Tratto dal mio blog: 19 Giorni to Lapland: the road to Nordkapp - Artic Ultracycling Experience ... 1 post al giorno toglie il freddo e l'attesa di torno!
IL TEMPO
Credo che alla fine sia solo questione di "TEMPO". Il tempo passato a decidere cosa organizzare per il mio 2014 e come "inaugurare" la stagione che verrà. Il tempo servito a organizzare il tutto e quello che vorrei poter avere, in giornate come queste, piene della frenesia tipica delle grandi vigilie. Infine il tempo che mi separerà dall'arrivo subito dopo aver agganciato il pedale nel freddo e buio inverno artico di Tromso
Posto anche qui una riflessione avuta giorni fa e scritta di getto sui miei social network:
"Molti mi chiedono: "Perchè proprio l'Ultracycling?" In fin dei conti il ciclismo è uno sport già di per se molto duro nelle sue declinazioni più "standard". Penso spesso a questa domanda e, di conseguenza, alla risposta da dare... La trovo in molti aspetti. Quello su cui vorrei soffermarmi ora, dopo una bella chiacchierata serale, è "IL TEMPO". Quello che amo dell'ultracycling è il tempo che ti mette a disposizione. L'Ultracycling ti da il tempo, la cosa più importante che c'è nella vita di ognuno di noi. Il tempo per sbagliare. Il tempo per capire e rimediare ai tuoi errori. Il tempo che serve per imparare da essi. Capita allora che tu, in quelle 24, 48 o anche più, ore, ti ritrovi a fare cose giuste e altre che lo sono meno. Ma sai che avrai il Tempo. Il tempo per aggiustare ogni cosa. Basta volerlo. Basta aver lavorato sempre con la coscienza a posto, aver fatto tutto quello che era nelle tue possibilità. Gli incidenti fanno parte della vita e dello sport, ma durante una competizione "ultra" hai sempre il TEMPO per rimediare ad ogni cosa. Questa foto mi riporta indietro alla scorsa estate, Tortour - Nonstop cycling around Switzerland . Le cose erano iniziate bene, anzi benissimo. Eravamo in testa alla gara quando un problema fisico mi ha tolto mezzora. Mi sono guardato dentro. Ho capito che avevo davanti a me almeno altre 40 ore per sistemare tutto e così è stato. Ho usato il Tempo per calmarmi, per ragionare, per ripartire... Alla fine poi una grave ingiustizia mi ha fatto andare nel pallone. Mancavano 50 km all'arrivo e rischiavo di buttare tutto all'aria. Uno sfogo di quelli che capitano quando sei nel bel mezzo della lotta per la vittoria. Ho guardato negli occhi il mio team. Gli occhi di Sara, carichi di amarezza perchè in fondo lei sapeva cosa mi stava passando dentro. Gli occhi attoniti di Marco, che in realtà se avesse potuto sarebbe salito lui in bici al posto mio e avrebbe sistemato le cose con la rabbia. Gli occhi saggi di Fabio, che mi hanno lasciato sfogare e che mi hanno aiutato a CAPIRE che il TEMPO guarisce ogni cosa. Che era sciocco buttare all'aria tutto per un'ingiustizia subita. Che il tempo mi avrebbe restituito il mal tolto.. E così è stato. Il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo, sprecarlo è l'ingiustizia più grande che possiamo compiere... Io ho deciso che il mio servirà solo a sistemare ogni cosa... Buonanotte"
Perchè alla fine è il tempo l'arbitro delle nostre giornate. Ho imparato che il tempo è il miglior dono che tu possa fare a qualcuno e, al tempo stesso, il regalo più bello da ricevere. Il tempo è un investimento che ognuno di noi dovrebbe fare. Capita allora che, se il tuo tempo lo investi bene, senza "sprecarlo", a gennaio, nel buio delle notti artiche e nel gelo della Lapponia, tu abbia 4 fantastici giorni per realizzare un'idea che era in quel cassetto chiamato "armadio dei sogni".
Mancano 19 giorni. C'è tempo, tanto tempo...
http://www.ultracyclingman.com/83-my-personal-blog/170-nordkapp-19-days-il-tempo