Ho letto da qualche parte che gli amatori che si dopano lo fanno per la gloria, per essere ammirati, quindi diversamente dai pro, che spesso "devono" dimostrare di andare forte per avere/rinnovare il contratto.
Quello che mi domando è se sono consci della differenza enorme che c'è tra la notorietà di qualche vittoria, e lo "sputtanamento" nel caso vengano beccati.
Già se sei un vincente alle GF, molti sono convinti che ti dopi. Se poi risulti positivo ti crolla un mondo addosso. Il gioco vale la candela?
io non credo ci sia un motivo unico e semplice per cui una persona si dopi
immagino ce ne siano molteplici.
Prima di tutto molti che vedono girare sostanze e metodologie sin dalle categorie giovanili, considerano il doping una cosa molto meno "scandalosa" che noi comuni mortali (e spesso moralisti) per cui per costoro è molto più facile oltrepassare il limite del lecito.
Per altri ci può essere l'incapacità di accettare i propri limiti
Per altri si può aggiungere lo stimolo ad appartenere ad una "cricca"
Altri colti da profonda insoddisfazione personale magari si dopano per sentirsi dei pro in tutto e per tutto (con tanto di fans idolatranti, pseudo comunicati stampa ecc., scuse pubbliche )
Altri poi sono semplicemente ignoranti e si dopano solo per truccare il motore, senza fare più di tanto per nascondersi o, anzi, pavoneggiandosi di questo.
E tanto altro, immagino...
E' un problema complesso, per cui necessita di un'attenzione particolare, piuttosto che di soluzioni semplici e semplicistiche. Non basta l'antidoping, non basterebbe togliere le classifiche, nè "ghettizzare" ecc. Anche perchè uno è dopato già prima di doparsi, e prima ancora di iniziare ad andare in bici. E' una questione prima di tutto culturale, significa non aver imparato a fare sport, a competere con gli altri rispettando le regole, senza sentirsi delle eccezioni.