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Al lavoro in bici
Testo
<blockquote data-quote="green dolphin" data-source="post: 6531372" data-attributes="member: 7692"><p>Non sono i 60 + 60 che ti devono spaventare. Alla fine, se sono quasi tutti in pianura, il tuo fisico si abitua e può diventare un ottimo allenamento e creare una base di fondo che altri farebbero fatica a mettere in piedi. </p><p></p><p>Il problema è, o meglio, sono:</p><p>1) la ripetitività (del percorso, della routine giornaliera, etc.)</p><p>2) i tempi si allungano a dismisura, non so a che ora devi cominciare a lavorare, ma per iniziare almeno alle 9 devi partire alle 7 o prima. E qui si arriva al punto 3. </p><p>3) meteo, imprevisti, etc. E soprattutto ora legale e situazione climatica. Ovvio che d'estate puoi anche muoverti all'alba, d'inverno non è fattibile. Ma non solo, anche alle 8 in inverno rischi di trovare le strade ghiacciate, etc. Se hai tanta flessibilità potresti anche fare a/r ma rischi di stare via dal mattino presto e tornare alle 8 di sera. Poi fai cena, vai a dormire, ed il giorno dopo sei daccapo. </p><p>4) devi avere un posto sicuro per la bici, per cambiarti, etc. E soprattutto non dimenticare nulla di importante a casa, perché non puoi tornare indietro. </p><p></p><p>Il treno, con la formula del l'abbonamento bici, è la scelta più saggia. Perché ti consente flessibilità, in qualsiasi momento, cambi programma o cambia il meteo, carichi la bici e torni. Partire in bici al mattino presto lo farei solo da aprile a settembre, valutando bene i tempi ed il meteo. Ma francamente preferirei fare il ritorno fossi in te, soprattutto se avviene in ore di luce. </p><p></p><p>Io facevo così anni fa. 100 km erano troppi per partire da casa. Però alle 6:30 ero in treno con bici al seguito, il che mi consentiva poi anche dalla stazione di arrivare presto al lavoro. Finito il mio orario alle 14 se il meteo era bello o almeno stabile tornavo in bici. Non tutti i giorni. Quando facevo fino alle 17:30 due volte a settimana, prendevo di nuovo il treno.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="green dolphin, post: 6531372, member: 7692"] Non sono i 60 + 60 che ti devono spaventare. Alla fine, se sono quasi tutti in pianura, il tuo fisico si abitua e può diventare un ottimo allenamento e creare una base di fondo che altri farebbero fatica a mettere in piedi. Il problema è, o meglio, sono: 1) la ripetitività (del percorso, della routine giornaliera, etc.) 2) i tempi si allungano a dismisura, non so a che ora devi cominciare a lavorare, ma per iniziare almeno alle 9 devi partire alle 7 o prima. E qui si arriva al punto 3. 3) meteo, imprevisti, etc. E soprattutto ora legale e situazione climatica. Ovvio che d'estate puoi anche muoverti all'alba, d'inverno non è fattibile. Ma non solo, anche alle 8 in inverno rischi di trovare le strade ghiacciate, etc. Se hai tanta flessibilità potresti anche fare a/r ma rischi di stare via dal mattino presto e tornare alle 8 di sera. Poi fai cena, vai a dormire, ed il giorno dopo sei daccapo. 4) devi avere un posto sicuro per la bici, per cambiarti, etc. E soprattutto non dimenticare nulla di importante a casa, perché non puoi tornare indietro. Il treno, con la formula del l'abbonamento bici, è la scelta più saggia. Perché ti consente flessibilità, in qualsiasi momento, cambi programma o cambia il meteo, carichi la bici e torni. Partire in bici al mattino presto lo farei solo da aprile a settembre, valutando bene i tempi ed il meteo. Ma francamente preferirei fare il ritorno fossi in te, soprattutto se avviene in ore di luce. Io facevo così anni fa. 100 km erano troppi per partire da casa. Però alle 6:30 ero in treno con bici al seguito, il che mi consentiva poi anche dalla stazione di arrivare presto al lavoro. Finito il mio orario alle 14 se il meteo era bello o almeno stabile tornavo in bici. Non tutti i giorni. Quando facevo fino alle 17:30 due volte a settimana, prendevo di nuovo il treno. [/QUOTE]
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