Il mio racconto
Stranissime sensazioni in questa MdD 2018.
Essendo un "vecchietto" (M6 - 54/59 anni) probabilmente il mio fisico scricchiola in questo periodo (ad agosto sono solito staccare per 3 settimane, quindi sto a fine stagione) il mio picco di forma (se così lo possiamo chiamare, essendo in qualsiasi periodo dell'anno una superpippa) in genere è con la 9 colli, a fine maggio.
Quindi ho affrontato questa MdD come una "gita" sulle Alpi, da fare in assoluta scioltezza e senza ansie prestazionali di alcun genere.
Alla partenza il primo casino:
mi sono scordato le borracce, cariche di acqua fresca e maltodestrine una e sali l'altra.
Momento di panico, dato che partendo da Colfosco ed essendomene accorto a Corvara rischiavo di non riuscire ad entrare in griglia (erano già le 5:45), poi butto giù dal letto quella santa donna di mia moglie che prende la macchina e mi salva la maratona 2018.
Quindi partenza, deciso senza indugi per il medio, mentre i miei due unici amici, entrambi molto più giovani (m3 ed m4) e più veloci di me partono per il lungo. In compagnia l'avrei fatto anche io, ma sapendo le loro velleità di tempo, mi astengo dall'unirmi a loro e parto per conto mio.
Primo Campolongo fatto con circospezione, quindi Pordoi, che ogni volta mi emoziona per la sua bellezza (tra tutte è la salita che preferisco). Mi fermo e scatto due foto, ma l'inquadratura più bella sarebbe stata 300 metri dopo. Valuto se fermarmi di nuovo, ma realizzo che se faccio così ad ogni scorcio finirei il medio in 12 ore.
Scollino e mi butto in discesa (sempre con assoluta prudenza, evitando i tanti "fenomeni" che per arrivare in
merdesima posizione mettono a rischio la loro e l'altrui incolumità) e quando arrivo al sella scalo per tempo iniziando bene la salita, mentre intorno a me è la fiera delle cambiate spaccacatena e delle persone piantate in mezzo alla strada. Vado su ma le gambe sono legnose, non girano come dovrebbero, fatico parecchio.
Poi c'è il fuoripista... Causa lavori in corso e strettoia sulla strada tutti a piedi ed io opto per la salita su sterrato, con bici in spalla... fa tanto ciclocross, ma in realtà smadonno parecchio.
Scavallo e mi faccio la foto vicino al cartello (sul Pordoi me n'ero dimenticato, maledizione!) quindi inizio la discesa e dopo poco
l'unico fatto orribile di tutta la mia MdD: dopo una semicurva per cause incomprensibili, un ciclista davati a me sul dritto, si avvicina al guard-rail e lo aggancia!!! rumore straziante, bicicletta disintegrata ed il poveraccio dopo un volo terribile rimane immobile sull'asfalto a faccia in giù. Evitando le scheggie di carbonio mi fermo per andare a prestare soccorso, ma fortunatamente una moto del servizio gara si ferma e corre per evitare che altri ciclisti possano impattarlo. Il ciclista è immobile sempre a faccia in giù ed io tremo di paura. Poi mentre l'assistenza gli si avvicina, lo vedo girarsi a pancia in su e poi tentare di sedersi... Riparto, ma sono letteralmente sotto schock, non ho avuto notizie, ma spero non si sia fatto troppo male.
Quindi il Gardena, di cui non ho ricordo, dato che nelle mie orecchie sentivo solo lo schianto appena visto, arrivo in cima e mi faccio la foto di rito, quindi di nuovo il Campolongo e qui mi sento meglio, le gambe si sono un po' sciolte ed in cima mi fermo al ristoro dove riempio le borracce ormai vuote e mangio un po'.
Quindi via di nuovo in discesa e le sensazioni sono migliori. Falzarego (
ovviamente nessun dubbio a Cernadoi) e qui trovo subito un buon ritmo (nei limiti della mia pippagine) e vado su costante, superando piano piano una moltitudine di ciclisti piuttosto in crisi. Buona parte della salita la faccio con 3 portoghesi (del portogallo, non nel senso di imbucati
) ed arrivo al ristoro, dove mangio un po' ed affronto il Valparola tutto contro vento. Arrivo in cima mi faccio la foto di rito, e via verso San Cassiano, ma già penso
all'orribile mur dl Giat che mi aspetta... e per l'ennesima volta maledico gli organizzatori per quella gratuita crudeltà... lo faccio pensando di fermarmi ad ogni pedalata, ma lo finisco e finalmente si va verso Corvara. Arrivo, sono stanco ma non devastato.
La sorpresa è alla fine: ci ho messo poco più di 6 ore, sono 1042esimo assoluto e 142esimo di categoria (su oltre 400)
ma soprattutto un incredibile 663esimo assoluto e 61esimo di categoria sul Mur dl Giat!!!! (sinceramente pensavo di averlo fatto lentissimamente, ma evidentemente in moltissimi sono stati più lenti di me!!!).
Quei due "deficienti" dei miei amici scopro dopo che sono andati pianissimo, tra le 8 ore e mezza e le 9 ore sul lungo, ritmo compatibile con le mie possibilità, se invece di fare gli sboroni (arrivati nelle ultime posizioni di categoria) l'avessimo fatta insieme ora racconterei del Giau... Vabbè così ho la scusa per la 33esima edizione, magari con amici più solidali...
Comunque resta il fatto che questa GF, costosa, criticata, elitaria è veramente BELLISSIMA!!!!!