News Lettera aperta dei corridori sulla protesta del Giro

Alberto Baraldi

Apprendista Velocista
16 Settembre 2014
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Modena
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Bici
Argon 18 Gallium
A me la cosa che mi ha più colpito è il fronte comune che hanno subito fatto giornalisti e organizzatori aizzando uno shitstorm contro i corridori.
Se giornalisti e organizzatori (a cui aggiungo tutti i DS interpellati, la pressoché totalità del pubblico e persino gli ex professionisti che ora sono opinionisti) nel giro di due ore senza nemmeno parlarsi hanno tutti stigmatizzato l'accaduto, non sarà che forse forse sono quei corridori ad averla fatta fuori dal vaso?
Questa letterina di giustificazione (con annesse parziali ammissioni di colpa) a 4 gg dall'accaduto, a me davvero ricorda gli scioperi scolastici in cui non si entrava perché non si aveva voglia, e poi si pensava ad addurre le più ridicole giustificazioni. Nella fattispecie della giornata, la piega che ha preso il meteo purtroppo per loro ha reso la cosa oltremodo imbarazzante (molti di questi corrono la Omloop che in termini di meteo è quasi una sentenza, le Strade Bianche negli anni brutti, le eventuali Liegi innevate, ecc...).
C'è tempo e modo per ogni cosa, e i problemi di sicurezza/stress che io per primo ho sempre sottolineato, non possono essere tirati in ballo come scusa in una situazione del genere. Che è quello che dicono anche qui un po' tutti i messaggi delle ultime due ore.
 

sembola

Velocista
22 Aprile 2004
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Siena
www.sembola.it
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verde
Scusate un po'.
Ci si lamenta di una tappa superiore a 200km. Cosa dovevano dire/fare nel 2018?
Erano 6 le tappe con un kilometraggio superiore ai 200 (la penultima di 214 Susa-Cervinia) dopo aver fatto Venaria-Bardonecchia di 185 km (tutta fuorché una passeggiata).
E c'era una pandemia in corso? C'era il dubbio se la stagione sarebbe partita (e gli stipendi pagati), e una volta partita che non si sarebbe conclusa? C'era il dubbio di arrivare alla fine di un GT senza il contagio nel gruppo e le ambulanze che ti portano via?

Corsa falsata da una tappa più corta? Può essere, ma le vite di _tutti_ in _tutto_ il mondo sono falsate da sette mesi a questa parte e lo saranno ancora a lungo, pensare che non possa esserlo una corsa di biciclette sta tra l'assurdo ed il puerile.
 

sembola

Velocista
22 Aprile 2004
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verde
Se giornalisti e organizzatori (a cui aggiungo tutti i DS interpellati, la pressoché totalità del pubblico e persino gli ex professionisti che ora sono opinionisti) nel giro di due ore senza nemmeno parlarsi hanno tutti stigmatizzato l'accaduto, non sarà che forse forse sono quei corridori ad averla fatta fuori dal vaso?
O forse è stata semplicemente una reazione pavloviana a qualcosa che andava contro i _loro_ interessi. I giornalisti no, a loro ha fatto non comodo ma forse di più. hanno avuto argomenti per riempire carta e blog senza neppure fare fatica.
 

GhidoRen

Apprendista Passista
7 Febbraio 2020
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Bianchi
Appunto siamo sempre li. Se la paura è il contagio, non facciamo manco le gare.
Ripeto se la scusa (tale è) è la fatica che abbassa le difese immunitarie, se lo stress e al punto di non farti dormire, non fare lo Stelvio a 2 gradi con vento e difficoltà nel vestirti.
 
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GhidoRen

Apprendista Passista
7 Febbraio 2020
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Bianchi
E c'era una pandemia in corso? C'era il dubbio se la stagione sarebbe partita (e gli stipendi pagati), e una volta partita che non si sarebbe conclusa? C'era il dubbio di arrivare alla fine di un GT senza il contagio nel gruppo e le ambulanze che ti portano via?

Corsa falsata da una tappa più corta? Può essere, ma le vite di _tutti_ in _tutto_ il mondo sono falsate da sette mesi a questa parte e lo saranno ancora a lungo, pensare che non possa esserlo una corsa di biciclette sta tra l'assurdo ed il puerile.
Fare come la Jumbo? O ritirati con una scusa?
Capisco tutto, ma il calcio insegna (?). Juve - Napoli. 3-0 perché il Napoli non si è presentato (lasciamo stare i ricorsi e quant'altro che non è qui che se ne deve parlare). Il regolamento è un quello e quello hanno applicato
Qui le richieste addotte, determinano secondo regolarmento una riduzione di tappa?
Poi se vogliamo scusarli, scusiamoli.
 

Gamba_tri

via col vento
29 Marzo 2005
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Genova
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Barco Spirit-Xcr - Cannondale Synapse carbon
Sinceramente se c'è una cosa che mi fa sisn
Appunto siamo sempre li. Se la paura è il contagio, non facciamo manco le gare.
Ripeto se la scusa (tale è) è la fatica che abbassa le difese immunitarie, se lo stress e al punto di non farti dormire, non fare lo Stelvio a 2 gradi con vento e difficoltà nel vestirti.
Lo Stelvio era funzionale allo spettacolo, al loro mestiere, un rischio che andava corso, una tappa in pianura da 260 chilometri no, non aggiungeva praticamente nulla allo spettacolo, anzi rischiava di rovinare quello del giorno dopo. Lo stop ha fatto parlare, altrimenti sarebbe stata una noia mortale di sei ore e passa per noi in TV, per loro sei ore di acqua. Cosa che quest'anno ha fatto saltare dei nervi, modi anche errati, ma comprensibili viste le circostanze.
 

GhidoRen

Apprendista Passista
7 Febbraio 2020
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Bianchi
Sinceramente se c'è una cosa che mi fa sisn

Lo Stelvio era funzionale allo spettacolo, al loro mestiere, un rischio che andava corso, una tappa in pianura da 260 chilometri no, non aggiungeva praticamente nulla allo spettacolo, anzi rischiava di rovinare quello del giorno dopo. Lo stop ha fatto parlare, altrimenti sarebbe stata una noia mortale di sei ore e passa per noi in TV, per loro sei ore di acqua. Cosa che quest'anno ha fatto saltare dei nervi, modi anche errati, ma comprensibili viste le circostanze.
Allora facciamo solo tappe spettacolo. Solo tappe con dei limiti. Va bene così
 
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Maiella

Biker Maiellensis
28 Gennaio 2015
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Focus Izalco Max
Io sto con i corridori, ma in questa vicenda ad aver perso sono proprio loro. Secondo il mio punto di vista sono emersi tanti problemi da un'azione di protesta che, purtroppo, ha esposto alcuni corridori (vedi De Gendt) e alcune squadre ed é sembrato che ci fosse una ripicca con gli organizzatori. I ciclisti hanno mostrato poco affiatamento perché alla spicciolata hanno dichiarato cose diverse definendo sbagliata la scelta di accorciare la tappa. Appare urgente, quindi, che i corridori rivedano le loro posizioni e convergano in una rappresentanza che esprima una sola voce.
 

Doppiomisto

Apprendista Cronoman
4 Aprile 2013
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Alto Milanese
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Alcune...
Io non parlerei di sfinimento, ma di doti di recupero.

Chi vince una Classica?
Vince chi è più dotato tatticamente, più adatto al percorso, più in forma, più tutto quello che vuoi, ma in quel giorno lì.

Chi vince (o almeno chi dovrebbe vincere) un Grande Giro a Tappe?
Vince chi è più dotato per il ciclismo a tappe, quindi dovrebbe essere polivalente quel che basta per non prendere minuti in qualche specialità in cui è debole, magari avere qualche punto forte, che sia la cronometro piuttosto che la montagna, MA SOPRATTUTTO deve essere un atleta in grado di recuperare da un giorno all'altro meglio di tutti. Non deve avere cotte, non deve patire il freddo o il caldo, deve dimostrare di passare indenne tutte le difficoltà inerenti la tipicità delle corse a tappe, in primis la continuità, che una tappa tagliata inevitabilmente, invece, spezza.

Correre la tappa dello Stelvio e il giorno dopo tagliare a metà la tappa seguente, che anticipava quella del Sestriere, significa falsare i valori tecnici della corsa a tappe, perché su 10 atleti non ce n'è uno che recuperi come gli altri 9. Tutti hanno un indice di recupero diverso, altrimenti potrebbero fare un giorno di riposo prima e uno dopo ad ogni tappa di montagna e/o cronometro, così ad ogni tappa riazzeriamo i valori in campo. Certo, se le daranno sempre di santa ragione, ma non sarà mai premiato l'atleta che ha le doti di recupero migliori, che invece è la quinta essenza del ciclismo a tappe.

Post da incorniciare.
 
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bughy

Pignone
1 Aprile 2020
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Scapin Spirit S6
Dai siamo onesti, una tappa simile dei professionisti se la bevono, pascolano per 5 ore ai 30 di media e poi via a cannone e non c'erano 4 gradi... probabilmente visto l'inutilità della tappa e il meteo hanno pensato bene di togliersi dalle balle 3 ore di acqua.
Ma nel 2019 allora? Con il Mortitolo in discesa verso Ponte di Legno? Ricordate come è arrivato Ciccone? Li sì che avrebbero dovuto fermarsi!
 

jan80

Ammiraglia
3 Marzo 2008
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bassano del grappa
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Colnago
Dai siamo onesti, una tappa simile dei professionisti se la bevono, pascolano per 5 ore ai 30 di media e poi via a cannone e non c'erano 4 gradi... probabilmente visto l'inutilità della tappa e il meteo hanno pensato bene di togliersi dalle balle 3 ore di acqua.
Ma nel 2019 allora? Con il Mortitolo in discesa verso Ponte di Legno? Ricordate come è arrivato Ciccone? Li sì che avrebbero dovuto fermarsi!
ma infatti che fosse freddo non ci credeva nessuno
 
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EliaCozzi

Scalatore
2 Marzo 2016
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Mozzate (CO)
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Costelo Aeromachine, BTwin FC7, Workswell 226, Seraph TT-X2, Og-EVkin CF054
Appunto siamo sempre li. Se la paura è il contagio, non facciamo manco le gare.
Ripeto se la scusa (tale è) è la fatica che abbassa le difese immunitarie, se lo stress e al punto di non farti dormire, non fare lo Stelvio a 2 gradi con vento e difficoltà nel vestirti.
Spesso è proprio la paura a salvarti la vita, quindi è assolutamente lecito e doveroso avere paura. Quella paura che abbiamo anche noi quando siamo in discesa, chi a 50 chi a 60 e chi a 80 all'ora. E' questa la paura che ti tiene vivo per affrontare la prossima, più sei bravo e più ti fidi di te stesso e meno hai paura. Ma è una situazione che controllano o per lo meno credono di controllare perché l'imprevisto di una buca, di un gatto o di un SUV in mezzo alla strada c'è sempre.
In una situazione sanitaria precaria come l'attuale, aver paura di un virus che non puoi controllare e che non puoi dominare con la tua bravura in discesa o le gambe in salita credo sia doveroso.
Hanno dimostrato di saper correre in condizioni estreme, con neve e freddo (mi viene in mente la tappa dello scorso anno con aprica e mortirolo e se ce ne siamo dimenticati riguardiamo le immagini di Giulio Ciccone con la faccia tremante), lo sanno loro e lo sappiamo anche noi, hanno/abbiamo scelto questo "sport di merda" come spesso dicono gli allenatori ai ragazzini che pedalano sotto l'acqua anziché stare in una palestra a giocare a basket), che altro c'è da dimostrare?
Dopo che scali lo Stelvio e ti lanci in discesa a 3 gradi cosa devi dimostrare?
Che sai dominare la paura quando ha senso farlo, perché significa qualcosa nella tua vita sportiva, quando il superare quella paura ti porta a vincere o perdere un Giro.
Ma stare 6 ore sotto l'acqua col rischio di cadute e non solo di raffreddamento, in una tappa che non avrebbe significato nulla, che tipo di coraggio vuol dimostrare?
Questa paura del contagio, come la chiami tu, se ultimamente l'avessimo avuta un po' di più tutti noi (noi umani) e avessimo rinunciato a qualcosa che non era poi così fondamentale per la nostra vita, probabilmente non saremmo in questa situazione

Edit: perdonami @bughy , stavo scrivendo mentre tu avevi già citato appunto l'immagine simbolo della sofferenza di Ciccone lo scorso anno.
 

luccio

Ciclista lento
18 Gennaio 2018
372
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Locarno Cantone Ticino
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Rose Reveal Six
Mah, non che al Tour scendono dalla bici e trovano subito l’albergo:

Champagnole-Lure La planche des Belles Filles: 150 km (penultima tappa)
Lavaur -Cazeres: 110 km
Loudenvielle-Pau: 120 km
Sarran-Châtel-Guyon: 130 km
Puy-Marie-Clermont Ferrand: 130 km
La roche sur Furon- Bourg en Bresse: 130 km

Le transenne hanno fatto danni al Polonia. Sullo Stelvio di solito a fine ottobre una mantellina e’ da considerare.
la JV che si ritira in blocco senza motivo grave (non risulta siano poi risultati altri positivi oltre a Cruscotto).
La Michelton piu o meno uguale. La EF che reclama. Vari corridori che twittano dell’approssimazione delle misure anti covid negli alberghi.

Il Giro e’ figlio di nessuno ? Al Tour sarebbe successo la stessa cosa ?
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
15.548
12.022
Genova
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Bici
Colnago C60
Dai siamo onesti, una tappa simile dei professionisti se la bevono, pascolano per 5 ore ai 30 di media e poi via a cannone e non c'erano 4 gradi... probabilmente visto l'inutilità della tappa e il meteo hanno pensato bene di togliersi dalle balle 3 ore di acqua.
Ma nel 2019 allora? Con il Mortitolo in discesa verso Ponte di Legno? Ricordate come è arrivato Ciccone? Li sì che avrebbero dovuto fermarsi!
Infatti hanno fatto una figura da idioti...Proprio per il fatto che le condizioni per correre erano tutt'altro che proibitive,non puoi mettere in atto un'azione di protesta all'ora della partenza adducendo delle non ben precisate motivazioni tra cui in primis il meteo.
Un rappresentante dei corridori con un po' di senso avrebbe detto ai corridori che non era nè il luogo nè il momento per mettere in piedi una simile manfrina.
L'organizzazione è stata a mio avviso fin troppo buona.Io se fossi stato Mauro Vegni avrei preso da parte i più anziani del gruppo e i team manager e avrei detto loro,dite ai corridori che si mettano a pedalare e facciano la tappa,chi non se la sente si ritiri.
Poi anch'io non vedo molto senso a mettere una tappa così lunga dopo 3 di montagna e con ancora un'altra tappa di salita e una crono finale da fare,ma il percorso era ben chiaro a tutti fin dall'inizio,e, mi ripeto,se le stesse ragioni fossero state discusse con l'organizzazione qualche giorno prima, forse avrebbero ottenuto lo stesso trattamento senza sollevare polemiche e malumori e fare brutte figure a loro e al Giro d'Italia.
Così è sembrata una cosa da bambini dell'asilo..."Piove,la tappa è lunga,allora ci mettiamo a pestare i piedi per farla accorciare"...
Ma purtroppo il ciclismo è il loro lavoro,ed è una di quelle professioni che si pratica anche quando piove.
La lettera che hanno scritto,aggiungendo anche le ragioni del covid,dello stress,delle sicurezza,sa molto di giustificazione per l'ingiustificabile.
P.S.
Che poi sulla sicurezza hanno tutte le ragioni del mondo perchè secondo me ormai molti organizzatori fanno i percorsi delle gare su Google Maps ma poi che vada a verificare tutto il percorso non c'è nessuno e vediamo ogni tanto delle condizioni di serio pericolo,e lì se è vero come dicono che non vengono ascoltati,hanno ragione in pieno,ma non era quella la sede per mettere in atto una protesta del genere alla partenza di una tappa che di fatto di pericoloso non aveva nulla.
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
15.548
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Genova
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Bici
Colnago C60
Mah, non che al Tour scendono dalla bici e trovano subito l’albergo:

Champagnole-Lure La planche des Belles Filles: 150 km (penultima tappa)
Lavaur -Cazeres: 110 km
Loudenvielle-Pau: 120 km
Sarran-Châtel-Guyon: 130 km
Puy-Marie-Clermont Ferrand: 130 km
La roche sur Furon- Bourg en Bresse: 130 km
Infatti,anche perchè la Francia è ben più grande dell'Italia e vorrei vedere fare un Tour senza trasferimenti,ma non abbiamo mai sentito lamentarsi nessuno
 

EliaCozzi

Scalatore
2 Marzo 2016
6.493
5.880
Mozzate (CO)
www.eliacozzi.it
Bici
Costelo Aeromachine, BTwin FC7, Workswell 226, Seraph TT-X2, Og-EVkin CF054
Mah, non che al Tour scendono dalla bici e trovano subito l’albergo:

Champagnole-Lure La planche des Belles Filles: 150 km (penultima tappa)
Lavaur -Cazeres: 110 km
Loudenvielle-Pau: 120 km
Sarran-Châtel-Guyon: 130 km
Puy-Marie-Clermont Ferrand: 130 km
La roche sur Furon- Bourg en Bresse: 130 km

Le transenne hanno fatto danni al Polonia. Sullo Stelvio di solito a fine ottobre una mantellina e’ da considerare.
la JV che si ritira in blocco senza motivo grave (non risulta siano poi risultati altri positivi oltre a Cruscotto).
La Michelton piu o meno uguale. La EF che reclama. Vari corridori che twittano dell’approssimazione delle misure anti covid negli alberghi.

Il Giro e’ figlio di nessuno ? Al Tour sarebbe successo la stessa cosa ?
Forse non ha senso citare un episodio di vent'anni fa, ma la protesta al Tour dei corridori per i blitz notturni antidoping non l'abbiamo dimenticata?

Ci deve sempre essere una prima volta, lo era quella al Tour perché non era mai successo prima e lo è questa al Giro perché non lo si è mai corso a ottobre e non si è mai corso in una situazione di pandemia come questa.
Posso anche pensare che un semplice raffreddore per una tappa sotto l'acqua ti possa mettere in condizione di essere più vulnerabile per il Covid, e magari dopo che l'hai schivato per 3 settimane, ti girerebbero un po' se venissi escluso l'ultimo giorno per un cavolo di virus. Perché col raffreddore hanno corso in tanti, ma col Covid anche se vuoi correre (correttamente) si viene esclusi.