ciao a tutti
torno sull'argomento per chiedere supporto circa il proseguimento della discussione con Bianchi.
Purtroppo la questione è ancora aperta:
Dopo il ritiro dal venditore e la discussione con un telaista, riporto la bici al venditore il 5 maggio ore 19.20 per farla spedire in Bianchi e magicamente il 13 maggio il venditore mi avvisa che è tornata, con tanto di lettera di Bianchi.
Peccato che la lettera è datata 6 maggio dove vi è scritto che è un danno non derivante da difetto del telaio. Come avranno fatto a smontare la bici, spedirla, riceverla, analizzarla e rispondere in 1 giorno lavorativi.... bah.
Visto che sono alla terza pec inviata a Bianchi in cui chiedo spiegazioni e chiarimenti sulla gestione della pratica, senza che questa si sia degnata almeno di rispondere, vorrei valutare un'azione legale per far valere i miei diritti (mi sembra il minimo che facciano gli esami/controlli del caso per appurare l'origine del danno).
Mi piacerebbe sapere se qualcuno ha già avuto esperienze simili e come si è mosso: pensavo di andare da un giudice di pace, ma valuto soluzioni alternative se esistenti; e vorrei capire i costi certi e potenziali da sostenere (es. spese giudiziarie della controparte in caso di giudizio negative, costi di avviamento pratica etc).
grazie mille in anticipo.
Paolo