Nel tunnel prima di Livigno e nelle gallerie dopo Davos, sono ben illuminate o è meglio montare delle luci?io l'ho fatta 3 volte di fila, se avete bisogno info chiedete pure.
ciao
io l'ho fatta 3 volte di fila, se avete bisogno info chiedete pure.
ciao
io l'ho fatta 3 volte di fila, se avete bisogno info chiedete pure.
ciao
Le gallerie sono ben illuminate, quella che porta a Livino è a senso unico quindi nessun pericolo, l'asfalto è un pò brutto ma passabile.
La galleria che porta a Davos è ben illuminata ed in leggera discesa, in gruppo si fa molta velocità.
Per quanto riguarda le salite si parte a "freddo" con la salitella iniziale e relativa discesa che porta all'imbocco della galleria che porta a Livigno (discsa molto fredda, prendre almeno i manicotti e un gilet antivento).
La salita della forcola sale molto regolare, nessun problema, attenzione alla discesa che porta alla dogana, ci sono curve molto pericolose senza guard rail (2 o 3 anni fa un ciclista tedesco è morto in una caduta in fondo alla discesa) ed è pieno di sassi nei prati a fianco della strada.
L'ultimo pezzo del Bernina direi che non crea problemi neanche lui, sale molto regolare.
La discesa susseguente è molto veloce, attenzione ai binari che attraversano la strada.
In fondo è imperativo trovare un gruppetto per il pezzo di pianura fino a Zernez (di norma il vento è favorevole, ma non si sa mai).
A Susch inizia il passo della Flüela, questo è abbastanza irregolare alterna tratti sopra al 10 % a tratti molto meno duri (3 anni fa in cima pioveva, c'era vento e c'erano 3 gradi, tornato indietro perchè stremato dal freddo, non riuscivo piu a frenare dal temore delle mani, mai patito così tanto freddo in vita mia!!!). Comunaque direi il passo piu duro.
Discesa tecnica su Davos, comincia un tratto in falso piano in discesc che porta alle gallerie di cui sopra, anche qua meglio trovare un gruppetto.
Alla fine dell'ultima galleria comincia uno strappetto di 2 o 3 km non molto impegnativo ma che dopo 160 km puo farsi sentire.
Dopo la salita, discesa su Alvanau dove c'è l'ultimo rifornimento, segue qualche km pianegigante poi comincia l'Albula con un falsopiano in salita dove con un rapporto troppo duro si rischia di impegnare troppo la gamba. Quando comincia la salita vera quello ê il pezzo piu duro che dura fino al paese di Bergün, segue un tratto pianegigante e poi continua la salita, non particolarmente dura ma molto lunga e non molla mai, la pendenza ê costante. Da ricordare che all'attacco dell'Albula si hanno già + o - 165 km nelle gambe.
Quando siete in cima è praticamente fatta, anche qui attenzione ai binari sulla strada in discesa, vi aspettano gli ultimi 20 km di pianura e leggera discsa da fare col cuore in gola (a quel punto c'è talmente tanta adrenalina per la felicità di aver finito che non senti piu neanche la fatica).
Per quanto riguarda i rifornimenti direi che sono molto completi, mi porterei al massimo qualche gel o bomba varia, per il resto c'è tutto.
Il clima è bello, Zernez ê un paesino di montagna, è chiaro che i primi in grigli vanno per fare il tempo e sono quasi prof, ma per il resto sono cicloamatori tranquilli come maggior parte di noi.
Il pasta party è in ordine, c'è anche un piccolo villagio di materiale e abbiglimamento di bici, non grande ma carino.
Il sabato sono a dispsizione dei meccanici al villaggio per delle piccole riparazioni gratuite.
Che dire paesaggi stupendi, molto suggestivi i viadotti della ferrovia retica sull'Albula.
Da vedere nelle vicinanze il parco nazionale Svizzero che ha il museo proprio a Zernez, la pista di Hockey su ghiaccio del Davos fatta interamente in legno, i bagni termali di Scuol, una capatina a Livigno non guasta mai, un giretto magari a Tarascp o qualche paesino dell'Engadina bassa che non ê molto conosciuta merita (tutti conoscono solo San Moritz, per carità molto bella, ma l'Engadina si estende fino a Martina al confine con l'Austria)!!!!
Bhe credo di aver detto tutto, se no sono qua.
Ciau e buona Engadin Radmarathon.
Le gallerie sono ben illuminate, quella che porta a Livino è a senso unico quindi nessun pericolo, l'asfalto è un pò brutto ma passabile.
La galleria che porta a Davos è ben illuminata ed in leggera discesa, in gruppo si fa molta velocità.
Per quanto riguarda le salite si parte a "freddo" con la salitella iniziale e relativa discesa che porta all'imbocco della galleria che porta a Livigno (discsa molto fredda, prendre almeno i manicotti e un gilet antivento).
La salita della forcola sale molto regolare, nessun problema, attenzione alla discesa che porta alla dogana, ci sono curve molto pericolose senza guard rail (2 o 3 anni fa un ciclista tedesco è morto in una caduta in fondo alla discesa) ed è pieno di sassi nei prati a fianco della strada.
L'ultimo pezzo del Bernina direi che non crea problemi neanche lui, sale molto regolare.
La discesa susseguente è molto veloce, attenzione ai binari che attraversano la strada.
In fondo è imperativo trovare un gruppetto per il pezzo di pianura fino a Zernez (di norma il vento è favorevole, ma non si sa mai).
A Susch inizia il passo della Flüela, questo è abbastanza irregolare alterna tratti sopra al 10 % a tratti molto meno duri (3 anni fa in cima pioveva, c'era vento e c'erano 3 gradi, tornato indietro perchè stremato dal freddo, non riuscivo piu a frenare dal temore delle mani, mai patito così tanto freddo in vita mia!!!). Comunaque direi il passo piu duro.
Discesa tecnica su Davos, comincia un tratto in falso piano in discesc che porta alle gallerie di cui sopra, anche qua meglio trovare un gruppetto.
Alla fine dell'ultima galleria comincia uno strappetto di 2 o 3 km non molto impegnativo ma che dopo 160 km puo farsi sentire.
Dopo la salita, discesa su Alvanau dove c'è l'ultimo rifornimento, segue qualche km pianegigante poi comincia l'Albula con un falsopiano in salita dove con un rapporto troppo duro si rischia di impegnare troppo la gamba. Quando comincia la salita vera quello ê il pezzo piu duro che dura fino al paese di Bergün, segue un tratto pianegigante e poi continua la salita, non particolarmente dura ma molto lunga e non molla mai, la pendenza ê costante. Da ricordare che all'attacco dell'Albula si hanno già + o - 165 km nelle gambe.
Quando siete in cima è praticamente fatta, anche qui attenzione ai binari sulla strada in discesa, vi aspettano gli ultimi 20 km di pianura e leggera discsa da fare col cuore in gola (a quel punto c'è talmente tanta adrenalina per la felicità di aver finito che non senti piu neanche la fatica).
Per quanto riguarda i rifornimenti direi che sono molto completi, mi porterei al massimo qualche gel o bomba varia, per il resto c'è tutto.
Il clima è bello, Zernez ê un paesino di montagna, è chiaro che i primi in grigli vanno per fare il tempo e sono quasi prof, ma per il resto sono cicloamatori tranquilli come maggior parte di noi.
Il pasta party è in ordine, c'è anche un piccolo villagio di materiale e abbiglimamento di bici, non grande ma carino.
Il sabato sono a dispsizione dei meccanici al villaggio per delle piccole riparazioni gratuite.
Che dire paesaggi stupendi, molto suggestivi i viadotti della ferrovia retica sull'Albula.
Da vedere nelle vicinanze il parco nazionale Svizzero che ha il museo proprio a Zernez, la pista di Hockey su ghiaccio del Davos fatta interamente in legno, i bagni termali di Scuol, una capatina a Livigno non guasta mai, un giretto magari a Tarascp o qualche paesino dell'Engadina bassa che non ê molto conosciuta merita (tutti conoscono solo San Moritz, per carità molto bella, ma l'Engadina si estende fino a Martina al confine con l'Austria)!!!!
Bhe credo di aver detto tutto, se no sono qua.
Ciau e buona Engadin Radmarathon.
Hei grazie mille!
Ora mi tocca solo pedalare
Io comunque faccio il corto.. spero di cavarmela in 4 ore. Giusto per essere pulito e asciutto per l'ora di pranzo
Se il giro fosse stato al contrario, cioè Fluela e Albula, poi Livigno avrei fatto il corto(Fluela e Albula), il lungo è troppo x me, magari l'anno prossimo...
Di Engadin ne ho fatte 20 ma SkiMarathon, se l'organizzazione è la stessa è una garanzia, anche se un po' cara l'iscrizione.
Eccomi a casa. Percorso corto concluso in poco più di 3h10'. Andature in pianura troppo sostenute per i miei gusti. Ma il fatto di conoscere il percorso mi è stato d'aiuto. Ho risparmiato energie sul Passo Forcola dopodichè ho deciso di dare tutto quello che avevo visto che, una volta scollinato il Bernina, di salite non ce n'erano più.Hei grazie mille!
Ora mi tocca solo pedalare
Io comunque faccio il corto.. spero di cavarmela in 4 ore. Giusto per essere pulito e asciutto per l'ora di pranzo
Eccomi tornato, 150° nel lungo, seconda parte di gara durissima, però che paesaggi stupendi e non è mancato anche un bel temporalone fuori Davos
Bravi tutti!!!!
Ero indeciso se farla o meno, ma dopo 10 giorni di mare senza bici non era il caso di improvvisare una GF così impegnativa.....