Commenti per la discussione "Nuovi casi di doping tra gli amatori"

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

gx2

via col vento
29 Ottobre 2008
11.681
931
Dove non ci sono troll, frustrati e rosiconi
Visita sito
Bici
Gigiant
Ho letto da qualche parte che gli amatori che si dopano lo fanno per la gloria, per essere ammirati, quindi diversamente dai pro, che spesso "devono" dimostrare di andare forte per avere/rinnovare il contratto.
Quello che mi domando è se sono consci della differenza enorme che c'è tra la notorietà di qualche vittoria, e lo "sputtanamento" nel caso vengano beccati.
Già se sei un vincente alle GF, molti sono convinti che ti dopi. Se poi risulti positivo ti crolla un mondo addosso. Il gioco vale la candela?

io non credo ci sia un motivo unico e semplice per cui una persona si dopi
immagino ce ne siano molteplici.

Prima di tutto molti che vedono girare sostanze e metodologie sin dalle categorie giovanili, considerano il doping una cosa molto meno "scandalosa" che noi comuni mortali (e spesso moralisti) per cui per costoro è molto più facile oltrepassare il limite del lecito.

Per altri ci può essere l'incapacità di accettare i propri limiti
Per altri si può aggiungere lo stimolo ad appartenere ad una "cricca"
Altri colti da profonda insoddisfazione personale magari si dopano per sentirsi dei pro in tutto e per tutto (con tanto di fans idolatranti, pseudo comunicati stampa ecc., scuse pubbliche :wacko:)
Altri poi sono semplicemente ignoranti e si dopano solo per truccare il motore, senza fare più di tanto per nascondersi o, anzi, pavoneggiandosi di questo.
E tanto altro, immagino...

E' un problema complesso, per cui necessita di un'attenzione particolare, piuttosto che di soluzioni semplici e semplicistiche. Non basta l'antidoping, non basterebbe togliere le classifiche, nè "ghettizzare" ecc. Anche perchè uno è dopato già prima di doparsi, e prima ancora di iniziare ad andare in bici. E' una questione prima di tutto culturale, significa non aver imparato a fare sport, a competere con gli altri rispettando le regole, senza sentirsi delle eccezioni.
 

(Ale74)

Maglia Amarillo
17 Agosto 2010
8.430
246
Qua
Visita sito
Bici
sì -il carbonio è tornato ed è pure andato... ora rimetto in pista l'alluminio....
Quindi la soluzione è ghettizzare le persone??
Tanto togli quelli e poi daranno fastidio quelli che vinceranno al loro posto. Perché , magari, hanno più tempo per allenarsi; allora escludiamo chi lavora a turno, ecc.ecc...

Inviato dal mio SM-G530FZ utilizzando Tapatalk
Quoto te ma solo per spunto.
Tutto questo discorso mi sembra di averlo già letto più volte.....sembra quasi una cosa ciclica ogni volta che un "vincente" viene trovato positivo.... o-o
 

Fabrizio_1

Apprendista Passista
8 Novembre 2014
892
32
Torino
Visita sito
Bici
una specye di bici asfaltata
E' un problema complesso, per cui necessita di un'attenzione particolare, piuttosto che di soluzioni semplici e semplicistiche. Non basta l'antidoping, non basterebbe togliere le classifiche, nè "ghettizzare" ecc. Anche perchè uno è dopato già prima di doparsi, e prima ancora di iniziare ad andare in bici. E' una questione prima di tutto culturale, significa non aver imparato a fare sport, a competere con gli altri rispettando le regole, senza sentirsi delle eccezioni.

Ineccepibile, in teoria: in pratica ahimé è utopistico.
Non dico che l'utopia non serva, anzi, sono d'accordissimo sul fare cultura, ma fare cultura significa anche dire che occorre aprire gli occhi e smettere di pensare che "un marziano" sia un un umano con un gran motore e cominciare a fare piazza pulita.
 

gx2

via col vento
29 Ottobre 2008
11.681
931
Dove non ci sono troll, frustrati e rosiconi
Visita sito
Bici
Gigiant
Ineccepibile, in teoria: in pratica ahimé è utopistico.
Non dico che l'utopia non serva, anzi, sono d'accordissimo sul fare cultura, ma fare cultura significa anche dire che occorre aprire gli occhi e smettere di pensare che "un marziano" sia un un umano con un gran motore e cominciare a fare piazza pulita.

e qual è la soglia tra marziano e umano?;nonzo%
 

gabrybe

Apprendista Cronoman
25 Marzo 2006
2.953
266
"provincia degli uomini di mondo!"
Visita sito
Bici
cletta
Dirà che era la prima volta che lo faceva....ma io sin dal lontano 2007 sospettavo qualcosa e ne parlavo con mio figlio che gareggiava nelle granfondo (Ferrara Fortunato, che forse qualcuno di voi ha conosciuto e che adesso vive e lavora negli Stati Uniti e solo quando torna a casa fa qualche gara)
su Fortunato non ho mai avuto dubbi sulla sua onestò.....per il semplice fatto che in primis lo ritengo intelligente

Ti ringrazio, anche a nome di mio figlio.

ma siete la stessa persona?
 

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
4.051
1.976
Visita sito
Bici
Pinifarina
P.S. non solo: ex elite ex professionisti?
Fuori dai piedi, si facciano le gare loro (come direbbe Crozza-Razzi), noi siamo amatori, io non ho mai preso robaccia, non mi sono mai aiutato, e come me i più, abbiamo ossatura e muscolatura naturale.
Noi le nostre gare e loro le loro.

io non sono d'accordo.

credo che un ex prof possa ed in alcuni casi debba gareggiare anche in gare amatoriali.

è vero che un ex elite e un ex prof hanno una marcia in più. ma dopo un paio di stagioni se non si allenano a dovere anche loro possono solo stare a ruota di alcuni amatori.

quindi io vedrei bene un periodo minimo di "decantazione", magari obbligandoli a partecipare come cicloturisti ad almeno due/tre manifestazioni prima di "tornare" a gareggiare come amatori (questo per "trasmettere" ed "educare" l'ex prof allo spirito di gara amatoriale).

più in generale la mia idea sarebbe quella di istituire una sorta di patente a punti per il cicloamatore e per le società che regoli le iscrizioni e le attività in base ai comportamenti ed alle azioni di tali soggetti.

il tesserato ha dei punti "sulla propria tessera". alla prima positività c'è la squalifica per l'atleta e la sottrazione di punti a lui ed alla società (io metterei anche una bella multa salata ad entrambi i soggetti, ma questa può essere già fatta obbligando gli atleti e le squadre a firmare una penale in caso di positività ad un evento sportivo).

passata la squalifica, prima di tornare a gareggiare l'atleta deve recuperare i punti persi. può farlo o pagando (tanto) o partecipando ad almeno 3 eventi fci/enti come cicloturista, giusto per fargli capire lo spirito che deve avere un amatore. recuperati i punti può tornare a gareggiare normalmente. alla seconda squalifica scatta invece come per i prof la radiazione.

se lo fa bene, altrimenti può starsene con gli amici in bici su strada.

per le società discorso simile. alla prima positività di un proprio atleta (oltre alla multa per responsabilità oggettiva) vengono tolti dei punti alla squadra. alla seconda squalifica invece scatta la "sospensione" della squadra, ovvero tutti suoi tesserati possono solo partecipare come cicloturisti ad eventi fci/enti.

per recuperare i punti o si paga (tanto) o almeno 3/4 dei tesserati devono partecipare ad almeno 2 manifestazioni come cicloturisti. poi tutto torna come prima.

inoltre gli organizzatori di eventi potrebbero mettere come requisito di partecipazione per gli atleti quello di essere tesserati con squadre che abbiano tutti i punti o tot numero di punti.

questo sistema genererebbe automaticamente gli anticorpi contro i furbi.

le società avrebbero interesse a garantirsi gli atleti più seri ed affidabili. e gli atleti che puntano alla vittoria a loro volta ad andare in squadre sane e serie che non gli possano creare problemi di partecipazione alle gare di spicco.

di fatto sparirebbero anche gli amatori "rimborsati" (di fatto stipendiati e sponsorizzati), altra piaga di un movimento AMATORIALE.

resterebbe solo il sano agonismo che in uno sport non può certo mancare!
 

Zeno63

Apprendista Passista
29 Luglio 2014
1.199
49
Visita sito
Bici
C'è...
...ma scusate le domande provocatorie.
Ma che vi importa dei "pienoni"????...Arrivate costantemente nei primi 10 e non vincete? No? E allora?...
Boh...Che si ammazzino di medicine. Gli imbecilli son loro. Mica noi.
 

cacciatorino

Scalatore
12 Agosto 2012
6.374
200
Porto Recanati, ma con l'appennino nel cuore
www.stimarchetti.it
Bici
BTwin Triban 5
quindi io vedrei bene un periodo minimo di "decantazione", magari obbligandoli a partecipare come cicloturisti ad almeno due/tre manifestazioni prima di "tornare" a gareggiare come amatori (questo per "trasmettere" ed "educare" l'ex prof allo spirito di gara amatoriale).

guarda che e' gia' cosi', gli ex-prof per i primi 4 anni possono avere solo il tesserino da cicloturista con il quale non possono entrare in classifica.
 

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
4.051
1.976
Visita sito
Bici
Pinifarina
guarda che e' gia' cosi', gli ex-prof per i primi 4 anni possono avere solo il tesserino da cicloturista con il quale non possono entrare in classifica.

lo so bene ed infatti credo che quattro anni siano un po' troppi... per questo ho accorciato i tempi e ipotizzato l'obbligo di partecipare come cicloturista prima di tornare a gareggiare.

o-o
 

Rosario71

Apprendista Cronoman
17 Novembre 2011
2.980
186
Lazio
Visita sito
Bici
una qualsiasi
...

per le società discorso simile. alla prima positività di un proprio atleta (oltre alla multa per responsabilità oggettiva) vengono tolti dei punti alla squadra. alla seconda squalifica invece scatta la "sospensione" della squadra, ovvero tutti suoi tesserati possono solo partecipare come cicloturisti ad eventi fci/enti.

per recuperare i punti o si paga (tanto) o almeno 3/4 dei tesserati devono partecipare ad almeno 2 manifestazioni come cicloturisti. poi tutto torna come prima.

...

ohibò :azz
questa è buona!
Non solo da semplice amatore, se voglio tesserarmi, sono obbligato ad associarmi ad una A.S.D. ( (il tesseramento individuale non lo fa né la FCI né gli Enti), non solo devo pagare di tasca mia tesserino, quota di iscrizione, abbigliamento e gare, dovrei pure pagare per gli errori degli altri o essere precluso dalla pratica amatoriale per colpe di altri, sulle quali, tra l'altro, non ho alcun potere di intervento preventivo.
Ma sei serio o l'hai buttata li? Io non faccio mica il professionista che anche se non la squadra non lo fa correre piglia lo stesso lo stipendio. Che questo o quello si bombi è un problema per tutto il movimento amatoriale e son d'accordo; ma la cosa non può mica ricadere e/o penalizzare altri che poco o nulla c'entrano.
Il tuo ragionamento, a mio parere, è proprio la dimostrazione di quanto poco ci sia di amatoriale nella visione del ciclismo che pratichiamo.
 

RicktheQuick

Apprendista Cronoman
30 Giugno 2013
2.742
1.074
Arezzo
Visita sito
Bici
wilier zero.7,wilier 501
io non credo ci sia un motivo unico e semplice per cui una persona si dopi
immagino ce ne siano molteplici.

Prima di tutto molti che vedono girare sostanze e metodologie sin dalle categorie giovanili, considerano il doping una cosa molto meno "scandalosa" che noi comuni mortali (e spesso moralisti) per cui per costoro è molto più facile oltrepassare il limite del lecito.

Per altri ci può essere l'incapacità di accettare i propri limiti
Per altri si può aggiungere lo stimolo ad appartenere ad una "cricca"
Altri colti da profonda insoddisfazione personale magari si dopano per sentirsi dei pro in tutto e per tutto (con tanto di fans idolatranti, pseudo comunicati stampa ecc., scuse pubbliche :wacko:)
Altri poi sono semplicemente ignoranti e si dopano solo per truccare il motore, senza fare più di tanto per nascondersi o, anzi, pavoneggiandosi di questo.
E tanto altro, immagino...

E' un problema complesso, per cui necessita di un'attenzione particolare, piuttosto che di soluzioni semplici e semplicistiche. Non basta l'antidoping, non basterebbe togliere le classifiche, nè "ghettizzare" ecc. Anche perchè uno è dopato già prima di doparsi, e prima ancora di iniziare ad andare in bici. E' una questione prima di tutto culturale, significa non aver imparato a fare sport, a competere con gli altri rispettando le regole, senza sentirsi delle eccezioni.

il problema è ovviamente culturale: il movimento è marcio fin dal momento in cui si legge qui dentro "aspettiamo le controanalisi" o "magari ha presentato male il tue". si esalta gente che fa una vita di sacrifici non per vincere il tour, ma per vincere un cesto di formaggi, beccano quello che arriva secondo e nessuno pensa "ok, allora ovviamente è pieno anche il primo". il movimento amatoriale va avanti contento se non beccano nessuno, quali siano esattamente i motivi non lo so, ma in bicicletta c'andiamo tutti e se un amatore fa il giau più forte di piepoli e riccò nell'anno in cui erano pieni come uova, se tutto il movimento non lo spernacchia, allora il movimento è malato. altro che "aspettiamo le conferme".
si pensa che se mi alleno più di quanto il mio fisico regge e mi viene l'asma, allora mi faccio fare il certificato per il ventolin e sono in pari con quelli a cui è vietato...
tutte queste cose all'amatore sembrano normali, è chiaro che il movimento non possa andare da nessuna parte, se non capisce il significato della parola "amatoriale". per me l'unica speranza è sempre quella di dividere in due categorie, anche perchè, egoisticamente, i dopati finirebbero tutti nella categoria superiore, mentre io di sicuro in quella inferiore, magari con la speranza di rimanere entro l'auto di fine corsa fino alla fine...

ah, dimenticavo, poi c'è sempre il "sei invidioso di chi va più forte", perchè per l'amatore è normale pensare che io non invidi contador, che fa una vita di sacrifici e vince 10 grandi giri e milioni a carriolate, NO, io invidio cunico che fa la stessa vita di sacrifici e vince il cesto di prodotti della valtellina all'aprica...:mrgreen:
so invidioso, li volevo io gli yogurt della valtellina, che son proprio buoni e qui si trovano con difficoltà!!!
 
  • Mi piace
Reactions: frejus82

RicktheQuick

Apprendista Cronoman
30 Giugno 2013
2.742
1.074
Arezzo
Visita sito
Bici
wilier zero.7,wilier 501
e qual è la soglia tra marziano e umano?;nonzo%

io la soglia non la percepisco, ma parecchi casi non stanno sulla soglia, stanno parecchio oltre.
in questo caso credo di aver visto su bikechannel l'intervista sulla granfondo dove era bombato cunico, e se ho capito bene, se la son fatta praticamente da soli in due, compagni di squadra. oggi qualcuno mi vuole dire che dei due compagni che sono andati alla stessa velocità ed hanno staccato tutti gli altri il dopato era uno solo?
è tutto possibile a questo mondo eh, ma il ciclismo amatoriale è marcio anche per un garantismo quasi naif...io se non leggo l'altro (che se non sbaglio ha pure perso) che esce sui giornali/riviste a insultare pesantemente il collega dopato, perchè devo pensare che fosse pulito?
 
  • Mi piace
Reactions: Link

gx2

via col vento
29 Ottobre 2008
11.681
931
Dove non ci sono troll, frustrati e rosiconi
Visita sito
Bici
Gigiant
il problema è ovviamente culturale: il movimento è marcio fin dal momento in cui si legge qui dentro "aspettiamo le controanalisi" o "magari ha presentato male il tue". si esalta gente che fa una vita di sacrifici non per vincere il tour, ma per vincere un cesto di formaggi, beccano quello che arriva secondo e nessuno pensa "ok, allora ovviamente è pieno anche il primo". il movimento amatoriale va avanti contento se non beccano nessuno, quali siano esattamente i motivi non lo so, ma in bicicletta c'andiamo tutti e se un amatore fa il giau più forte di piepoli e riccò nell'anno in cui erano pieni come uova, se tutto il movimento non lo spernacchia, allora il movimento è malato. altro che "aspettiamo le conferme".
si pensa che se mi alleno più di quanto il mio fisico regge e mi viene l'asma, allora mi faccio fare il certificato per il ventolin e sono in pari con quelli a cui è vietato...
tutte queste cose all'amatore sembrano normali, è chiaro che il movimento non possa andare da nessuna parte, se non capisce il significato della parola "amatoriale". per me l'unica speranza è sempre quella di dividere in due categorie, anche perchè, egoisticamente, i dopati finirebbero tutti nella categoria superiore, mentre io di sicuro in quella inferiore, magari con la speranza di rimanere entro l'auto di fine corsa fino alla fine...

ah, dimenticavo, poi c'è sempre il "sei invidioso di chi va più forte", perchè per l'amatore è normale pensare che io non invidi contador, che fa una vita di sacrifici e vince 10 grandi giri e milioni a carriolate, NO, io invidio cunico che fa la stessa vita di sacrifici e vince il cesto di prodotti della valtellina all'aprica...:mrgreen:
so invidioso, li volevo io gli yogurt della valtellina, che son proprio buoni e qui si trovano con difficoltà!!!

se stare sempre in bici è na vita di sacrifici lavorare che è? :))):
 

nemorino

Ammiraglia
24 Febbraio 2009
17.629
261
51
Brianza
Visita sito
Bici
Trek Emonda SLR
io la soglia non la percepisco, ma parecchi casi non stanno sulla soglia, stanno parecchio oltre.

in questo caso credo di aver visto su bikechannel l'intervista sulla granfondo dove era bombato cunico, e se ho capito bene, se la son fatta praticamente da soli in due, compagni di squadra. oggi qualcuno mi vuole dire che dei due compagni che sono andati alla stessa velocità ed hanno staccato tutti gli altri il dopato era uno solo?

è tutto possibile a questo mondo eh, ma il ciclismo amatoriale è marcio anche per un garantismo quasi naif...io se non leggo l'altro (che se non sbaglio ha pure perso) che esce sui giornali/riviste a insultare pesantemente il collega dopato, perchè devo pensare che fosse pulito?


Se uno è dopato non è detto che lo sia pure l'altro. Del resto che in questa stagione Zen fosse più veloce di Cunico è un dato di fatto.

Poi che di fronte a prestazioni "oltre" o a superiorità nette ripetute per molte molte gare (e quest'anno qualche soggetto si è davvero mostrato fenomeno e vedremo se un domani non leggeremo anche il suo nome qui) o prestazioni "eccessive" (tipo l'exploit di Sorrenti mazzocchi) il dubbio venga è logico

Da una parte non mi sento comunque di dar torto a chi dice "fatti loro" perché alla fine il concetto è quello.

Salvo per chi di noi compete per i primi 10 posti (o poco più se consideriamo le classifiche di categoria) la sostanza è che, dal punto di vista agonistico-competitivo, a noi non cambia la vita se Cunico si dopa o meno, vince o meno (a meno che qualcuno faccia il tifo per atleti da GF ma sarebbe triste come cosa).

Certo dal punto di vista sociale, psicologico e oserei dire antropologico questa rappresentazione dell'umana miseria è invece argomento oggettivamente appassionante
 
  • Mi piace
Reactions: Link

RicktheQuick

Apprendista Cronoman
30 Giugno 2013
2.742
1.074
Arezzo
Visita sito
Bici
wilier zero.7,wilier 501
se stare sempre in bici è na vita di sacrifici lavorare che è? :))):

l'ultima volta che ho controllato, per lavorare mi pagavano, per andare in bicicletta e fare diete da atleta, no...spero non sia cambiato nulla perchè sui soldi del lavoro ci conterei. poi oh, se cambiano il giochino e cominciano a pagarmi per fare rulli, rotopresse e ripetute invece che per lavorare, mi può pure star bene, basta saperlo.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.