esattamente 20 anni fa!
Alle 20.30 (circa), scendendo dalla Mendola in MTB, in prossimità del bivio di Ganda, feci un frontale con un auto (Y10) che saliva.
L'impatto fu devastante, considerando che la mia velocità era tra i 30 e i 40 km/h, e quella dell'auto 50/60!
Ebbi un "blackout" mentale, che mi impedì di vedere l'auto che saliva -regolarmente- verso il passo. Inoltre c'era una strana luce, e probabilmente l'auto si trovava in un cono d'ombra....fatto sta, che feci una manovra vietata, cioè quella di svoltare verso Appiano. Ora è stato modificato l'incrocio ed è consentito, ma a quell'epoca non si poteva. Lo avevo fatto altre volte, ma quel giorno il destino ci mise lo zampino. L'ultima immagine che ricordo è il muso della Y10 davanti a me. Poi il buio. Quanto ripresi conoscenza c'era l'ambulanza e un bel po' di gente che mi guardava. Inizialmente mi credevano morto.
Grosso trauma facciale, con molto sanguinamento, trauma cranico, scapola destra rotta, scapola sinistra lussata, 3 costole rotte, brutta ferita della gamba sinistra, che era piena di vetri del parabrezza.
Insomma, non era un gran spettacolo. L'auto ebbe danni per 5.700.000 Lire. Manco si fosse scontrata con un panzer!!
Alla fine peró fui fortunato: i danni dell'auto li pagò un'assicurazione che manco sapevo di avere (era in abbinamento al c/c bancario), e le ferite erano meno peggio del previsto. Peró le cicatrici sulla gamba sinistra mi sono rimaste, quale monito alla prudenza e alla concentrazione.
Ebbene, ieri pomeriggio, nonostante il temporale pronto a scaricare vagoni di acqua, e la voglia sotto i tacchi, mi sono sforzato e mi sono recato sul "luogo del delitto" per una rievocazione personale, ed un autoscatto esattamente sul punto del "crash".
Non vi sto a dire: METTETE IL CASCO, perchè è una scelta vostra. Io, però senza il mio Giro Air Attack di allora non sarei qui! E il casco, che pareva esploso, ma grazie all'anima in fibra interna ha tenuto insieme i pezzi di polistirolo, rimase a lungo esposto presso il negozio Sanvit.
Alle 20.30 (circa), scendendo dalla Mendola in MTB, in prossimità del bivio di Ganda, feci un frontale con un auto (Y10) che saliva.
L'impatto fu devastante, considerando che la mia velocità era tra i 30 e i 40 km/h, e quella dell'auto 50/60!
Ebbi un "blackout" mentale, che mi impedì di vedere l'auto che saliva -regolarmente- verso il passo. Inoltre c'era una strana luce, e probabilmente l'auto si trovava in un cono d'ombra....fatto sta, che feci una manovra vietata, cioè quella di svoltare verso Appiano. Ora è stato modificato l'incrocio ed è consentito, ma a quell'epoca non si poteva. Lo avevo fatto altre volte, ma quel giorno il destino ci mise lo zampino. L'ultima immagine che ricordo è il muso della Y10 davanti a me. Poi il buio. Quanto ripresi conoscenza c'era l'ambulanza e un bel po' di gente che mi guardava. Inizialmente mi credevano morto.
Grosso trauma facciale, con molto sanguinamento, trauma cranico, scapola destra rotta, scapola sinistra lussata, 3 costole rotte, brutta ferita della gamba sinistra, che era piena di vetri del parabrezza.
Insomma, non era un gran spettacolo. L'auto ebbe danni per 5.700.000 Lire. Manco si fosse scontrata con un panzer!!
Alla fine peró fui fortunato: i danni dell'auto li pagò un'assicurazione che manco sapevo di avere (era in abbinamento al c/c bancario), e le ferite erano meno peggio del previsto. Peró le cicatrici sulla gamba sinistra mi sono rimaste, quale monito alla prudenza e alla concentrazione.
Ebbene, ieri pomeriggio, nonostante il temporale pronto a scaricare vagoni di acqua, e la voglia sotto i tacchi, mi sono sforzato e mi sono recato sul "luogo del delitto" per una rievocazione personale, ed un autoscatto esattamente sul punto del "crash".
Non vi sto a dire: METTETE IL CASCO, perchè è una scelta vostra. Io, però senza il mio Giro Air Attack di allora non sarei qui! E il casco, che pareva esploso, ma grazie all'anima in fibra interna ha tenuto insieme i pezzi di polistirolo, rimase a lungo esposto presso il negozio Sanvit.