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automobilisti Vs ciclisti (ancora - parte 2)
Testo
<blockquote data-quote="sembola" data-source="post: 6527775" data-attributes="member: 1912"><p>A parte che da un punto di vista puramente logico punire non è "prevenzione" (al massimo "cura")...la prevenzione sta nel far sì che la probabilità di essere punito per un comportamento difforme dalle regole sia abbastanza alta da rappresentare un deterrente. Credo di averlo già scritto, ma l'entità della pena da sola non ha effetto, deve essere valutata insieme alla probabilità di esserne colpiti. Se metti 1000 euro di multa per il divieto di sosta ma la rischio una volta all'anno, si ha un effetto deterrente minore di una multa da 40 euro ma che rischio di prendere una volta a settimana. Il che concretamente significa che servono <u>controlli sul territorio</u>, in modo da intercettare una parte anche piccola delle scorrettezze e dei comportamenti sbagliati e di rappresentare un elemento dissuasivo anche sugli altri utenti della strada. Ma prevenzione è anche formare in modo adeguato gli utenti della strada, a partire da quando sono in grado di apprendere, e cioè dall' età scolare, e non con iniziative estemporanee di scuole ed associazionismo.</p><p></p><p>Ed è proprio così che fanno negli altri paesi: formazione, prevenzione ed ovviamente anche repressione. Ho trascorso due mesi e mezzo in Belgio a primavera , ed ho assisitito in diverse città al "fietexamen", l'esame di guida per la bici, in cui il comune e la polizia fa un vero e proprio esame di guida ai ragazzini di quinta elementare (anche sotto la pioggia... da noi volerebbero le denunce dei genitori indignati) . Non ho potuto vedere, ma mi son stati raccontati, dei posti di blocco nei giorni delle classiche per dissuadere gli spettatori dall'esagerare con le birre e per levare la patente a chi esagera lo stesso.</p><p></p><p></p><p></p><p>Temo che tu abbia equivocato quello che ho scritto, o forse non sono stato abbastanza chiaro.</p><p></p><p>Chi falcia un gruppo di ciclisti dopo aver perso il controllo in un sorpasso azzardato, per di più in stato di alterazione <u>deve</u> andare in carcere, e ci va <u>di certo</u> (nel caso a cui ti riferisci l'autore è stato condannato ad otto anni di carcere, e con la legge attualmente in vigore ne avrebbe presi un minimo di dodici fino ad un massimo di diciotto). Ma consentimi di dire che trovo irrilevante la questione di quanti ciclisti falcia, in carcere deve andarci anche se ne prende uno solo.</p><p></p><p>Ma su questo siamo tutto sommato d'accordo. Il punto su cui esprimevo, ed esprimo dubbi, è un altro, vale a dire la questione della patente sospesa/ritirata senza una situazione di tipo penale . E' una sanzione che non impedisce che il soggetto torni a guidare e a reiterare il comportamento magari provocando un incidente grave o mortale, su questo non ci sono dubbi. Ma non vedo come si possa fare, a parte appunto di applicare una misura restrittiva della libertà personale in modo "preventivo", non per un reato di cui si è accusati e si è in attesa di giudizio ma per un reato che si potrebbe astrattamente compiere nel futuro. Cioè, buco un semaforo o una precedenza e mi mettono agli arresti domiciliari perchè potrei rifarlo e stavolta ammazzare qualcuno. A me pare improponibile e irrealizzabile, oltre ad ricordarmi qualche film di fantascienza distopica...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="sembola, post: 6527775, member: 1912"] A parte che da un punto di vista puramente logico punire non è "prevenzione" (al massimo "cura")...la prevenzione sta nel far sì che la probabilità di essere punito per un comportamento difforme dalle regole sia abbastanza alta da rappresentare un deterrente. Credo di averlo già scritto, ma l'entità della pena da sola non ha effetto, deve essere valutata insieme alla probabilità di esserne colpiti. Se metti 1000 euro di multa per il divieto di sosta ma la rischio una volta all'anno, si ha un effetto deterrente minore di una multa da 40 euro ma che rischio di prendere una volta a settimana. Il che concretamente significa che servono [U]controlli sul territorio[/U], in modo da intercettare una parte anche piccola delle scorrettezze e dei comportamenti sbagliati e di rappresentare un elemento dissuasivo anche sugli altri utenti della strada. Ma prevenzione è anche formare in modo adeguato gli utenti della strada, a partire da quando sono in grado di apprendere, e cioè dall' età scolare, e non con iniziative estemporanee di scuole ed associazionismo. Ed è proprio così che fanno negli altri paesi: formazione, prevenzione ed ovviamente anche repressione. Ho trascorso due mesi e mezzo in Belgio a primavera , ed ho assisitito in diverse città al "fietexamen", l'esame di guida per la bici, in cui il comune e la polizia fa un vero e proprio esame di guida ai ragazzini di quinta elementare (anche sotto la pioggia... da noi volerebbero le denunce dei genitori indignati) . Non ho potuto vedere, ma mi son stati raccontati, dei posti di blocco nei giorni delle classiche per dissuadere gli spettatori dall'esagerare con le birre e per levare la patente a chi esagera lo stesso. Temo che tu abbia equivocato quello che ho scritto, o forse non sono stato abbastanza chiaro. Chi falcia un gruppo di ciclisti dopo aver perso il controllo in un sorpasso azzardato, per di più in stato di alterazione [U]deve[/U] andare in carcere, e ci va [U]di certo[/U] (nel caso a cui ti riferisci l'autore è stato condannato ad otto anni di carcere, e con la legge attualmente in vigore ne avrebbe presi un minimo di dodici fino ad un massimo di diciotto). Ma consentimi di dire che trovo irrilevante la questione di quanti ciclisti falcia, in carcere deve andarci anche se ne prende uno solo. Ma su questo siamo tutto sommato d'accordo. Il punto su cui esprimevo, ed esprimo dubbi, è un altro, vale a dire la questione della patente sospesa/ritirata senza una situazione di tipo penale . E' una sanzione che non impedisce che il soggetto torni a guidare e a reiterare il comportamento magari provocando un incidente grave o mortale, su questo non ci sono dubbi. Ma non vedo come si possa fare, a parte appunto di applicare una misura restrittiva della libertà personale in modo "preventivo", non per un reato di cui si è accusati e si è in attesa di giudizio ma per un reato che si potrebbe astrattamente compiere nel futuro. Cioè, buco un semaforo o una precedenza e mi mettono agli arresti domiciliari perchè potrei rifarlo e stavolta ammazzare qualcuno. A me pare improponibile e irrealizzabile, oltre ad ricordarmi qualche film di fantascienza distopica... [/QUOTE]
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