La sella.
Perché credi la facciano col buco?
troppo bella
La sella.
Perché credi la facciano col buco?
ma veramente eh...mi hanno parlato di gente che prendeva malattia e poi si allenava,o gente che ha divorziato per quello...per non parlare della gente che spende per gli ''integratori''...
come mi dicono i saggi del gruppo nel quale corro...la bici non ti porta da mangiare,deve essere un di più.
il problema è che come tutte le fisse quando c'è nessun problema quando però ti stanchi e la lasci poi ti accorgi che forse avresti potuto dedicare quel tempo a cose più redditizie(magari carriera,soldi,moglie,figli,amici)...
ma veramente eh...mi hanno parlato di gente che prendeva malattia e poi si allenava,o gente che ha divorziato per quello...per non parlare della gente che spende per gli ''integratori''...
come mi dicono i saggi del gruppo nel quale corro...la bici non ti porta da mangiare,deve essere un di più.
il problema è che come tutte le fisse quando c'è nessun problema quando però ti stanchi e la lasci poi ti accorgi che forse avresti potuto dedicare quel tempo a cose più redditizie(magari carriera,soldi,moglie,figli,amici)...
Conosco anche trentenni che invece stanno sacrificando la carriera per avere qualche risultato nelle granfondo. Per questi sono più preoccupato.
Credo che comunque non tutti si possano permettere un lavoro su turni o un lavoro con pause di 2/3 ore.Beh, la passione è ciò che differenzia l'uomo dagli altri animali, giusto coltivare le proprie passioni, però un'altra grande differenza che rende l'uomo diverso è la responsabilità. Quindi giusto coltivare la passione della bici se è presente, ma - problema maggiore - senza scollegarsi dalla realtà come spesso vedo accadere.
Ognuno ha la sua vita ed il proprio lavoro, se lavori 8 ore al giorno a 5' da casa tempo per allenarti ne hai da vendere, se tra pause e viaggio esci alle 7 da casa e rientri alle 20 chiaro che non hai molte soluzioni, puoi ad esempio un giorno a settimana pedalare il mattino presto, e poi uscirai nel weekend, se ti ostini a voler pedalare tutti i giorni non avrai più una vita sociale...
Se lavori anche al sabato, e non sono pochi quelli che lavorano al sabato, la domenica non puoi, se hai famiglia, pretendere di scappare sempre per un lungo, il compromesso sarà la pedalata di due o tre ore al mattino, con una domenica ogni tanto dove non pedali proprio ed una dove ti togli lo sfizio del lungo (sempre che ti vada)
Questi sono esempi a casaccio di coltivare un minimo la propria passione senza mandare in vacca il resto della propria vita... Certo che se finisci alle 16 di lavorare e non lavori al sabato oppure finisci tardi ma ai 3 ore di p. pranzo e puoi farti la doccia si può +/- tutto, però non sempre ci possiamo permettere scegliere queste cose.
Quando si trova la quadra si può vivere felici e coltivare la propria passione probabilmente per quasi tutta la vita, ed è qui che lo sport diventa salutare.
Imho ovviamente...
Vorrei rincuorarti, è solo che alcuni preferiscono fare i criceti sulla ruota a pedali piuttosto che su quella in ufficio col capo che urla. E quando uno capisce che la carriera la fanno esclusivamente i parenti, gli amici di, gli yesman e tutta una schiera di personaggi che personalmente mi fanno vomitare, vedrai che cambia anche la priorità di molte cose.
Credo che comunque non tutti si possano permettere un lavoro su turni o un lavoro con pause di 2/3 ore.
O meglio, di solito sono i lavori meno pagati e più pesanti che sono su turni e quindi permettono più tempo libero.
C'è gente che lavora come commesso o lavora in fabbrica e ha il tempo però del lavoro gli e ne importa poco.
È difficile che un tecnico specializzato si possa concedere tutto quel tempo. Voglio dire... Per certe posizioni lavorative nel privato non si scende sotto le 45/48 ore a settimana. In quel caso andare in bici é fatica anche perché spesso sono lavori stressanti anche mentalmente.
Beh, la passione è ciò che differenzia l'uomo dagli altri animali, giusto coltivare le proprie passioni, però un'altra grande differenza che rende l'uomo diverso è la responsabilità. Quindi giusto coltivare la passione della bici se è presente, ma - problema maggiore - senza scollegarsi dalla realtà come spesso vedo accadere.
Ognuno ha la sua vita ed il proprio lavoro, se lavori 8 ore al giorno a 5' da casa tempo per allenarti ne hai da vendere, se tra pause e viaggio esci alle 7 da casa e rientri alle 20 chiaro che non hai molte soluzioni, puoi ad esempio un giorno a settimana pedalare il mattino presto, e poi uscirai nel weekend, se ti ostini a voler pedalare tutti i giorni non avrai più una vita sociale...
Se lavori anche al sabato, e non sono pochi quelli che lavorano al sabato, la domenica non puoi, se hai famiglia, pretendere di scappare sempre per un lungo, il compromesso sarà la pedalata di due o tre ore al mattino, con una domenica ogni tanto dove non pedali proprio ed una dove ti togli lo sfizio del lungo (sempre che ti vada)
Questi sono esempi a casaccio di coltivare un minimo la propria passione senza mandare in vacca il resto della propria vita... Certo che se finisci alle 16 di lavorare e non lavori al sabato oppure finisci tardi ma ai 3 ore di p. pranzo e puoi farti la doccia si può +/- tutto, però non sempre ci possiamo permettere scegliere queste cose.
Quando si trova la quadra si può vivere felici e coltivare la propria passione probabilmente per quasi tutta la vita, ed è qui che lo sport diventa salutare.
Imho ovviamente...
Diciamo che è difficile ma si fa, senza nemmeno trascurare tanto la famiglia e la vita sociale. Io esco di casa la mattina alle 6:45 e rientro la sera verso le 19:30, lavoro il sabato mezza giornata. Mi sono dato la regola che la domenica, salvo rare eccezioni, non pedalo mai. Il lungo lo faccio sabato pomeriggio. Quando devo fare i rulli la sera, esco alle 18, ma non faccio la pausa pranzo altrimenti mi porto la bici in azienda e esco un'ora e mezza in pausa pranzo poi lavoro fino alle 19... Per ora non mi pesa, anzi, conosco bene i miei limiti, quindi non ci perdo il sonno se non miglioro e sono uno scarsone E' questa secondo me la cosa prinicipale, non farla diventare un'ossesione. Mi diverte uscire in bici e lo faccio appena ho un po' di tempo libero
Vorrei rincuorarti, è solo che alcuni preferiscono fare i criceti sulla ruota a pedali piuttosto che su quella in ufficio col capo che urla. E quando uno capisce che la carriera la fanno esclusivamente i parenti, gli amici di, gli yesman e tutta una schiera di personaggi che personalmente mi fanno vomitare, vedrai che cambia anche la priorità di molte cose.
E' esattamente quello che intendevo, trovare la quadra...
Darti la regola di non pedalare la domenica per stare con la famiglia ad esempio..
Sei un esempio di come trovare equilibrio tra passione e vita quotidiana... Al tuo posto altri farebbero sia sabato che domenica fissi in bici per esempio... E dopo un pò la moglie...
Diciamo che è difficile ma si fa, senza nemmeno trascurare tanto la famiglia e la vita sociale. Io esco di casa la mattina alle 6:45 e rientro la sera verso le 19:30, lavoro il sabato mezza giornata. Mi sono dato la regola che la domenica, salvo rare eccezioni, non pedalo mai. Il lungo lo faccio sabato pomeriggio. Quando devo fare i rulli la sera, esco alle 18, ma non faccio la pausa pranzo altrimenti mi porto la bici in azienda e esco un'ora e mezza in pausa pranzo poi lavoro fino alle 19... Per ora non mi pesa, anzi, conosco bene i miei limiti, quindi non ci perdo il sonno se non miglioro e sono uno scarsone E' questa secondo me la cosa prinicipale, non farla diventare un'ossesione. Mi diverte uscire in bici e lo faccio appena ho un po' di tempo libero
Su questo hai ragione ed infatti ognuno ha la sua situazione però credo si capisca ciò che intendevo...
Ad un amico il capo chiede ogni tanto di fare il sabato mattina quando sono un pò presi. E' un ambiente non male a sentire il mio amico, si lavora abbastanza serenamente... Però lui rifiuta sempre perchè il sabato mattina deve pedalare. Ora giustamente ognuno fa ciò che vuole, ma se hai la fortuna di lavorare in un bell'ambiente, per giunta vicino a casa, e ti chiedono qua e là di far qualche sabato mattina e tu rifiuti perchè devi pedalare (per giunta con un bimbo da mantenere) c'è qualcosa che non va. Poi ripeto, giustamente ognuno fa ciò che vuole ma di casi così ve ne sono molti. Ovvio che la situazione che porti tu è altrettanto reale ed anche quella va considerata certo...
Bravo...sai quanti ne vedo ammazzarsi di straordinari, di leccate di culo, di rodersi il fegato, per cosa? Per quel briciolo di potere e due soldi piu in busta? Io faccio turnista 3-2 e rifiuto categoricamente gli straordinari, se proprio c'é bisogno faccio il turno di straordinario ma non me lo faccio pagare e sto a casa un altro giorno a compensazione...fortunatamente ho di meglio da fare a casa che a lavoro, fosse la famiglia la donna la bici eccVorrei rincuorarti, è solo che alcuni preferiscono fare i criceti sulla ruota a pedali piuttosto che su quella in ufficio col capo che urla. E quando uno capisce che la carriera la fanno esclusivamente i parenti, gli amici di, gli yesman e tutta una schiera di personaggi che personalmente mi fanno vomitare, vedrai che cambia anche la priorità di molte cose.
Ecco, pensa a me che rispetto al tuo amico non viene chiesto, bensi IMPOSTO di lavorare il sabato mattina (nonché la domenica, due volte al mese) quanta invidia possa avere di lui. Non immagini quanto vorrei poterlo dire io attaccatevi voi, io esco in bici. Non immagini quanto vorrei prendermi i weekend per andare alle gare (vietato, se volete il weekend dovete prendervi tutta la settimana di ferie) o sopportare tutte le porcate aziendaliste che tocca vedere tutti i giorni per tenere in piedi il giochino altrui. Ma prima o poi ci arriverò.
E scusatemi se mi permetto di scomodare la memoria di un grande della letteratura...
Cè una vita da vivere, ci sono delle biciclette da inforcare, marciapiedi da passeggiare e tramonti da godere. La Natura insomma ci chiama, egregio Editore; e noi seguiamo il suo appello. - Cesare Pavese
Bravo...sai quanti ne vedo ammazzarsi di straordinari, di leccate di culo, di rodersi il fegato, per cosa? Per quel briciolo di potere e due soldi piu in busta? Io faccio turnista 3-2 e rifiuto categoricamente gli straordinari, se proprio c'é bisogno faccio il turno di straordinario ma non me lo faccio pagare e sto a casa un altro giorno a compensazione...fortunatamente ho di meglio da fare a casa che a lavoro, fosse la famiglia la donna la bici ecc
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Non so in che ambito lavori, ma mi spiace che tu viva una situazione che evidentemente non ti piace, spero tu possa migliorarla, però capiscimi, il mio discorso era un pò diverso...
Paradossalmente mi stimolava più il mio ex lavoro da elettricista a 900 al mese di quello attuale dove fortunatamente lo stipendio è piu che doppio. Certo che la differenza tra uscire di casa alle 7,30 e ritornare alle 18,30 (quando andava bene) piu magari un paio di sabato al mese, rispetto ai turni 3-2 di ora è enorme...ora ho una montagna di tempo libero in piu a disposizione...quindi si' lavoro meno stimolante ma la libertà in piu non ha prezzo, ciclisticamente parlando è il top, ma anche negli altri ambiti è un altro viverenon è solo questione di soldi,spesso un lavoro pagato poco è anche poco stimolante.
Ho capito perfettamente il tuo discorso: per te non è giustificabile rinunciare a opportunità lavorative per seguire una passione. Per me invece, considerando bene le mirabolanti opportunità che offre il sistema economico attuale (nella sua interezza, non importa “l’ambito”, che non so da te ma qui in Italia la situazione lavorativa generale oscilla, per la stragrande maggioranza delle persone, tra l’incubo e il masochismo spinto. Stanno davvero ancora bene in pochi, e alcuni fanno pure finta) e quello che questa disciplina mi ha dato, non c’è proprio paragone.