Colnago C64, Mapei.

Del Tongo

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Colnago c64

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Adelmor

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Io possiedo 3 Colnago, 2 Masi, 1 Pinarello, 1 Derosa, 1 Drali e una senza marchio, ma con il mio nome dipinto.
Credimi, le Colnago (C59, CT1 e Master) a colpo d'occhio si distinguono dalle altre e sembrano (loro tre) molto simili una all'altra, sempre a colpo d'occhio.
Certo, non deve essere l'occhio dell'uomo della strada, ma quello di un appassionato. Gli occhi dell'uomo della strada vedono soltanto il colore, su questo sono d'accordo con te.
Non mi definisco un Colnaghista puro.
Mi fa piacere che ci sia qualcuno con più larghi orizzonti che la pensa come me . Grazie per l onesta intelettuale senza tante seghe mentali.

Una curiosità, avendo cosi tante bici sei un rivenditore o ... ?

Cordiali saluti

Adelmo
 
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Adelmor

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Il signor Grimaldi si è sposato con un svedese e vive,beato lui, in Svezia,ma da qui a considerare la Bianchi svedese è una bella prova di coraggio.
Italiani ......... che non riconoscono e non apprezzano il valore di iconici brand Italiani che hanno fatto anche la storia del ciclismo e sotto certi punti di vista di marketing ed industriale erano avanti anni rispetto ad altri costruttori. Gli Italiani che vivono o hanno vissuto all estero comprendono meglio questi valori positivi che sono anche invidiati........
Si ci vuole del coraggio per pensare che la Bianchi non sia un marchio Italiano............

Circa 2 anni fa, avendo urgenza di acquistare un auto con consegna immediata acquistai una BMW, la macchina è stata prodotta/assemblata nello stabilimento produttivo Spagnolo. Immagino che qualcuno di questo forum la definirebbe macchina Spagnola e non Tedesca ....!.Mah....

Cordiali saluti

Adelmo
 

Del Tongo

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Italiani ......... che non riconoscono e non apprezzano il valore di iconici brand Italiani che hanno fatto anche la storia del ciclismo e sotto certi punti di vista di marketing ed industriale erano avanti anni rispetto ad altri costruttori. Gli Italiani che vivono o hanno vissuto all estero comprendono meglio questi valori positivi che sono anche invidiati........
Si ci vuole del coraggio per pensare che la Bianchi non sia un marchio Italiano............

Circa 2 anni fa, avendo urgenza di acquistare un auto con consegna immediata acquistai una BMW, la macchina è stata prodotta/assemblata nello stabilimento produttivo Spagnolo. Immagino che qualcuno di questo forum la definirebbe macchina Spagnola e non Tedesca ....!.Mah....

Cordiali saluti

Adelmo
La penso esattamente come te, purtroppo mi rendo conto che siamo ben pochi.
 
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palmer

Apprendista Scalatore
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Due in carbonio, una in titanio, ma sette in acciaio
Mah, ....... anche Lamborghini è considerata Italiana, come Ducati ............ scusate il parallelo con le bici con prodotti diversi.

Saluti

Adelmo

Personalmente mi rende triste leggere certi commenti come questo e non mi riferisco alla Bianchi in particolare ma piuttosto in generale e a 360 gradi. Cancellano le storie le tradizioni e sminuiscono il marchio stesso e lasciatemi anche dire l orgoglio di un prodotto Italiano ben riconoscibile, nato 137 anni fa che continua ancora ad esistere nel presente multi globalizzato Poi se non è importante la riconoscibilità di un marchio, spiegatemi perché le aziende proteggono i marchi. La stessa Nscafe è riconoscibile, e non parlo di qualità o paragoni rispetto al citato caffè Borbone. Di fatto se non sbaglio uno è un espresso , l altro più un instant coffee. Perché alcuni colori sono specifici e prodotti solo per un esclusivo marchio. Spiegatemi perché generalmente parlando una Ferrari rossa ha quotazioni molto più elevate della stessa uguale Ferrari di colore Grigio. Perché il colore rosso in campo motoristico è sinonimo di Italianita, il colore grigio metallizzato per le auto tedesche, il giallo per Lamborghini e via discorrendo......... Ma come scritto in precedenza il mio post non tendeva a definire il prodotto migliore tecnicamente parlando, le migliori prestazione della bici, ma la facilità di riconoscimento immediato di un determinato prodotto, un qualcosa che ritengo iconico e riconosciuto a livello mondiale, in sintesi il colore celeste della Bianchi che a livello mondiale è facilmente riconosciuto nell ambito ciclisti ma anche da chi non frequenta questo sport e identificato come Made in Italy. Se si interpretava meglio il messaggio e non si entrava subito nella competizione ( Colnago meglio di Bianchi, meglio di Pinarello, meglio dei Cinesi ... , Bianchi non produce più........) ma invece si capiva che se Colnago avesse avuto anche un colore iconico come Ferrari, Bianchi, ecc..ecc, forse ne avrebbe tratto maggior lustro e immagine e forse più identificabile nel mondo anche da un generico ciclista, persona e di Italianità.

Sembrerebbe proprio vero che il bello dei prodotti Italiani molti Italiani non lo apprezzano diversamente da molti stranieri che invece sbavano per questi prodotti al punto che queste aziende poi le acquistano, le controllano.

Mah............
Certe volte mi domando come fa la Taverna dei Bianchisti a sopravvivere in questo forum visto che appena si parla di Bianchi generalmente non leggo commenti molto.......... positivi. Forse perché la maggioranza sono tutti pros e ultimamente si vedono poche Bianchi tra i pros......?

Azzzzzz io che non raggiungo neanche il livello di ciclista amatore sono decisamente tagliato fuori a priori da tutto!.

Comprensibile che ci siano, correttamente come debba essere pros, amatori, e ciclisti seri da performance che guardano solo ed esclusivamente alle prestazioni, ai grammi, a chi usa quella bici e acquistandola si immedesima, la bici è esclusivamente uno strumento di lavoro in assoluto, uno strumento qualche volta anche imposto dagli sponsor, un aspetto tecnico e basta, lo rispetto e lo comprendo, ma ciò non sminuisce il fatto che il colore Celeste Bianchi sia iconico e world wide riconosciuto e se anche altri brand Italiani ne avessero uno simile ne guadagnerebbero.

Scusa Robeambro se ho preso un poco della tua corda....

Saluti

Adelmo

Cordiali saluti

Vado in bici da corsa con risultati straordinariamente e desolatamente mediocri da quasi 40 anni.
Nella prima metà degli anni ottanta, quando iniziai a muovere le prime pedalate, era già finita l'epoca in cui il colore del telaio contraddistingueva la bicicletta (celeste Bianchi, giallo oro Legnano e ramato Wilier, anche se forse Bianchi continuava con la sua tradizione).
A parte Gios, che è fedele al blu, peraltro indistinguibile, non ricordo più altri marchi di bicicletta che si legassero per lungo tempo a un colore ben preciso.

Tu mi dirai che in quegli anni c'era il rosso Saronni per Colnago e il blu Sammontana/Ariostea per Derosa
Mi fa piacere che ci sia qualcuno con più larghi orizzonti che la pensa come me . Grazie per l onesta intelettuale senza tante seghe mentali.

Una curiosità, avendo cosi tante bici sei un rivenditore o ... ?

Cordiali saluti

Adelmo

Sono un appassionato di biciclette italiane, e auspico di diventare un collezionista.
Ciao!
 
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Italiani ......... che non riconoscono e non apprezzano il valore di iconici brand Italiani che hanno fatto anche la storia del ciclismo e sotto certi punti di vista di marketing ed industriale erano avanti anni rispetto ad altri costruttori. Gli Italiani che vivono o hanno vissuto all estero comprendono meglio questi valori positivi che sono anche invidiati........
Si ci vuole del coraggio per pensare che la Bianchi non sia un marchio Italiano............

Circa 2 anni fa, avendo urgenza di acquistare un auto con consegna immediata acquistai una BMW, la macchina è stata prodotta/assemblata nello stabilimento produttivo Spagnolo. Immagino che qualcuno di questo forum la definirebbe macchina Spagnola e non Tedesca ....!.Mah....

Cordiali saluti

Adelmo

Io mi reputo un talebano, per me la bici deve essere: (i) italiana, (ii) fatta a mano e (iii) allestita Campagnolo.
Non hai idea di quanto io mi avvilisca quando incrocio gli altri ciclisti, quasi tutti su bici non italiane e figlie di un processo industriale.
 

Adelmor

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Io mi reputo un talebano, per me la bici deve essere: (i) italiana, (ii) fatta a mano e (iii) allestita Campagnolo.
Non hai idea di quanto io mi avvilisca quando incrocio gli altri ciclisti, quasi tutti su bici non italiane e figlie di un processo industriale.
Ciao,
con me purtroppo ti avviliresti visto che la mia ultima Bianchi ha Shimano, ma non avevo scelta ...... Solo il mio cancello Bianchi degli anni 90 è tutta Campagnolo.

Saluti

Adelmo
 
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Vado in bici da corsa con risultati straordinariamente e desolatamente mediocri da quasi 40 anni.
Nella prima metà degli anni ottanta, quando iniziai a muovere le prime pedalate, era già finita l'epoca in cui il colore del telaio contraddistingueva la bicicletta (celeste Bianchi, giallo oro Legnano e ramato Wilier, anche se forse Bianchi continuava con la sua tradizione).
A parte Gios, che è fedele al blu, peraltro indistinguibile, non ricordo più altri marchi di bicicletta che si legassero per lungo tempo a un colore ben preciso.

Tu mi dirai che in quegli anni c'era il rosso Saronni per Colnago e il blu Sammontana/Ariostea per Derosa


Sono un appassionato di biciclette italiane, e auspico di diventare un collezionista.
Ciao!
Bello il freno Delta come avatar....
 
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I Delta sono montati sulla Pinarello, che ho usato stamattina per un giretto.
C'è chi sostiene che non frenano, per me frenano di più dei Super Record anni 80
Penso siano favolosi, li sto cercando per il mio vecchio cancello degli anni 90, ci sono diverse versione nel meccanismo, ma costicchiano tutti più della mia bici quindi sto esitando ........ Vedo dopo le vacanze estive.
Grazie e saluti
Adelmo
 
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Io mi reputo un talebano, per me la bici deve essere: (i) italiana, (ii) fatta a mano e (iii) allestita Campagnolo.
Non hai idea di quanto io mi avvilisca quando incrocio gli altri ciclisti, quasi tutti su bici non italiane e figlie di un processo industriale.
Io non mi avvilisco,anzi, è un bene che ci siano,ci distinguiamo meglio.
 

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con me purtroppo ti avviliresti visto che la mia ultima Bianchi ha Shimano, ma non avevo scelta ...... Solo il mio cancello Bianchi degli anni 90 è tutta Campagnolo.

Saluti

Adelmo
Per me la tecnologia giapponese su un telaio italiano ci sta benone e anzi lo esalta.
 
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