Ma pensa un po' che questo e' esattamente il contrario di ciò' che dicono quasi tutte le linee guida medico scientifiche grazie alle ricerche recenti.
E, continuo, dovresti frequentare qualche congresso dove si parla di evidenze scientifiche e malattie cronico degenerative e rapporto tra alti intake proteici (in particolare proteine di derivazione animale).
O, ancora, dovresti farti una casistica personale di pazienti e valutare quanti di essi lamentano problemi dovuti ad un eccesso di proteine che si risolvono generalmente con il solo bilanciamento a livello di piano nutrizionale.
Ma dovresti essere un medico o occuparti di nutrizione a livello professionale, per poter fare ciò.
A giudicare dalla perentorietà con la quale dispensi certezze, dovresti esserlo.
Oppure, ancora, dovresti provare a collaborare con qualche istituto od ospedale e, specificamente, nei reparti che si occupano di neoplasie, reparti oncologici, in pratica.
Occorrerebbe conoscere le interazioni tra intake proteico e IGF-1 e processo di cancerogenesi, fattori di crescita, fattori infiammatori, insulina, proliferazione cellule tumorali, metabolismo cellulare, resistenza insulinica, gluconeogenesi, trimetilamminaossidasi, acidificazione del torrente ematico...
insomma, cio' che, ad esempio, due signori come Berrino e Veronesi o la USC, OMS ed altre piccole ed insignificanti organizzazioni dichiarano alla luce di nuove ricerche epidemiologiche.
Ti prego di non prendere ciò' che scrivo in maniera polemica e, rammenta, non lo scrivo con alcun tipo di "cattiveria" o proposito negativo. Semplicemente la questione nutrizione è qualcosa di davvero importante, che richiede una cultura accademica di base notevole, una continua attenzione, ricerca, aggiornamento che gli addetti ai lavori dovrebbero perseguire proprio per evitare di consigliare vie dannose, estremamente dannose, delle quali, personalmente, ho ogni giorno riscontro.
L'italiano medio mangia male, molto male; il proliferare di malattie cronico degenerative addominali, il crescere esponenziale di neoplasie, la elevatissima percentuale di obesi e pazienti sovrappeso e di malattie croniche attribuibili ad una errata alimentazione lo dimostrano.
Se attribuisci tali situazioni al fatto che la gente e' "bassa di proteine", ti assicuro che stai percorrendo la strada sbagliata.
Anzi, il lento abbandono di determinate abitudini e credenze alimentari dovrebbero portare ad un miglioramento che le ricerche epidemiologiche dovranno poi confermare ma che già altre ricerche recenti avallano.
Soprattutto quando si parla di attività fisiche di endurance quale può' essere, ad esempio, il ciclismo, la situazione si complica ancora di più' e le variabili, i fattori che portano ad un problema o ad un altro necessitano di una seria anamnesi e di una analisi specifica caso per caso.