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<blockquote data-quote="Ser pecora" data-source="post: 6437648" data-attributes="member: 1850"><p>Concordo, ma sfidare i luoghi comuni del ciclismo è peccato mortale, e quello dell'acciaio "salvaschiena" o del "titanio comodo" sono imperituri.</p><p>Tra l'altro mi sembra ben controintuitivo pensare che una struttura in metallo assorba meglio le vibrazioni di una in composito, con tutti gli esempi che ci sono da altri campi di applicazione, ma tant'è...</p><p></p><p>Inoltre c'è da tenere presente che le bici vintage dagli anni '60 in su hanno geometrie "da corsa sparata", con tubi sterzo cortissimi in rapporto alla taglia. Geometrie che oggi si trovano solo sulle bici più racing, le quali però (furbamente) hanno le forcelle più lunghe.</p><p></p><p>Non è un caso che proprio un gran telaista come Pegoretti, per andare incontro alle esigenze della sua clientela proponesse i tubi sterzo con l'estensione nella parte superiore, per evitare di infilarci poi 10cm di mostruosi spacers, come fanno tanti(ssimi).</p><p>Per equilibrare il tutto su taglie grandi alla fine il risultato è una specie di geometria "Freuler", genialata di Colnago anni '80, che consente anche di evitare tubi troppi lunghi e flessibili, ma con un risultato estetico skifezz...se poi uno pensa alle moderne bici endurance ad esempio non so come si faccia a dire che non si sono fatti passi avanti da gigante in questo senso.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ser pecora, post: 6437648, member: 1850"] Concordo, ma sfidare i luoghi comuni del ciclismo è peccato mortale, e quello dell'acciaio "salvaschiena" o del "titanio comodo" sono imperituri. Tra l'altro mi sembra ben controintuitivo pensare che una struttura in metallo assorba meglio le vibrazioni di una in composito, con tutti gli esempi che ci sono da altri campi di applicazione, ma tant'è... Inoltre c'è da tenere presente che le bici vintage dagli anni '60 in su hanno geometrie "da corsa sparata", con tubi sterzo cortissimi in rapporto alla taglia. Geometrie che oggi si trovano solo sulle bici più racing, le quali però (furbamente) hanno le forcelle più lunghe. Non è un caso che proprio un gran telaista come Pegoretti, per andare incontro alle esigenze della sua clientela proponesse i tubi sterzo con l'estensione nella parte superiore, per evitare di infilarci poi 10cm di mostruosi spacers, come fanno tanti(ssimi). Per equilibrare il tutto su taglie grandi alla fine il risultato è una specie di geometria "Freuler", genialata di Colnago anni '80, che consente anche di evitare tubi troppi lunghi e flessibili, ma con un risultato estetico skifezz...se poi uno pensa alle moderne bici endurance ad esempio non so come si faccia a dire che non si sono fatti passi avanti da gigante in questo senso. [/QUOTE]
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