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<blockquote data-quote="lucas." data-source="post: 6018134" data-attributes="member: 9087"><p>Appunto ragazzi. La verità è che la gente è "abituata troppo bene". Nel dopoguerra ci si è adagiati ed abituati a benessere e facilitazioni di cui la gente non si rende conto dei costi e che considera come "diritto acquisito"/benessere/tassa da pagare inevitabile.</p><p>La realtà è ben diversa. Le cose essenziali sono molto di meno di quello che si pensa.</p><p>Per il momento, lo ripeto, i soldi che l'auto e beni inutili vi sottrae, li ricavate dal risparmio sui beni essenziali e sull'accantonamento di liquidità. Questo accade alla tanto famosa classe media. Che dall'inizio della crisi si sta riducendo al lumicino anno dopo anno.</p><p>Ciò si traduce in : </p><p>- crollo del mercato immobiliare ( inequivocabile)</p><p>- crollo delle nascite ( i figli degli immigrati non li conto, togliete quelli e siamo a livelli drammatici)</p><p>- crollo del mantenimento del patrimonio edilizio</p><p>- crollo di vari sottosettori industriali e terziari ( e primari)</p><p>Tradotto: la gente va avanti a farsi vedere bella con l'auto da 20 o 30 mila euro presa a rate o leasing o noleggio lungo termine ma poi :</p><p>- non fa figli</p><p>- non può ristruttrare casa</p><p>- fa spesa al discount</p><p>- è soffocata dalle rate</p><p>- lascerà ZERO ai propri figli ( chi li ha) </p><p>etc etc</p><p>Ma continuerà a mantenere il tenore di vita di 15 o 20 anni fa senza la possibilità di farlo. Vi lascio pensare alle conseguenze.</p><p>Tutto ciò, logicamente, sarà attenuato per chi ha alle spalle famiglie benestanti o eredità importanti. Questi , altrettanto logicamente, non comprendono pienamente ciò che ho scritto.</p><p>Tutto ciò sembra OT, ma non lo è. Il ritorno ad una mobilità "sostenibile" e naturale è parte integrante di quel processo di "eliminazione del superfluo" che un po' tutti dovremmo fare nella logica del "partire dal basso" che tanto è in voga ultimamente e che dovrebbe far si che la gente si riappropri del proprio potere di acquisto.</p><p>Ma il mondo va da un'altra parte, mi rendo conto che chi la pensa come me è meno del 10 %. Sembra che la gente goda nell'essere povera e che il loro nemico sia il poveraccio che lavora al loro fianco anzichè le grandi multinazionali e le lobby dei vari settori.</p><p></p><p>Poi c'è tutto il resto riguardante il bike commuting: </p><p>- meno inquinamento</p><p>- meno traffico</p><p>- meno povertà</p><p>- più salute fisica</p><p>- etc etc</p><p></p><p>Lo stato italiano lo sa e fa di tutto per impedirlo QUASI "obbligando" il cittadino ad usare l'auto. Le alternative esistono ma serve impegno e sacrificio, parola ormai in disuso.</p><p>Poi, ancora, per un uomo è più facile. Ma prova a dire ad una donna di commutare: ti manda a quel paese in 2 secondi.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="lucas., post: 6018134, member: 9087"] Appunto ragazzi. La verità è che la gente è "abituata troppo bene". Nel dopoguerra ci si è adagiati ed abituati a benessere e facilitazioni di cui la gente non si rende conto dei costi e che considera come "diritto acquisito"/benessere/tassa da pagare inevitabile. La realtà è ben diversa. Le cose essenziali sono molto di meno di quello che si pensa. Per il momento, lo ripeto, i soldi che l'auto e beni inutili vi sottrae, li ricavate dal risparmio sui beni essenziali e sull'accantonamento di liquidità. Questo accade alla tanto famosa classe media. Che dall'inizio della crisi si sta riducendo al lumicino anno dopo anno. Ciò si traduce in : - crollo del mercato immobiliare ( inequivocabile) - crollo delle nascite ( i figli degli immigrati non li conto, togliete quelli e siamo a livelli drammatici) - crollo del mantenimento del patrimonio edilizio - crollo di vari sottosettori industriali e terziari ( e primari) Tradotto: la gente va avanti a farsi vedere bella con l'auto da 20 o 30 mila euro presa a rate o leasing o noleggio lungo termine ma poi : - non fa figli - non può ristruttrare casa - fa spesa al discount - è soffocata dalle rate - lascerà ZERO ai propri figli ( chi li ha) etc etc Ma continuerà a mantenere il tenore di vita di 15 o 20 anni fa senza la possibilità di farlo. Vi lascio pensare alle conseguenze. Tutto ciò, logicamente, sarà attenuato per chi ha alle spalle famiglie benestanti o eredità importanti. Questi , altrettanto logicamente, non comprendono pienamente ciò che ho scritto. Tutto ciò sembra OT, ma non lo è. Il ritorno ad una mobilità "sostenibile" e naturale è parte integrante di quel processo di "eliminazione del superfluo" che un po' tutti dovremmo fare nella logica del "partire dal basso" che tanto è in voga ultimamente e che dovrebbe far si che la gente si riappropri del proprio potere di acquisto. Ma il mondo va da un'altra parte, mi rendo conto che chi la pensa come me è meno del 10 %. Sembra che la gente goda nell'essere povera e che il loro nemico sia il poveraccio che lavora al loro fianco anzichè le grandi multinazionali e le lobby dei vari settori. Poi c'è tutto il resto riguardante il bike commuting: - meno inquinamento - meno traffico - meno povertà - più salute fisica - etc etc Lo stato italiano lo sa e fa di tutto per impedirlo QUASI "obbligando" il cittadino ad usare l'auto. Le alternative esistono ma serve impegno e sacrificio, parola ormai in disuso. Poi, ancora, per un uomo è più facile. Ma prova a dire ad una donna di commutare: ti manda a quel paese in 2 secondi. [/QUOTE]
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