Salve a tutti,vi seguo da un po' e da stasera vorrei condividere con voi quello che dovrebbe essere il mio percorso di avvicinamento al 70.3 di Pescara (la mia citta') 2016.
51 anni,medico diabetologo con un passato in medicina dello sport.
Moglie (maratoneta forte) e due figlie pallavoliste (14 e 16 anni).
Ciclista da 15.000 km anno circa.
Passato remoto (molto remoto) da runner
Passione smodata per la pesca sub che pratico da 35 anni con ottimi risultati:peccato che con il triathlon ha in comune solo la muta.....(ne ho di mimetiche bellissime).
So nuotare discretamente anche se da anni non lo faccio con costanza.Ho un'ottima acquaticita' ed il mare mosso e' la mia seconda residenza.
Ore a disposizione per allenarmi parecchie (15 o anche piu'),sia io che mia moglie abbiamo turni fissi che ci consentono di gestire lavoro,famiglia e allenamenti senza grossi patemi ovviamente facendo un minimo di sacrificio......
Da fine settembre ho ricominciato a correre a piedi e a nuotare in piscina,
riducendo da tre a due le uscite in bici:l'ultima oggi, 110 km con 1000 mt di disl+ (di solito un'uscita e' compresa tra 100 e 130 km).
Sono andato a nuotare 5 volte,l'ultima ieri,2.000 mt in 40' circa senza particolari problemi se si esclude la noia mortale che mi prende in piscina....
sono consapevole che posso migliorare tecnicamente ma non so se l'impresa varrebbe la spesa nell'ottica del mio obiettivo.Cmq inizio a "sentire l'acqua".
Ho corso a piedi 8 volte,l'ultima martedi,1 ora e 20' di corsa continua con leggere variazioni di ritmo.Non sto volutamente considerando velocita' e distanza,mi interessa,per ora, solo ricreare un soddisfacente adattamento muscolo-scheletrico al podismo.d ogni modo le prime tre uscite sono state drammatiche,attualmente inizio ad avere sensazioni discrete.
Obiettivi:
1) Divertirmi,non farmi male (la pesca sub in questo senso aiuta molto,se esageri e fai una c-----a spesso e' l'ultima) e possibilmente arrivare davanti a mia moglie e a una mia collega che faranno la stessa gara.....
2)Arrivare bene,ovvero dando il meglio in funzione della preparazione svolta.
3)Cercare di fare tutto da solo (ho molti amici triathleti anche molto forti con cui confrontarmi serenamente in caso di dubbi),confidando nella mia esperienza in ambito medico-sportivo e nei vostri consigli.
Ce la posso fare?
PS: studiero' perfettamente il regolamento FITRI
Ciao Fabrizio
51 anni,medico diabetologo con un passato in medicina dello sport.
Moglie (maratoneta forte) e due figlie pallavoliste (14 e 16 anni).
Ciclista da 15.000 km anno circa.
Passato remoto (molto remoto) da runner
Passione smodata per la pesca sub che pratico da 35 anni con ottimi risultati:peccato che con il triathlon ha in comune solo la muta.....(ne ho di mimetiche bellissime).
So nuotare discretamente anche se da anni non lo faccio con costanza.Ho un'ottima acquaticita' ed il mare mosso e' la mia seconda residenza.
Ore a disposizione per allenarmi parecchie (15 o anche piu'),sia io che mia moglie abbiamo turni fissi che ci consentono di gestire lavoro,famiglia e allenamenti senza grossi patemi ovviamente facendo un minimo di sacrificio......
Da fine settembre ho ricominciato a correre a piedi e a nuotare in piscina,
riducendo da tre a due le uscite in bici:l'ultima oggi, 110 km con 1000 mt di disl+ (di solito un'uscita e' compresa tra 100 e 130 km).
Sono andato a nuotare 5 volte,l'ultima ieri,2.000 mt in 40' circa senza particolari problemi se si esclude la noia mortale che mi prende in piscina....
sono consapevole che posso migliorare tecnicamente ma non so se l'impresa varrebbe la spesa nell'ottica del mio obiettivo.Cmq inizio a "sentire l'acqua".
Ho corso a piedi 8 volte,l'ultima martedi,1 ora e 20' di corsa continua con leggere variazioni di ritmo.Non sto volutamente considerando velocita' e distanza,mi interessa,per ora, solo ricreare un soddisfacente adattamento muscolo-scheletrico al podismo.d ogni modo le prime tre uscite sono state drammatiche,attualmente inizio ad avere sensazioni discrete.
Obiettivi:
1) Divertirmi,non farmi male (la pesca sub in questo senso aiuta molto,se esageri e fai una c-----a spesso e' l'ultima) e possibilmente arrivare davanti a mia moglie e a una mia collega che faranno la stessa gara.....
2)Arrivare bene,ovvero dando il meglio in funzione della preparazione svolta.
3)Cercare di fare tutto da solo (ho molti amici triathleti anche molto forti con cui confrontarmi serenamente in caso di dubbi),confidando nella mia esperienza in ambito medico-sportivo e nei vostri consigli.
Ce la posso fare?
PS: studiero' perfettamente il regolamento FITRI
Ciao Fabrizio