Ciclisti over 50 (vol.3)

jacknipper

Diversamente scalatore
9 Febbraio 2013
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Colnago per la strada & Kona per il fango
Intendo in senso moooolto generico poter applicare un livello decente di forza per 4-5 ore. Ovviamente non è la ftp (1 ora) ma un valore inferiore, quello che mantieni, o migliori, con-come?
Lavori brevi ma sulla soglia e intervallati da recuperi o tanta z2-z3?
Partendo dai miei livelli prossimi a zero ho notato che incrementando senza soffrire fino a 100 km ottengo qualcosa ... ciò succede adesso da vecchio.
Al contrario da giovane se prendevo la bici dopo anni di assenza sparavo subito 60 km/d+320 un pelo sopra I 30, avevo però una endurance costruita con montagna e corsa, montagna per ore, salite di ore sempre con fiato/fiatone e la corsa arrivava a 20 km 4'30"al km, di sicuro ero sempre sopra la tranquillità della z2, età 35-45
però ho la sensazione che tu stia mischiando le cose
ftp è un parametro, esattamente come cp+w' : semplificando (banalizzando, sbagliando) sono unità di misura soggettiva della potenza
poi, con quei valori, imposti dei wo secondo le tue necessità (o desideri): tenendo conto che è stato ampiamente dimostrato che il vecchio concetto del "se vuoi migliorare su x devi fare x" è stato ampiamente superato, quindi cosa fare non è sempre scontato
 

colt

Apprendista Velocista
25 Luglio 2008
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Piacenza
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Se vado con chi, veramente va più forte, in salite oltre il 6% mi stacco dopo 1km, in pianura, se non tiro nemmeno 1metro,ci sto soffro ma se siamo in 10/15mi stacco ma dopo un bel po', sputo anche l'anima ma resisto... Tanto poi calano anche loro. In salita sono pachidermico e se supera 1 km, come detto saluto tutti
anch'io su salite regolari del 6% riesco a tenere bene o sugli strappi brevi .... quando iniziano le salite oltre l'8% e davanti iniziano a forzare ho vita breve
 
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VADABRUT

Ammiraglia
7 Aprile 2006
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Vedo che avete trovato un argomento che vi stimola......guarda te sti vecchiacci della malora, appena parli di watt si accendono.......

Entrambe le cose. Se rimango dentro un certo intervallo di FC (z3 o 4) riesco a rilassarmi e godermi l'uscita.
Il mio scopo è tenermi in salute e frequentare zone che mi piacciono, lontane dal traffico nel verde o in riva al mare. Salissi a 160 durerei due minuti... perchè dovrei?
Io vedo sulla tua pagina FC di 120-130......ora non so a quanto arrivi al massimo, ma credo che a quelle frequenze tu sia ben al di sotto della zona 3. Poi se non ti senti e vai bene così buon per te.
 
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Bert5quant1

Viva il lupo
5 Ottobre 2018
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Polo Nord
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1) acciaio 1989 no brand, scassata, 2) entry level alu no brand, 3) Bianchi infinito cv telaio 2016
però ho la sensazione che tu stia mischiando le cose
ftp è un parametro, esattamente come cp+w' : semplificando (banalizzando, sbagliando) sono unità di misura soggettiva della potenza
poi, con quei valori, imposti dei wo secondo le tue necessità (o desideri): tenendo conto che è stato ampiamente dimostrato che il vecchio concetto del "se vuoi migliorare su x devi fare x" è stato ampiamente superato, quindi cosa fare non è sempre scontato
Vero, ma dividerei le fasi in due macro:
1) se partendo da livelli veramente bassi comincio con santa pazienza a farmi da due a tre ore di z2/3 noto che in due mesi ca. riprendo una base di (anche se poca) forza che poi mi consente di fare le prime salite, seppur con banfone, ma anche con una miglior velocità in piano.
2) Quindi, volendo, da lì potrei poi fare timidi w.o. che prima (per es. adesso) non potrei nemmeno provare. Il vero problema è che non mi attira l'idea.

In questa fase da zero, fare "x" per migliorare "x" ci sta, dopo, qualcosa ho letto, i miglioramenti si ottengono con la variabilità degli stimoli.
Se però iniziassi un giro inserendo lavori, appena mi si indurisce la gamba o salta il fiato... dopo desidero solo tornare a casa, rottura totale di scatole, il contrario del sentire personale di @VADABRUT.
Fare lavori contrasta col fare giri anche impegnativi ma godendomeli.

Altro problema è che girando, anche quando sono un minimo messo meglio, preferisco marciare "a fatica costante", quindi al confine tra respirare parlando e respirare a bocca aperta, rallentando in salita pur di resistere e tirando sul piano fino dover fare le prime boccate d'aria a bocca aperta. Mi regolo cosi, perché così vado avanti senza cedere, fino ai 100... poi finita la benzina, e il programma di viaggio già prevede che l'ultimo km coincida col cancello di casa.
Se non ho inconvenienti ad un certo punto di tal procedere, cioe dopo un pò di turismo impegnato, mi trovo in grado di salire a Trivero o a Piedicavallo, segno che è migliorato qualcosa.
Se va meglio, dopo un pò, anche Bielmonte, Oropa, Mottarone.
Senza misurare alcun parametro. E poi, ormai, sto per varcare il 73mo.

A 16 anni, andavo verso i campi passando dal piazzale delle giostre, una zingara volle leggermi la mano, avevo mille lire in tasca, "va bene, ti leggo la vita"
Le diedi mille lire e lei mi disse che sarei campato 73 anni.
Ecchecc@$$□ !!!!!!!!!!
 
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jacknipper

Diversamente scalatore
9 Febbraio 2013
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Colnago per la strada & Kona per il fango
Vero, na dividerei le fasi in due macro:
1) se partendo da livelli veramente bassi comincio con santa pazienza a farmi da due a tre ore di z2/3 noto che in due mesi ca. riprendo una base di (anche se poca) forza che poi mi consente di fare le prime salite, seppur con banfone, ma anche con una miglior velocità in piano.
2) Quindi, volendo, da lì potrei poi fare timidi w.o. che prima (per es. adesso) non potrei nemmeno provare. Il vero problema è che non mi attira l'idea.

In questa fase da zero, fare "x" per migliorare "x" ci sta, dopo, qualcosa ho letto, i miglioramenti si ottengono con la variabilità degli stimoli.
Se però iniziassi un giro inserendo lavori, appena mi si indurisce la gamba o salta il fiato... dopo desidero solo tornare a casa, rottura totale di scatole, il contrario del sentire personale di @VADABRUT.
Fare lavori contrasta col fare giri anche impegnativi ma godendomeli.

Il problema è che girando, anche quando sono un minimo messo meglio, preferisco marciare "a fatica costante", quindi al confine tra respirare parlando e respirare a bocca aperta, rallentando in salita pur di resistere e tirando sul piano fino dover fare le prime boccate d'aria a bocca aperta. Mi regolo cosi, perché così vado avanti senza cedere, fino ai 100 poi finita la benzina.
Se non ho inconvenienti ad un certo punto di tal procedere, cioe dopo un pò di turismo impegnato, mi trovo in grado di salire a Trivero o a Piedicavallo, segno che è migliorato qualcosa.
Se va meglio, dopo un pò, anche Bielmonte, Oropa, Mottarone.
Senza misurare alcun parametro. E poi, ormai, sto per varcare il 73mo.
ti rispondo veloce ma se vuoi approfondiamo, come scambio di idee, non perchè io mi consideri esperto
1- se parti da livelli bassi, qualsiasi cosa fai ti fa migliorare: ma questo non significa che stia facendo la cosa migliore
2- per migliorare bisogna obbligatoriamente uscire dalla zona confort: se vai sempre piano ... impari ad andare piano
3- con l'età è fondamentale il recupero
se metti insieme 2 e 3 salta fuori 4 con l'età inutile macinare km su km, che ti impongono lunghi recuperi, meglio pochi ma buoni
poi sul "pochi ma buoni" parliamone
 
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VADABRUT

Ammiraglia
7 Aprile 2006
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Vero, ma dividerei le fasi in due macro:
1) se partendo da livelli veramente bassi comincio con santa pazienza a farmi da due a tre ore di z2/3 noto che in due mesi ca. riprendo una base di (anche se poca) forza che poi mi consente di fare le prime salite, seppur con banfone, ma anche con una miglior velocità in piano.
2) Quindi, volendo, da lì potrei poi fare timidi w.o. che prima (per es. adesso) non potrei nemmeno provare. Il vero problema è che non mi attira l'idea.

In questa fase da zero, fare "x" per migliorare "x" ci sta, dopo, qualcosa ho letto, i miglioramenti si ottengono con la variabilità degli stimoli.
Se però iniziassi un giro inserendo lavori, appena mi si indurisce la gamba o salta il fiato... dopo desidero solo tornare a casa, rottura totale di scatole, il contrario del sentire personale di @VADABRUT.
Fare lavori contrasta col fare giri anche impegnativi ma godendomeli.

Altro problema è che girando, anche quando sono un minimo messo meglio, preferisco marciare "a fatica costante", quindi al confine tra respirare parlando e respirare a bocca aperta, rallentando in salita pur di resistere e tirando sul piano fino dover fare le prime boccate d'aria a bocca aperta. Mi regolo cosi, perché così vado avanti senza cedere, fino ai 100... poi finita la benzina, e il programma di viaggio già prevede che l'ultimo km coincida col cancello di casa.
Se non ho inconvenienti ad un certo punto di tal procedere, cioe dopo un pò di turismo impegnato, mi trovo in grado di salire a Trivero o a Piedicavallo, segno che è migliorato qualcosa.
Se va meglio, dopo un pò, anche Bielmonte, Oropa, Mottarone.
Senza misurare alcun parametro. E poi, ormai, sto per varcare il 73mo.

A 16 anni, andavo verso i campi passando dal piazzale delle giostre, una zingara volle leggermi la mano, avevo mille lire in tasca, "va bene, ti leggo la vita"
Le diedi mille lire e lei mi disse che sarei campato 73 anni.
Ecchecc@$$□ !!!!!!!!!!
A te, ma a tutti quelli che iniziano, serve qualche migliaio di km per "rimettersi in sella", ho fatto così anch' io due anni fa, sapendo benissimo che non sarei stato in grado ne di andare in salita, ne di fare qualche esercizio. Serve costanza soprattutto, serve fondo, è una cosa mortale, ma va fatto. Solo dopo si può cominciare a pensare di divertirsi un po' di più, progredendo gradualmente e alternando periodi migliori ad altri di recupero ma sempre attivo..
Per me è ormai una condanna, se smetto ingrasso, se ingrasso poi sto male, se sto male crepo. Io spesso non mi diverto a pedalare, o vado troppo piano, o sono costretto ad andare troppo forte per quelle che sono le mie possibilità, ma sinceramente non saprei cos' altro fare.
 
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Omino

Apprendista Cronoman
9 Settembre 2008
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Fornoli (LU)
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Trek Emonda SLR7
A te, ma a tutti quelli che iniziano, serve qualche migliaio di km per "rimettersi in sella", ho fatto così anch' io due anni fa, sapendo benissimo che non sarei stato in grado ne di andare in salita, ne di fare qualche esercizio. Serve costanza soprattutto, serve fondo, è una cosa mortale, ma va fatto. Solo dopo si può cominciare a pensare di divertirsi un po' di più, progredendo gradualmente e alternando periodi migliori ad altri di recupero ma sempre attivo..
Per me è ormai una condanna, se smetto ingrasso, se ingrasso poi sto male, se sto male crepo. Io spesso non mi diverto a pedalare, o vado troppo piano, o sono costretto ad andare troppo forte per quelle che sono le mie possibilità, ma sinceramente non saprei cos' altro fare.
hai voglia a pedalare per arrivare a 103 !
 
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VADABRUT

Ammiraglia
7 Aprile 2006
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hai voglia a pedalare per arrivare a 103 !
Eh ma non arriverò a 103 pedalando, però vedo Marcello, un anziano di 90 anni circa, che nelle belle giornate pedala ancora.
Poi la cosa importante è seguire le indicazioni di mia nonna Pierina, ogni sera la andavo a trovare e, accompagnandomi alla porta, prima di farmi uscire mi ripeteva sempre:" Am racumand neh Davide......SEMPRE DURO", poi rideva :-)xxxx
Siamo una famiglia di burloni.
 

paciuli

Apprendista Velocista
21 Novembre 2005
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www.strava.com
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Eclipse 1 Eclipse 2
A te, ma a tutti quelli che iniziano, serve qualche migliaio di km per "rimettersi in sella", ho fatto così anch' io due anni fa, sapendo benissimo che non sarei stato in grado ne di andare in salita, ne di fare qualche esercizio. Serve costanza soprattutto, serve fondo, è una cosa mortale, ma va fatto. Solo dopo si può cominciare a pensare di divertirsi un po' di più, progredendo gradualmente e alternando periodi migliori ad altri di recupero ma sempre attivo..
Per me è ormai una condanna, se smetto ingrasso, se ingrasso poi sto male, se sto male crepo. Io spesso non mi diverto a pedalare, o vado troppo piano, o sono costretto ad andare troppo forte per quelle che sono le mie possibilità, ma sinceramente non saprei cos' altro fare.
La colpa è della fagiana, non cercare scuse:°°(
 

VADABRUT

Ammiraglia
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La colpa è della fagiana, non cercare scuse:°°(
Certo che è colpa sua, oggi sono tornato a casa con gli esami del sangue e c' è un asterisco alla voce RDW-CV, è fuori di pochissimo ma volevo sapere cosa significa e le ho detto di cercare mentre mi cambiavo per partire con la bici..... ha detto che mi mancano delle sostanze, poi mi ha detto che sono un imbecille e, quando ho chiesto cosa c' è da mangiare questa sera mi ha risposto incazzatissima:" LA PARMIGIANA E TE LA MANGI !!!smackbutt"
 

fabiopon

Maglia Rosa
19 Novembre 2009
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Genova
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Specialized Roubaix SL2 + Olmo Zeffiro VCT + Rockraider 5.1
Vedo che avete trovato un argomento che vi stimola......guarda te sti vecchiacci della malora, appena parli di watt si accendono.......


Io vedo sulla tua pagina FC di 120-130......ora non so a quanto arrivi al massimo, ma credo che a quelle frequenze tu sia ben al di sotto della zona 3. Poi se non ti senti e vai bene così buon per te.
Quelle sono medie.
La mia frequenza massima vista è 170.
 

VADABRUT

Ammiraglia
7 Aprile 2006
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