si però scusate..parlare di distanza dislivello = % e' una cosa, parlare di 45gradi 100% e da li si ricava la pendenza non è la stessa cosa..o sbaglio?
Escono due risultati diversi o sbaglio?
Escono due risultati diversi o sbaglio?
si però scusate..parlare di distanza dislivello = % e' una cosa, parlare di 45gradi 100% e da li si ricava la pendenza non è la stessa cosa..o sbaglio?
Escono due risultati diversi o sbaglio?
La pendenza "andrebbe" misurata dividendo la proiezione sull'orizzontale della distanza per l'aumento di quota. Siccome é una rottura, si divide la distanza per l'aumento di quota. Per le percentuali che interessano a noi, la differenza é irrilevante. Su un 10% parliamo dello 0.4% più o meno.
carlo
ah aha ha... Brao CarlettoIl contrario carlo, il contrario
Come questa.
Un oggettino tanto semplice quanto preciso, perché il liquido contenuto è viscoso e la bolla rimane stabile.
L'ho visto una volta sulla bici di un vecchio ciclista e mi diceva che funziona bene, una volta stretto al manubrio e tarato a zero in pianura.
Ce l'ho avuto anche io anni fa questo oggettino ed era molto preciso
Sei sempre il solito pignolino%....... °............ Cateti...... Triangolo.... il tirangolo noooooooooUn ripassino in geometria?
100% è a 45° cioè i due cateti del triangolo di lunghezza uguale.
carlo
Oltretutto per tararlo la prima versione abbisognava di un procedimento complesso che comprendeva pure una sosta in frigoriferoConfermo, per uno che fosse interessato solo alla pendenza il Bion Clino è l'oggetto più adatto. Mi sembra che il sistema fosse anche brevettato ma non ne sono sicuro.
Purtroppo però il mio si è rivelato un po' troppo fragile.
Non avevo ancora letto questo tuo, come volevasi dimostrare quando io arrivo tu hai già fatto tuttoLa pendenza "andrebbe" misurata dividendo la proiezione sull'orizzontale della distanza per l'aumento di quota. Siccome é una rottura, si divide la distanza per l'aumento di quota. Per le percentuali che interessano a noi, la differenza é irrilevante. Su un 10% parliamo dello 0.4% più o meno.
carlo
Oltretutto per tararlo la prima versione abbisognava di un procedimento complesso che comprendeva pure una sosta in frigorifero
La pendenza "andrebbe" misurata dividendo la proiezione sull'orizzontale della distanza per l'aumento di quota. Siccome é una rottura, si divide la distanza per l'aumento di quota. Per le percentuali che interessano a noi, la differenza é irrilevante. Su un 10% parliamo dello 0.4% più o meno.
carlo
Tu sei sempre un passo, pardon, una pedalata più avanti.Io ho un computerino che misura perfettamente la pendenza istantanea di una salita, si chiama gamba!
Che nel gergo o gioco ciclistico la si calcoli come hai detto tu, è cosa pressoche unanimemente fatta da tutti i ciclisti, che sia cosa esatta è un altro paio di maniche, i puristi obbiettano parecchio. Un po' come tutte le cose italiche, l'esatto sarebbe questo, ma poi si fa quello, tanto per quella differenza.....Ma infatti secondo me nel linguaggio ciclistico non resta più traccia della formula di cui state discutendo: il segno "%" assume il significato linguistico di "per 100", cioè di: "ogni 100". 8% così vuol dire che ogni 100 metri percorsi (sull' "ipotenusa", nella formula) si sale di 8 ecc.
Le due definizioni di pendenza funzionano quasi allo stesso modo per pendenze basse, ma secondo me non ha senso dire che quella ciclistica sia una felice approssimazione; è che nel ciclismo, nel gergo o gioco linguistico ciclistico, la pendenza si calcola così: quanto si sale ogni 100 metri percorsi. Se ogni 100 metri percorsi salgo di 8, la pendenza è dell'8%, questa mi pare essere la definizione di pendenza nel ciclismo.
Che nel gergo o gioco ciclistico la si calcoli come hai detto tu, è cosa pressoche unanimemente fatta da tutti i ciclisti, che sia cosa esatta è un altro paio di maniche, i puristi obbiettano parecchio. Un po' come tutte le cose italiche, l'esatto sarebbe questo, ma poi si fa quello, tanto per quella differenza.....
Beh, hai ragione. Con un po' di esperienza si capisce abbastanza facilmente che pendenza stiamo affrontando, sia a occhio sia in base a quanto la sentiamo nelle gambe.Io ho un computerino che misura perfettamente la pendenza istantanea di una salita, si chiama gamba!
Purtroppo im temini matematici di estto c'è solo un risultato e non due e le conoscenze non contanoMa "esatta" che vuol dire? Una cosa è esatta in base a una definizione, ma basta dare per la pendenza nei due ambiti due definizioni diverse e possono essere entrambe ugualmente esatte pur essendo diverse.
Beh, hai ragione. Con un po' di esperienza si capisce abbastanza facilmente che pendenza stiamo affrontando, sia a occhio sia in base a quanto la sentiamo nelle gambe.
Più di tanto non si sgarra.
Purtroppo im temini matematici di estto c'è solo un risultato e non due e le conoscenze non contano
Da come calcoliamo NOI la % pendaza è pacifico che contiamo i metri percorsi e il dislivello percorso. Ma i metri che percorriamo sono in salita, per cui inclinati. L'elevazione però viene calcolata sul piano per cui tra i due valori c'è una leggera differenza.
Dissento. Così facendo si imbastardizza tutto, basta vedere come ci comportiamo nel linguaggio a forza di semplificazioni comode e immissione di gerghi o idioni esteri.Ma lo so anch'io, quello che dico è che in termini matematici c'è un solo risultato, in termini ciclistici anche, ed è un altro. Quando un modo di calcolare la pendenza si afferma come si è affermato nel ciclismo, diventa una formula in sé, il linguaggio matematico perde la sua priorità: nel ciclismo non gliene importa niente a nessuno del piano sotto, importano solo i metri (inclinati) percorsi e il dislivello. Dire che questo sia "inesatto" secondo me ha poco senso; piuttosto, non è la formula matematica per la pendenza, ma è evidentemente la formula ciclistica. Esempio: se un sito si mettesse a disegnare altimetrie con la formula matematica, quel sito farebbe altimetrie giuste per l'ambito matematico ma sbagliate per l'ambito ciclistico; quando un linguaggio diventa unanimemente condiviso, diventa giusto.