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Differenza di prestazioni tra biciclette attuali a datate
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<blockquote data-quote="PGV" data-source="post: 6437745" data-attributes="member: 114572"><p>ho fatto di meglio: faccio uscite sia con scott cr1 in carbonio, sia con colnago dream in alluminio.</p><p>Entrambe messe a punto come posizione in sella da un (bravissimo) biomeccanico.</p><p>I due telai hanno comportamenti differenti (soprattutto per le forcelle: dritte come un fuso sulla dream, leggermente arcuate sulla cr1), più tagliente e reattiva ai cambi di direzione la dream, quasi scorbutica alle volte. Essendo datato e con tanti + km sul groppone il dream lo trovo anche meno rigido quando scarico tutto in fuorisella.</p><p></p><p>Ma restando strettamente alla comodità le differenze sono marginali, non dico inesistenti ma praticamente irrilevanti sì.</p><p>La differenza la sento con asfalto molto vecchio e 'sbricioloso', in cui probabilmente il carbonio riesce ad assorbire meglio l'alta frequenza delle vibrazioni. Su asfalto distrutto (crepe trasversali, buche, radici, ecc) le differenze si riducono a zero. Ovviamente sono sensazioni e in quanto tali personali.</p><p></p><p>Nella mia esperienza il salto qualitativo nel comfort l'ho trovato diventando mooolto meticoloso nello scegliere la pressione dei pneumatici in conseguenza della temperatura che troverò durante l'uscita e del tipo di pneumatico. Attualmente slla scott uso schwalbe one e sulla dream uso veloflex corsa, in entrambi i casi tengo sempre la pressione minima possibile senza sacrificare (se non minimamente, nell'ordine di 0,5-1 watts) la scorrevolezza. Da quando faccio così andare in bici è un piacere anche su strade malmesse.</p><p>Le geometrie sono differenti il materiale è differente ma la differenza nell'assorbimento delle irregolarità me l'hanno fatta i pneumatici e la loro pressione.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="PGV, post: 6437745, member: 114572"] ho fatto di meglio: faccio uscite sia con scott cr1 in carbonio, sia con colnago dream in alluminio. Entrambe messe a punto come posizione in sella da un (bravissimo) biomeccanico. I due telai hanno comportamenti differenti (soprattutto per le forcelle: dritte come un fuso sulla dream, leggermente arcuate sulla cr1), più tagliente e reattiva ai cambi di direzione la dream, quasi scorbutica alle volte. Essendo datato e con tanti + km sul groppone il dream lo trovo anche meno rigido quando scarico tutto in fuorisella. Ma restando strettamente alla comodità le differenze sono marginali, non dico inesistenti ma praticamente irrilevanti sì. La differenza la sento con asfalto molto vecchio e 'sbricioloso', in cui probabilmente il carbonio riesce ad assorbire meglio l'alta frequenza delle vibrazioni. Su asfalto distrutto (crepe trasversali, buche, radici, ecc) le differenze si riducono a zero. Ovviamente sono sensazioni e in quanto tali personali. Nella mia esperienza il salto qualitativo nel comfort l'ho trovato diventando mooolto meticoloso nello scegliere la pressione dei pneumatici in conseguenza della temperatura che troverò durante l'uscita e del tipo di pneumatico. Attualmente slla scott uso schwalbe one e sulla dream uso veloflex corsa, in entrambi i casi tengo sempre la pressione minima possibile senza sacrificare (se non minimamente, nell'ordine di 0,5-1 watts) la scorrevolezza. Da quando faccio così andare in bici è un piacere anche su strade malmesse. Le geometrie sono differenti il materiale è differente ma la differenza nell'assorbimento delle irregolarità me l'hanno fatta i pneumatici e la loro pressione. [/QUOTE]
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