L'UCI toglie lo sviluppo massimo consentito del rapporto per gli juniores

jacknipper

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Colnago per la strada & Kona per il fango
per il bene del ciclismo agonistico sarebbe meglio il contrario secondo me, nn sarebbe la prima volta che uno si scopre ciclista
a 20 anni e passa... (mi viene in mente Ballan ad esempio, che nostro malgrado è pure l'ultimo cdm italiano, correva l'anno 2008... )
ciao
a
mah, secondo me ci sono 9999 che si illudono e un Ballan
 
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Super Ciuk

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a pedali
Il problema non sono i rapporti, il problema è che i ragazzi vengono spremuti già da esordienti 13-14 anni, poi da allievi 15-16 anni se non vai non trovi squadre juniores che ti prendono, negli juniores ci sono già i professionisti, ragazzi che vanno in scuole private per potersi allenare liberamente, sono seguiti da preparatotori e nutrizionisti, fanno massaggi e potenziamento con i pesi, in pratica vivono per il ciclismo come i veri professionisti, il problema è che il fisico non è ancora sviluppato e spesso, molto spesso, non reggono e a 17-18 anni sono già bruciati.
Per quelli "normali" che la mattina vanno a scuola e il pomerigio si allenano restano solo le briciole
A mio avviso una soluzione sarebbe quella di addolcire i percorsi, mettere meno salite nelle gare, sopratutto le salite molto ripide costringoni gli atleti ad avere un altissimo rapporto peso/potenza e questo in un fisico in via di sviluppo non è certamente salutare.
 

bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
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qualunquemente
mah, secondo me ci sono 9999 che si illudono e un Ballan
Infatti, meglio scoprire subito se non hai il motore giusto piuttosto che vivere di illusioni.
Magari poi scopri che il tuo fisico è adatto ad altri sport, e qui il ruolo dell'educazione motoria nelle scuole sarebbe fondamentale.
 

Doppiomisto

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Alcune...
mah, secondo me ci sono 9999 che si illudono e un Ballan

Magari ci fossero 9999 giovani che si illudono di essere Ballan, saremo la nazione con il settore giovanile migliore del mondo.

Purtroppo i numeri sono drammaticamente inferiori.

Considerando tutto il 2021 in tutta Italia solo 848 ragazzi delle categorie giovanili (esordienti 244, allievi 346 e juniores 258) sono riusciti a piazzarsi una volta nei primi 5 di una gara (minimissimo sindacale per "illudersi di essere un Ballan). Quelli con almeno una vittoria sono ancora meno, solo in 303 in totale per tutte e tre le categorie.
In Italia ci sono poco meno di 1.800.000 ragazzi maschi nella fascia di età dai 13 ai 18 anni, il che vuol dire che solo lo 0,05% di essi pratica ciclismo su strada a livello competitivo.

Quindi con questi numeri c'è poco da star qui a menarla sul dente in meno o il dente in più. Se nel futuro prossimo vorremo vedere ancora ciclisti italiani pro in gruppo le strade da intraprendere a mio avviso sono due.
Allargare in maniera clamorosa il bacino dei praticanti o puntare forte sui quei pochissimi che hanno le qualità per emergere, senza lamentarsi dell'eccessiva pressione cui sono sottoposti questi ragazzi che tradotto vuol dire una cosa che tutti sappiamo ovvero che per arrivare al top bisogna sputare sangue ogni giorno che Dio manda in terra, perché nello sport di alto livello non ti regala niente nessuno.
 

jacknipper

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Ballan da ragazzo non è stato un fenomeno, anzi ... è proprio questo che dovrebbe far riflettere, Ballan è passato a 25 anni ...
si ma di nuovo, a fronte di un caso raro, ce ne sono 10000 che si illudono e vengono illusi
con grave spreco di tempo, risorse e, magari, come dice bene @bradipus , senza avere la possibilità di provare altro a cui, magari, si è più portati
 

jacknipper

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Magari ci fossero 9999 giovani che si illudono di essere Ballan, saremo la nazione con il settore giovanile migliore del mondo.

Purtroppo i numeri sono drammaticamente inferiori.

Considerando tutto il 2021 in tutta Italia solo 848 ragazzi delle categorie giovanili (esordienti 244, allievi 346 e juniores 258) sono riusciti a piazzarsi una volta nei primi 5 di una gara (minimissimo sindacale per "illudersi di essere un Ballan). Quelli con almeno una vittoria sono ancora meno, solo in 303 in totale per tutte e tre le categorie.
In Italia ci sono poco meno di 1.800.000 ragazzi maschi nella fascia di età dai 13 ai 18 anni, il che vuol dire che solo lo 0,05% di essi pratica ciclismo su strada a livello competitivo.

Quindi con questi numeri c'è poco da star qui a menarla sul dente in meno o il dente in più. Se nel futuro prossimo vorremo vedere ancora ciclisti italiani pro in gruppo le strade da intraprendere a mio avviso sono due.
Allargare in maniera clamorosa il bacino dei praticanti o puntare forte sui quei pochissimi che hanno le qualità per emergere, senza lamentarsi dell'eccessiva pressione cui sono sottoposti questi ragazzi che tradotto vuol dire una cosa che tutti sappiamo ovvero che per arrivare al top bisogna sputare sangue ogni giorno che Dio manda in terra, perché nello sport di alto livello non ti regala niente nessuno.
le 2 cose non sono in contrasto, se educhi la massa a capire che non tutti possono essere Nibali ...
e l'unica via è spingere maggiormente sullo sport scolastico : i ragazzi devo imparare che lo sport è necessario, qualsiasi sport, sia al fisico che alla mente
 

Super Ciuk

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si ma di nuovo, a fronte di un caso raro, ce ne sono 10000 che si illudono e vengono illusi
con grave spreco di tempo, risorse e, magari, come dice bene @bradipus , senza avere la possibilità di provare altro a cui, magari, si è più portati

Si ma questo avviene in tutti gli sports, in primis ad esempio nel calcio dove su svariate miìgliaia di ragazzi ne escono pochissimi di professionisti, ma nel calcio se non hai i piedi buoni cìè poco da fare, nel ciclismo invece conta tantissimo la quantità e qualita del condizionamento, sopratutto per un giovane, se prendiamo due quidicenni che di base hanno un buon motore e uno viene gestito bene senza ricerca forsennata dei risultati, mentre l'altro viene spremuto come un limone, a 20-21 anni chi andrà più forte?
 

Lumi

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Considerando tutto il 2021 in tutta Italia solo 848 ragazzi delle categorie giovanili (esordienti 244, allievi 346 e juniores 258) sono riusciti a piazzarsi una volta nei primi 5 di una gara (minimissimo sindacale per "illudersi di essere un Ballan). Quelli con almeno una vittoria sono ancora meno, solo in 303 in totale per tutte e tre le categorie.
Su quante gare?
 

Super Ciuk

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Allargare in maniera clamorosa il bacino dei praticanti o puntare forte sui quei pochissimi che hanno le qualità per emergere, senza lamentarsi dell'eccessiva pressione cui sono sottoposti questi ragazzi che tradotto vuol dire una cosa che tutti sappiamo ovvero che per arrivare al top bisogna sputare sangue ogni giorno che Dio manda in terra, perché nello sport di alto livello non ti regala niente nessuno.

Ho quotato solo la parte finale perchè a mio avviso l'errore grave che fanno molti Ds del settore giovanile è proprio questo; spremere troppo i ragazzi in giovane età.
Il ciclismo su strada è un sport principalmente di resistenza, e spremere ragazzi 15-16-17 o 18 anni ...
 

Doppiomisto

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le 2 cose non sono in contrasto, se educhi la massa a capire che non tutti possono essere Nibali ...
e l'unica via è spingere maggiormente sullo sport scolastico : i ragazzi devo imparare che lo sport è necessario, qualsiasi sport, sia al fisico che alla mente

Ho messo due opzioni solo per una mera questione di forma, sapendo benissimo che la prima (quantomeno in Italia) non sarà percorribile, anzi il bacino da cui attingere per varie ragioni sarà sempre più piccolo.
 

tincone

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Sono d'accordo, il ciclismo purtroppo non avrà più i numeri di 30/40 anni fa, pericolosità, sacrifici, costi, trasferte, difficoltà delle ASD giovanili che sono sempre meno, i giovani preferiscono altri sport inutile girarci intorno, situazione, che almeno nella mia zona , coinvolge anche altri sport una volta molto popolari come il calcio dove le squadre giovanili hanno sempre più problemi di organico per mancanza di ragazzi
 

Maiella

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Focus Izalco Max
A mio avviso una soluzione sarebbe quella di addolcire i percorsi, mettere meno salite nelle gare, sopratutto le salite molto ripide costringoni gli atleti ad avere un altissimo rapporto peso/potenza e questo in un fisico in via di sviluppo non è certamente salutare.
Le gare juniores, almeno quelle storiche, di norma si corrono sugli stessi circuiti. Ho notato che i ragazzi vanno molto più forte, hanno medie e tempi molto più bassi e, cosa ancora più rilevante, arrivano freschi a tagliare il traguardo rispetto a 15-20 anni fa. Dalle mie parti si corre il Trofeo 1 maggio - città di Manoppello, gara juniores abbastanza famosa; posso dirti che la differenza é abbissale tra ciò che accadeva in gara fino a 15-20 anni fa, e ciò che accade oggi. Il percorso é lo stesso, i Km gli stessi, la categoria pure, ma le prestazioni non si possono paragonare. La sensazione che ho io é che addirittura i percorsi storici, per certe categorie sono diventati negli anni più facili a parità di dislivello e di Km.
 
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Super Ciuk

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Le gare juniores, almeno quelle storiche, di norma si corrono sugli stessi circuiti. Ho notato che i ragazzi vanno molto più forte, hanno medie e tempi molto più bassi e, cosa ancora più rilevante, arrivano freschi a tagliare il traguardo rispetto a 15-20 anni fa. Dalle mie parti si corre il Trofeo 1 maggio - città di Manoppello, gara juniores abbastanza famosa; posso dirti che la differenza é abbissale tra ciò che accadeva in gara fino a 15-20 anni, e ciò che accade oggi. Il percorso é lo stesso, i Km gli stessi, la categoria pure, ma le prestazioni non si possono paragonare. La sensazione che ho io é che addirittura i percorsi storici, per certe categorie sono diventati negli anni più facili a parità di dislivello e di Km.

il trofeo 1 maggio città di Manopello quest'anno è stato Elite - U23, non juniores ....

 

gigadeath

Cronoman
9 Giugno 2011
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Varie
Si ma questo avviene in tutti gli sports, in primis ad esempio nel calcio dove su svariate miìgliaia di ragazzi ne escono pochissimi di professionisti, ma nel calcio se non hai i piedi buoni cìè poco da fare, nel ciclismo invece conta tantissimo la quantità e qualita del condizionamento, sopratutto per un giovane, se prendiamo due quidicenni che di base hanno un buon motore e uno viene gestito bene senza ricerca forsennata dei risultati, mentre l'altro viene spremuto come un limone, a 20-21 anni chi andrà più forte?

So che è una domanda trappola, e mi piacerebbe rispondere che andrà più forte il tizio "ben gestito", ma... purtroppo non è vero.

A perfetta parità di genetica (che non esiste), a 20 anni andrà più forte il ragazzo che è stato condizionato più a lungo e più duramente, e che sarà stato spinto dalle squadre sui palcoscenici che contano. Il ragazzo gestito in modo più "sciallato" quei palcoscenici probabilmente non li vedrà neanche, se non altro perchè non sarà passato da quegli ambienti che ti possono far fare il salto ma che purtroppo pretendono tanto, tanto, tanto dai ragazzi.

(il problema al massimo si pone dai 26 in su, quando magari ti ritrovi bruciato sì, ma di testa)
 

Ser pecora

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dove capita
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Infatti, meglio scoprire subito se non hai il motore giusto piuttosto che vivere di illusioni.
Tra gli U11 (bambini di 9-10 anni) se non fai almeno 30kmh di media (su circa 10km di percorso) i primi ti doppiano da una a due volte, quindi lo scopri abbastanza presto :-)xxxx

ovviamente crescendo le cose possono cambiare molto, ma se becchi 2 giri a gara le motivazioni vanno sottoterra molto presto e facilmente si mettono a fare altro
 

Doppiomisto

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Ho quotato solo la parte finale perchè a mio avviso l'errore grave che fanno molti Ds del settore giovanile è proprio questo; spremere troppo i ragazzi in giovane età.
Il ciclismo su strada è un sport principalmente di resistenza, e spremere ragazzi 15-16-17 o 18 anni ...

Forse lo era una volta uno sport prettamente di resistenza.
Ormai tolte le monumento e qualche (sempre meno) tappa nei GT trovare percorsi sopra i 200 Km è praticamente impossibile.
 

pedalone della bassa

Otztaler inside
9 Ottobre 2013
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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
le 2 cose non sono in contrasto, se educhi la massa a capire che non tutti possono essere Nibali ...
e l'unica via è spingere maggiormente sullo sport scolastico : i ragazzi devo imparare che lo sport è necessario, qualsiasi sport, sia al fisico che alla mente
io direi, che in primis, ai ragazzi devono insegnare

e
qui bisognerebbe andare all'origine del problema, ovvero federazione (con istruzione nelle scuole per esempio......)

ma poi, dove vogliamo andare, se due anni fà, si andava dicendo ceh fare attività fisica, in solitaria era proibito ect ect
invece che incentivare l'attività motoria, e la conseguente salute psico/fisica