Nibali si sopravvaluta?

enzo.

Pedivella
17 Dicembre 2010
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Canyon Ultimate AL SLX 9
Dove sarebbe il problema di dire che Nibali è il ciclista più forte del mondo se questo fosse verità? Purtroppo per lui non è così, punto

Vedi, Marco, la questione non è se Vincenzo è o non è il più forte, il primo, il numero uno in assoluto. Questi sono i ragionamenti che vorrebbero farci fare alcuni giornalisti per suscitare in noi l'idolatria della persona e giocare commercialmente con le nostre basse passioni. Essi pensano principalmente a questo perché li pagano per questo. Non pensano a pedalare a suscitare in noi il desiderio di pedalare per farci diventare persone migliori, ma a come agitare i nostri sentimenti perché i commercianti siano facilitati a fare i loro interessi.
Ed è forse per questo, per inciso, che Cassani piace tanto ai veri sportivi, perché quando parla lui emerge il meglio dell'uomo sportivo e le persone vengono attratte allo sport. E come lui ce ne sono certamente altri...

Ora, se facessimo a Vincenzo questa domanda: "Sei tu il più forte?", io immagino che otterremmo solo un secco "no", seguito da un sorriso di timidezza e da un attimo di incertezza nel trovare le parole adatte a dare una risposta sensata ad una domanda scorretta. Non perché non sia fiero di ciò che ha vinto e di ciò che sta facendo per se stesso e per il ciclismo in generale, ma perché non mi sembra sia un tipo così orgoglioso da porsi primariamente questo obiettivo. Vincenzo sa emozionare, sa essere intelligente, rispettoso, generoso, coraggioso fino a raggiungere il limite, e sa emozionarsi ed essere umano come pochi altri sanno fare. Osservate la differenza del suo carattere rispetto a tanti altri campioni nella vittoria dell'anno scorso al Giro: mentre la maggiorparte dei ciclisti esulta in faccia gli amici e agli altri concorrenti - comprensibilissimo, per carità, che quella felicità sia esplosiva e liberante - egli piange umilmente la sua grande gioia e si abbraccia la famiglia del suo diretto rivale per dimostrargli tutta la sua stima per Esteban e la sua solidarietà per la comune speranza di vittoria.

Io di quella tappa oggi non mi ricordo quasi niente, ma questo gesto di fraternità non me lo scorderò mai. Questo non mi scorderò e nemmeno quello di Esteban, che di fronte all'abbraccio dell'avversario esclamava: il ciclismo è tutto qui!
 

realbarcio

Novellino
19 Luglio 2016
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Nirona
E sì, purtroppo Vincenzo suscita l'antipatia e l'invidia di molti, quella confessata, quella non confessata e pure quella non riconosciuta. Non gli si concede di essere essere se stesso e non si sopporta che sia un vero campione, sostanzialmente completo e senza debolezze. Chissà perché, però, non sento critiche nei suoi riguardi da quelli che buttano il sangue come lui, ossia dai campioni del suo stesso calibro - i quali, considerata la giovane età e gli stress a cui sono sottoposti, mantengono tutti un grande rispetto per il siciliano e si rispettano tra loro - ma solo dai forumendoli e dai giornalisti. Chissà. Sarà forse perché non avendo mai fatto le stesse fatiche e non sapendo un bel nulla di come si arriva a quei risultati parlano senza sapere quello che stanno dicendo? Se poi c'è dell'altro, ditelo voi...

Ragazzi, tenete sempre presente che ciò che scriviamo è pubblico e resta per sempre. Se gli altri media non lo fanno, noi cerchiamo di usare la testa e la coscienza prima di parlare degli assenti, soprattutto se sono professionisti. Nessuno, che non sia al loro stesso livello, può assumere un atteggiamento simmetrico nei loro riguardi, cioè parlarne come se fossimo alla pari, figuratevi se possiamo metterci a fargli la critica o a insegnargli qualcosa. A chi poi? Se su quasi cento ore di gara la differenza tra quelli saliti sul podio è di meno di 1'. Su cento ore, cento.

E poi ricordatevi che chi ci legge, anche da questi nostri commenti, valuta indirettamente quali effetti provoca su di noi lo sport del ciclismo e qual è lo stato del nostro ambiente reale e virtuale. Quanto mi piacerebbe che potessero dire di noi che il ciclismo ci aiuta a diventare persone migliori, rispettose e che sanno stare al loro posto! Coraggio.
Bel commento, quoto in toto!
Non ho mai 'tifato' per nessuno in ambito ciclistico, ritengo che il tifo appartenga a tutte altre dimensioni. Questo perché tutti quelli che arrivano alla fine di una gara, di una tappa, di un GT, hanno sputato ogni goccia di sudore anche solo per arrivare al traguardo, indipendentemente dal fatto che arrivino primi, secondi o ultimi. Mi dispiace quando vedo un battistrada che dopo duecento km di fuga viene ripreso dal gruppo perché non ha più niente da dare ed eppure ha dato tutto quel che aveva, indipendente da chi sia quel battistrada, così come rendo onore a chi comunque per duecento km ha pedalato, sudato e sofferto ed ha avuto, nonostante questo, ancora il guizzo per fare uno sprint e vincerlo (o perderlo).
L'unico contro cui abbia mai tifato contro é stato un certo Armstrong, che mi ha ispirato solo antipatia fin dal primo momento in cui é apparso alla ribalta, ma é un'altra storia.

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blues boy

Fausto Coppi re del blues
5 Giugno 2014
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non tutte alla moda
L'unica certezza che ho su Nibali è che è costantemente bersagliato da critiche soprattutto per il suo modo di porsi.

Bersagliato...

Nono, ora che ci ripenso: sta proprio sulle palle ad un sacco di individui, soprattutto i britannici ed i loro derivati.

Oggi ho letto il commento dell'amministratore di un forum di rugby (Planet Rugby, faccio nomi e cognomi), un neozelandese.

Copio ed incollo:

"happy for Dumoulin, I don't like Nibali ( I don't know why, just really don't like him)"

A questo punto mi sorge il dubbio che il "siculo" che alberga nel buon Vincenzo gli abbia quantomeno trombato la moglie e la madre.

E "I don't know why".

:)))::)))::))): .... allora ne deve aver combinate il "buon" Vincenzo :asd:
 

Flamingo

Novellino
27 Maggio 2015
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Triban500
Discussione IMBARAZZANTE. Veramente imbarazzante per l'intelletto umano, da togliersi gli occhi e ficcarseli nelle orecchie che per sbaglio qualcuno non la legga ad alta voce.
Non si può pretendere che il genio baci sulla fronte ciascuno di noi, ma un minimo di obiettivita' e onesta' intellettuale sarebbero il minimo indispensabile per non incorrere in certe bestialita'.
Il palmares. La parola chiave.
Sono sicuro, senza essere laureato in psicologia, che colui che disprezza uno che ha vinto tutte e tre le grandi corse a tappe, è incapace di vincere a nascondino con i figlioletti. Non c'è altra spiegazione se non una frustrazione di origine infantile.
 

antares13

Apprendista Cronoman
29 Maggio 2014
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...
Comunque mi auguro vivamente che nibali si presenti al tour, vincere sarà difficile ma non importa, talvolta il doppio impegno a mio avviso è anche un pò troppo mitizzato, l'anno scorso valverde per esempio ha fatto un sesto posto al tour correndo da gregario dopo il podio al giro.
E poi chi lo sa magari grazie al giro inizia pure il tour con una gamba migliore :mrgreen:
 

marcosport

Pignone
28 Febbraio 2013
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Salerno
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Merida Road 901
Vedi, Marco, la questione non è se Vincenzo è o non è il più forte, il primo, il numero uno in assoluto. Questi sono i ragionamenti che vorrebbero farci fare alcuni giornalisti per suscitare in noi l'idolatria della persona e giocare commercialmente con le nostre basse passioni. Essi pensano principalmente a questo perché li pagano per questo. Non pensano a pedalare a suscitare in noi il desiderio di pedalare per farci diventare persone migliori, ma a come agitare i nostri sentimenti perché i commercianti siano facilitati a fare i loro interessi.
Ed è forse per questo, per inciso, che Cassani piace tanto ai veri sportivi, perché quando parla lui emerge il meglio dell'uomo sportivo e le persone vengono attratte allo sport. E come lui ce ne sono certamente altri...

Ora, se facessimo a Vincenzo questa domanda: "Sei tu il più forte?", io immagino che otterremmo solo un secco "no", seguito da un sorriso di timidezza e da un attimo di incertezza nel trovare le parole adatte a dare una risposta sensata ad una domanda scorretta. Non perché non sia fiero di ciò che ha vinto e di ciò che sta facendo per se stesso e per il ciclismo in generale, ma perché non mi sembra sia un tipo così orgoglioso da porsi primariamente questo obiettivo. Vincenzo sa emozionare, sa essere intelligente, rispettoso, generoso, coraggioso fino a raggiungere il limite, e sa emozionarsi ed essere umano come pochi altri sanno fare. Osservate la differenza del suo carattere rispetto a tanti altri campioni nella vittoria dell'anno scorso al Giro: mentre la maggiorparte dei ciclisti esulta in faccia gli amici e agli altri concorrenti - comprensibilissimo, per carità, che quella felicità sia esplosiva e liberante - egli piange umilmente la sua grande gioia e si abbraccia la famiglia del suo diretto rivale per dimostrargli tutta la sua stima per Esteban e la sua solidarietà per la comune speranza di vittoria.

Io di quella tappa oggi non mi ricordo quasi niente, ma questo gesto di fraternità non me lo scorderò mai. Questo non mi scorderò e nemmeno quello di Esteban, che di fronte all'abbraccio dell'avversario esclamava: il ciclismo è tutto qui!

Concordo. Inoltre sarebbe meglio se i due telecronisti rai facessero una telecronaca neutra e non schierarsi con i ciclisti italiani ed andare contro gli altri.
 

comico

Pedivella
28 Marzo 2009
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lapalissianamente, il fatto che nibali non parta (quasi mai) da favorito, non lo classifica tra i fuoriclasse del ciclismo di questi ultimi anni. è probabilmente il corridore italiano più forte del momento e certo ha vinto molto, ma se fosse un campione indiscusso, sarebbe tra le teste di serie a ogni gara alla quale partecipa, mentre invece mi sembra sempre essere visto come un outsider... un esempio è il giro finito oggi, dove il favorito era quintana.
my two cents, come direbbero gli anglofoni.
 

maurocip

Scalatore
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Nibali è "solo" il ciclista italiano più forte degli ultimi anni, "solo" il ciclista italiano che vince giri importanti, "solo" il ciclista italiano che quando si ritirerà non avrà (al momento almeno) un erede...
Non mi pare poco...
p.s. il cannibale al momento nel ciclismo non c'è, ci sono molti ciclisti fortissimi ed in molti se la possono giocare. Mi auguro un nuovo ciclista italiano sopravvalutato che vinca quanto Nibali al più presto... o-o
 

danym

Cronoman
5 Gennaio 2016
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scott
hanno solo fatto si che lo si dipingesse come un autentico fuoriclasse, uno che sopravanza tutti.
E' il migliore italiano, nonchè uno dei migliori al mondo..e in grado di giocarsela, ripeto..giocarsela, con tutti...basta. Puoi apprezzare o meno la persona (e francamente Dumoulin, per esempio, avrebbe da imparare anche da lui)...ma questa è la realtà dei fatti.
E la classifica di ieri...lo sta a dimostrare.
 

TheLordofBike

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4 Ottobre 2007
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Non è lui a sopravvalutarsi ma sono i giornalisti italiani a dipingerlo sempre come fosse un Dio.

Ha un bel palmares e non ci piove ma guardando con occhio più oggettivo dovremmo ammettere che parte dei sui miglior risultati sono anche frutto di episodi fortuiti (nel 2014 non avrebbe mai vinto il Tour se Froome e soprattutto Contador non fossero caduti.....lo scorso anno non avrebbe mai vinto il Giro se il povero kruijswijk non fosse caduto....non avrebbe nemmeno vinto il Giro di Lombardia se non fosse stato che Diego Rosa era nella sua stessa squadra e fu costretto a fare il lavoro sporco e fu messo in condizione di non poter/dover fare la corsa......negli ultimi due anni Rosa è stato nettamente il corridore più forse al Lombardia ma prima perché ha dovuto lavorare per Nibali e lo scorso anno perché ha dovuto lavorare per Aru non ha mai avuto occasione di giocarsi le proprie carte).

Viene sempre descritto come fosse un fenomeno in discesa....e continua ad essere descritto come tale...quando le volte che ha potuto fare un po' di differenza in discesa era principalmente perché ai diretti avversari non interessava prendere rischi particolari. Basta guardare anche il Giro di quest'anno, ci sono state tante discese ma non è mai riuscito a guadagnare niente (in rapporto uno come Sagan in discesa va molto più forte).

È un ottimo corridore, uno dei migliori Italiani per le corse a tappe (secondo me Aru è potenzialmente più forte di Nibali) ma, a mio avviso, troppo legato al valore mediatico che gli hanno costruito i giornalisti.

Volete dei fenomeni? Prendete Contador...Valverde...Sagan....Gilbert....

Tra gli italiani ci sono Aru, Nibali e spero riesca ad emergere Rosa (ha fantasia, classe e sa andare davvero tanto forte....lo scorso anno ha vinto una tappa dura ai Paesi Baschi facendo 100km da solo...fu il migliore al Lombardia così come l'anno precedente....quest'anno al Giro ha tenuto in vita una fuga intera tirando praticamente per l'80% del tempo).
 
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dinute

Maglia Gialla
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Non è lui a sopravvalutarsi ma sono i giornalisti italiani a dipingerlo sempre come fosse un Dio.

Ha un bel palmares e non ci piove ma guardando con occhio più oggettivo dovremmo ammettere che parte dei sui miglior risultati sono anche frutto di episodi fortuiti (nel 2014 non avrebbe mai vinto il Tour se Froome e soprattutto Contador non fossero caduti.....lo scorso anno non avrebbe mai vinto il Giro se il povero kruijswijk non fosse caduto....non avrebbe nemmeno vinto il Giro di Lombardia se non fosse stato che Diego Rosa era nella sua stessa squadra e fu costretto a fare il lavoro sporco e fu messo in condizione di non poter/dover fare la corsa......negli ultimi due anni Rosa è stato nettamente il corridore più forse al Lombardia ma prima perché ha dovuto lavorare per Nibali e lo scorso anno perché ha dovuto lavorare per Aru non ha mai avuto occasione di giocarsi le proprie carte).

Viene sempre descritto come fosse un fenomeno in discesa....e continua ad essere descritto come tale...quando le volte che ha potuto fare un po' di differenza in discesa era principalmente perché ai diretti avversari non interessava prendere rischi particolari. Basta guardare anche il Giro di quest'anno, ci sono state tante discese ma non è mai riuscito a guadagnare niente (in rapporto uno come Sagan in discesa va molto più forte).

È un ottimo corridore, uno dei migliori Italiani per le corse a tappe (secondo me Aru è potenzialmente più forte di Nibali) ma, a mio avviso, troppo legato al valore mediatico che gli hanno costruito i giornalisti.

Volete dei fenomeni? Prendete Contador...Valverde...Sagan....Gilbert....

Tra gli italiani ci sono Aru, Nibali e spero riesca ad emergere Rosa (ha fantasia, classe e sa andare davvero tanto forte....lo scorso anno ha vinto una tappa dura ai Paesi Baschi facendo 100km da solo...fu il migliore al Lombardia così come l'anno precedente....quest'anno al Giro ha tenuto in vita una fuga intera tirando praticamente per l'80% del tempo).

I dati in tabella sono abbastanza esplicativi. Poi i soliti discorsi su Contador che cade (è sempre per terra negli ultimi anni) su Rosa (che l'anno dopo la sua occasione l'ha avuta e ha buttato via la gara sbagliando tutto nel finale).
Poi aggiungetevi i podi a Liegi e Sanremo, la vittoria al Lombardia (nelle classiche monumento un italiano non vinceva tipo da 8 anni, giusto?), e un bel palmares di gare in linea che neanche Pozzato può vantare.
Cosa deve vincere un corridore in una carriera per non essere insultato?
Quelle che voi definite come le sue "fortune" (tour 2014 e giro 2016) sono più che altro incapacità ed errori degli avversari, le sue "sfighe" le ha avute (Firenze e Rio) e compensano abbondantemente.
 

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Cosa deve vincere un corridore in una carriera per non essere insultato?
Infatti è questo che mi infastidisce su Nibali...
Molti italiani invece di tenerselo stretto, perchè, checcè se ne dica, è l'unico nome che viene in mente dopo il povero e mitico Pantani, giù a denigrarlo manco fosse una mezzasega che ha vinto qualche corsa per sbaglio...
E' forte, non sarà il più forte, ma è l'unico italiano a cui aggrapparsi e che capita di tifare...

ah dimenticavo... con i se e con i ma Contador avrebbe vinto il tour ma Nibali sarebbe stato sicuramente campione olimpico :mrgreen: