Cadenza agile o forza?

bikerboyzzzz

Cronoman
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vai tra, si scherza eh :mrgreen:



Ti sei spiegato benissimo, anzi l'avevo già intuito. Andare al massimo delle proprie possibilità in salita è normale per chi è all'inizio. Io non lo considero neanche un errore, è quel che viene naturale. Si cerca di vincere una difficoltà in più e si va oltre le proprie possibilità, vuoi perché l'allenamento non è ancora tanto, vuoi perché non si sa come dosare lo sforzo. Ci sono passato anche io, stessa cosa, non riuscivo a prendere "piano" una salita. Partivo a tutta e poi, inesorabilmente, calavo.

Lo so che di istinto verrebbe da farle tutte così. Tu però prova per una volta a concentrarti e fare quest'esperimento, su una delle salite che ormai conosci bene. Appena attacca, metti subito il rapporto più agile che hai e non pensare a nulla se non a farla al minimo possibile. Fregatene di cadenze, battiti, eccetera. Falla piano e basta. Ti sembrerà stranissimo e innaturale, dopo poco ti verrà da spingere di più. RESISTI. E continua piano. La sensazione di strano si tramuterà in sorpresa, perché ti accorgerai che, dove di solito ti sembra di stare appena una tacca sotto all'esplosione, stavolta invece ti sentirai più tranquillo e vigile di quello che hai intorno. Non come andare in pianura, ma poco lontano. Se qualcuno ti rivolgesse una domanda, riusciresti persino a rispondere.

Benvenuto alla tua prima salita al medio.

Se hai fatto tutto bene, dalla metà in poi può iniziare il bello, se vuoi. Ti sentirai talmente in forze che l'idea ti buttare giù un paio di pignoni (quello di cui parlavo prima) diventerà sempre più insistente. Magari ti verrà di alzarti sui pedali e partire all'andatura che tieni di solito. Sai che puoi farlo, perché prima la stessa salita la facevi TUTTA così. Gli ultimi duecento metri, se ancora ne hai, spara tutto quello che ti rimane. Poi arriva su, fai un urlo disumano, riprenditi e prova a non ridere e a non pensare a quanto è bello questo sport.

Prossima volta che vado alla Salute (mia salita test) proverò di certo ... solo che su un 13% sarà dura non salirla a tutta e in piedi .... li la rasoiata arriva subito ... ma consigli di stare tassativamente seduto o anche alzarmi in piedi va bene? sai un 13% seduto anche con un 34/32 per il mio livello può tagliare le gambe, infatti io lo supero sempre (rampa da 350mt al 13% subito all' inizio) col 34/28 ma rigorosamente in piedi, anzi, a dire il vero quasi tutti e 6 i km li faccio in piedi, mi siedo solo su quei pochi tratti dove smolla al 7/8% .... ha un altro tratto centrale di 300mt al 12-13% e il tratto finale al 10% ... il resto viaggia 8-9% con qualche metro al 7% dove mi siedo e bevo ...
 

nanomalefico

via col vento
15 Giugno 2014
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una in carbonio
Penso che ci siamo passati un pò tutti me compreso.
Ora con più "esperienza" ho imparato a gestirmi meglio e ad usare meglio il cambio frutto forse anche delle continue uscite in gruppo dove guardavo gli altri più forti e/o con più esperienza di me.
Ecco ora mi chiedo una cosa:
esci da solo o in gruppo?
Se sei uscito da solo ti è mai capitato di stare in gruppo? se ti capitasse di stare in gruppo e hai modo cerca di notare come "camminano" gli altri.
 

bikerboyzzzz

Cronoman
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Penso che ci siamo passati un pò tutti me compreso.
Ora con più "esperienza" ho imparato a gestirmi meglio e ad usare meglio il cambio frutto forse anche delle continue uscite in gruppo dove guardavo gli altri più forti e/o con più esperienza di me.
Ecco ora mi chiedo una cosa:
esci da solo o in gruppo?
Se sei uscito da solo ti è mai capitato di stare in gruppo? se ti capitasse di stare in gruppo e hai modo cerca di notare come "camminano" gli altri.
Lupo solitario
 

GiaMatteoImpera

Apprendista Scalatore
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Ti sei spiegato benissimo, anzi l'avevo già intuito. Andare al massimo delle proprie possibilità in salita è normale per chi è all'inizio. Io non lo considero neanche un errore, è quel che viene naturale. Si cerca di vincere una difficoltà in più e si va oltre le proprie possibilità, vuoi perché l'allenamento non è ancora tanto, vuoi perché non si sa come dosare lo sforzo. Ci sono passato anche io, stessa cosa, non riuscivo a prendere "piano" una salita. Partivo a tutta e poi, inesorabilmente, calavo.

Lo so che di istinto verrebbe da farle tutte così. Tu però prova per una volta a concentrarti e fare quest'esperimento, su una delle salite che ormai conosci bene. Appena attacca, metti subito il rapporto più agile che hai e non pensare a nulla se non a farla al minimo possibile. Fregatene di cadenze, battiti, eccetera. Falla piano e basta. Ti sembrerà stranissimo e innaturale, dopo poco ti verrà da spingere di più. RESISTI. E continua piano. La sensazione di strano si tramuterà in sorpresa, perché ti accorgerai che, dove di solito ti sembra di stare appena una tacca sotto all'esplosione, stavolta invece ti sentirai più tranquillo e vigile di quello che hai intorno. Non come andare in pianura, ma poco lontano. Se qualcuno ti rivolgesse una domanda, riusciresti persino a rispondere.

Benvenuto alla tua prima salita al medio.

Se hai fatto tutto bene, dalla metà in poi può iniziare il bello, se vuoi. Ti sentirai talmente in forze che l'idea ti buttare giù un paio di pignoni (quello di cui parlavo prima) diventerà sempre più insistente. Magari ti verrà di alzarti sui pedali e partire all'andatura che tieni di solito. Sai che puoi farlo, perché prima la stessa salita la facevi TUTTA così. Gli ultimi duecento metri, se ancora ne hai, spara tutto quello che ti rimane. Poi arriva su, fai un urlo disumano, riprenditi e prova a non ridere e a non pensare a quanto è bello questo sport.
D'accordissimo e ti sei anche spiegato bene. Ma sono d'accordo se sussistono le seguenti condizioni :1 se ci si trova su salite conosciute dove quindi sappiamo bene lunghezza e pendenze, 2 ci si trova ad affrontare tracciati con pendenze sopportabili dal nostro fisico, anzi nei quali possiamo scegliere se farle a tutta alla frequenza di pedalata nella quale sviluppiamo più potenza o al medio con una cadenza ottimale a discapito della velocità pura nel primo tratto, 3 se il fisico del ciclista ha già sviluppato quel minimo di "serbatoio" che serve a mettere in pratica ciò che è al punto 2.
Se parliamo di salite dure, con pendenze medie al 10% o peggio, lunghe 10 km o più, lì non c'è frequenza di pedalata o santo che tenga per un ciclista medio o medio scarso. In quelle salite vai su con la forza di volontà ed ho notato che partire subito agile ti leva quel poco di sollievo che hai ad alleggerire dopo 3,4 km di maggior patimento usando un 34/25. Almeno io se parto subito agile a metà salita tendo a non averne più esattamente come quando parto più duro e non ho neanche il salvagente psicologico del 30 da mettere per gli ultimi chilometri.

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bikerboyzzzz

Cronoman
21 Marzo 2018
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D'accordissimo e ti sei anche spiegato bene. Ma sono d'accordo se sussistono le seguenti condizioni :1 se ci si trova su salite conosciute dove quindi sappiamo bene lunghezza e pendenze, 2 ci si trova ad affrontare tracciati con pendenze sopportabili dal nostro fisico, anzi nei quali possiamo scegliere se farle a tutta alla frequenza di pedalata nella quale sviluppiamo più potenza o al medio con una cadenza ottimale a discapito della velocità pura nel primo tratto, 3 se il fisico del ciclista ha già sviluppato quel minimo di "serbatoio" che serve a mettere in pratica ciò che è al punto 2.
Se parliamo di salite dure, con pendenze medie al 10% o peggio, lunghe 10 km o più, lì non c'è frequenza di pedalata o santo che tenga per un ciclista medio o medio scarso. In quelle salite vai su con la forza di volontà ed ho notato che partire subito agile ti leva quel poco di sollievo che hai ad alleggerire dopo 3,4 km di maggior patimento usando un 34/25. Almeno io se parto subito agile a metà salita tendo a non averne più esattamente come quando parto più duro e non ho neanche il salvagente psicologico del 30 da mettere per gli ultimi chilometri.

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Hai spiegato in maniera più chiara quello che intendevo dire io ...
 

jacknipper

Diversamente scalatore
9 Febbraio 2013
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Colnago per la strada & Kona per il fango
Se parliamo di salite dure, con pendenze medie al 10% o peggio, lunghe 10 km o più, lì non c'è frequenza di pedalata o santo che tenga per un ciclista medio o medio scarso. In quelle salite vai su con la forza di volontà ed ho notato che partire subito agile ti leva quel poco di sollievo che hai ad alleggerire dopo 3,4 km di maggior patimento usando un 34/25. Almeno io se parto subito agile a metà salita tendo a non averne più esattamente come quando parto più duro e non ho neanche il salvagente psicologico del 30 da mettere per gli ultimi chilometri.
perdona ma non si tratta di conoscere o meno la salita ma di essere abituati o meno alle alte cadenze
insistere coi rapporti duri significa solo soffrire di più, rischiare di non farcela, farsi venire i crampi, un infortunio nel peggiore dei casi, avere un recupero più lungo ecc
ovvio che l'agilità vada allenata altrimenti succede quello che dici ma la soluzione non è perseverare con l'andare più duri ma imparare ad andare più agili
 

bikerboyzzzz

Cronoman
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Argon18
Però voglio anche provare il metodo del partire subito agile ... magari le mie teorie sul salvagamba vengono smentite ...
Comunque il punto secondo me è quello ... su una salita di 6km al 9.5% di media come è la Salute, il discorso del calcolare come salire conta poco ...li è tutto più un "si salvi chi può " ... la salita sarà anche corta ... ma ti manda rasoiate non indifferenti...
 

jacknipper

Diversamente scalatore
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Però voglio anche provare il metodo del partire subito agile ... magari le mie teorie sul salvagamba vengono smentite ...
Comunque il punto secondo me è quello ... su una salita di 6km al 9.5% di media come è la Salute, il discorso del calcolare come salire conta poco ...li è tutto più un "si salvi chi può " ... la salita sarà anche corta ... ma ti manda rasoiate non indifferenti...
non insisto, anche perchè avrai ormai capito che le tue teorie vanno contro quella che è la teoria\pratica consolidata del ciclismo, ma proprio in questo tipo di salite è importante allenare e tenere alte cadenze: altrimenti arranchi e basta (tra l'altro se arranchi sempre difficilmente migliori nel tempo)
curiosità: mi dici di che salita si tratta o, meglio ancora, mi linki la pagina di salite.ch?
 

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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Se parliamo di salite dure, con pendenze medie al 10% o peggio, lunghe 10 km o più, lì non c'è frequenza di pedalata o santo che tenga per un ciclista medio o medio scarso. In quelle salite vai su con la forza di volontà ed ho notato che partire subito agile ti leva quel poco di sollievo che hai ad alleggerire dopo 3,4 km di maggior patimento usando un 34/25. Almeno io se parto subito agile a metà salita tendo a non averne più esattamente come quando parto più duro e non ho neanche il salvagente psicologico del 30 da mettere per gli ultimi chilometri.
Forse perchè probabilmente sali agile ma alla stessa velocità con la quale saliresti con il rapporto più duro.
Alessiuccio consigliava appunto il piano piano (che poi sarebbe al medio se si conoscono le proprie frequenze cardiache) se sali agile ma con una frequenza di pedalata alta è ovvio che anche i battiti salgono e l'energia se ne va ben prima del previsto e mentalmente non hai neppure più la riserva dell'ultimo rapporto "salva gambe"
il trucco, se così vogliamo chiamarlo, sta appunto nel dosare forza e energie utilizzando l'agilità che non deve essere necessariamente fatta di frullate.
 
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GiaMatteoImpera

Apprendista Scalatore
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perdona ma non si tratta di conoscere o meno la salita ma di essere abituati o meno alle alte cadenze
insistere coi rapporti duri significa solo soffrire di più, rischiare di non farcela, farsi venire i crampi, un infortunio nel peggiore dei casi, avere un recupero più lungo ecc
ovvio che l'agilità vada allenata altrimenti succede quello che dici ma la soluzione non è perseverare con l'andare più duri ma imparare ad andare più agili
Sì è no. Come si può fare una salita alla massima cadenza si può anche scegliere di iniziare un po' più duri ed alleggerire durante. Con duro non intendo 50 rmp comunque.. Non sarà l'ottimo ma per un fisico come il mio, 183 cm per 74 kg, trovo sia un buon compromesso. Ovviamente parlo per me, ma quando su salite lunghe e dure tento di lavorare troppo sulla cadenza mi rendo conto che ho più svantaggi che vantaggi. Sarà che forse ho un passato di palestra che mi ha portato ad avere più resistenza agli sforzi intensi. Difficilmente mi vengono crampi. Se tento di frullare troppo mi si alzano troppo i battiti e vado in acido.

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Alessiuccio

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Ho cercato di spiegarmi nel modo più chiaro possibile, non credo di riuscire a farlo meglio di così. Nel mio esempio VOLUTAMENTE ho parlato di salite conosciute. Nella mia mente forse deviata ho ritenuto che salita conosciuta = salita già affrontata = salita fattibile.

Se poi uno nel forum Principianti mi viene a dire che però su salite al 10% medio il discorso cambia, oltre a rispondere "Grazie al cxxxo", mi verrebbe da chiedere quante ne fa di queste fantomatiche salite in allenamento. Io zero, per dire. Oltre a una certa pendenza, a parte la tortura cui ci si sottopone, ai fini dell'allenamento è addirittura controproducente spingersi. Quando si sta sul 6-7% MEDIO (vorrei ripeterlo ancora più grande: MEDIO) si fa già un bel salitone (tipo il Pordoi da Arabba, 6,8% medio). Poi ovvio, uno strappo di qualche centinaio di metri ripido ci può stare, ma un conto è uno strappo, un conto è volersi far del male su un muro che non serve a nulla.
 

brascos

Pignone
25 Giugno 2017
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Ma per migliorare in una salita al 9% dove si arranca conviene perseverare su di essa magari variando tra il cercare di andare un po' piu agili e salire un po' piu duri,o conviene farsi prima un po' di gamba su salite al 5/7% salendo ad 80rpm con un rapporto che consente di farlo e piano piano togliere dentini dietro mantenendo le rpm sugli 80 o chi per loro?

Edit:nn avevo letto alessiuccio,in pratica se ho capito bene conviene allenarsi su salite meno ripide.
 

bikerboyzzzz

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Argon18
Non volevo contestare o contraddire nessuno. I miei erano solo dei dubbi. Infatti ho detto che la prossima volta proverò a salire come da voi consigliato. Putroppo viaggio in ON/OFF e non so dosare le energie ... devo imparare e testare sul campo...
 

cbr70

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6 Giugno 2018
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Specy
nel mio piccolo cerco di " diversificare" , sia nelle cadenze, sia nelle zone watt, sia nelle distanze in salita.

a volte cerco si stimolare la resistenza aerobica (andando su lunghe salite al medio, a cadenze che mi sento di fare quel giorno , quindi a volte un po' piu' duro a volte piu' agile ) ,

a volte (1 volta alla sett) cerco di stimolare la potenza anaerobica facendo salite piu' brevi con ripetute o a tutta per 20min per avere idea della ftp e del mio stato di forma (qui cerco di far girare forte un rapporto duro per me , intervallando pezzi in piedi e due denti in meno) poi il resto del giro vado molto tranquillo e agile .

cosi' facendo piu' o meno ho capito che rendo meglio nelle gare andando agile ma non agilissimo (tra 70 e 80 rpm in salita) e mantenendomi entro un certo NP (potenza normalizzata)

quindi concludendo in allenamento non tengo mai gli stessi rpm ma sperimento
 
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bikerboyzzzz

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Però voglio anche provare il metodo del partire subito agile ... magari le mie teorie sul salvagamba vengono smentite ...
Comunque il punto secondo me è quello ... su una salita di 6km al 9.5% di media come è la Salute, il discorso del calcolare come salire conta poco ...li è tutto più un "si salvi chi può " ... la salita sarà anche corta ... ma ti manda rasoiate non indifferenti...
Oooops . Mi sono accorto di avere schiacciato per sbaglio un 9 al posto dell 8 ... la pendenza media è 8.5% (dati grimpeur.it) anche se secondo me è un po' sottostimata ... comunque 8.5 o 9.5 poco cambia ... su 6km le gambe te le taglia... almeno a me ...
 

nanomalefico

via col vento
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Cmq l'agilità va allenata come la forza.
Agli inizi mi allenavo ad capocchiam ma da quando ho cominciato ad uscire con persone con più esperienza (fanno anche gare) e mi sono inserto nel gruppo, ho visto come andavano e mi hanno consigliato.
Andavo sempre di forza e arrivavo non dico finito ma quasi.
Ho cominciato ad allenare soprattutto il "fiato" con l'agilità inserendo periodi nei quali alleno la potenza e puff son migliorato.
Almeno per me funziona e da quando lavoro sul fiato riesco a tenere per più tempo certe andature quando lavoro di potenza
 

GiaMatteoImpera

Apprendista Scalatore
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e credo che valga a qualcosa
Credo anche io.
Perché oltre ad allenare la forza, perché per fare certe salite lo sforzo continuo incrementa anche quella, allena la mente: io non mi vergogno a dire che su certe salite davvero toste che ci sono dalle mie parti sono anche tornato indietro, non perché le gambe non reggevano la fatica ma perché cedevo di testa.
Ma ne faccio una ogni tanto. La bici per me deve rimanere un piacere e certi tracciati per me sono una tortura. Ho degli amici che invece amano le salite horse categorie. Più soffrono e più sono contenti.

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