Agevolazioni Fiscali Società Sportive

Giancarla

Randonneur Hardcore
18 Aprile 2004
9.926
16
42
Carmagnola (TO)
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certo che si.. aspetto volentieri Grazie !
in particolare mi serve sapere le agevolazioni fiscali che uno sponsor puo' avere
e le principali agevolazioni che lo società puo' avere..

Attenzione alla prima parte del testo citato. Tra i destinatari del regime agevolato, cita le associazioni "non riconosciute dal CONI, ma da altri enti di promozione sportiva", mentre, come ho appurato tempo fa documentandomi proprio per un'associazione sportiva dilettantistica, è essenziale che l'ASD sia riconosciuta dal CONI. Inoltre, per poter avere i benefici della legge 388/91, è necessario che la denominazione dell'associazione contenga, per esteso, l'espressione "Associazione sportiva dilettantistica" e che questa espressione sia riportata nello statuto; infine, sempre per poter applicare il regime della legge 388/91, occorre comunicare l'opzione alla SIAE prima dell'inizio dell'anno solare in cui si vuole beneficiare del regime stesso - in teoria. Nella pratica, a seconda di chi trovi all'ufficio SIAE, se ti accorgi della "dimenticanza" ad inizio anno, è anche possibile che ti lascino presentare la domanda in ritardo e "chiudano un occhio", ma non prenderla come regola, assolutamente. Per qualsiasi dettaglio di procedura, è sempre bene informarsi presso l'ufficio SIAE di competenza.
 

Giancarla

Randonneur Hardcore
18 Aprile 2004
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Carmagnola (TO)
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In parole semplici, l'agevolazione per una ASD, parlando di IRES, consiste nel fatto che alcuni tipi di proventi, che di norma sarebbero soggetti a tassazione, se svolti dalla ASD diventano "non commerciali". In particolare, NON si considerano commerciali le attività svolte, anche in cambio di un corrispettivo, dalla ASD nei confronti dei propri associati (ed alcuni altri casi più ampi) e che abbiano l'obiettivo di realizzare le finalità previste dallo statuto.

Le agevolazioni della legge 388/91 spettano a condizione che la ASD, nel periodo d'imposta precedente, non abbia svolto attività commerciali che hanno fruttato proventi per poù di 250mila euro; non bisogna però contare, a questo scopo, i proventi di cui parlavo sopra, considerati appunto non commerciali.

Il reddito su cui verrà calcolata l'IRES, con l'aliquota vigente, secondo il regime speciale della legge del '91, è dato dal 3% del totale dei proventi commerciali. Esempio scemo: se la tua ASD ha 2.000 di proventi considerati non commerciali e 1.000 di proventi commerciali, tu prendi 1.000, ci applichi il 3%, ottieni 30 e su quell'importo vai a calcolare l'IRES. Poi, in realtà, il reddito imponibile, oltre al 3% dei proventi patrimoniali, deve contenere anche eventuali plusvalenze patrimoniali per intero, ma lasciamo da parte il discorso, per ora.
 

Giancarla

Randonneur Hardcore
18 Aprile 2004
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Carmagnola (TO)
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Le ASD in regime 388/91 calcolano l'IVA in questo modo:
- per quanto riguarda l'IVA a debito che deriva dalle attività commerciali connesse all'attività istituzionale, applicano la detrazione forfetaria del 50% (quindi pagano metà dell'IVA che sarebbe normalmente dovuta)
- per quanto riguarda l'IVA a debito derivante dalle sponsorizzazioni, applicano una detrazione sempre forfetaria del 10% (quindi pagano il 90% dell'IVA).

Se le attività commerciali svolte non sono connesse all'attività istituzionale, invece, l'IVA si calcola come al soluto (IVA su cessioni o prestazioni meno IVA a credito).

Piccola agevolazione: l'IVA dovuta si versa trimestralmente, ma senza l'interesse dell'1% come per i soggetti trimestrali "normali".
 

Giancarla

Randonneur Hardcore
18 Aprile 2004
9.926
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Carmagnola (TO)
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Infine, la nota dolente. Confesso che non ho mai approfondito gran che l'argomento, perché non mi è mai capitato sott'occhio il caso, né quando facevo pratica in altri studi, né adesso. Per quel che ne so, però, è argomento abbastanza spinoso. Mi risulta che l'orientamento prevalente sia quello di ricomprendere - parliamo dal punto di vista dello sponsor, cioè di chi caccia fuori il grano - la spesa di sponsorizzazione tra quelle di pubblicità, che sono appunto, per lo sponsor, integralmente deducibili (cioè vanno a ridurre il reddito su cui si calcolano poi le tasse, cioè permettono di pagare meno tasse: mi perdoni chi ritiene queste cose ovvie, ma spesso, quando parlo di deducibilità, chi mi sta davanti strabuzza un po' gli occhi).

Se hai bisogno di saperne di più, mi documento ben volentieri; magari ci sentiamo via mail. [email protected], dimmi pure! o-o
 

alby1968

Passista
19 Aprile 2006
4.708
12
Nel Parco del Ticino
www.boffalorabike.it
Infine, la nota dolente. Confesso che non ho mai approfondito gran che l'argomento, perché non mi è mai capitato sott'occhio il caso, né quando facevo pratica in altri studi, né adesso. Per quel che ne so, però, è argomento abbastanza spinoso. Mi risulta che l'orientamento prevalente sia quello di ricomprendere - parliamo dal punto di vista dello sponsor, cioè di chi caccia fuori il grano - la spesa di sponsorizzazione tra quelle di pubblicità, che sono appunto, per lo sponsor, integralmente deducibili (cioè vanno a ridurre il reddito su cui si calcolano poi le tasse, cioè permettono di pagare meno tasse: mi perdoni chi ritiene queste cose ovvie, ma spesso, quando parlo di deducibilità, chi mi sta davanti strabuzza un po' gli occhi).

Se hai bisogno di saperne di più, mi documento ben volentieri; magari ci sentiamo via mail. [email protected], dimmi pure! o-o


Ti ho mandato la mail.....