Mia moglie utilizza la bici tutto l'anno come mezzo di spostamento. La mattina parte, le capita di doversi spostare da uno studio all'altro, torna la sera. Ama andare in bici, ama utilizzarla come mezzo di trasposto ma non ha mai sentito la necessità di utilizzarla per allenamenti o come faccio io.
Qualche volta esce il sabato o la domenica a farsi un giretto, raramente piu' di una quarantina di km.
A fine anno raggiunge un chilometraggio che alcuni di quelli che frequentano il forum, si scorda.
Questa estate, in vacanza, l'isola nella quale eravamo e dove abbiamo casa (dunque ci torniamo spesso), presenta una sola strada asfaltata, la perimetrale, lunga 40km e 200 metri con un dislivello positivo pari a 750 metri. Vi assicuro che quei 750 metri sono duri, composti da un paio di salite di 4 km al 7% medio, una di 2 km al 7% medio e diversi strappi sotto ai due km, alcuni con pendenze davvero dure. In piu' vi è la strada che porta alla montagna grande che dovrebbe essere di circa 4 km al 10% medio, strada con fondo sconnesso e per nulla facile da pedalare.
In questa ottica, si è comprata una bici a pedalata assistita. Si diverte moltissimo, fatica assai e non si preclude nessuna delle strade dell'isola, quelle sterrate comprese (vi sono 110 km circa di sentieri interni con pendenze a doppia cifra in molti casi.
In alcuni casi, monta il seggiolino del bimbo (3 anni) e la utilizza per andare al mare, in montagna grande o per fare semplici passeggiate tra sterrati e perimetrale.
Ora, coloro i quali urlano allo scandalo, pensino un attimo: senza la bici a pedalata assistita, si sarebbe preclusa del sano divertimento, avrebbe dovuto utilizzare l'auto per spostarsi con tutte le conseguenze del caso.
Comprendo che ci sarà chi dirà che con una compact ed un pacco pignoni 11/28 sarebbe andata ovunque ma temo siano gli stessi che vedo puntualmente piantarsi a metà giro sugli strappi al 15% o che boccheggiano salendo sulla montagna grande. Senza borsello da 11 litri che mia moglie tiene sul reggisella con cambio indumenti per il mare etc. etc.
. E senza seggiolino per il bimbo.
Io stesso l'ho provata. Ho fatto un giro dell'isola e vi assicuro che è stata durissima semplicemente perchè ho pestato come un matto (sempre in relazione alle mie possibilità) sempre piantato tra soglia e fuorisoglia. L'ho naturalmente fatto a velocità molto sostenuta, soprattutto in salita ma la fatica è stata pari a quella fatta quando faccio lo stesso giro con la mia bdc "muscolare". La media è, ovviamente, risultata migliore. Voglio dire che se si ha la tendenza a "picchiare" sui pedali, vi assicuro che si fa fatica. E molta.
Anche qui dove abitiamo, la strada ha diversi "mangiaebevi", alcune salitelle tosterelle da farsi magari dopo una giornata di lavoro.
Utilizza una Canyon ma sta pensando di prendersi una Orbea Gain (tra l'altro bici bellissima) proprio per poter ridurre i tempi di percorrenza e poter aumentare il chilometraggio e passare un po' piu' di tempo in bici, in modo da alternare Canyon "muscolare" a Orbea a pedalata assistita a seconda del tempo a disposizione o della giornata. Naturalmente questo le consente di rimanere "in shape" e di praticare attività fisica costante. Cosa che consiglia a molti suoi pazienti alcuni dei quali, grazie alle bici a pedalata assistita, hanno cominciato a fare un po' di attività fisica, cosa che, causa sovrappeso e percorsi non proprio agevoli (chi abita nei dintorni di Portovenere sa cosa intendo), tendeva a non muovere le chiappe dal divano.
Ora, e mi rivolgo ai "puri e duri" della bdc, quelli che sparpagliano KOM come se fossero croccantini per gatti
, cosa c'e' di male in tutti cio'?
Cosa c'e' di ciclisticamente immorale nell'utilizzo di una bici del genere?