Quelle che tu chiami regole o norme comportamentali stilate con numerosi articoli commi e paragrafi aggiunti, mutati nel tempo, sono fatte in virtù del buon senso e vivere comune, non mi pare una cosa difficile da capire e trovo strano che uno come te (ti ho letto spesso e volentieri e in linea generale concordo con molte cose che hai scritto) questo aspetto non lo consideri.
Ti ringrazio per l'apprezzamento che contraccambio visto che la "Ns" querelle è educata e costruttiva ed i tuoi interventi sempre interessanti.
Ho riportato la parte più su perchèquello che scrivi è proprio li nocciolo della questione: le regole, sicuramente migliorabili(ma non da noi sul momento ne a ns piacimento), sono stilate secondo il buonsenso e l'esperienza mutuata nel tempo(perciò ribadisco che hanno un margine sicuro di miglioramento), ma fintanto che non vengono migliorate sono quelle e vanno rispettate affinchè ogniuno di noi non le rivolti a proprio uso e consumo.
E comunque non siamo noi ad avere questo margine, ma il legislatore e gli organi competenti.
Ora come vedi secondo me stiamo dicendo la stessa cosa, ma vista da lati opposti.
Penso che come giustamente asserisci tutto nasca da li, dal buonsenso, ma che serve per creare una serie di norme comportamentali, non per interpretarle.
PS: l'esempio dell'attraversamento a piedi di un semaforo rosso è corretto e rappresentativo del pensiero, ma non lo ritengo giustificativo all'infrazione. Chi non lo fa? Nessuno, ma non diciamo che è giusto e regolare apportndo le più variopinte scuse.
Quello dell'uomo invece no, eh!!!