Sgombererei subito il campo da equivoci di base:
- Se sai frenare freni adeguatamente sia con gli uni sia con gli altri, ma con i dischi è più facile.
- Se sai andare in discesa vai forte sia con gli uni che con gli altri.
- Se non sai andare in discesa non vai né con gli uni né con gli altri.
Poi:
Peso maggiore dei dischi: E' una questione psicologica, per quelli che pensano che con due etti in più vanno di meno può essere un problema.
In realtà (ovviamente) con i due etti le prestazioni cambiano di zero.
Mi rendo conto però che la psiche va per conto suo e quindi l'argomento ha una sua valenza nel concreto, perché per adesso per pesare pesano di più.
Torsioni forcella causa disco da un solo lato: Niente di avvertibile, alle velocità ridicole in gioco non si rileva un tubo in tal senso.
Zin zin: Nel mio caso (leve e pinze
Shimano R785 e dischi carbonTi) niente.
L'effettivo vantaggio dei dischi, oltre al bagnato di cui si è detto e stradetto, sta nella modulabilità e nella forza da applicare alla leva.
Se scendi da una bicicletta a dischi e sali su una a caliper nelle prime frenate ti pare che qualcosa non vada perché devi tirare le leve come un dannato.
Poi nel concreto, come già detto, si frena pure con quella.
Significa che frenando con poca forza ed impegno puoi concentrarti ancora di più sulla guida vera e propria.
Come succede con i cambi elettrici, non è che con gli altri non si cambi, ma con questi lo si fa con una naturalezza molto maggiore e ci si può concentrare su altri aspetti della guida.
Pericolosità: Certo questi due alla Roubaix sono stati proprio scarognati (se è vero - ma non sono io che devo accertarlo - sarebbe però opportuno che venisse accertato sul serio), pare strano che in 20 anni di MTB non vi sia mai stato il minimo problema, in vent'anni anche lì non è che di ammucchiate non ve ne siano mai state, inoltre spesso nelle MTB i dischi sono molto più grandi di quelli delle bdc e nelle ennemila cadute rovinose a velocità molto elevate di downhiller accartocciati su biciclette con dischi da 20cm mai nessuno ci sia andato a sbattere .
Un disco da 140 si distanzia dal cerchio di pochi cm, bò. Comunque lo spagnolo a questo punto se finiva dall'altro lato della ruota, sul pacco pignoni, non è che si faceva molto meno male...
In ogni caso se il problema fosse veramente questo basterebbe avvitarci una protezione in carbonio (o di plastica a quelle del Deca), quindi non capisco tutto questo allarmismo.
Mi pare tanto il solito gioco delle tre carte.
Estetica: I dischi mi piacciono molto di più, se non altro perché svecchiano questi telai che da cent'anni sono sempre gli stessi e non se ne può più.
Nel complesso, nell'economia generale del mezzo, consiglierei le biciclette a disco.
Aspetterei solo l'unificazione degli standard di montaggio per evitare di trovarsi tra qualche anno con componenti "strani" e quindi dal valore molto penalizzato.
Certo che se un componente che può essere valido dovesse essere prepensionato per motivazioni di malapolitica sarebbe un peccato.
Ovviamente sono solo personali considerazioni.
Saluti e pensate soprattutto a pedare.