Io certi ciclisti proprio non li capisco o perlomeno non capisco come imperterriti possano continuare con l'utilizzo di oggetti (selle) che determinano la compressione per ore del condotto urinario e di cio' che lo circonda (prostata). Non bisogna essere medici per capire queste cose e saper analizzare certe anomalie quali i formicolii e l'insensibilita' indotta dell'organo riproduttore maschile. Bisogna essere proprio dei masochisti a non voler capire che la compressione del condotto urinario (il tratto che sta' sotto il "cavallo") e dei tessuti circostanti crea anossia e l'anossia prima o poi fa danni. Volete pedalare tranquilli e liberi da formicolii e anossia? usate selle che abbiano un vuoto continuo e profondo dall'inizio alla fine. Il buchetto centrale non serve a una cippa se poi il davanti della sella comprime lo stesso il condotto. Il segreto e' avere il condotto libero per l'intera lunghezza della sella. Io uso questo tipo di sella e con me gli urologi - prostatologi non mangiano.....Un saluto.
Quante certezze.
Prima domanda, quanti anni hai?
Seconda domanda, perchè secondo te i pro che vanno in bici dall'età di 5 anni (e per mediamente 25 anni di carriera) non hanno selle bucate? O almeno non la maggioranza a ben vedere, eppure prostatiti e infiammazioni varie dovrebbero fare strage in chi pedala per 40.000Km all'anno no?
Le problematiche legate alla prostata non si possono liquidare con una sella bucata, sarebbe troppo, troppo semplice, le cause che portano ai disturbi della zona pelvica non sono tutti riconducibili alla prostata o alla compressione dei tessuti circostanti, e spesso neanche alla bici.
Molte delle prostatiti da ciclista sono causate da batteri (es. escherichia coli e e vari batteri fecali) che dal
fondello o dalla zona anale risalgono nell'uretra e migrano nella prostata attraverso la parere vescicale, in questi casi la compressione c'entra ben poco.
Poi ci sono le prostatiti che derivano dall'invecchiamento, noi crediamo che l'ipertrofia prostatica sia una cosa da ottantenni, invece si sta molto diffondendo già dai 40 anni a causa di stili di vita non proprio sani.
Infine ci sono le prostatiti da compressione, ma non sono la norma.
Una cosa è certa, il buco nella sella, ampio o stretto che sia non è la panacea assoluta al problema, ho posseduto per diversi anni ben tre
SMP e sinceramente le considero poco più di strumenti di tortura, poi sono passato alle Selle Italia senza buco, e ora pedalo felicemente su una S. Marco Aspide con un buco stretto, nessun problema, a mio avviso è molto più utile verificare bene l'assetto sella perchè non è detto che se è in bolla sta bene così per la propria fisiologia.