Quasi come te:
1) durante un giro non guardo assolutamente nulla, vado come mi sento.
A casa invece guardo com'è andata, km e tempo.
2) essendo poco preparato in bici, uscivo per fare da 35-40 km in su, a seconda della voglia, a volte c'erano i 1000 di dislivello a volte 250 e basta, i miei percorsi stanno tra biellese, valsesia e pianura vercelli-novara in giù fino al Po.
Adesso ho ripreso qualcosa che è piu classificabile come riabilitazione, da 20 a 50 km tra i 26 e 27,5/h, fino a 15 gg fa, ma appena rioperato devo ripartire di nuovo da zero+...
3) non ho nessun dispositivo per caricare dati su strava e simili, né mai, credo, ne comprerò: il dopo uscita mi appaga già con i dati del pc-bike da 15 euro, non desidero altro.
Se faccio un giro nuovo e complesso porto dietro un Garmin da trekking, poi analizzo tutto al pc, ma ne viene una lungaggine che non mi diverte gran che, se non per le varie considerazioni matematico-analitiche con relative soluzioni, quello mi piace, ma quasi il giro fatto svanisce, e mi resta un problema teorico e di calcoletti vari fine a se stesso, in ogni caso 5 volte all'anno bastano a saturare le mie voglie, dopo per disintossicarmi..."ascolto Bach"!!