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Cinelli Nemo, De Rosa Corum o Stelbel Rodano? Quesito per un amico
Testo
<blockquote data-quote="carmysco" data-source="post: 6549888" data-attributes="member: 29282"><p>Non voglio scomodare l'ironia con l'utilizzo della "lobby dei freni a disco" e del marketing annesso, perché ognuno coi propri soldi fa ciò che vuole e se c'è una buona parte di consumatori disposti a spendere per i freni a disco non sono io a doverla o poterla criticare. Detto ciò, senza scomodare tutto il ciclismo eroico, mi spieghi come hanno fatto i professionisti nelle tappe alpine e pirenaiche negli ultimi 40 anni a terminare le tappe sotto la pioggia senza freni a disco? Parliamo di atleti che viaggiano ben oltre i 70 all'ora in discesa. Fatta eccezione per gli ultimi 10 anni in cui in molti hanno preferito comunque i cerchi in carbonio, durante le tappe in cui era prevista pioggia si optava per i cerchi con pista frenante in alluminio. E fino ai primi anni 2000 la ruota con pista frenante in alluminio era la regola.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="carmysco, post: 6549888, member: 29282"] Non voglio scomodare l'ironia con l'utilizzo della "lobby dei freni a disco" e del marketing annesso, perché ognuno coi propri soldi fa ciò che vuole e se c'è una buona parte di consumatori disposti a spendere per i freni a disco non sono io a doverla o poterla criticare. Detto ciò, senza scomodare tutto il ciclismo eroico, mi spieghi come hanno fatto i professionisti nelle tappe alpine e pirenaiche negli ultimi 40 anni a terminare le tappe sotto la pioggia senza freni a disco? Parliamo di atleti che viaggiano ben oltre i 70 all'ora in discesa. Fatta eccezione per gli ultimi 10 anni in cui in molti hanno preferito comunque i cerchi in carbonio, durante le tappe in cui era prevista pioggia si optava per i cerchi con pista frenante in alluminio. E fino ai primi anni 2000 la ruota con pista frenante in alluminio era la regola. [/QUOTE]
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