Ti ringrazio per avermi fatto capire che non sono stato chiaro, provo a esserlo ora:
Non ho scritto che Pantani vinceva così anche da giovane, ho scritto che CORREVA così, ..........
Eri stato chiarissimo. Avevi scritto che "Vinceva le gare a 30 anni nello stesso modo in cui le vinceva a 14/16 anni,"
quindi non ti eri limitato al correre, ma avevi detto "vincere".....a meno che quanto ti riporto sotto non sia stato scritto da qualcuno che ti ha rubato l'identità:
Pantani correva in quel modo a 14/16 anni così come a 30 anni. Vinceva le gare a 30 anni nello stesso modo in cui le vinceva a 14/16 anni, non ditemi che da ragazzino prendeva epo............
Riguardo al correre attaccando in salita è dovuto alle caratteristiche di un corridore che essendo incompleto, non aveva altra via d'uscita. In pianura era fermo, in volata non ne parliamo, in discesa bravo nella norma, sul passo mediocre e a crono scarso (salvo inspiegabili casi). Per prendere uno dei suoi tempi, un Indurain, campione vero non aveva necessità (nè le caratteristiche) di scattare in continuazione. Si avvantaggiava a cronometro e poi in salita, con passo costante, teneva il ritmo degli scattisti senza rispondere immediatamente ai loro scatti, al più tenendo un ritmo talmente alto (come fa la Sky a turno con i vari gregari che come è ovvio non riescono singolarmente da soli a fare quel che faceva Miguelon) da ridurli alla ragione.
Ovvio che a uno spettatore neutrale e ovviamente a un italiano, fra i due piacesse di più il Pantani che scattava ripetutamente. Ma quel comportamento, più che sintomo di forza era sintomo di debolezza generale a cui faceva contraltare una unica caratteristica eccellentissima che Pantani, giustamente, cercava di sfruttare per bilanciare il resto.
