Limpressione di una grande festa che coinvolge tutti, dal più piccolo a più grande, dalla casalinga al vecchietto in pensione. Un solo pubblico e un solo tifo per una sola squadra, un palcoscenico rivolto al grande spettacolo della fatica, perché il ciclismo è fatica, perenne lotta contro il vento, sempre contrario, salita da mordere. Non cè un avversario da denigrare, insultare, sbeffeggiare, ma lapplauso per il primo come per lultimo, lemozione della sagoma che spunta alla fine della curva là, in fondo, a due chilometri dalla tappa, labbraccio col fratello che ci sta vicino e condivide in ogni momento ogni nostra emozione. Il bambino, i suoi nuovi eroi, lanziano e le corse del passato che nellattesa ha raccontato nel dettaglio, aprendo il cuore alla passione che non ti abbandona mai, nemmeno quando le forze per spingere in salita vengono meno.
E la festa della bicicletta, di questo meraviglioso mezzo che non vola ma è dotato di ali, che misura la tua forma, la tua voglia di libertà, di cambiare adesso il percorso della tua vita in un senso più sano, corretto, equilibrato come dequilibrio si vive in sella.
E laggiù sta il traguardo, anche se non ha più nessuna importanza.
Cassano d'Adda, 17a tappa, giro d'Italia 2016
E la festa della bicicletta, di questo meraviglioso mezzo che non vola ma è dotato di ali, che misura la tua forma, la tua voglia di libertà, di cambiare adesso il percorso della tua vita in un senso più sano, corretto, equilibrato come dequilibrio si vive in sella.
E laggiù sta il traguardo, anche se non ha più nessuna importanza.
Cassano d'Adda, 17a tappa, giro d'Italia 2016