Storia L'evoluzione delle bici da corsa 2013-2023

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thornn

Pedivella
16 Novembre 2020
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trek
Questo è lapalissiano, sebbene abbia la netta impressione che (direi dall’ultimo ventennio, lustro più lustro meno), mentre da una parte la bici è diventata un fenomeno mainstream (con ulteriore – gradevole - segmentazione della specializzazione del mezzo stesso), dall’altra osservo come sia considerata come “il golf del XXI secolo”. Esagero*?

*Edit: considera i prezzi elencati nelle bici del 2013 ed aggiungi un’inflazione dell’11% - Rimarrai sorpreso dal numero finale, rispetto al prezzo attuale.
inflazione all'11% vale solo per il 2022, negli anni precedenti si attestava tra l'1 ed il 2% con qualche caso spot di deflazione, se non ricordo male
 
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Ser pecora

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16 Aprile 2004
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ma arriva massimo a 6,8, (la mia che è la sl3 è 6,8 esatti completa di tutto anche il contakm cateye quello minuscolo), quindi il 6,6 kg dichiarato della sl4 è veritiero mentre quello della sl7 non lo è, mettila come vuoi
La SL7 è comprensiva pure di Powermeter, senza contare che monta copertoni da 26mm, mentre la SL4 dubito andasse oltre i soliti 23mm, quindi forse alla fine non sarà 6,6kg come dichiarato, ma alla fine tra le due ci balla poco in realtà.
 

makkio

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27 Agosto 2014
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Wilier Evasion
interessante notare come la bianchi infinito 2023, una bici carbon da quasi 5000 euro, pesi quasi quanto la mia wilier in alluminio di DICIASSETTE anni fa. E neanche a parità di montaggio visto che la mia non è nemmeno full ultegra :mrgreen:

Secondo me l'unica innoviazione realmente degna di questo nome sono stati i freni a disco. Ah, e i prezzi doppi, naturalmente.
 
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trecow

Gregario
25 Maggio 2012
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Trek Domane 5.2
Per me tra quelle elencate l'unica evoluzione vera è stata il passaggio cavi totalmente integrato, rende la bici veramente più figa e che mi fa venire voglia di cambiarla. Non certo l'elettronico, o i freni a disco o le nuove colorazioni (ecco, queste mediamente mi sembrano più wow di quelle di 10 anni fa). Ah l'altra super innovazione sono i device (mi accodo a chi lo ha già detto): VARIA (in primis, vera rivoluzione), misuratore di potenza (se vuoi allenarti con metodo, se no non serve ad una m…..a), device con la possibilità di seguire i percorsi passo passo e l'indicazione delle salite. Non mi pronuncio più sui prezzi… (caad12 full ultegra comprata a febbraio 2016 pagata 1.800 euro, se la vuoi ora - caad13- siamo sui 3.000…).

 

Cyboraf

Scalatore
11 Giugno 2012
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Wilier SLR 0 su Ultegra Elettrico - Vetta Acciao su Campy
Il ciclista è una categoria strana.....in 10 anni è aumentato il prezzo di pari passo col peso, 10 anni fa tutti si lamentavano del peso ma non del prezzo, ora tutti si lamentano del prezzo ma non del peso, chi prima osannava il peso ora osanna i freni a disco e i cambi elettronici.....mah....!!!!!
essi sono d'accordissimo con te: per anni ci hanno gonfiato la testa sulla leggerezza del mezzo.. ora d' improvviso si viene a pagare un prezzo indicibile per una bici da 8kg
 
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charlietrotter

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8 Febbraio 2011
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vbr066 + og evkin cf025 disc + wcb r 085
Le nuove bici non mi piacciono ne' come linea (no aero e no i pendenti bassi, grazie), ne' come concezione (cavi completamente integrati e una torre di controllo come continuazione del tubo sterzo, no grazie), ne' come trasmissione (elettronica no grazie, al massimo il gps...), ne' come costi (oltre al costo d'acquisto la bici sta diventando come una moto, in cui la manutenzione rappresenta una buona fetta dei ricavi per il settore, in quanto l'utilizzatore medio non puo' piu' fare il "fai da te" o non ne' ha il tempo).
Sara' che sono ormai di mezza eta' (52/53), e che detesto anche il settore automotive "moderno" e tutta le pseudo tecnologia che si porta dietro, cercare di proporre lo stesso anche alla bicicletta, mi fa incacchiare.
MA non credo di essere l'unico che la pensa cosi'. E non solo perche' siamo degli irriducibili nostalgici o squattrinati (non c'entrano i soldi in realta', la questione e' diversa).
Credo che sia perche' il ciclismo ha una storia, un background anche culturale che nasce prima del motore a scoppio e fa della bicicletta un veicolo per spostamenti (ludici o no) facile, economico, ecologico, rivoluzionario, e nello sport epico.
Quale mezzo vi fa fare 10 metri con una pedalata, quale veicolo con un piccolo movimento rotatorio della gamba vi sposta per mt. e poi km. il tutto a costo zero o quasi. E un veicolo fantastico nella sua semplicita' ed economia.
Vedere come, l'industria il mercato etc,etc, si sia accorto dei potenziali margini di guadagno del settore bici e che ne stia piano piano snaturando e complicando la sua semplicita' e natura proponendo soluzioni pseudo necessarie anche per i modelli di fascia medio bassa fa un po' tristezza; ci fa capire infatti come siamo schiavi del consumismo frullati in un vortice che ci porta a comprare, cambiare, rinnovare senza in realta' accorgerci che quello che abbiamo gia' puo' essere sufficiente e renderci felici in sella alla ns. bici. Come se il ciclista/consumatore medio debba essere per forza convinto (rassegnarsi?) ad utilizzare una bici in carbonio con elettronica interconnessa con app, misuratori di potenza, ruote tubeless, freni disco e cavi occultati nel telaio (o wireless). Qualcuno dira' che puoi anche fare a meno di tutta questa roba. Gia': ma non puoi piu' comprare una Fiat Punto 1200 4 cilindri a benzina, senza plug/ibrid, caz e sdaz vari in concessionaria al giorno d'oggi (Infatti la mia ha 21 anni e quando schiatta faccio a meno dell'auto o ne cerco una usata uguale). Lo stesso per la bici: non puoi comprare una bici di media gamma in negozio che non abbia molte o tutte le cose di cui sopra.
Ma mentre dell'auto posso farne a meno, della bici NO.
Io non mi rassegno pero'; faro' scorte di telai, gruppi meccanici e ruote. Un copertone clincher, 4 pattini per i freni, un filo del cambio in acciaio, una catena, una guaina penso che li trovero' sempre...una batteria efficente per il cambio elettronico di qualche anno fa non credo........
 
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thornn

Pedivella
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trek
Le nuove bici non mi piacciono ne' come linea (no aero e no i pendenti bassi, grazie), ne' come concezione (cavi completamente integrati e una torre di controllo come continuazione del tubo sterzo, no grazie), ne' come trasmissione (elettronica no grazie, al massimo il gps...), ne' come costi (oltre al costo d'acquisto la bici sta diventando come una moto, in cui la manutenzione rappresenta una buona fetta dei ricavi per il settore, in quanto l'utilizzatore medio non puo' piu' fare il "fai da te" o non ne' ha il tempo).
Sara' che sono ormai di mezza eta' (52/53), e che detesto anche il settore automotive "moderno" e tutta le speudo tecnologia che si porta dietro, cercare di proporre lo stesso anche alla bicicletta, mi fa incacchiare.
MA non credo di essere l'unico che la pensa cosi'. E non solo perche' siamo degli irriducibili nostalgici o squattrinati (non c'entrano i soldi in realta', la questione e' diversa).
Credo che sia perche' il ciclismo ha una storia, un background anche culturale che nasce prima del motore a scoppio e fa della bicicletta un veicolo per spostamenti (ludici o no) facile, economico, ecologico, rivoluzionario, e nello sport epico.
Quale mezzo vi fa fare 10 metri con una pedalata, quale veicolo con un piccolo movimento rotatorio della gamba vi sposta per mt. e poi km. il tutto a costo zero o quasi. E un veicolo fantastico nella sua semplicita' ed economia.
Vedere come, l'industria il mercato etc,etc, si sia accorto dei potenziali margini di guadagno del settore bici e che ne stia piano piano snaturando e complicando la sua semplicita' e natura proponendo soluzioni pseudo necessarie anche per i modelli di fascia medio bassa fa un po' tristezza; ci fa capire infatti come siamo schiavi del consumismo frullati in un vortice che ci porta a comprare, cambiare, rinnovare senza in realta' accorgerci che quello che abbiamo gia' puo' essere sufficiente e renderci felici in sella alla ns. bici. Come se il ciclista/consumatore medio debba essere per forza convinto (rassegnarsi?) ad utilizzare una bici in carbonio con elettronica interconnessa con app, misuratori di potenza, ruote tubeless, freni disco e cavi occultati nel telaio (o wireless). Qualcuno dira' che puoi anche fare a meno di tutta questa roba. Gia': ma non puoi piu' comprare una Fiat Punto 1200 4 cilindri a benzina, senza plug/ibrid, caz e sdaz vari in concessionaria al giorno d'oggi (Infatti la mia ha 21 anni e quando schiatta faccio a meno dell'auto o ne cerco una usata uguale). Lo stesso per la bici: non puoi comprare una bici di media gamma in negozio che non abbia molte o tutte le cose di cui sopra.
Ma mentre dell'auto posso farne a meno, della bici NO.
Io non mi rassegno pero'; faro' scorte di telai, gruppi meccanici e ruote. Un copertone clincher, 4 pattini per i freni, un filo del cambio in acciaio, una catena, una guaina penso che li trovero' sempre...una batteria efficente per il cambio elettronico di qualche anno fa non credo........
sposo internamente il tuo pensiero (sarò che vado anche io per i 51) . ormai un po' in tutti i settori l'avanzamento tecnologico fuibile dall'utente medio e fine a se stesso e da un pezzo non è più progresso (nel senso di miglioramento della condizione umana)
 

valter65

Gregario
11 Febbraio 2012
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latina
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giant propel
specialized unica che comprerei anche vecchia di 10 anni
prendo spunto dal tuo post : grande !! io infatti due anni fa ho scovato in Usa un telaio Venge mod 2013 mai montato e l'ho comprata subito :-) !! (oltretutto potendo ancora utilizzare gruppi e ruote che avevo in uso altri telai)
in generale : per il resto cambio elettronico tutta la vita e per quello che riguarda i freni sono nato e vissuto con i rim : semplicemente non sento la necessità bruciante di passare al disco e dover cambiare telaio e parco ruote . Sicuramente apprezzo la pulizia estetica delle attuali bici a disco e personalmente adoro la nuova Madone . Sui costi ...non mi pronuncio :-)
 

stambecco

Maglia Gialla
14 Giugno 2005
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cane sciolto
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si
La SL7 è comprensiva pure di Powermeter, senza contare che monta copertoni da 26mm, mentre la SL4 dubito andasse oltre i soliti 23mm, quindi forse alla fine non sarà 6,6kg come dichiarato, ma alla fine tra le due ci balla poco in realtà.

ascolta le ho e quindi parlo per esperienza diretta

in ogni caso, anche solo smontando le bici e lasciando perdere telai (che hanno sicuramente un peso molto simile) e ruote abbiamo il red meccanico che pesava circa 1800 grammi e quello elettronico che ne pesa 2400/2500, quindi solo di gruppo, considerando tutto possiamo stimare circa 500 grammi

poco o molto risulta essere personale, miglioramenti utili o inutili come gomme più larghe e freni che vanno meglio anche, in ogni caso se vogliamo sostenere che in 10 anni pesano simili e costano simili sosteniamolo, a me poi frega nulla sinceramente
 
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Ser pecora

Diretur
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Vedere come, l'industria il mercato etc,etc, si sia accorto dei potenziali margini di guadagno del settore bici e che ne stia piano piano snaturando e complicando la sua semplicita' e natura proponendo soluzioni pseudo necessarie anche per i modelli di fascia medio bassa fa un po' tristezza; ci fa capire infatti come siamo schiavi del consumismo

Mah...la storia della bici è stata veramente sempre connotata da questo ideale di purezza e minimalismo? A me non pare proprio.
Da quando è diventata una realtà a metà '800 attorno alla bici si è creata rapidamente un'industria che per dimensioni ed estensione era l'equivalente dell'automotive oggi. Negli Usa, nel primo decennio del '900 il numero di brevetti depositati per il mondo ciclo era il doppio di tutti gli altri brevetti depositati globalmente.
Tra la metà dell'800 ed i primi del '900 sono nate tutte le gare importanti che ci sono ancora oggi, e tutte per promuovere qualcosa (giornali perlopiù).

Sempre in quel periodo l'industria ha proposto l'impossibile dal punto di vista tecnico: trasmissioni epicicloidali, cardaniche, bici elettriche etc.etc..

Diciamo piuttosto che oggi tanti vedono "snaturata" la bici per come l'hanno conosciuta loro da giovani, ovvero la bici da corsa com'era tra gli anni '60 e '90 circa. Ma quella non è LA bici. E' una bici da corsa che andava bene per lo scopo per cui era proposta cosi con le conoscenze dell'epoca.

Di fatto, oggi, la platea di ciclisti è aumentata moltissimo rispetto quegli anni, proprio perché non è più un mezzo specialistico per gareggiare basta. E se devo mettere in sella il signor Pino per fargli fare il giro domenicale le varie gomme larghe, freni a disco, cambi semplici da utilizzare, rapporti e geometrie adatte aiutano solo.

Poi possiamo anche avere nostalgia di quando la bici erano i tubolari da 19mm e si faceva tutto col 52-42., ma è un altro discorso* :-o

* idem il prezzo, anche se è sempre legato al tipo di clientela che si è creata nel tempo
 

Ser pecora

Diretur
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se vogliamo sostenere che in 10 anni pesano simili e costano simili sosteniamolo, a me poi frega nulla sinceramente

No, non voglio sostenere quello. Sostengo che la sl7 top non pesa poi tanto più della sl4 dell'epoca.
Il che non vuol dire che TUTTE le bici odierne pesano uguale a quelle di 10 anni fa. Tantomeno che costano uguale....
I pesi della media gamma sono aumentati parecchio.

Non è che per martellare sempre le 2 cose di cui uno è convinto bisogna mischiare il caso particolare con quello generale.
 
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lap74

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Scott Addict Gravel Tuned Sram Force AXS monocorona
Mah...la storia della bici è stata veramente sempre connotata da questo ideale di purezza e minimalismo? A me non pare proprio.
Da quando è diventata una realtà a metà '800 attorno alla bici si è creata rapidamente un'industria che per dimensioni ed estensione era l'equivalente dell'automotive oggi. Negli Usa, nel primo decennio del '900 il numero di brevetti depositati per il mondo ciclo era il doppio di tutti gli altri brevetti depositati globalmente.
Tra la metà dell'800 ed i primi del '900 sono nate tutte le gare importanti che ci sono ancora oggi, e tutte per promuovere qualcosa (giornali perlopiù).

Sempre in quel periodo l'industria ha proposto l'impossibile dal punto di vista tecnico: trasmissioni epicicloidali, cardaniche, bici elettriche etc.etc..

Diciamo piuttosto che oggi tanti vedono "snaturata" la bici per come l'hanno conosciuta loro da giovani, ovvero la bici da corsa com'era tra gli anni '60 e '90 circa. Ma quella non è LA bici. E' una bici da corsa che andava bene per lo scopo per cui era proposta cosi con le conoscenze dell'epoca.

Di fatto, oggi, la platea di ciclisti è aumentata moltissimo rispetto quegli anni, proprio perché non è più un mezzo specialistico per gareggiare basta. E se devo mettere in sella il signor Pino per fargli fare il giro domenicale le varie gomme larghe, freni a disco, cambi semplici da utilizzare, rapporti e geometrie adatte aiutano solo.

Poi possiamo anche avere nostalgia di quando la bici erano i tubolari da 19mm e si faceva tutto col 52-42., ma è un altro discorso* :-o

* idem il prezzo, anche se è sempre legato al tipo di clientela che si è creata nel tempo
Io credo che tu abbia centrato il punto, ho l'impressione che la bici che fino ad una ventina di anni fa era uno sport per tutti o quasi stia pian piano diventando uno sport di elite, principalmente a causa dei prezzi delle nuove bici. Le innovazioni tecnologiche sembrano fatte più per giustificare questi prezzi piuttosto che il contrario.
Come dicevo non può essere il freno a disco a giustificare un aumento del 20/30% del listino, considerato che si usa da oltre 10 anni nella mtb e le mtb non sono aumentate così tanto.
Oppure non si capisce come una bici da strada possa costare più di una mtb pari gamma considerato che queste ultime sono ben più complesse (vedi sospensioni e telescopico oltre ai già citati freni a disco).
E' evidente che a farla da padrone non è più l'ufficio R&D ma quello del marketing, ovvero ci vogliono far strapagare cose che così eccezionali non sono.
 

Ser pecora

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Io credo che tu abbia centrato il punto, ho l'impressione che la bici che fino ad una ventina di anni fa era uno sport per tutti o quasi stia pian piano diventando uno sport di elite, principalmente a causa dei prezzi delle nuove bici. Le innovazioni tecnologiche sembrano fatte più per giustificare questi prezzi piuttosto che il contrario.
Come dicevo non può essere il freno a disco a giustificare un aumento del 20/30% del listino, considerato che si usa da oltre 10 anni nella mtb e le mtb non sono aumentate così tanto.
Oppure non si capisce come una bici da strada possa costare più di una mtb pari gamma considerato che queste ultime sono ben più complesse (vedi sospensioni e telescopico oltre ai già citati freni a disco).
E' evidente che a farla da padrone non è più l'ufficio R&D ma quello del marketing, ovvero ci vogliono far strapagare cose che così eccezionali non sono.

Il mio punto è un altro pero' :-)xxxx

In quegli anni la bici da corsa era una cosa per una clientela molto specifica, di gente che correva in bici. O di gente che aveva smesso di correre (giovanili, etc..).
Da allora sempre più gente si è avvicinata al tipo di ciclismo: "competitivo, ma non troppo". Basti pensare al fenomeno delle Granfondo. Alla Oetztaler o MDD di 30 anni fa c'erano 4 gatti. Oggi c'è la lotteria italia per iscriversi....

Non è che 40 anni fa non ci fossero le bici da califfi che costavano come una moto:

Screenshot 2023-01-30 alle 11.07.09.jpg

Ma erano cose per super-appassionati con la grana. Non le vedevi certo alle gare tra i capannoni in paese. Perché quelle erano gare a cui non partecipava il notaio o il dentista. Il ciclismo non era uno sport per quella fascia sociale.

E' cambiata la clientela e l'industria si è ri-orientata.
Non è "il marketing" che fa chissà quali cose losche. anzi, si è solo adattato a promuovere quello che la gente compra. E' la gente che compra che è cambiata, oltre che le bici. Infatti, se prendiamo il micro-campione di gente che scrive qui, si vede che i piu' scontenti dei cambiamenti sono persone di mezza età...:oold:

Al cliente di oggi, che si avvicina per la prima volta al ciclismo, gliene frega niente di com'era la bici negli anni '70, e se salisse sopra una la troverebbe un cesso inguidabile con dei rapporti demenziali.
 
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Cyboraf

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MA non credo di essere l'unico che la pensa cosi'. E non solo perche' siamo degli irriducibili nostalgici o squattrinati (non c'entrano i soldi in realta', la questione e' diversa).
Credo che sia perche' il ciclismo ha una storia, un background anche culturale che nasce prima del motore a scoppio e fa della bicicletta un veicolo per spostamenti (ludici o no) facile, economico, ecologico, rivoluzionario, e nello sport epico.
Quale mezzo vi fa fare 10 metri con una pedalata, quale veicolo con un piccolo movimento rotatorio della gamba vi sposta per mt. e poi km. il tutto a costo zero o quasi. E un veicolo fantastico nella sua semplicita' ed economia.
Vedere come, l'industria il mercato etc,etc, si sia accorto dei potenziali margini di guadagno del settore bici e che ne stia piano piano snaturando e complicando la sua semplicita' e natura proponendo soluzioni pseudo necessarie anche per i modelli di fascia medio bassa fa un po' tristezza; ci fa capire infatti come siamo schiavi del consumismo frullati in un vortice che ci porta a comprare, cambiare, rinnovare senza in realta' accorgerci che quello che abbiamo gia' puo' essere sufficiente e renderci felici in sella alla ns. bici. Come se il ciclista/consumatore medio debba essere per forza convinto (rassegnarsi?) ad utilizzare una bici in carbonio con elettronica interconnessa con app, misuratori di potenza, ruote tubeless, freni disco e cavi occultati nel telaio (o wireless). Qualcuno dira' che puoi anche fare a meno di tutta questa roba. Gia': ma non puoi piu' comprare una Fiat Punto 1200 4 cilindri a benzina, senza plug/ibrid, caz e sdaz vari in concessionaria al giorno d'oggi (Infatti la mia ha 21 anni e quando schiatta faccio a meno dell'auto o ne cerco una usata uguale). Lo stesso per la bici: non puoi comprare una bici di media gamma in negozio che non abbia molte o tutte le cose di cui sopra.
Ma mentre dell'auto posso farne a meno, della bici NO.
Io non mi rassegno pero'; faro' scorte di telai, gruppi meccanici e ruote. Un copertone clincher, 4 pattini per i freni, un filo del cambio in acciaio, una catena, una guaina penso che li trovero' sempre...una batteria efficente per il cambio elettronico di qualche anno fa non credo........
Non sono d'accordo: di più!!!!
Hai reso benissimo il concetto . sostanzialmente ci stanno prendendo per i fondelli, ovvero il marketing sta facendo del suo meglio per rovinare anche la bici: che come dici tu deve essere la semplicità e l' economicità resa mezzo meccanico.
Faccio un esempio sapendo di cosa parlo ed anche perché pur essendo un amante dell' acciaio ho anche una bici in carbonio
Prendiamo la top di gamma wilier di qualche anno fa : Wilier Zero.7
Prendiamo l' attuale top di gamma : Wilier slr0.
Entrambe nate per la salita entrambe molto reattive su quel terreno.
Confrontiamole!
La wilier zero7 montata con gruppo campagnolo chorus 11 e ruote shamal stava tranquillamente sotto i 7 kg o al piu nel suo intorno.
Una wilier 0slr con gruppo media gamma diciamo ultegra di2 e ruote r0 carbon disk, quindi allestita in maniera analoga,
pesa tranquillamente 800 gr in più e costa decisamente di più circa (3000-3500 euro.)
Che beneficio ho io utente finale, a parte l' utilizzo di giocattolini come il cambio elettronico (che se poi si pianta durante il giro non lo muovi più) e qualche soluzione estetica ma non pratica come l' integrazione totale dei cavi?
Gli stessi freni a disco aggiungono un bel po' di peso e di complicazione in fase di manutenzione.
Cambiate le pastiglie e poi ditemi quanto costano, per non parlare dello sferragliamento delle pinze su disco e la necessità per questo di regola e le prime spesso (quello se non altro è facile)
E credete che la wilier 0slr sia piiù "veloce" della Zero.7?
 

Cyboraf

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Un'ultima cosa sulla questione peso: è vero che una volta era IL parametro per una bici. Ed oggi sono più pesanti per forza di cose, tra cavi interni, elettronica, freni a disco e copertoni da 25-28mm.

Ma con le bici odierne si va più piano? A vedere i pro non sembrerebbe....
Ma neanche più forte se paragoni le medie e su questo ci sarebbe da aprire un dibattito da cui non si potrebbe ricavare una risposta sicura: fra mezzi, preparazione e cura dell' alimentazione odierna nell' ambito WT, rispetto agli stessi aspetti di 30 anni fa c'è un abisso. Allora viene da chiedersi come mai non ci siano differenze abissali e forse neppure minime nelle prestazione di ora rispetto a quelle di allora, se non fosse che esiste la solita incognita doping di cui non è dato sapere.
Sono d'accordo con te quando dici che la clientela è cambiata e che i "nostalgici" sono per lo più persone di più di 50 anni, ma è pur vero che a volte l' età non è solo rimpianto ma anche esperienza e saggezza.
Tuttavia a fronte di evoluzioni, al di fuori di ogni dubbio, utili alla fruizione della bici da corsa al grande pubblico, pedali automatici, freni più efficienti (non parlo necessariamente di disk) e scala di rapporti più "umana", corone compact e semi-compact, esistono soluzioni imposte che cosi utili non sono, nè cosi necessarie ( per me elettronico, disco , forme aero ecc ecc ecc). Inoltre il trend dei costi è al rialzo e non solo per la congiuntura sfavorevole che come sempre è una scusa, passata la quale, indietro non si torna. Ormai una bassa gamma non viene via ameno di 2500.. e una mediogamma non fatica ad assestarsi attorno ai 5000
Insomma prezzi decisamente più elevati, contenuti non del tutto necessari o utili e peso aumentato :sinceramente se non è potenza del marketing, non so quale altra possa essere la motivazione di questa situazione
 
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lap74

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Un'ultima cosa sulla questione peso: è vero che una volta era IL parametro per una bici. Ed oggi sono più pesanti per forza di cose, tra cavi interni, elettronica, freni a disco e copertoni da 25-28mm.

Ma con le bici odierne si va più piano? A vedere i pro non sembrerebbe....
bhe no le bici dei prof pesavano 6,8 kg 20 anni fa come oggi, la differenza è che oggi sono più rigide e aerodinamiche (soprattutto le ruote) e quindi vanno più forte.
 
Stato
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