News Matteo Spreafico (ViniZabú-KTM) positivo all'antidoping

pedalone della bassa

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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
Ma come unica salita o in un tappone? Mica è la stessa cosa.:==


anche come unica uscita sarebbe, per me, un tempone non credibile :cry:
tranne il prossimo anno, dove so, per certo, che al penultimo tornante ci sarà qualcuno che mi sospingerà fino allo scollinamento :mrgreen: :==
 

EliaCozzi

Scalatore
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Quando beccano un positivo al doping é sempre una notizia molto brutta. I dubbi di chi sia la responsabilità é sempre avvolta da impenetrabili aloni fumosi, ma per come la vedo é sbagliato il modo di dare le sanzioni. Bisognerebbe punire le squadre in maniera pesante, oltre a squalificare i corridori a vita.

Concordo in pieno! Ultimamente nelle GF inseriscono nel regolamento che se vieni beccato positivo devi pagare 25000 euro, e se non li paghi tu, li paga la tua ASD (cioè il presidente si suicida).
Se venisse fatta la stessa cosa nei professionisti: corridore squalificato e squadra 2.5Milioni di multa, vediamo quante squadre mettono su al loro interno l'antidoping!
 

Ser pecora

Diretur
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dove capita
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Sia nel primo caso, che ovviamente nel secondo, se qualcuno o più di qualcuno, in squadra usa sostanze vietate il DS in maniera più o meno certa, lo sa.

Di Luca nel suo libro dice chiaramente che i DS sapevano tutto, ma hanno fatto la sceneggiata davanti i media.
Poi chiaro che è la sua parola contro quella degli altri.

Comunque, 5 positività in 7 anni (4 al Giro) non sono un bel biglietto da visita.
 

kekino

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La cosa che mi stupisce di più è che è risultato positivo a metà giro, io non conosco quelle sostanze, ma quanto rimangono rintracciabili? perchè se hai assunto sostanze fondamentalmente durante il giro, reputo altamente poco probabile che nessuno ne sapesse niente...
Nella mia ignoranza pensavo che ormai tutto (tanto o poco che sia) venisse fatto in fase di preparazione alle corse, per migliorare la prestazione "futura" e che di fatto la maggior parte della gente fosse effettivamente pulita dalle analisi in corsa...e infatti mediamente non mi pare siano tantissimi i corridori positivi durante un evento... cioè bombarsi durante la gara fa molto "fai da te" effettivamente come atteggiamento... mah..

poi vabbè, se sono sostanze rintracciabili dopo 6 mesi il discorso chiaramente cambia..
 

Mauro1988

Passista
31 Gennaio 2011
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Cannondale SystemSix
I sarms sono il nuovo doping già da un bel po', un po' meno efficaci degli steroidi, ma praticamente privi di effetti collaterali, dubito fortemente l'antidoping li cerchi o riesca a trovarli tutti, continuano a scoprirne di nuovi. E la storia continua con buona pace di chi crede i top siano puliti solo perché non beccati. Infatti "beccano" quelli che non vanno e che possono essere buttati sui giornali per fare vedere l'antidoping c'è e funziona. E come ci sono i sarms come sostitutivi degli steroidi avranno già il sostituto del cera che l'antidoping manco sa trovare ancora.
E a differenza degli steroidi con cui le donne ci devono andar leggere, con i sarms ci possono dare dentro: mi aspetto in un futuro prossimo, vedi Tokyo 2021, tanti record femminili saltare.

Concordo, sanno bene di essere indietro di parecchio con l'antidoping, e di non aver abbastanza risorse, e allora cosa si fa? se trovano un "big" ci va di mezzo tutto il movimento (di cui fanno parte) se trovano uno qualsiasi dimostrano di fare il loro lavoro. Se vogliono beccare un determinato ciclista, lo fanno...perchè l'unico modo è accanirsi con i controlli visto che la pratica doping richiede tempistiche precise oppure buttare fuori un nuovo test sperando che non ci siano soffiate ( vien da ridere...).
 

Mauro1988

Passista
31 Gennaio 2011
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Di Luca nel suo libro dice chiaramente che i DS sapevano tutto, ma hanno fatto la sceneggiata davanti i media.
Poi chiaro che è la sua parola contro quella degli altri.

Comunque, 5 positività in 7 anni (4 al Giro) non sono un bel biglietto da visita.

mi spiace consigliarlo...ma ci sono diversi libri sul Doping davvero interessanti, ne ho letti diversi durante il lockdown e la mia visione è cambiata, il beneficio del dubbio c'è sempre ma se devo scegliere, credo di più nella parola di uno che non ha più nulla da perdere ( se non qualche querela) rispetto alla parte opposta che invece ha ancora tutto da perdere.
 

pedalone della bassa

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9 Ottobre 2013
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
Concordo in pieno! Ultimamente nelle GF inseriscono nel regolamento che se vieni beccato positivo devi pagare 25000 euro, e se non li paghi tu, li paga la tua ASD (cioè il presidente si suicida).
Se venisse fatta la stessa cosa nei professionisti: corridore squalificato e squadra 2.5Milioni di multa, vediamo quante squadre mettono su al loro interno l'antidoping!


bello a dirsi, praticamente impossibile a farsi
anche la G.F. di Roma aveva detto che avrebbe chiesto i danni ad un ex vincitore/andato a podio
che si sappia, non hanno mai riscosso nulla
 
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Mauro1988

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31 Gennaio 2011
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La cosa che mi stupisce di più è che è risultato positivo a metà giro, io non conosco quelle sostanze, ma quanto rimangono rintracciabili? perchè se hai assunto sostanze fondamentalmente durante il giro, reputo altamente poco probabile che nessuno ne sapesse niente...
Nella mia ignoranza pensavo che ormai tutto (tanto o poco che sia) venisse fatto in fase di preparazione alle corse, per migliorare la prestazione "futura" e che di fatto la maggior parte della gente fosse effettivamente pulita dalle analisi in corsa...e infatti mediamente non mi pare siano tantissimi i corridori positivi durante un evento... cioè bombarsi durante la gara fa molto "fai da te" effettivamente come atteggiamento... mah..

poi vabbè, se sono sostanze rintracciabili dopo 6 mesi il discorso chiaramente cambia..


La vedo cosi, lo "scarso" lo deve fare anche durante l'evento perchè se no non riesce nemmeno a finirlo...quello già forte, in grado di fare un grande giro anche da pulito, lo fa tranquillamente prima per presentarsi al 200%.
 
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bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
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qualunquemente
Concordo in pieno! Ultimamente nelle GF inseriscono nel regolamento che se vieni beccato positivo devi pagare 25000 euro, e se non li paghi tu, li paga la tua ASD (cioè il presidente si suicida).
Se venisse fatta la stessa cosa nei professionisti: corridore squalificato e squadra 2.5Milioni di multa, vediamo quante squadre mettono su al loro interno l'antidoping!
sarebbe la soluzione definitiva.
nel senso che nessuno si azzarderebbe più a mettere in piedi una squadra.
 

Mauro1988

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31 Gennaio 2011
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Cannondale SystemSix
bello a dirsi, praticamente impossibile a farsi
anche la G.F. di Roma aveva detto che avrebbe chiesto i danni ad un ex vincitore/andato a podio
che si sappia, non hanno mai riscosso nulla


Cifre troppo alte alla fine non vengono mai riscosse...multi la società e la stessa ti dice che soldi non ce ne sono abbastanza, beni materiali non ce ne sono ecc...

Come quando ti succede un incidente o altro e vinci la causa per risarcimento danni ma non prendi nulla, nemmeno le spese dell'avvocato, perchè la parte contrapposta non ha niente.
 
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samuelgol

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24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Concordo in pieno! Ultimamente nelle GF inseriscono nel regolamento che se vieni beccato positivo devi pagare 25000 euro, e se non li paghi tu, li paga la tua ASD (cioè il presidente si suicida).
Se venisse fatta la stessa cosa nei professionisti: corridore squalificato e squadra 2.5Milioni di multa, vediamo quante squadre mettono su al loro interno l'antidoping!
Quello è un bluff come quello della Rai che se non pagavi il canone ti mandava la GdF a casa (che però a casa senza il tuo consenso non ci poteva entrare e per controllare il televisore nessun PM avrebbe mai dato autorizzazione ad un accesso domiciliare.).
Che si sappia, quei 25.000 (che in alcuni casi erano 30 e mi sembra persino 50 per chi voleva fare le cose in grande), non sono mai stati pagati da nessuno e non sono esigibili.
Comunque, 5 positività in 7 anni (4 al Giro) non sono un bel biglietto da visita.
Io penso sia più grave che ancora trovi qualcuno che gli dà i soldi per mettere il nome sulle maglie della sua squadra. Non me ne stupisco, certi giochetti servono a tante altre cose che ben sappiamo, però mi fa rabbia che poi sia il bamboccio venticinquenne a pagare per tutti. E poi ci si stupisce perchè certi personaggi piuttosto che stare in una situazione del genere, pur valendo almeno altrettanto, vanno a fare i pummarola prò....serviti, riveriti, pagati e se forti da essere prò, seppur non di primo piano, nemmeno costretti a bombarsi come cavalli.
 
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SoftMachine

Maglia Iridata
10 Ottobre 2010
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Agente Bike
Un ciclista prof non è che passi la vita in ritiro con la squadra, vive e si allena perloppiù da solo, senza essere controllato quotidianamente, ergo se vuole assumere qualche sostanza la assume. Con questo non voglio escludere sempre e comunque il coinvolgimento della squadra, ma neppure la cosa è così scontata, tutt'altro.


Vero, ma parlo di sostanze che devono essere assunte a ridosso della prestazione (AICAR ed altro) e ti assicuro che la sola conservazione e diluizione richiede attenzioni che dubito un ciclista possa eseguire da solo durante, ad esempio, un GT.
E poi parliamo di ostarina, un SARMS con effetti collaterali piuttosto pesanti che NON viene assunto da solo ma sempre in sinergia con altri prodotti "dopanti". Insomma, c'e' sempre un disegno che richiede una certa attenzione dietro. Pensare che un atleta in solitaria gestisca la cosa mi pare assai impossibile.
 

SoftMachine

Maglia Iridata
10 Ottobre 2010
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Agente Bike
Sei tu il primo a non crederci a una cosa del genere. Le piccole squadre (a volte anche le grandi) sono con l'acqua alla gola. Per quelle italiane, il Giro non è tutto. E' più di tutto. E la tentazione di ottenere quel minimo di visibilità necessaria a sopravvivere costi quel che costi, è fortissima. Dal DS sino all'ultimo dei corridori. Io credo che in certi casi spesso (dico spesso per lasciar quel margine di dubbio) certi spregiudicati DS dicano: "dobbiamo ottenere certi risultati minimi. Non mi importa come fate, vedete voi, sennò il vostro contratto finisce qui". Ritengo meno probabile (ma non sempre del tutto escludibile) che siano loro stessi a fornire ai loro corridori i mezzi per andare meglio. Sia nel primo caso, che ovviamente nel secondo, se qualcuno o più di qualcuno, in squadra usa sostanze vietate il DS in maniera più o meno certa, lo sa. Può esserne certo o semplicemente mettere la testa sotto la sabbia e fra come le 3 scimmiette, ma lo sa. Se poi nella sua squadra la cosa si ripete a cadenza più o meno regolare.......beh 1+1 a casa mia fa 2. Però certa gente continua a trovare sponsor. Segno che il marcio è ben più in su dei corridori.
p.s. certe dinamiche secondo me, funzionano nella stessa maniera nelle squadre organizzate degli amatori/prò. Anzi, forse pure peggio. Quando ero a Roma, c'era un fenomeno, dirigente di una squadra, che faceva di tutto per cercarseli certi elementi loschi. Era lui stesso un vero bandito. Chi conosce l'ambiente romano sa perfettamente di chi parlo.
Ma come unica salita o in un tappone? Mica è la stessa cosa.:==


E, secondo me, hai ragione.
Come ho già scritto, si parla di protocolli ben precisi che partono dall'approvvigionamento alla conservazione e passano per l'utilizzo e la verifica del dosaggio etc.
Dubito assolutamente, per non dire che ne sono certo, che un ciclista da solo sia in grado di gestire il tutto. Sono convinto che ci sia una decisa sinergia tra diversi (se non tutti) elementi della squadra relativamente a questo genere di cose
 

SoftMachine

Maglia Iridata
10 Ottobre 2010
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Agente Bike
non mi intendo di sarms o peptidi (che onestamente non so manco cosa siano, dopo per curiosità vado su Google per vedere) ma magari, basta la complicità di moglie/fidanzata/amante per tenere in casa quelle cose
o se uno abita da solo
magari ci potrebbe essere un medico "compiacente", ma non obbligatoriamente collegato alla squadra


Guarda, per quanto riguarda i peptidi hanno dinamiche di conservazione ben precise (almeno -20 gradi quando sono in forma liofilizzata, possono essere ricostituiti in acqua batteriostatica e quando viene fatto DEVONO essere conservati ad una temperatura come massimo di 4 gradi ed utilizzati entro cinque giorni circa) tali da farmi pensare, e mi straripeto, che una sola persona impegnata in allenamenti e quant'altro, non possa gestire.
Per i SARMS, se parliamo di quelli in pillole, la gestione è piu' semplice ma oramai siamo ai SARMS iniettabili che richiedono parecchia piu' attenzione.
Oltretutto non esiste una analisi che ne rilevi l'uso (per i peptidi, ad esempio, quasi tutti hanno una emivita di pochissime ore) ma probabilmente arrivano a stabilire la positività tramite controlli incrociati a livello di parametri ematochimici ed ormonali
 

SoftMachine

Maglia Iridata
10 Ottobre 2010
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Agente Bike
Tra l'altro, parliamo sempre di prodotti chimici che DA SOLI non assicurano un boost tale da poter essere preso in considerazione da un professionista (tranne forse AICAR ma sul quale non esistono studi tali da poter avallare senza ombra di dubbio la cosa). Peptidi e SARMS sono SEMPRE associati ad altre sostanze.
E' per questo che NON credo che il doping a livello ciclistico (non solo ma di questo qui si parla) sia mai scomparso. Semplicemente ci sono nuovi protocolli che rendono la cosa meno evidenziabile da analisi
 

mikimetal91

Passista
10 Agosto 2010
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torino
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Pellegrino proto01
paradossalmente è più facile che si trovino positivi in una squadra "che non ne sa nulla" e lascia fare ai corridori, piuttosto che in una squadra che dopa attivamente, proprio perchè è un lavoro delicato.
Se Scinto applicasse un doping di squadra, attuato da medici competenti, non verrebbero beccati i suoi corridori
 

Maiella

Biker Maiellensis
28 Gennaio 2015
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Abruzzo
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Focus Izalco Max
Di Luca nel suo libro dice chiaramente che i DS sapevano tutto, ma hanno fatto la sceneggiata davanti i media.
Poi chiaro che è la sua parola contro quella degli altri.

Comunque, 5 positività in 7 anni (4 al Giro) non sono un bel biglietto da visita.
Danilo Di Luca é stato accusato di aver sputato nel piatto dove ha mangiato. Dopo il libro fu ospite presso una TV locale qui in Abruzzo (lui é di Pescara) che tratta di ciclismo. Io la vidi ed era palese, tra gli opinionisti, il fastidio per quello che aveva scritto. Tutti gli rinfacciavano di aver sputato nel piatto dove anche lui aveva mangiato, in poche parole di essere un traditore. In genere in un ambiente ristretto e specifico, che può essere lavorativo, sportivo o di altro ambito gli adetti ai lavori sanno, e se non sanno o sono in cattiva fede o sono imbecilli.
 

SoftMachine

Maglia Iridata
10 Ottobre 2010
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Agente Bike
paradossalmente è più facile che si trovino positivi in una squadra "che non ne sa nulla" e lascia fare ai corridori, piuttosto che in una squadra che dopa attivamente, proprio perchè è un lavoro delicato.
Se Scinto applicasse un doping di squadra, attuato da medici competenti, non verrebbero beccati i suoi corridori


Proprio perchè è un lavoro "delicato" è necessario chele varie componenti mediche che si occupano dell'atleta" siano a conoscenza dei vari comparti. Ci sono interazioni molecolari tra sostanze assunte e, ad esempio, alimentazione.
Nutrizionisti, prearatori, fisioterapisti e chi piu ne ha piu' ne metta devono essere a conoscenza di ogni particolare delle caratteristiche atletiche del soggetto, ivi incluso TUTTO cio' che il soggetto assume
Non ritengo sia possibile che nessuno sappia nulla, sono piu' propenso a credere che sappiano tutti ma che, ovviamente, alcuni non intervengano a livello decisionale cosi' da poter dichiarare che nulla sapevano