[Test] Freni a disco

cacciatorino

Scalatore
12 Agosto 2012
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Porto Recanati, ma con l'appennino nel cuore
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BTwin Triban 5
ottomilainsù;4036629 ha scritto:
E' vero che con la la bdc si frena "poco", che le ruote difficilmente si consumano come quelle della mtb, ma per quanto poco si debba frenare è bene che quando serve il freno funzioni, subito, non dopo 10 metri perché deve filar via l'acqua...

Il discorso e' che e' vero che con la MTB freni piu' spesso, ma di solito da velocita' piu' basse. Considera che per frenare da 40 km/h a zero il freno deve assorbire una energia che e' 1/4 (il 25%) di quella necessaria per frenare da 80 km/h a zero (*). Ossia nel secondo caso il freno si scalda 4 volte di piu', a parita' di peso del complesso ciclista+bici. Oppure facendo un altro paragone, frenare da 30 a 10 km/h richiede una energia che e' solo il 50% di quella necessaria per frenare da 50 a 30 km/h, ed e' conseguentemente proporzionale la differenza di riscaldamento del disco (ho scelto volutamente due fasce di velocita' tipiche per l'uso in bdc o mtb).

E' questo che mi lascia perplesso riguardo a queste fettine di mortadella che sono i dischi da MTB applicati su una BDC, e che secondo me non e' stato ancora ben chiarito nè nei test d'uso nè negli interventi letti finora.

Nessun dubbio che il disco sia meglio come modulabilita' e come resa sul bagnato, ma in quanto a resistenza ai surriscaldamenti di test seri ancora non ne ho visti.

P.s.:

(*) se frenando da 40 km/h a zero un disco si scalda da 20° a 60°, frenando da 80 a 0 lo stesso disco dovrebbe scaldarsi da 20° a 180°
 
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ceco72

Novellino
25 Gennaio 2013
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bergamo
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bianchi impulso
Si potrebbe sapere, anche in privato, il nome di questo fantomatico ex-corridore?
No, perchè non mi risulta proprio che nessuno stia svolgendo test per Colnago... :roll: ;nonzo%

mi dispiace ma non ricordo proprio il nome, e sinceramente non ricordo nemmeno se me lo ha detto, l'ho incontrato sul selvino ho visto che aveva una bici fatta su misura con freni a disco e abbiamo scambiato qualche battuta, era un uomo sulla cinquantina con una panza abbondante, quello che ricordo è che in salita faceva un pochino di fatica (ed ho pensato che millantasse) ma quando è iniziata la discesa non l'ho più visto una saetta mi è rimasto il dubbio.
poi io sono un pochino così se non mi costa nulla ti credo anche hehehehehe
 

ottomilainsù

Pignone
24 Luglio 2011
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Arsiè
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alcune...
Il discorso e' che e' vero che con la MTB freni piu' spesso, ma di solito da velocita' piu' basse. Considera che per frenare da 40 km/h a zero il freno deve assorbire una energia che e' 1/4 (il 25%) di quella necessaria per frenare da 80 km/h a zero (*). Ossia nel secondo caso il freno si scalda 4 volte di piu', a parita' di peso del complesso ciclista+bici. Oppure facendo un altro paragone, frenare da 30 a 10 km/h richiede una energia che e' solo il 50% di quella necessaria per frenare da 50 a 30 km/h, ed e' conseguentemente proporzionale la differenza di riscaldamento del disco (ho scelto volutamente due fasce di velocita' tipiche per l'uso in bdc o mtb).

E' questo che mi lascia perplesso riguardo a queste fettine di mortadella che sono i dischi da MTB applicati su una BDC, e che secondo me non e' stato ancora ben chiarito nè nei test d'uso nè negli interventi letti finora.

Nessun dubbio che il disco sia meglio come modulabilita' e come resa sul bagnato, ma in quanto a resistenza ai surriscaldamenti di test seri ancora non ne ho visti.

P.s.:

(*) se frenando da 40 km/h a zero un disco si scalda da 20° a 60°, frenando da 80 a 0 lo stesso disco dovrebbe scaldarsi da 20° a 180°

A dirla tutta il mio record di velocità è 87 km/h con la mtb scendendo da Tambre a Farra d'Alpago lungo le famose e famigerate "Coste".

Quanto al riscaldamento, occhio che l'emissione di calore (convezione e irraggiamento) cresce in maniera non lineare con la temperatura.
L'irraggiamento in particolare dipende dalla quarta potenza della temperatura espressa in kelvin.
Un disco a 450°C (723 K, vedere sotto) perde calore circa 40 volte più velocemente di uno a 20°C (293 K).
A 600°C l'irraggiamento dissipa il calore 80 volte meglio che a 20°C.

Io ho scaldato i dischi della mia mtb a ben oltre 450°C, lo si vede dal colore di rinvenimento che è porpora sulla piccola parte dello spessore all'esterno del disco.
Anzi, ho pure il sospetto di aver sfiorato i 600°C visto che ci sono zone tendenti al blu scuro. :mrgreen:

Se vi interessano i colori di rinvenimento degli acciai per capire a che temperatura avete scaldato il disco, non avete che da chiedere. ;-)
 
S

skylite

Guest
ottomilainsù;4036629 ha scritto:
Mi pare che in molti ci sia una sorta di resistenza all'introduzione di novità.
Può essere comprensibile per certi aspetti, perché si pensa "funziona tutto bene con i sistemi attuali, basta stare attenti in certe situazioni" e questo fa dire che non servono innovazioni.

Per carità, una quindicina di anni fa giravano certi impianti a disco nella MTB, roba da suicidio, pure io dicevo che i v-brake erano migliori.
Poi mi sono ricreduto alla grande, ora abbiamo degli impianti frenanti che non saranno la perfezione assoluta ma garantiscono prestazioni impensabili a distanza di pochi anni.

Nell'ambito strada si affacciano adesso, ma ricordiamo che ci si giova di sistemi che sono stati svezzati nella mtb, un mondo dove le esigenze di prestazione, affidabilità e sicurezza sono severissime.

Chi non è mai andato in mtb non si può rendere conto di quali strapazzi immani subiscano dei freni che devono reggere per km delle pendenze assassine su terreni accidentati, dove ora scendo "rilassato" io ricordo che con i cantilever prima e i v-brake dopo (e che salto di qualità furono i v-brake!) arrivavo giù con gli avambracci doloranti, i polsi "vibrati", i cerchioni bollenti (quante camere d'aria ho rotto per il surriscaldamento dei cerchi!), quanti trucchi e attenzioni dovevo usare per riuscire a fermarmi in tempo.
Io ricordo di certi pattini mi duravano una discesa, che bastava un po' di acqua per non fermarmi più, oppure con il fango piallavo i cerchioni, oppure ancora scaldandosi faceva strani rumori di sfregamento, che il pattino strisciava sul copertone se non era regolato al centesimo, con la neve ebbi la fortuna di trovare un mucchio per buttarmici contro perché il pacco di neve non faceva più toccare i pattini...

Forse nel mondo bdc non si sarebbe sentita l'esigenza se non fossero stati creati i cerchi in composito, costosi e pericolosi con l'acqua.
Il maggior peso del freno (ma costruiscono certi pesi piuma pure in ambito mtb) può essere agevolmente compensato dalla eliminazione della pista frenante che dà pure maggior libertà nel disegno del cerchio.

Prima, con i freni a pattino, un cerchio non mi durava più di due anni nella mtb.
Ora lo cambio solo se lo rompo pigliando sassi e buche.
E' vero che con la la bdc si frena "poco", che le ruote difficilmente si consumano come quelle della mtb, ma per quanto poco si debba frenare è bene che quando serve il freno funzioni, subito, non dopo 10 metri perché deve filar via l'acqua... :specc:

Tutto questo in mtb.
Ma in bdc quante di queste situazioni trovi?
 

crock

Ammiraglia
16 Aprile 2004
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Lomaniga
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mi dispiace ma non ricordo proprio il nome, e sinceramente non ricordo nemmeno se me lo ha detto, l'ho incontrato sul selvino ho visto che aveva una bici fatta su misura con freni a disco e abbiamo scambiato qualche battuta, era un uomo sulla cinquantina con una panza abbondante, quello che ricordo è che in salita faceva un pochino di fatica (ed ho pensato che millantasse) ma quando è iniziata la discesa non l'ho più visto una saetta mi è rimasto il dubbio.
poi io sono un pochino così se non mi costa nulla ti credo anche hehehehehe

:-) :-) :-) Ho capito chi è...non è un ex corridore, ma una persona tecnicamente preparatissima e molto competente ;-)
 

hondanomala

Pignone
16 Febbraio 2011
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ANACAPRI
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Bici
trek farley 6 - Scott Foil Premium 2017 - giant xtc advanced 2
Molto interessante, al momento pero credo che i prezzi siano ancora alti, son poche le case che stanno sperimentando il nuovo sistema frenante..........aspettiamo e speriamo che sta benedetta UCI si scolli da dosso un po di polvere e cominci a pensare a rinnovare regolamenti un po troppo datati!!!!!!
 

gepp1

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Nel 2009 feci la bikex-treme a malcesine (in MTb) con v-brake arrivai alla fine del tratto in ciottolato con le braccia distrutte e facendo le ultime due curve al pelo....morale qnd arrivai alla macchina telefonai alla moglie dicendole di non voler partecipare piu a quella gara...l'anno dopo vi andai con bici dotata di dischi (e mica impianto top...anzi) arrivai alla fine con 45 min in meno ma molto molto piu rilassato....insomma IMHO sono utili...se poi saranno necessari non lo so!!!ma tanto a me cmq interessano
 

BULLDOG

Gregario
19 Aprile 2006
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I freni a disco prima e i tubeless dopo hanno portato su un altro livello la guida della mtb, questo giusto per farti capire come la penso.

Ma il tuo esempio secondo me è esagerato, i v-brake li ho usati per una vita e benchè fossero una merda rispetto ai dischi, le cause di cadute in una discesa sterrata possono avere mille motivazioni, non certo solo i freni. Per cui se mi dici che si va mediamente più forte anche grazie all'uso dei dischi non posso che essere d'accordo, se invece mi dici che tutti cadevano per via dei v-brake non ti credo.
Le magistrali cadute peraltro succedono pure adesso con i freni a disco.

La mia esperienza va valutata considerando che tanti anni fa agli albori delle granfondo di mtb per le masse di improvvisati bikers era pieno e inoltre le condizioni atmosferiche erano a dir poco ai limiti come pioggia a secchi e fango viscido...ma hai mai affrontato una discesa con pioggia e fango in mtb in gara.E' chiaro che per caduta e mi sembrava palese intendo anche biker in difficolta ' ,costretti a scendere di sella o procedere a piedi e io in discesa facendo anche escursioni toste ci so fare...detto questo se non avessi avuto i dischi non avrei potuto fare quella differenza. Dire che le cadute succedono anche con i dischi....ma va ? .Nessuno ha mai detto che i dischi sostituiscono il pilota.Dai test di ser pecora (grande come sempre!!!) si evince una migliore performance sull' asciutto....tre metri non sono pochi come sembrano e non me li aspettavo.Credo che quando si creeranno freni ad hoc per la strada, forcelle , telai e cerchi avranno i normali periodi di test massivi(si diffonderanno al pubblico e scenderanno i prezzi) di affinamento che ancora non c'e' , il passaggio ai dischi volenti o nolenti ci sara' ma ci vorranno ancora anni.
 

Teppistocle

Pedivella
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multitasking
Già avete ragione la bdc non paragonabile alla mtb...io me li comprerò...perchè???

perchè peso 85kili e voglio sentirmi sicuro qnd freno...sia che scendo da p.sso Giau sia che scendo dalla rampa del garage.

perchè voglio usare le ruote in carbonchio anche qnd diluvia senza patemi.

perchè quell'unica volta che il nonno non mi vede voglio fermarmi...in piedi e con le ossa sane.

poi voi fate quello che volete per me ci vogliono