Dimagrimento eccessivo?

painkiller92

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2) ti ricordo che la sua colazione è una roba da fringuelli, 2 fette biscottate con la marmellata ...

potrebbe benissimo scoprire che molte delle sue limitazioni attuali sono legate alla scarsa assunzione di calorie.

Per la colazione mi sono attrezzato meglio in questi giorni: oltre a fette biscottate con marmellata, mangio anche 170g di fage con frutta secca e una banana che è giá qualcosa in più!

Credo che più che altro le limitazioni attuali siano dati più da scarsita' di gamba che da carenza di cibo...d'altronde in 2 mesi e 700km partendo da 0 completo, non si possono pretendere miracoli, giá essere riuscito a fare 70km con 1000m di dislivello mi rende soddisfatto :)

Certo che sicuramente alimentandosi in maniera corretta sia in termini di quantitá che di qualitá sicuramente le prestazioni ne risentirebbero in positivo immagino...
 

mag

Maglia Rosa
19 Agosto 2012
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solo 2
Per la colazione mi sono attrezzato meglio in questi giorni: oltre a fette biscottate con marmellata, mangio anche 170g di fage con frutta secca e una banana che è giá qualcosa in più!



Credo che più che altro le limitazioni attuali siano dati più da scarsita' di gamba che da carenza di cibo...d'altronde in 2 mesi e 700km partendo da 0 completo, non si possono pretendere miracoli, giá essere riuscito a fare 70km con 1000m di dislivello mi rende soddisfatto :)



Certo che sicuramente alimentandosi in maniera corretta sia in termini di quantitá che di qualitá sicuramente le prestazioni ne risentirebbero in positivo immagino...



Carissimo abitante del posto più bello del mondo.
Le mie non sono critiche, sono suggerimenti.
Se le leggi in modo aspro è xche io sono un rompipalle ma sono sempre scritte con intento costruttivo ;-)


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frejus82

Maglia Gialla
24 Novembre 2008
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Ragazzi ho un problema, o forse no...ditemi che ne pensate:

Ho 24 anni, sono alto 1,86 e quando ho iniziato ad andare in bici ad inizio giugno pesavo circa 72kg, peso su cui sono grossomodo stabile dall'etá di 16-17 anni.

Sono passati due mesi, non ho pedalato moltissimo (700km) ma ho iniziato a curare l'alimentazione: Stop a merendine e bibite gassate ed ho iniziato a fare pasti regolari, prendendo spunto da questa discussione sul cosa mangiare. Mi sono pesato oggi e sono 68,5kg, meno 3,5kg rispetto a giugno.

Premetto che mi sento in forze e non ho mai accusato debolezza, attacchi di fame ecc. Non mi pare di essermi asciugato nella parte superiore del corpo a livello di muscoli, anzi mi paiono più definiti (il poco che c'è) ma i pantaloni tendono ad essere sempre più larghi, magari è quel minimo di pancetta e grasso sui fianchi che sta scomparendo.

In sostanza, devo preoccuparmi? Alzare le dosi di cibo? Mi alzo sempre da tavola sazio

Anche io sono 1,86 e ho 34 anni.
Quando leggo casi come il tuo mi viene un'invidia che non hai idea.
Io per scendere ai 76 ai 78 (a seconda dei periodi) devo patire le pene dell'inferno.
 

painkiller92

Apprendista Velocista
2 Giugno 2016
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Carissimo abitante del posto più bello del mondo.
Le mie non sono critiche, sono suggerimenti.
Se le leggi in modo aspro è xche io sono un rompipalle ma sono sempre scritte con intento costruttivo ;-)


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No no tranquillo non l'ho presa come una critica, mi dai sempre consigli utili ;)
 

SoftMachine

Maglia Iridata
10 Ottobre 2010
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Perche per il 90% dei casi... la gente è bassa di proteine
L italiano medio mangia molta piu pasta e pane che non pesce e carne

Ma pensa un po' che questo e' esattamente il contrario di ciò' che dicono quasi tutte le linee guida medico scientifiche grazie alle ricerche recenti.
E, continuo, dovresti frequentare qualche congresso dove si parla di evidenze scientifiche e malattie cronico degenerative e rapporto tra alti intake proteici (in particolare proteine di derivazione animale).
O, ancora, dovresti farti una casistica personale di pazienti e valutare quanti di essi lamentano problemi dovuti ad un eccesso di proteine che si risolvono generalmente con il solo bilanciamento a livello di piano nutrizionale.
Ma dovresti essere un medico o occuparti di nutrizione a livello professionale, per poter fare ciò.
A giudicare dalla perentorietà con la quale dispensi certezze, dovresti esserlo.
Oppure, ancora, dovresti provare a collaborare con qualche istituto od ospedale e, specificamente, nei reparti che si occupano di neoplasie, reparti oncologici, in pratica.

Occorrerebbe conoscere le interazioni tra intake proteico e IGF-1 e processo di cancerogenesi, fattori di crescita, fattori infiammatori, insulina, proliferazione cellule tumorali, metabolismo cellulare, resistenza insulinica, gluconeogenesi, trimetilamminaossidasi, acidificazione del torrente ematico...
insomma, cio' che, ad esempio, due signori come Berrino e Veronesi o la USC, OMS ed altre piccole ed insignificanti organizzazioni dichiarano alla luce di nuove ricerche epidemiologiche.

Ti prego di non prendere ciò' che scrivo in maniera polemica e, rammenta, non lo scrivo con alcun tipo di "cattiveria" o proposito negativo. Semplicemente la questione nutrizione è qualcosa di davvero importante, che richiede una cultura accademica di base notevole, una continua attenzione, ricerca, aggiornamento che gli addetti ai lavori dovrebbero perseguire proprio per evitare di consigliare vie dannose, estremamente dannose, delle quali, personalmente, ho ogni giorno riscontro.
L'italiano medio mangia male, molto male; il proliferare di malattie cronico degenerative addominali, il crescere esponenziale di neoplasie, la elevatissima percentuale di obesi e pazienti sovrappeso e di malattie croniche attribuibili ad una errata alimentazione lo dimostrano.
Se attribuisci tali situazioni al fatto che la gente e' "bassa di proteine", ti assicuro che stai percorrendo la strada sbagliata.
Anzi, il lento abbandono di determinate abitudini e credenze alimentari dovrebbero portare ad un miglioramento che le ricerche epidemiologiche dovranno poi confermare ma che già altre ricerche recenti avallano.
Soprattutto quando si parla di attività fisiche di endurance quale può' essere, ad esempio, il ciclismo, la situazione si complica ancora di più' e le variabili, i fattori che portano ad un problema o ad un altro necessitano di una seria anamnesi e di una analisi specifica caso per caso.
o-o
 

sovrasterzo85

Maglia Amarillo
19 Maggio 2013
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Ma pensa un po' che questo e' esattamente il contrario di ciò' che dicono quasi tutte le linee guida medico scientifiche grazie alle ricerche recenti.
E, continuo, dovresti frequentare qualche congresso dove si parla di evidenze scientifiche e malattie cronico degenerative e rapporto tra alti intake proteici (in particolare proteine di derivazione animale).
O, ancora, dovresti farti una casistica personale di pazienti e valutare quanti di essi lamentano problemi dovuti ad un eccesso di proteine che si risolvono generalmente con il solo bilanciamento a livello di piano nutrizionale.
Ma dovresti essere un medico o occuparti di nutrizione a livello professionale, per poter fare ciò.
A giudicare dalla perentorietà con la quale dispensi certezze, dovresti esserlo.
Oppure, ancora, dovresti provare a collaborare con qualche istituto od ospedale e, specificamente, nei reparti che si occupano di neoplasie, reparti oncologici, in pratica.

Occorrerebbe conoscere le interazioni tra intake proteico e IGF-1 e processo di cancerogenesi, fattori di crescita, fattori infiammatori, insulina, proliferazione cellule tumorali, metabolismo cellulare, resistenza insulinica, gluconeogenesi, trimetilamminaossidasi, acidificazione del torrente ematico...
insomma, cio' che, ad esempio, due signori come Berrino e Veronesi o la USC, OMS ed altre piccole ed insignificanti organizzazioni dichiarano alla luce di nuove ricerche epidemiologiche.

Ti prego di non prendere ciò' che scrivo in maniera polemica e, rammenta, non lo scrivo con alcun tipo di "cattiveria" o proposito negativo. Semplicemente la questione nutrizione è qualcosa di davvero importante, che richiede una cultura accademica di base notevole, una continua attenzione, ricerca, aggiornamento che gli addetti ai lavori dovrebbero perseguire proprio per evitare di consigliare vie dannose, estremamente dannose, delle quali, personalmente, ho ogni giorno riscontro.
L'italiano medio mangia male, molto male; il proliferare di malattie cronico degenerative addominali, il crescere esponenziale di neoplasie, la elevatissima percentuale di obesi e pazienti sovrappeso e di malattie croniche attribuibili ad una errata alimentazione lo dimostrano.
Se attribuisci tali situazioni al fatto che la gente e' "bassa di proteine", ti assicuro che stai percorrendo la strada sbagliata.
Anzi, il lento abbandono di determinate abitudini e credenze alimentari dovrebbero portare ad un miglioramento che le ricerche epidemiologiche dovranno poi confermare ma che già altre ricerche recenti avallano.
Soprattutto quando si parla di attività fisiche di endurance quale può' essere, ad esempio, il ciclismo, la situazione si complica ancora di più' e le variabili, i fattori che portano ad un problema o ad un altro necessitano di una seria anamnesi e di una analisi specifica caso per caso.
o-o

Mi riferisco a chi pratica sport... spesso sottovaluta le proteine.
l'italiano medio sedentario invece, come dici tu, mangia male ma ha una dieta orientata piu sui carboidrati... e te lo dico xke quando sono fuori, vedo come mangia la gente...
vuoi mettere la soddisfazione che da un piatto di pasta Vs del petto di pollo ai ferri... oppure quella di uno snack industriale vs uno yogurt con delle noci dentro?!
E qui chiudo xke il concetto mi sembra chiaro.
 

SoftMachine

Maglia Iridata
10 Ottobre 2010
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Mi riferisco a chi pratica sport... spesso sottovaluta le proteine.
l'italiano medio sedentario invece, come dici tu, mangia male ma ha una dieta orientata piu sui carboidrati... e te lo dico xke quando sono fuori, vedo come mangia la gente...
vuoi mettere la soddisfazione che da un piatto di pasta Vs del petto di pollo ai ferri... oppure quella di uno snack industriale vs uno yogurt con delle noci dentro?!
E qui chiudo xke il concetto mi sembra chiaro.


E sbagli anche se ti riferisci a chi pratica sport.
Se, oltretutto parliamo di carne di pollo, dovremmo parlare di putrescina, cadaverina e fattori infiammanti, di cicli vitali ridotti al minimo e macellazioni premature dovute all'insorgere certo di cancerogenesi.
Per non parlare di antibiotico-resistenza....
O, se parliamo di yogurt, dovremmo forse parlare di come, stranamente, sono stati innalzati, nel silenzio generale, i valori tollerati di pus e sangue che possono essere contenuti nel latte di vacca. Piuttosto che valutare l'ipotesi costosa di cambiare le regole di mungitura, si e' preferito, in maniera molto più' semplice, variare le percentuali tollerate e mantenere animali malati. Oppure dare un'occhiata all'effetto tampone provocato (e si ritorna all'ambiente acido ematico) dall'ingerimento di latte vaccino. Non a caso, nel paziente oncologico, uno dei primi alimenti eliminati è il latte vaccino. Questo avviene da anni anche allo IEO, nonostante la spiccata e mai legata tendenza a non entrare in guerre commerciali. Stessa cosa nel paziente che manifesta osteoporosi.
E sempre l'onnipresente antibiotico-resistenza
Dovremmo poi deviare verso nutrizione neonatale (analizza la composizione del latte materno e del latte di formula e ti farai due risate), fattori di crescita adolescenziali, nutrizione sportiva...

Ti pongo pero' una punto chiave dal quale puoi partire per una ricerca ed un serio studio se ti interessa l'argomento nutrizione: l'importanza eccessiva che è stata data alle proteine, guarda caso, e' iniziata con l'imporsi dell'allevamento intensivo.
Uno dei veleni più' devastanti, lo zucchero bianco, ha potuto contare per decenni sull'appoggio di medici prezzolati, tant'e' che ancora non molti anni or sono in televisione vi era una pubblicità che decantava l'importanza dello zucchero raffinato (sigh!) per le funzionalità cerebrali (e qui ci sarebbe da aprire un altro discorso su alimentazione e malattie neurodegenerative)
Chiudo qui anche io ma per ragioni opposte: mi sembra che il concetto non ti sia per nulla chiaro ma mi rendo conto che occorrerebbe partire dalle basi, dall'ABC della fisiologia umana, della biologia molecolare e quant'altro. e non mi sembra il luogo adatto.

Sempre con affetto e per verità di conoscenza, non per spirito polemico.

o-o
 

Alessiuccio

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Bianchi Sempre Pro Ultegra - Bianchi Impulso Veloce
Io vorrei dichiarare ufficialmente che adoro [MENTION=28265]SoftMachine[/MENTION], anche (ma non solo) per i gusti musicali.

È uno dei valori aggiunti di questo forum
 

mardok80

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Ma pensa un po' che questo e' esattamente il contrario di ciò' che dicono quasi tutte le linee guida medico scientifiche grazie alle ricerche recenti.
E, continuo, dovresti frequentare qualche congresso dove si parla di evidenze scientifiche e malattie cronico degenerative e rapporto tra alti intake proteici (in particolare proteine di derivazione animale).
O, ancora, dovresti farti una casistica personale di pazienti e valutare quanti di essi lamentano problemi dovuti ad un eccesso di proteine che si risolvono generalmente con il solo bilanciamento a livello di piano nutrizionale.
Ma dovresti essere un medico o occuparti di nutrizione a livello professionale, per poter fare ciò.
A giudicare dalla perentorietà con la quale dispensi certezze, dovresti esserlo.
Oppure, ancora, dovresti provare a collaborare con qualche istituto od ospedale e, specificamente, nei reparti che si occupano di neoplasie, reparti oncologici, in pratica.

Occorrerebbe conoscere le interazioni tra intake proteico e IGF-1 e processo di cancerogenesi, fattori di crescita, fattori infiammatori, insulina, proliferazione cellule tumorali, metabolismo cellulare, resistenza insulinica, gluconeogenesi, trimetilamminaossidasi, acidificazione del torrente ematico...
insomma, cio' che, ad esempio, due signori come Berrino e Veronesi o la USC, OMS ed altre piccole ed insignificanti organizzazioni dichiarano alla luce di nuove ricerche epidemiologiche.

Ti prego di non prendere ciò' che scrivo in maniera polemica e, rammenta, non lo scrivo con alcun tipo di "cattiveria" o proposito negativo. Semplicemente la questione nutrizione è qualcosa di davvero importante, che richiede una cultura accademica di base notevole, una continua attenzione, ricerca, aggiornamento che gli addetti ai lavori dovrebbero perseguire proprio per evitare di consigliare vie dannose, estremamente dannose, delle quali, personalmente, ho ogni giorno riscontro.
L'italiano medio mangia male, molto male; il proliferare di malattie cronico degenerative addominali, il crescere esponenziale di neoplasie, la elevatissima percentuale di obesi e pazienti sovrappeso e di malattie croniche attribuibili ad una errata alimentazione lo dimostrano.
Se attribuisci tali situazioni al fatto che la gente e' "bassa di proteine", ti assicuro che stai percorrendo la strada sbagliata.
Anzi, il lento abbandono di determinate abitudini e credenze alimentari dovrebbero portare ad un miglioramento che le ricerche epidemiologiche dovranno poi confermare ma che già altre ricerche recenti avallano.
Soprattutto quando si parla di attività fisiche di endurance quale può' essere, ad esempio, il ciclismo, la situazione si complica ancora di più' e le variabili, i fattori che portano ad un problema o ad un altro necessitano di una seria anamnesi e di una analisi specifica caso per caso.
o-o

Della soia che mi dici?
 

sovrasterzo85

Maglia Amarillo
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E sbagli anche se ti riferisci a chi pratica sport.
Se, oltretutto parliamo di carne di pollo, dovremmo parlare di putrescina, cadaverina e fattori infiammanti, di cicli vitali ridotti al minimo e macellazioni premature dovute all'insorgere certo di cancerogenesi.
Per non parlare di antibiotico-resistenza....
O, se parliamo di yogurt, dovremmo forse parlare di come, stranamente, sono stati innalzati, nel silenzio generale, i valori tollerati di pus e sangue che possono essere contenuti nel latte di vacca. Piuttosto che valutare l'ipotesi costosa di cambiare le regole di mungitura, si e' preferito, in maniera molto più' semplice, variare le percentuali tollerate e mantenere animali malati. Oppure dare un'occhiata all'effetto tampone provocato (e si ritorna all'ambiente acido ematico) dall'ingerimento di latte vaccino. Non a caso, nel paziente oncologico, uno dei primi alimenti eliminati è il latte vaccino. Questo avviene da anni anche allo IEO, nonostante la spiccata e mai legata tendenza a non entrare in guerre commerciali. Stessa cosa nel paziente che manifesta osteoporosi.
E sempre l'onnipresente antibiotico-resistenza
Dovremmo poi deviare verso nutrizione neonatale (analizza la composizione del latte materno e del latte di formula e ti farai due risate), fattori di crescita adolescenziali, nutrizione sportiva...

Ti pongo pero' una punto chiave dal quale puoi partire per una ricerca ed un serio studio se ti interessa l'argomento nutrizione: l'importanza eccessiva che è stata data alle proteine, guarda caso, e' iniziata con l'imporsi dell'allevamento intensivo.
Uno dei veleni più' devastanti, lo zucchero bianco, ha potuto contare per decenni sull'appoggio di medici prezzolati, tant'e' che ancora non molti anni or sono in televisione vi era una pubblicità che decantava l'importanza dello zucchero raffinato (sigh!) per le funzionalità cerebrali (e qui ci sarebbe da aprire un altro discorso su alimentazione e malattie neurodegenerative)
Chiudo qui anche io ma per ragioni opposte: mi sembra che il concetto non ti sia per nulla chiaro ma mi rendo conto che occorrerebbe partire dalle basi, dall'ABC della fisiologia umana, della biologia molecolare e quant'altro. e non mi sembra il luogo adatto.

Sempre con affetto e per verità di conoscenza, non per spirito polemico.

o-o

Ma io non ho detto che bisogna assumere proteine animali e basta... mi riferisco alle proteine in generale! (E come sempre la chiave è il variare degli alimenti)
il muscolo si nutre di glicogeno ma cresce con le proteine e amminoacidi
 

123lorka

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Ma pensa un po' che questo e' esattamente il contrario di ciò' che dicono quasi tutte le linee guida medico scientifiche grazie alle ricerche recenti.
E, continuo, dovresti frequentare qualche congresso dove si parla di evidenze scientifiche e malattie cronico degenerative e rapporto tra alti intake proteici (in particolare proteine di derivazione animale).
O, ancora, dovresti farti una casistica personale di pazienti e valutare quanti di essi lamentano problemi dovuti ad un eccesso di proteine che si risolvono generalmente con il solo bilanciamento a livello di piano nutrizionale.
Ma dovresti essere un medico o occuparti di nutrizione a livello professionale, per poter fare ciò.
A giudicare dalla perentorietà con la quale dispensi certezze, dovresti esserlo.
Oppure, ancora, dovresti provare a collaborare con qualche istituto od ospedale e, specificamente, nei reparti che si occupano di neoplasie, reparti oncologici, in pratica.

Occorrerebbe conoscere le interazioni tra intake proteico e IGF-1 e processo di cancerogenesi, fattori di crescita, fattori infiammatori, insulina, proliferazione cellule tumorali, metabolismo cellulare, resistenza insulinica, gluconeogenesi, trimetilamminaossidasi, acidificazione del torrente ematico...
insomma, cio' che, ad esempio, due signori come Berrino e Veronesi o la USC, OMS ed altre piccole ed insignificanti organizzazioni dichiarano alla luce di nuove ricerche epidemiologiche.

Ti prego di non prendere ciò' che scrivo in maniera polemica e, rammenta, non lo scrivo con alcun tipo di "cattiveria" o proposito negativo. Semplicemente la questione nutrizione è qualcosa di davvero importante, che richiede una cultura accademica di base notevole, una continua attenzione, ricerca, aggiornamento che gli addetti ai lavori dovrebbero perseguire proprio per evitare di consigliare vie dannose, estremamente dannose, delle quali, personalmente, ho ogni giorno riscontro.
L'italiano medio mangia male, molto male; il proliferare di malattie cronico degenerative addominali, il crescere esponenziale di neoplasie, la elevatissima percentuale di obesi e pazienti sovrappeso e di malattie croniche attribuibili ad una errata alimentazione lo dimostrano.
Se attribuisci tali situazioni al fatto che la gente e' "bassa di proteine", ti assicuro che stai percorrendo la strada sbagliata.
Anzi, il lento abbandono di determinate abitudini e credenze alimentari dovrebbero portare ad un miglioramento che le ricerche epidemiologiche dovranno poi confermare ma che già altre ricerche recenti avallano.
Soprattutto quando si parla di attività fisiche di endurance quale può' essere, ad esempio, il ciclismo, la situazione si complica ancora di più' e le variabili, i fattori che portano ad un problema o ad un altro necessitano di una seria anamnesi e di una analisi specifica caso per caso.
o-o
Ok. Ma allora tu da esperto della materia cosa consigli di mangiare? A grandi linee... ci consigli 3-4 cose/prodotti che secondo gli studi fanno bene/non fanno male. GRAZIE
 

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Maglia Iridata
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Ma io non ho detto che bisogna assumere proteine animali e basta... mi riferisco alle proteine in generale!
il muscolo si nutre di glicogeno ma cresce con le proteine...

Davvero, chiudo qui. Hai una visione della fisiologia umana davvero antica ed elementare.
Mi permetto di consigliarti qualche buona lettura. Allego una foto, giusto per iniziare.
Nella foto puoi trovare qualche cosa che ti consenta un buon inizio.
 

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Maglia Amarillo
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Davvero, chiudo qui. Hai una visione della fisiologia umana davvero antica ed elementare.
Mi permetto di consigliarti qualche buona lettura. Allego una foto, giusto per iniziare.
Nella foto puoi trovare qualche cosa che ti consenta un buon inizio.

Sono un fan di Arnold :)
 

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Maglia Iridata
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Ok. Ma allora tu da esperto della materia cosa consigli di mangiare? A grandi linee... ci consigli 3-4 cose/prodotti che secondo gli studi fanno bene/non fanno male. GRAZIE

Le linee guida dovrebbero essere note a tutti, dai un'occhiata al piatto sano dell'università di Oxford che, per immediatezza, soppianta l vecchia piramide alimentare.
Per il resto, come ho detto, occorre anamnesi ben precisa e valutazioni personalizzate, altrimenti si incappa nella follia delle "diete novella 2000" :-x
Quello che mi sorprende e' la perentorietà di certe affermazioni, e molte ne leggo, su argomenti estremamente complessi fatte da chi davvero ha una conoscenza della materia pressoché primitiva.
E' come se io, che nulla conosco di ingegneria civile, andassi a promulgare certezze tra ingegneri sulla fattibilità o meno di strutture portanti in calcestruzzo basandomi su poche letture trovate in rete.
Stranamente, quando si parla di salute o alimentazione, chiunque pensa di poter postare tutta una serie di consigli e certezze.
Il più' delle volte, spiace dirlo, leggo castronerie impressionanti che, si tradurranno, in problemi seri. Ovvio che a 20/30 anni il fisico abbia capacità di adattamento notevoli ma, credimi, gli errori si pagano più' avanti.
Comunque, in generale, privilegia una alimentazione il più' possibile a base vegetale, possibilmente bio (alcuni organismi di controllo sono più' affidabili di altri), grani integrali, frutta e verdura, elimina farine raffinate e contieni il consumo di glutine, elimina gli alimenti raffinati in genere (farine, zucchero etc.)
Assicurati di avere corretti livelli di D e B, privilegia alimenti cotti nel modo più' naturale possibile e il più' vicino al crudo, fuggi dagli insaccati....
insomma, ci sarebbero da compilare interi libri solo sulle basi...
Chiudo davvero.
 
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