Non sarai il solo a sparire,io ne faccio 28000 con dislivello tipo bernal e mi piacciono le ruote alu rim leggere per tubeless.
io darwinianamente sparirò.
per curiosità che ruote usi per la maggiore ?
Non sarai il solo a sparire,io ne faccio 28000 con dislivello tipo bernal e mi piacciono le ruote alu rim leggere per tubeless.
io darwinianamente sparirò.
Nelle discussioni che secondo te "avrei dovuto leggere più a lungo" ci sono stati interventi in cui si decantavano sorpassi da capogiro in discesa visto che il disco permette staccate stile MotoGP ... Per non parlare dei notevoli vantaggi aerodinamici ... Probabilmente ti sei perso questi interventi ...Lo ripeto, parlare dei pro e di chi va a podio non ha senso. Ti dico che avrebbero vinto anche con le 9v., con ruote a basso profilo e tubolari da 20. Non fa statistica.
Rimanere fermi alla bici di Coppi è un paradosso, per indicare che ciò che è la bicicletta (telaio-ruote-etc.) è rimasto sostanzialmente quello negli anni. Io non ho parlato di un telaio in acciaio moderno a 12v. L'hai tirato in mezzo tu. Il mio paragone stava ad indicare che il nocciolo del progetto bici non è tanto diverso, eppure in quell'insieme già assodato di telaio-ruote-cambio-freni-manubrio arrivano e arriveranno sempre delle novità. Cha magari apportano modifiche non sostanziali al sistema, ma che ormai tutti abbiamo digerito.
Vi è rimasto indigesto il freno a disco...e un po' vi capisco, tutto quell'olio e quell'acciaio sono duri da mandar giù
Sì, eccone una:Per tornare in-topic la domanda viene facile: ve la vedete una ebike coi freni rim?
Quindi i disc haters se la devono prendere con queste diaboliche e-bikeNel caso delle Ebike non è propriamente cosi. Non sono un componente o una categoria di bici diverso tra gli altri.
Si inseriscono nel contesto attuale, che vede espandersi il ruolo dell'elettrico in tutto l'automotive.
Le ebike sono l'anello di congiunzione con l'automotive. L'obiettivo delle aziende è chiaramente quello di ampliare il proprio bacino di utenza, andando a prendere in particolare il mercato del commuting. Si parla di decine di milioni di bici, non del DuraAce...
Questo ovviamente ha delle ripercussioni fortissime su tutto il mondo ciclo.
In particolare perché le aziende automotive non vogliono certo perdere il mercato a favore di quelle ciclo. Non è un caso che tante aziende automotive stiano entrando nel settore (Yamaha, Ducati, etc..).
Con un vantaggio logistico notevole: le ebike non sono più "bici" e basta. Venderle e fargli assistenza attraverso una rete di concessionari come quello automoto è molto più facile che non nel classico negozio di bici.
Basti pensare proprio ai problemi logistici pratici: lo spazio in primis. Una eBike in un cartone occupa il doppio di spazio di una bici normale. È praticamente impossibile stoccarle a muro, visto che pesano in media 20kg. Le batterie devono essere tenute in carica. E non possono essere spedite assieme alla bici.
Non ultimo il prezzo, che per gli entry level è 10 volte una bici di pari categoria.
Ma soprattutto le aziende ciclo ora diventano totalmente dipendenti dai produttori di motori. Shimano infatti ha capito subito che doveva entrare nel mercato, ma mentre nel mondo delle trasmissioni da bici Shimano è il gigante, in quello dei motori elettrici è una pagliuzza a confronto di Bosch o Panasonic. Che oltretutto contano già su una rete globale di assistenza capillare in grado di intervenire sui motori (che derivano da altre loro applicazioni). Non una scommessa facile.
Questo vuol dire che le aziende di bici (quelle grosse, le altre mettono un telaio attorno al motore) stanno ora concentrando i loro investimenti nello sviluppo e promozione delle loro ebike. A detrimento del resto lo dico io, ma non mi sembra bizzarro pensarlo.
In questo contesto sviluppare parti che possano essere utilizzate su entrambe credo faccia parte dello stesso discorso.
Per tornare in-topic la domanda viene facile: ve la vedete una ebike coi freni rim?
Grazie di rinfrescare, l'età avanza.
Da quanto sono in circolo i dischi?
mi sembra che la svolta sia iniziata con l'uscita dei nuovi gruppi sram e shimano disc. ovvero personalmente ho da subito preso in considerazione le disc con queste proposte. Niente marketing, niente mode , niente estetica..... semplicemente non ero soddisfatto dei rim (come il 90% delle persone reali)Mi sembra che la prima ad averla di serie sia stata la c59 nel 2013ma era un’altra concezione di bici e dischi, freni post mount e qr, da allora acqua sotto i ponti ne è passata parecchia
mi sembra che la svolta sia iniziata con l'uscita dei nuovi gruppi sram e shimano disc. ovvero personalmente ho da subito preso in considerazione le disc con queste proposte. Niente marketing, niente mode , niente estetica..... semplicemente non ero soddisfatto dei rim (come il 90% delle persone reali)
solo nella sez principianti, (cerca "pattini")Mai sentita un persona lamentarsi dei rim.
uso tutte dt in alu.Non sarai il solo a sparire,
per curiosità che ruote usi per la maggiore ?
mi sembra che la svolta sia iniziata con l'uscita dei nuovi gruppi sram e shimano disc. ovvero personalmente ho da subito preso in considerazione le disc con queste proposte. Niente marketing, niente mode , niente estetica..... semplicemente non ero soddisfatto dei rim (come il 90% delle persone reali)
In tanti si lamentano dei rim, nella mia esperienza personale e in quella di miei compagni di uscita (che assolutamente non fa statistica) c'è sempre stato qualcosa da dire sui rim, alcune sbavature che con i dischi tendono a sparireMai sentita un persona lamentarsi dei rim.
solo nella sez principianti, (cerca "pattini")
c'è di tutto, chi si lamenta della frenata, del consumo anomalo, ecc...
Risultati della ricerca per i termini: pattini
www.bdc-mag.com
qualcuno potrebbe aver trovato rimedio con i dischi, mentre altri, con l'esperienza, si saranno adattati (ci si evolve).
Non me li sono persi, è che alle minchiate come quella dei mozzi scorrevoli etc. non do peso.Nelle discussioni che secondo te "avrei dovuto leggere più a lungo" ci sono stati interventi in cui si decantavano sorpassi da capogiro in discesa visto che il disco permette staccate stile MotoGP ... Per non parlare dei notevoli vantaggi aerodinamici ... Probabilmente ti sei perso questi interventi ...
Non ho alcun problema di indigestione ... Non riesco a concepire semplicemente che rim sia il passato e disc il futuro. Sono due sistemi frenanti differenti, tutto qui ... I freni a disco sono montati già da anni sulle bici da supermercato, che novità rappresentano? ...
Poi i rim non sono certo uguali a quelli della bici di Coppi, il sistema frenante si è evoluto, siamo passati dal single pivot al dual pivot e infine al direct mount, che riceve ancora numerosi consensi:
Why direct-mount brakes are awesome
If this is rim brakes’ swansong, I’m listeningwww.bikeradar.com
Non ho capito se volessi quotare me od un altro6 anni fa alcuni produttori avevano ancora le rim a catalogo
Non ho capito se volessi quotare me od un altro
ma con la nuova piattaforma da tel mi sono incasinato.Mai sentita un persona lamentarsi dei rim.
Dipenderà dalla latitudine.
Cmq, sono passati 6 anni, e siamo sempre qua'...
Ecco, questo è parlare con buon senso e intelligenza.Non me li sono persi, è che alle minchiate come quella dei mozzi scorrevoli etc. non do peso.
Di argomentazioni sul perché si passerà al disco e sul perché il disco sia il futuro ce ne è solo una, e non è la staccata da motogp, il frenare sul bagnato, la potenza, etc.
La risposta è in una domanda: le bici si evolvono, molti di noi ora pedalano con una bici che non esisteva anni fa, vuoi per il gruppo, l'elettronica, il tubeless, anche se il concetto di telaio-ruote non è cambiato. La domanda è: la maggioranza dei ciclisti che bici pedala ora? Se si è arrivati, ad esempio, ad avere una Trek top di gamma da 6,5 kg. con l'elettronico, le 12v, etc., è perché il mercato e la tecnologia si sono evoluti, e noi li abbiamo seguiti. Non pedaliamo più (salvo eccezioni, ovvio) bici con 9v, ruote in alluminio a 36 raggi, etc., per fare un esempio di passato recente. Pedalavamo questi modelli quando era il loro tempo, quando nel loro tempo la tecnologia che ci era messa a disposizione era quella. Piano piano abbiamo cambiato, abbiamo seguito il mercato e il mercato ha seguito noi.
Semplice no. Il parallelo è lo stesso. Un certo tipo di bici (media e top di gamma) sul mercato in futuro sarà con i dischi, e se uno vorrà cambiare e acquistarne una dovrà confrontarsi con questa realtà. Poi potrà sempre dire che preferisce i rim, amen. Se continueranno a fare la bassa gamma rim potrà sempre scegliere quella strada.
Come non darti ragione..uso tutte dt in alu.
userei shimano perché un uso con uso intenso dt mi danno problemi ai cuscinetti, ruota posteriore (le mando a loro in assistenza ogni autunno).
ma la forza di shimano nei mozzi è compensata dalla pista frenante indistruttibile di dt.
bisognerebbe creare un ibrido. mozzi dura ace e cerchio dt. magari si può.
Beh buon senso ne ho sempre avuto, non mi sono mai messo ad elogiare cose che non sono sempre oggettive da valutare: anche per la frenata in caso di bagnato, ovvio che il disco ha qualcosa in più, ma io uso cerchi in alluminio e ho meno problemi rispetto al carbonio. Ma ripeto, la mia posizione è che i due sistemi sono diversi, decisamente, anche se fanno la stessa cosa: ma l'errore sarebbe fermarsi a questo.Ecco, questo è parlare con buon senso e intelligenza.
Credo che su questo piano possiamo concordare tutti e dare un taglio alle inverosimili e talvolta ridicole sparate sulla nuova epoca (ed epica) dell'avvento delle bici coi dischi.
Quantitativamente il campione non è significativo, certo.
Qualitativamente il risultato in qualche modo lo è.
In fondo ha risposto gente esperta che passa una buona parte della propria vita in sella ad una bdc. Credo dunque che esprima convinzioni profonde e motivate.
Questo è solo un punto di vista, rispettabilissimo, ma rimane un punto di vista.
Io delle bici da corsa ho sempre apprezzato la semplicità. Il disco PER ME è un'inutile complicazione e quindi PER ME non rappresenta un'evoluzione, ma una complicazione, soprattutto se parti dal mio punto di partenza.