Dove sarebbe il problema di dire che Nibali è il ciclista più forte del mondo se questo fosse verità? Purtroppo per lui non è così, punto
Vedi, Marco, la questione non è se Vincenzo è o non è il più forte, il primo, il numero uno in assoluto. Questi sono i ragionamenti che vorrebbero farci fare alcuni giornalisti per suscitare in noi l'idolatria della persona e giocare commercialmente con le nostre basse passioni. Essi pensano principalmente a questo perché li pagano per questo. Non pensano a pedalare a suscitare in noi il desiderio di pedalare per farci diventare persone migliori, ma a come agitare i nostri sentimenti perché i commercianti siano facilitati a fare i loro interessi.
Ed è forse per questo, per inciso, che Cassani piace tanto ai veri sportivi, perché quando parla lui emerge il meglio dell'uomo sportivo e le persone vengono attratte allo sport. E come lui ce ne sono certamente altri...
Ora, se facessimo a Vincenzo questa domanda: "Sei tu il più forte?", io immagino che otterremmo solo un secco "no", seguito da un sorriso di timidezza e da un attimo di incertezza nel trovare le parole adatte a dare una risposta sensata ad una domanda scorretta. Non perché non sia fiero di ciò che ha vinto e di ciò che sta facendo per se stesso e per il ciclismo in generale, ma perché non mi sembra sia un tipo così orgoglioso da porsi primariamente questo obiettivo. Vincenzo sa emozionare, sa essere intelligente, rispettoso, generoso, coraggioso fino a raggiungere il limite, e sa emozionarsi ed essere umano come pochi altri sanno fare. Osservate la differenza del suo carattere rispetto a tanti altri campioni nella vittoria dell'anno scorso al Giro: mentre la maggiorparte dei ciclisti esulta in faccia gli amici e agli altri concorrenti - comprensibilissimo, per carità, che quella felicità sia esplosiva e liberante - egli piange umilmente la sua grande gioia e si abbraccia la famiglia del suo diretto rivale per dimostrargli tutta la sua stima per Esteban e la sua solidarietà per la comune speranza di vittoria.
Io di quella tappa oggi non mi ricordo quasi niente, ma questo gesto di fraternità non me lo scorderò mai. Questo non mi scorderò e nemmeno quello di Esteban, che di fronte all'abbraccio dell'avversario esclamava: il ciclismo è tutto qui!