News Vingegaard schianta tutti e consolida la maglia gialla

longjnes

Maglia Rosa
10 Luglio 2008
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Gianni2
vado OT, giacchè l'argomento su cui si stava dibattendo è un altro, ma ti giro un'interessante commento di un amico che è dentro una squadra continental:

"Quest'anno con (alcune centinaia di migliaia di) euro di budget in (squadra continental) riescono si e no ad andare a correre e finire le corse.

GF e cagate varie hanno fagocitato il mercato delle sponsorizzazioni e non ci sono più risorse per chi avvia i giovani allo sport.

Fare una corsa juniores attorno al campanile oggi, se ti va bene, non ti costa meno di 8mila euri

Manca poi una programmazione moderna, manca la multidisciplinarietà, ci sono troppi procuratori che pensano di aver scovato il campione di turno.
Molti hanno il procuratore da allievi (15/16 anni), perché se vanno un minimo più degli altri, cercano lo squadrone di turno.

Dovrebbero fare meno corse del cazzo e più qualità. Già da juniores tagli dieci corse all'anno e con quello che risparmi li porti al nord a prendere vento e cotês

Ci sono programmi Erasmus studio-sport che lasciano valangate di soldi non richiesti perché tanti nemmeno lo sanno.
E la maggior parte di chi corre nelle giovanili, studia."
il discorso che facevo io era un altro, in italia c'è un grande movimento ciclo a livello amatoriale, un movimento che rispetto ad altre nazioni (dove si pu parlare più di cicloturismo) strizza l'occhio anche all'agonismo. questo vuol dire che nel dna del popolo italiano la bici esiste ed esiste pure l'agonismo. e se esiste è veramente strano che non riescono ad emergere giovani.
siamo addirittura presenti con buoni risultati a livello internazionale su atletica, nuoto, tennis, pallavolo, basket ecc e non su ciclismo, sport all'aperto chiavato per un paese come il nostro e con tantissimi praticanti. la vedo una distonia.
 

sembola

Velocista
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il discorso che facevo io era un altro, in italia c'è un grande movimento ciclo a livello amatoriale, un movimento che rispetto ad altre nazioni (dove si pu parlare più di cicloturismo) strizza l'occhio anche all'agonismo. questo vuol dire che nel dna del popolo italiano la bici esiste ed esiste pure lagonismo. e se esiste è veramente strano che non riescono ad emergere giovani.
Strizzare l'occhio all' agonismo e praticare l'agonismo sono due cose completamente diverse. Da una parte si fa agonismo, dall'altra si gioca a fingersi agonisti (con gradazioni diverse nel fingere, da chi gioca effettivamente a chi si dopa per giocare).


siamo addirittura presenti su atletica, tennis, pallavolo, basket ecc e non su ciclismo, sport all'aperto chiavato per un paese come il nostro e con tantissimi praticanti. la vedo una distonia.

Non basta il clima per praticare il ciclismo, servono anche strade dove non si rischia la vita. E' inevitabile che la gente preferisca mandare i figli in palestra o su un campo scuola piuttosto che per strada.
 

leandro_loi

Velocista
20 Luglio 2019
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siamo addirittura presenti con buoni risultati a livello internazionale su atletica, nuoto, tennis, pallavolo, basket ecc e non su ciclismo, sport all'aperto chiavato per un paese come il nostro e con tantissimi praticanti. la vedo una distonia.
A livello di ciclismo su pista per esempio siamo fra le prime nazioni al mondo.
Per esempio siamo campioni europei juniores nel quartetto di inseguimento sia uomini che donne. Ma ci interessa così tanto che non lo sa praticamente nessuno. Mentre tante altre nazioni (l'Inghilterra in primis) porta molto più in palmo di mano di noi i risultati che ottiene in pista.
Qualsiasi vittoria italiana di ciclismo che non sia un grande giro a tappe viene rapidamente dimenticata dagli italiani stessi.
 

Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
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Colnago V3Rs
Se hai il sospetto che la competizione sia falsata, che sfizio c'è a guardarla? La domanda che mi/ti pongo è questa. Ti resterà sempre il dubbio che non ti permetterà di godere della grande impresa (come sta avvenendo in questo momento, visto che siamo qui a parlarne). A meno che la speranza non sia quella del carneade che una volta su cento batte il campione imbroglione, e ci si esalta per quello.

Spero di aver chiarito il pensiero e, soprattutto, spero che il tutto non diventi come il calcio, che continua a muovere le folle (ahimè, presente) malgrado l'evidente marcio che c'è
Sarebbe meglio dire non ho la certezza,. Mi piacerebbe fosse tutto vero, fino a prova contraria
 
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gasht

Maglia Amarillo
6 Febbraio 2005
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con gruppi shimano
Ho imparato una cosa nuova, del bicarbonato sapevo, che una disidratazione controllata favorisse la prestazione invece non lo sapevo, anzi pensavo che la disidratazione fosse un male sempre e comunque
Dal bere tanto si e' tornati a bere solo quanfo si ha sete. Spremuta di meningi non da poco.

Quando leggo della barbabietola e del succo di mirtillo che increme ta la prestazione porto la mano al revolverino.
 
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Lumi

Scalatore
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il discorso che facevo io era un altro, in italia c'è un grande movimento ciclo a livello amatoriale, un movimento che rispetto ad altre nazioni (dove si pu parlare più di cicloturismo) strizza l'occhio anche all'agonismo. questo vuol dire che nel dna del popolo italiano la bici esiste ed esiste pure l'agonismo. e se esiste è veramente strano che non riescono ad emergere giovani.
siamo addirittura presenti con buoni risultati a livello internazionale su atletica, nuoto, tennis, pallavolo, basket ecc e non su ciclismo, sport all'aperto chiavato per un paese come il nostro e con tantissimi praticanti. la vedo una distonia.
Il discorso avrebbe anche senso se non fosse che di amatori giovani (sotto i 18 anni) che poi possono andare verso il professionismo io non ne vedo tanti, gli amatori sono principalmente "anziani", oramai fuori dall'età per una carriera da pro.

Poi il tema ciclismo meno attrattivo per i giovani rispetto ad altri sport secondo me dipende dal costo e dal pericolo delle nostre strade che scoraggiano i genitori a spingere i figli in questa direzione.
 
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Lumi

Scalatore
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Colnago V3Rs
Dal bere tanto si e' tornati a bere solo quanfo si ha sete.

Quando leggo della barbabietola e del succo di mirtillo che increme ta la prestazione porto la mano al revolverino.
Io tutte le mattine bevo da anni 100 ml di succo di mirtillo puro, perchè mi piace, non sapevo fosse utile alla prestazione ... sinceramente non mi sembra mi faccia andare più forte.

Ma non poteva essere coca cola?
 

Zugnajima#11

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Dal bere tanto si e' tornati a bere solo quanfo si ha sete. Spremuta di meningi non da poco.

Quando leggo della barbabietola e del succo di mirtillo che increme ta la prestazione porto la mano al revolverino.
Io ho scritto succo di mirtilli non per la prestazione ma magari per reintegrare meglio dopo la crono...
 

cezar23

Apprendista Passista
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A livello di ciclismo su pista per esempio siamo fra le prime nazioni al mondo.
Per esempio siamo campioni europei juniores nel quartetto di inseguimento sia uomini che donne. Ma ci interessa così tanto che non lo sa praticamente nessuno. Mentre tante altre nazioni (l'Inghilterra in primis) porta molto più in palmo di mano di noi i risultati che ottiene in pista.
Qualsiasi vittoria italiana di ciclismo che non sia un grande giro a tappe viene rapidamente dimenticata dagli italiani stessi.
In Inghilterra la pista è anche legata al clima, ma negli utlimi anni l'atleta più forte, Pidcock non ha fatto pista (anche per struttura fisica) ma pratica tutte le discipline del ciclismo all'aperto e con grande successo. Merito del suo fisico ma anche della Trinity squadra davvero importante come vivaio.
In italia abbiamo buoni atleti nell'XCO, il campione mondiale U23 è Italiano ad esempio, e non è poco.
Servono investimenti e al momento grandi gruppi italiani non ce ne sono, purtroppo.
 

Ser pecora

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Se vivi questo dubbio, non ha senso seguire questo sport allora. È come se andassi a fare la spesa ed avessi il dubbio che il bottegaio ti imbrogli ogni volta. Immagino cambieresti negozio.

Il punto è che questo dubbio non lo vivono solo gli amatori dal divano. L'Équipe oggi ha pubblicato un articolo in cui hanno raccolto testimonianze di DS, corridori e rappresentanti di corridori, purtroppo solo come fonti anonime (tutti francesi probabilmente), ma difficilmente sono cose inventate, ed il dubbio ce l'hanno tutti: "ci prendono per coglioni", "non abbiamo fatto lo stesso percorso", "fa pena per il ciclismo", "gli scarti cronometrici sono incredibili", etc.etc...

Possiamo dirgli anche a loro di non seguire più questo sport? No, loro sono li, lo fanno uguale, ma i dubbi li hanno. alla fine la conclusione è "non si sa se legale o illegale, ma qualcosa in più c'è".
E tra l'altro se è legale, tanto di cappello.

Anche perché poi siamo seri, non è che alla Jumbo volano perché prendono 120gr/cho/h mentre gli altri mettono la porchetta nella borraccia....
Il tizio che per primo ha sperimentato gli alti intake di cho e resi standard è Tim Podlogar (sloveno) che è anche il nutrizionista della Bora....

Alla fine pure quelli che sono li a correre si dicono le stesse cose che ci diciamo noi divanisti, niente piû.
 

cezar23

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Il punto è che questo dubbio non lo vivono solo gli amatori dal divano. L'Équipe oggi ha pubblicato un articolo in cui hanno raccolto testimonianze di DS, corridori e rappresentanti di corridori, purtroppo solo come fonti anonime (tutti francesi probabilmente), ma difficilmente sono cose inventate, ed il dubbio ce l'hanno tutti: "ci prendono per coglioni", "non abbiamo fatto lo stesso percorso", "fa pena per il ciclismo", "gli scarti cronometrici sono incredibili", etc.etc...

Possiamo dirgli anche a loro di non seguire più questo sport? No, loro sono li, lo fanno uguale, ma i dubbi li hanno. alla fine la conclusione è "non si sa se legale o illegale, ma qualcosa in più c'è".
E tra l'altro se è legale, tanto di cappello.

Anche perché poi siamo seri, non è che alla Jumbo volano perché prendono 120gr/cho/h mentre gli altri mettono la porchetta nella borraccia....
Il tizio che per primo ha sperimentato gli alti intake di cho e resi standard è Tim Podlogar (sloveno) che è anche il nutrizionista della Bora....

Alla fine pure quelli che sono li a correre si dicono le stesse cose che ci diciamo noi divanisti, niente piû.
Mi sembra che anche contro la bahrain, quando fecero tre vittorie la Tour, dicevano cose simili, ovviamente sempre anonime, perchè le palle di dirle in faccia i francesi non le hanno.
 
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Ser pecora

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Mi sembra che alla bahrain, quando fecero tre vittorie la Tour, dicevano cose simili, ovviamente sempre anonime, perchè le palle di dirle in faccia in francesi non le hanno.

Ti pare una questione di palle? Se non hai le prove perché implorare per una querela? O, forse peggio, farsi passare per uno sfigato/paracarro solo invidioso?

E' da metà Tour che nelle interviste dopo tappa chiedono a Gaudu se sta bene, e lui continua a dire "sono al 100%", e fare sorrisetti.
Ma appunto, ognuno vuol vedere quello che gli pare. E possibilmente che quello che gli sta simpatico non venga preso dentro.
 

bad

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Il punto è che questo dubbio non lo vivono solo gli amatori dal divano. L'Équipe oggi ha pubblicato un articolo in cui hanno raccolto testimonianze di DS, corridori e rappresentanti di corridori, purtroppo solo come fonti anonime (tutti francesi probabilmente), ma difficilmente sono cose inventate, ed il dubbio ce l'hanno tutti: "ci prendono per coglioni", "non abbiamo fatto lo stesso percorso", "fa pena per il ciclismo", "gli scarti cronometrici sono incredibili", etc.etc...

Possiamo dirgli anche a loro di non seguire più questo sport? No, loro sono li, lo fanno uguale, ma i dubbi li hanno. alla fine la conclusione è "non si sa se legale o illegale, ma qualcosa in più c'è".
E tra l'altro se è legale, tanto di cappello.

Anche perché poi siamo seri, non è che alla Jumbo volano perché prendono 120gr/cho/h mentre gli altri mettono la porchetta nella borraccia....
Il tizio che per primo ha sperimentato gli alti intake di cho e resi standard è Tim Podlogar (sloveno) che è anche il nutrizionista della Bora....

Alla fine pure quelli che sono li a correre si dicono le stesse cose che ci diciamo noi divanisti, niente piû.
ma siamo sicuri (domanda ingenua forse) che i protocolli, i metodi, l'essere "rigidi", l'inserire professionisti e non i soliti "cane vecchio sa" iniziato con Sky e poi copiato e/o forse migliorato in Jumbo sia utilizzato anche da tutte quelle squadre che si lamentano?

chiedo a te @Ser pecora che sicuramente sei più sul pezzo che tutti noi

ps: ovvio che il budget ha il suo (grandissimo) peso e fare un protocollo con Vinge è diverso che farlo con un Ciccone

ps2: tanto di cappello a Ciccone per il suo Tour, ovviamente
 

Ser pecora

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ma siamo sicuri (domanda ingenua forse) che i protocolli, i metodi, l'essere "rigidi", l'inserire professionisti e non i soliti "cane vecchio sa" iniziato con Sky e poi copiato e/o forse migliorato in Jumbo sia utilizzato anche da tutte quelle squadre che si lamentano?

chiedo a te @Ser pecora che sicuramente sei più sul pezzo che tutti noi

ps: ovvio che il budget ha il suo (grandissimo) peso

In realtà non lo so per niente.
Ma ci sono fior di squadre che hanno metodi innovativi da anni e continuano a sperimentare, come la Uno-X o la Hagens Bermans Axeon. Non è sempre e solo questione di budget.

Io credo che la risposta più sensata arrivi dall'UCI (dove sono molto meno scemi di quello che tanti pensano), che sa perfettamente che "l'antidoping sarà sempre dietro" ed altre ovvietà del genere (in questi giorni credo che Vingo e Pogi facciano anche 2 controlli al giorno), ed è per questo che da qualche anno hanno ingaggiato come responsabile dell'ITA un esperto di "indagini ed intelligence", Nicholas Raudenski, che lavorava nell'intelligence antiterrorismo.
Se notate, la gran parte dei casi di doping degli ultimi tempi sono sempre arrivati con "soffiate" e controlli a botta sicura.
Presumibilmente penso che sia l'approccio giusto nelle condizioni attuali, dove, sembra, non c'è la "sostanza" standard come 20 anni fa.
 

cezar23

Apprendista Passista
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Ti pare una questione di palle? Se non hai le prove perché implorare per una querela? O, forse peggio, farsi passare per uno sfigato/paracarro solo invidioso?

E' da metà Tour che nelle interviste dopo tappa chiedono a Gaudu se sta bene, e lui continua a dire "sono al 100%", e fare sorrisetti.
Ma appunto, ognuno vuol vedere quello che gli pare. E possibilmente che quello che gli sta simpatico non venga preso dentro.
C'è anche un'altra opzione, i giornalisti inventano gli anonimi, solo per buttarla in caciara e far vendere giornali o fare click sui siti delle testate.
 
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