- 19 Giugno 2013
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- Bici
- Scapin Team Ballan & EOS 7 - Cannondale System Six & Slice Six13 - Basso Viper
Partendo dalla MTB, mi sto avvicinando al mondo delle bici da corsa e, per farmi le ossa con qualche giretto nel fine settimana, ho trovato una bici usata della Scapin, in acciaio, telaio del 1999 ma rimasto fermo in negozio fino al 2006 quando è stato allestisto con componenti dello stesso anno, quindi venduto ma usato poco. MOLTO poco .
La bici ha la vistosa livrea del team Ballan (bianco-giallo-rosso-blu), telaio con tubi in acciaio Columbus Brain, è allestita con gruppo Campagnolo Veloce, guarnitura compatta, pignone 9v 13-28, ruote Mavix cxp 21 (di color rosso per riprendere la livrea!).
La bicicletta è in condizioni molto buone: sopratutto adesso che l'ho lavata, ad un primo sguardo sembra in condizioni pari al nuovo, anche se a controllare bene qualche segnetto e scalfitura c'è, ma è inevitabile.
Perché mi sono fermato su un telaio in acciaio: mi da più fiducia, sopratutto su una bici non proprio nuova, di un telaio alluminio con forca in carbonio... (del resto un oggetto in acciaio può essere dimensionato per resistere ad un numero infinito di cicli affaticanti, a differenza di alluminio e carbonio che hanno una resistenza finita).
So che la bici è relativamente pesante, ma non credo che qualche punto percentuale di peso in più sulla massa complessiva bici+ciclista possa fare la differenza per il mio utilizzo.
Fattore estetico: a mio avviso le proporzioni "classiche" di questo telaio in acciaio lo rendono un evergreen, mentre forse una bici con sezioni oversize invecchiando passa dall'essere un'astronave all'essere semplicemente un po'obsoleta e stravagante... Nel telaio Scapin a mio avviso sono molto belli i tubi dei foderi alti del carro posteriore, così sottili, le saldature sulle giunzioni tra i tubi e la forcella in acciaio.
Poi ho letto che il telaio in acciaio dovrebbe essere più comodo... mah... non so che differenza ci possa essere tra acciaio, alluminio, titanio o carbonio: in fin dei conti è pur sempre una putrella piantata dritta sotto il fondoschiena, che è separata dalle asperità dell'asfalto da un pneumatico di sezione risibile... Però effettivamente la bici è relativamente comoda, non me l'aspettavo!
Ieri ho fatto il primo giro "lungo", di poco meno di sessanta km in circa 2 ore e sono tornato a casa col fondoschiena integro e non troppo affaticato dalla nuova posizione in sella rispetto alla MTB. La bici l'ho sentita bene anche in piena velocità, in discesa. Forse per migliorare un po' la posizione in sella dovrei montare una pipa manubrio di 4 cm circa più corta e abbassare di 1 cm la sella, ma già così non è male.
Sono rimasto favorevolmente colpito anche dal gruppo Campagnolo Veloce: sia per la cambiata (molto meglio del Deore che ho sulla MTB!) che per la frenata (più di così non si può chiedere a quei poveri copertoncini...).
Insomma, mi sono proprio trovato bene su questa Scapin e direi che è buon primo approccio alla bici da corsa.
Il prossimo anno magari passerò a qualcosa di più prestante (magari sempre in acciaio ) però credo che non mi separerò da questa Scapin, perché è una bici molto fruibile.
La bici ha la vistosa livrea del team Ballan (bianco-giallo-rosso-blu), telaio con tubi in acciaio Columbus Brain, è allestita con gruppo Campagnolo Veloce, guarnitura compatta, pignone 9v 13-28, ruote Mavix cxp 21 (di color rosso per riprendere la livrea!).
La bicicletta è in condizioni molto buone: sopratutto adesso che l'ho lavata, ad un primo sguardo sembra in condizioni pari al nuovo, anche se a controllare bene qualche segnetto e scalfitura c'è, ma è inevitabile.
Perché mi sono fermato su un telaio in acciaio: mi da più fiducia, sopratutto su una bici non proprio nuova, di un telaio alluminio con forca in carbonio... (del resto un oggetto in acciaio può essere dimensionato per resistere ad un numero infinito di cicli affaticanti, a differenza di alluminio e carbonio che hanno una resistenza finita).
So che la bici è relativamente pesante, ma non credo che qualche punto percentuale di peso in più sulla massa complessiva bici+ciclista possa fare la differenza per il mio utilizzo.
Fattore estetico: a mio avviso le proporzioni "classiche" di questo telaio in acciaio lo rendono un evergreen, mentre forse una bici con sezioni oversize invecchiando passa dall'essere un'astronave all'essere semplicemente un po'obsoleta e stravagante... Nel telaio Scapin a mio avviso sono molto belli i tubi dei foderi alti del carro posteriore, così sottili, le saldature sulle giunzioni tra i tubi e la forcella in acciaio.
Poi ho letto che il telaio in acciaio dovrebbe essere più comodo... mah... non so che differenza ci possa essere tra acciaio, alluminio, titanio o carbonio: in fin dei conti è pur sempre una putrella piantata dritta sotto il fondoschiena, che è separata dalle asperità dell'asfalto da un pneumatico di sezione risibile... Però effettivamente la bici è relativamente comoda, non me l'aspettavo!
Ieri ho fatto il primo giro "lungo", di poco meno di sessanta km in circa 2 ore e sono tornato a casa col fondoschiena integro e non troppo affaticato dalla nuova posizione in sella rispetto alla MTB. La bici l'ho sentita bene anche in piena velocità, in discesa. Forse per migliorare un po' la posizione in sella dovrei montare una pipa manubrio di 4 cm circa più corta e abbassare di 1 cm la sella, ma già così non è male.
Sono rimasto favorevolmente colpito anche dal gruppo Campagnolo Veloce: sia per la cambiata (molto meglio del Deore che ho sulla MTB!) che per la frenata (più di così non si può chiedere a quei poveri copertoncini...).
Insomma, mi sono proprio trovato bene su questa Scapin e direi che è buon primo approccio alla bici da corsa.
Il prossimo anno magari passerò a qualcosa di più prestante (magari sempre in acciaio ) però credo che non mi separerò da questa Scapin, perché è una bici molto fruibile.
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