Continuo a non farmi capire (segue).
Secondo me ti impunti con l'esempio sbagliato. Ovvio che la legge debba valere per tutti e debba essere erga omnes, ma mentre le auto, bene o male, ricalcano la sagoma di una scatola e hanno parti ben definite le BDC e le MTB no, rispetto alle biciclette di cui parla il CdS, vale a dire le citybike.
Se volessero i produttori di pedali credo che non avrebbero nessun problema a metterci i catarifrangenti, ma chi li vedrebbe quando i pedali vengono nascosti dai piedi?
Molto meglio stabilire una norma per determinate categorie di biciclette oppure rendere generale una norma con un banale comma "laddove non sia possibile o il loro posizionamento risultasse ininfluente i catadiottri possono essere apposti (cito a caso) sui tubi posteriori del telaio" o sui tappi di chiusura del nastro del manubrio o sotto la sella o integrati nella sella. C'è l'imbarazzo della scelta per aumentare la sicurezza passiva. Per come la vedo io con un po' di buon senso (punto dolente) si possono fare delle buone norme.
Oppure pretendere che i produttori di scarpe mettano degli inserti riflettenti nella parte posteriore. Nell'abbigliamento c'è già una buona scelta, io stesso ho dei pantaloncini Zero RH+ con i bordi riflettenti.
Per come la vedo io, le BDC sono molto più simili ad una Formula1 per estremizzazione che ad una macchina di serie, hanno una gestione dello spazio che le citybike non hanno, mi sembra corretto che il legislatore prenda in considerazione queste differenze.
Sul campanello sono fermamente contrario. Meglio un bell'urlo, molto più efficace. Con la forma del manubrio che abbiamo, dove spesso stiamo sulle leve dei freni o in presa bassa nel tempo che lo raggiungiamo ci hanno già steso.