse un danno occulto la cosa è ben più grave e si rientra nella frode: vendita di materiale danneggiato) era visibile? No.
L'avrebbe acquistata lo stesso se il vizio fosse stato visibile? Probabilmente no. A meno di non ottenere un sostanzioso sconto.
Il negoziante era tenuto a evidenziare tutti i difetti? Sì.
Alla luce di tutto questo la vendita è nulla. E l'acquirente ha diritto o a riavere i soldi o a pretendere una bicicletta intonsa.
Teniamo sempre a mente una cosa. Qui stiamo ascoltando una sola campana. Non ho motivo di dubitare della correttezza di @Holly866, ma non possiamo avere la certezza che mentre disimballava la bici dal telaio le abbia rifilato una riga con un cacciavite. Vanno sempre sentite le due campane.
Dando per scontato che il negoziante abbia volutamente occultato con un'etichetta autoadesiva la riga mi fa propendere per un suo comportamento non proprio cristallino, ma - ripeto - finora abbiamo ascoltato solo una versione. Per esempio, a me, non sarebbe mai venuto in mente di andare a staccare un'etichetta. Conoscendomi avrei avuto paura di tirare via la vernice.
Sono d'accordo sul sentire le due campane, non prendo per oro colato quanto mi vien raccontato.Non si può parlare di truffa. Truffa è quando acquisti una Pinarello Rahza credendola originale, mentre ti rifilano un falso cinese. Oppure ti spacciano un telaio in plastica per carbonio.
@Holly866 voleva comprare una Pinarello Rahza nuova? Sì.
Gli è stata data? Sì.
Era intonsa? A sentire lui no.
Il vizio (parlo di vizio perché non si capisce se sia effettivamente un danno. Nel caso fosse un danno occulto la cosa è ben più grave e si rientra nella frode: vendita di materiale danneggiato) era visibile? No.
L'avrebbe acquistata lo stesso se il vizio fosse stato visibile? Probabilmente no. A meno di non ottenere un sostanzioso sconto.
Il negoziante era tenuto a evidenziare tutti i difetti? Sì.
Alla luce di tutto questo la vendita è nulla. E l'acquirente ha diritto o a riavere i soldi o a pretendere una bicicletta intonsa.
Teniamo sempre a mente una cosa. Qui stiamo ascoltando una sola campana. Non ho motivo di dubitare della correttezza di @Holly866, ma non possiamo avere la certezza che mentre disimballava la bici dal telaio le abbia rifilato una riga con un cacciavite. Vanno sempre sentite le due campane.
Dando per scontato che il negoziante abbia volutamente occultato con un'etichetta autoadesiva la riga mi fa propendere per un suo comportamento non proprio cristallino, ma - ripeto - finora abbiamo ascoltato solo una versione. Per esempio, a me, non sarebbe mai venuto in mente di andare a staccare un'etichetta. Conoscendomi avrei avuto paura di tirare via la vernice.
Se la vernice si rovina levando un adesivo non è vernice......è glassa! [emoji23]Sono d'accordo sul sentire le due campane, non prendo per oro colato quanto mi vien raccontato.
Il confine fra truffa e frode in commercio, credo, è molto sottile. Se, e ripeto se, volutamente è stata messa una "toppa" per mascherare una crepa, a mio avviso di artifizio si tratta: naturalmente la mia è un'opinione, che non ha pretesa di esser verità assoluta.
Anch'io non avrei mai e poi mai rimosso l'adesivo per timore di rovinare la vernice.
Rimango un po’ basito da certi commenti e non escludo che tra questi ci sia il venditore in questione.
1)questione etichetta, avrei dovuto aver paura a togliere un’etichetta per paura di rovinare la vernice? Ma stiamo scherzando??
Forse questo era proprio quello che sperava il venditore( gli ho detto che mi sarei informato) , sta di fatto che quando l ho vista l’Ho trovata assolutamente fuori luogo su un telaio del genere ed una volta tolta ecco lo brutta sorpresa!
2) io ho “denunciato “il fatto qua proprio per avere un consiglio prima di farmi sentire con il venditore, se mi dicevate in coro che il graffio era marginale me ne sarei fregato ma qua si tratta tutt altro di graffio marginale!e comunque a prescindere dal danno il fatto di aver occultato il tutto tramite un etichetta e ‘ un gesto eticamente e professionalmente inqualificabile!!
3) a leggere certi commenti/insinuazioni mi vengono i brividi perché dal truffato quindi passerei ad essere il truffatore, oltre il danno la beffa!!!
4)non ho più fatto sapere nulla perché aspettavo risposta dal venditore e prima ha fatto lo gnorri , poi ha detto che mi avrebbe fatto sapere (ha detto che doveva contattare l agente tramite il quale ha comprato la bici )
Per capire la reale entità del danno dovresti portare il telaio di persona ad un esperto, guardando una foto è difficile giudicare se è un graffio o un danno maggiore.I feedback su eBay erano tutti positivi tranne uno che parlava di una modifica fatta pagare ma mai eseguita effettivamente.
Quella recensione l ho trovata su Facebook, ignoravo che avesse una sua pagina, l ho scoperto dopo che mi aveva chiesto di lasciargli una recensione , cosa che fortunatamente non avevo ancora fatto.
Io non ho ovviamente insultato o minacciato il venditore però gli ho detto chiaramente che in caso di non risposta /soluzione chiara da parte sua avrei proceduto a fare denuncia per merce non conforme con “difetto “ occultato.
Mi sembra di essere stato fin tropppo buono e calmo al momento visto che se solo penso al gesto di mettere un etichetta per occultare una cosa del genere sperando che non me ne accorgessi mi fa venire la nausea.
Quando ho letto certi commenti mi sono “girate “, per quale motivo avrei dovuto scrivere qua sul forum? Per capire come gabbare il venditore?
Per ricevere supporto morale nel gabbarlo?
Semplicemente prima di contattarlo volevo capire la gravità di quanto scoperto e in base a quello se era meglio chiedere la restituzione o meno.
Se mi dicevate che erano dei graffietti da nulla avrei anche fatto finta di niente , fermo restando che il gesto in se’ e’ un gesto inqualificabile e se si tratta di una crepa del telaio e’ un gesto criminale.
Se fosse effetivamente come descrivi io sinceramente non perderei neanche tempo ad aspettare eventuali risposte, io prenderei la bici la porto in negozio e gli dico chiaramente quello che penso gli chiedo di ridarmi i soldi.Potrebbe essere un’alternativa in effetti , quantomeno per capirne l’entita’ ( comunque passando con l’unghia su quel punto si sente decisamente a livello di tatto e di rumore il rilievo di quei “graffi”)
Domani se non ricevo risposte ricontatto ancora il venditore ( che si è guardato bene ovviamente dal telefonarmi ), ha Detto che avrebbe contattato l’agente di pinarello, certo come no.
Non so neanche bene come comportarmi perché è lampante il suo bluff ( l’etichetta , nella sua foto usata per la vendita ,non c era) e non posso far passare troppo tempo.
Domani sento cosa mi dice poi contatto la Pinarello.
Grazie
No Fabrizio. Se ti rifilano un falso cinese spacciandotelo per originale è frode nell'eserzio del commercio (art. 515 cp) perchè """"nell'esercizio di una attività commerciale consegnava all'acquirente una cosa mobile per origine, provenienza e qualità diversa da quella dichiarata o pattuita. Segnatamente consegnava un telaio Pinarello di provenienza cinese, recante marchio e segno distintivo contraffatto, dichiarandolo originale""".Non si può parlare di truffa. Truffa è quando acquisti una Pinarello Rahza credendola originale, mentre ti rifilano un falso cinese. Oppure ti spacciano un telaio in plastica per carbonio..........
Io posso consigliarti solo una cosa. Al momento, da come la hai raccontata, è la parola sua contro la tua. Non puoi dimostrare che quella etichetta e quella crepa fossero preesistenti all'acquisto. Se lui dice che al momento dell'acquisto non c'erano o che comunque c'era solo l'etichetta e non il danno tu sei in braghe di tela. Senza metterlo in allarme cerca di procurarti un testimone che assista ai vostri colloqui, o fagli scrivere una qualche ammissione su mail, sms, whatsapp ecc. anche solo quella che ti dica che deve farlo vedere al suo rivenditore. Già una sua dichiarazione in tal senso, escluderebbe con buone possibilità che lui possa dire che il danno lo hai fatto tu (altrimenti te lo contesterebbe subito e non si rivolgerebbe al rivenditore). Qualsiasi altra ammissione ancor più diretta, se riesci a dimostrarla oggettivamente, è per te un grosso vantaggio. Al momento hai ragione (dando per scontata la tua versione e non avendo sentito l'altra campana), ma difficilmente riusciresti a dimostrarla.Rimango un po’ basito da certi commenti e non escludo che tra questi ci sia il venditore in questione. ........
No Fabrizio. Se ti rifilano un falso cinese spacciandotelo per originale è frode nell'esercizio del commercio (art. 515 cp) perchè """"nell'esercizio di una attività commerciale consegnava all'acquirente una cosa mobile per origine, provenienza e qualità diversa da quella dichiarata o pattuita. Segnatamente consegnava un telaio Pinarello di provenienza cinese, recante marchio e segno distintivo contraffatto, dichiarandolo originale""".
Te lo ho scritto esattamente come lo scriverebbe un PM in un capo di imputazione di un avviso di conclusione delle indagini o di un decreto di citazione a giudizio o di un avviso di garanza o di un decreto di perquisizione e sequestro. Da valutare il concorso di altri reati (648 o 473 o 474, toccherebbe anche vedere cosa dice la giurisprudenza sul concorso di questi reati).
Viceversa in questo caso, seppur sottilmente direi si tratti di truffa ex art. 640 c.p., per la presenza del raggiro """perchè, con artifizi e raggiri, consistiti nell'apporre una etichetta su un danno preesistente di un telaio di bicicletta marca Pinarello modello Rahza, induceva Mario Rossi in errore sulla integrità del prodotto, così procurandosi un ingiusto profitto, consistito nell'incassare la somma xyz, con altrui danno""". Anche qui è un capo di imputazione pari pari come lo farebbe un PM. L'aspetto civilistico è alternativo e procede di pari passo, l'uno non esclude l'altro.