News Lettera aperta dei corridori sulla protesta del Giro

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Se è stato un GT di serie B lo è stato per i corridori di serie B, non per il percorso che era fantastico.
Detto questo, io ho scritto un post che ha una valenza generale, per spiegarti l'importanza della continuità in un giro a tappe, dove tu parlavi di sfinimento, quando chiunque abbia corso a tappe capisce che si deve parlare di doti di recupero.
Chiunque sia salito su una bicicletta, sapendo cosa stava facendo (evidentemente pochi) sa che le doti di recupero, migliori o peggiori che uno abbia, sono limitate. Oltre certi limiti, alla partenza si presenta cotto anche quello con le doti migliori del mondo, il che vuol dire che la gara ne risulterà svilita e quello magari vincerà anche, ma con lo scattino in volata....quello che i divanari tanto odiano, non capacitandosi del perchè. Un GT non dovrebbe essere una gara a eliminazione, nel senso di: ne resterà in piedi solo uno. C'è un confine fisiologico anche per i migliori. Quando questo confine viene superato, è finita. Per tutti. Quindi entrano i gioco le loro autodifese....cominciano tutti ad andare piano a ogni tappa e il divanaro si rompe le palle.
 

Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
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Mia
Chiunque sia salito su una bicicletta, sapendo cosa stava facendo (evidentemente pochi) sa che le doti di recupero, migliori o peggiori che uno abbia, sono limitate. Oltre certi limiti, alla partenza si presenta cotto anche quello con le doti migliori del mondo, il che vuol dire che la gara ne risulterà svilita e quello magari vincerà anche, ma con lo scattino in volata....quello che i divanari tanto odiano, non capacitandosi del perchè. Un GT non dovrebbe essere una gara a eliminazione, nel senso di: ne resterà in piedi solo uno. C'è un confine fisiologico anche per i migliori. Quando questo confine viene superato, è finita. Per tutti. Quindi entrano i gioco le loro autodifese....cominciano tutti ad andare piano a ogni tappa e il divanaro si rompe le palle.
Ma proprio no, ci sono corridori che dopo 15gg di gara vanno il doppio, e corridori che dopo gli stessi 15gg di gara vanno la metà, con buona pace del divanaro che va sempre alla metà.
 
2 Ottobre 2018
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Disc
Ma proprio no, ci sono corridori che dopo 15gg di gara vanno il doppio, e corridori che dopo gli stessi 15gg di gara vanno la metà, con buona pace del divanaro che va sempre alla metà.

Direi che questo non possa nemmeno esser messo in discussione, in verità. L'andamento delle ultime tappe dei grandi giri, non necessariamente solo quest'anno, lo dimostra. Ci sono corridori che han sempre avuto come punto di forza la propria resa nell'ultima settimana, altri che sono sempre crollati .
 

sembola

Velocista
22 Aprile 2004
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verde
Basta che te lo credi. Si chiama sport individuale a squadre, ci sarà anche un motivo.
Non è questione di "credere" o "non credere". E' questione di "leggere" i fatti.

Quanti anni sono che non vediamo più azioni furibonde giorno dopo giorno dopo giorno? Quanti anni sono che c'è chi si lamenta che salgono a trenino e, salvo chi si sgancia, al massimo si assiste allo scattino ai meno tre?

Non è che il ciclista pro sia diventato infingardo, è che certi sforzi ripetuti con certe tempistiche non sonopiù possibili, perchè compatibili solo con "benzine" particolari, ormai non più disponibili. *

Aggiungiamoci che talvolta si cerca la difficoltà parossistica per "creare lo spettacolo" e cercare di attrarre il pubblico, e ci si meraviglia poi che di battaglia non ce n'è salvo appunto i soliti ultimi km.

Non si può negare che il ciclismo sia anche uno sport di resistenza, a maggior ragione in un GT che si corre su tre settimane. Le doti di recupero fanno parte delle caratteristiche necessarie per primeggiare in un GT , e se si vuole una competizione valida e credibile devono poter incidere. Ma non possiamo pensare che possano essere infinite.
Poi nulla vieta di continuare sulla strada dell'aumento delle difficoltà, ma senza meravigliarsi se qualche "tappone" si risolve in una pascolata generale.



* non sto dicendo che non girino più additivi di nessun genere. Dico che non girano più quelle benzine con quel numero di ottani.
 

Gx4

Novellino
24 Ottobre 2020
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Si
letta la lettera...leggendo anche tra le righe gli si potrebbe pur dare ragione, o forse no, ma a prescindere
mi chiedo perchè non mostrino la stessa compattezza e non prendano iniziative per altri argomenti che riguardano la loro salute, il fatto che vengano abbandonati a loro stessi e paghino unicamente loro per un sistema in cui non sono li unici attori. In quel caso, omertà e mancanza di solidarietà tra colleghi (per carità non sempre). Certo è più facile prendersela con gli organizzatori che con chi ti paga lo stipendio e, tutto sommato, ti da anche l'occasione di emergere, in un modo o nell'altro o nell'unico modo possibile.

Beh si spera dunque che d'ora in avanti alla loro salute ci tengano maggiormente.
 

Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
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Non è questione di "credere" o "non credere". E' questione di "leggere" i fatti.

Quanti anni sono che non vediamo più azioni furibonde giorno dopo giorno dopo giorno? Quanti anni sono che c'è chi si lamenta che salgono a trenino e, salvo chi si sgancia, al massimo si assiste allo scattino ai meno tre?

Non è che il ciclista pro sia diventato infingardo, è che certi sforzi ripetuti con certe tempistiche non sonopiù possibili, perchè compatibili solo con "benzine" particolari, ormai non più disponibili. *

Aggiungiamoci che talvolta si cerca la difficoltà parossistica per "creare lo spettacolo" e cercare di attrarre il pubblico, e ci si meraviglia poi che di battaglia non ce n'è salvo appunto i soliti ultimi km.

Non si può negare che il ciclismo sia anche uno sport di resistenza, a maggior ragione in un GT che si corre su tre settimane. Le doti di recupero fanno parte delle caratteristiche necessarie per primeggiare in un GT , e se si vuole una competizione valida e credibile devono poter incidere. Ma non possiamo pensare che possano essere infinite.
Poi nulla vieta di continuare sulla strada dell'aumento delle difficoltà, ma senza meravigliarsi se qualche "tappone" si risolve in una pascolata generale.



* non sto dicendo che non girino più additivi di nessun genere. Dico che non girano più quelle benzine con quel numero di ottani.

Ok, leggiamo i fatti, sono d'accordo con te.

Trenino: salgono a trenino perché non c'è più così tanta differenza tra capitani e gregari, i gregari sono migliorati e vanno forte tanto quanto i capitani.

Benzine: basta guardare le prestazioni attuali, oppure credere che il pane e salame oggi fa miracoli.

Spettacolo: molti pensano che lo spettacolo esca dalle rampe al 20%, peccato che ad ogni salita così dura si vedano i corridori salire con il potenziometro e nessuno più prende la cotta, giustamente. Mentre con 3 salite più lunghe ma più pedalabili si lascia spazio ad azioni che possono far saltare qualche avversario.

Non si può negare che il ciclismo sia anche uno sport di resistenza, a maggior ragione in un GT che si corre su tre settimane. Le doti di recupero fanno parte delle caratteristiche necessarie per primeggiare in un GT , e se si vuole una competizione valida e credibile devono poter incidere. Esatto.

Per quanto riguarda le pascolate, tutto dipende da cosa c'è in palio. Difficile che di fronte a 250km/5000m non ci sia proprio nessuno che in gruppo non provi a far saltare il banco, è la storia in questo caso a provarlo.
 
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samuelgol

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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Se vuoi fare gara a chi ce l'ha più lungo dobbiamo cambiare sito. Io ho parlato di esperienza diretta e di libri studiati, mi spiace ma per andare oltre ci vogliono altre argomentazioni che continuare a parlare di divanari.
Argomentazioni che io dettagliatamente fornito anche nei giorni scorsi e tu non hai evidentemente letto........rispondendo con la tua esperienza diretta, quindi qui chi lo vuol mostrare lungo è chi parla di esperienza diretta, mentre si discute delle dinamiche di un GT. La domanda è conseguente: quanti GT hai corso per poter parlare di esperienza diretta?
Libri letti: qualsiasi libro parla che per fornire una prestazione all'altezza ci vuole il giusto riposo/recupero. Tanto meno questo è garantito, tanto più la prestazione cala. Vince chi ha più recupero? Si....ma nell'ambito di una prestazione medriocre anche da parte sua e via via più medriocre man mano che il recupero è più incompleto.
Altri libri che dicano altro non ne esistono. Sono nozioni base, non troppo ricercate o rivoluzionarie.
 
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King kong

Novellino
2 Marzo 2019
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Bianchi Wilier
Secondo me non è tanto importante se i corridori abbiano ragione o no a "scioperare" quanto andrebbe capita la situazione in cui si trovano (sia loro che tutto il resto della società) per questa storia del COVID che ha fatto calare l'incertezza su tutto e sicuramente ha contribuito in modo determinante a ridurre la loro tolleranza agli altri eventi stressanti. Obiettivamente abbiamo perso 100km di pianura iniziale in una tappa interlocutoria e dopo questa lettera di spiegazioni credo che possiamo anche metterci una pietra sopra.
 

core59

Apprendista Velocista
19 Aprile 2007
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Questa lettera è completamente inutile.
Se hai paura di 250 km sotto l'acqua non fai il corridore, come ha scritto Marc Madiot.
Piuttosto è interessante l'intervista a Vegni sulla GdS di oggi.
Chiede all'UCI di prendere sanzioni nei confronti di Jumbo ed EF (testuali parole) "altrimenti mi riterrò libero dagli obblighi verso le squadre negli inviti. Quanto successo è materia anche per la Commissione Licenze".
 

Mardot

Velocista
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Argomentazioni che io dettagliatamente fornito anche nei giorni scorsi e tu non hai evidentemente letto........rispondendo con la tua esperienza diretta, quindi qui chi lo vuol mostrare lungo è chi parla di esperienza diretta, mentre si discute delle dinamiche di un GT. La domanda è conseguente: quanti GT hai corso per poter parlare di esperienza diretta?
Libri letti: qualsiasi libro parla che per fornire una prestazione all'altezza ci vuole il giusto riposo/recupero. Tanto meno questo è garantito, tanto più la prestazione cala. Vince chi ha più recupero? Si....ma nell'ambito di una prestazione medriocre anche da parte sua e via via più medriocre man mano che il recupero è più incompleto.
Altri libri che dicano altro non ne esistono. Sono nozioni base, non troppo ricercate o rivoluzionarie.
I libri di cui parlo sono testi di Medicina, non di sport. Ci sono diversi motivi scientifici per cui un fisico può rendere meglio di un altro dopo alcuni giorni di attività.

Se i GT li fanno di 3 settimane, significa che chi vince deve essere un atleta in grado di garantire un certo livello prestazionale per 3 settimane. Qualcuno pretende che per 21gg consecutivi i big della classifica se le diano di santa ragione? Io non credo, non sarebbe intelligente.
Su 3 settimane la distribuzione dei carichi per chi punta alla classifica generale, oppure alle singole tappe, è molto differente, aggiungendoci che chi punta alle tappe poi deve anche fare il gregario.
Il riposo invece diventa un fattor comune, che non deve alterare i valori in campo su tre settimane, perché la competizione su quell'intervallo di tempo si sviluppa, altrimenti stiamo parlando di una gara diversa, non di un GT.
Dimostrazione ne è che tanti atleti che hanno vinto gare a tappe come la TIrreno-Adriatico, poi non hanno mai vinto un GT da 3 settimane, ed il motivo è esattamente quello che ho spiegato, ossia le differenti doti di recupero a parità di riposo (lo sforzo invece lo deve gestire l'atleta, in base al suo cervello, tattica).

Lo spettacolo non deve per forza nascere dal riposo di tutti gli atleti (altrimenti ti devi concentrare sulle classiche di un giorno o sulle gare da 5gg), piuttosto lo spettacolo nasce dal divario tra gli atleti, e questo divario sulle tre settimane viene fuori proprio in funzione della differente propensione a quel tipo di competizione. Non ho la pretesa di convincerti, di sicuro tu non mi convincerai del contrario, quindi il mio intervento è chiuso.