Le dicotomie servono per possedere categorie concettuali che distinguono realtà differenti ma non sono verità assolute. Sono categorie che ci offrono delle tendenze.
Devi citare la fonte però, lo faccio io per te
"Antani: La supercaxxola prematurata" U.Mascetti
(si scherza eh)
Ora, mi sembra che qui la dicotomia sia tra una attività di lunga durata prevalentemente aerobica e una breve ad alta intensità dove la componente anaerobica risulta molto più accentuata.
Ti sembra male, come avevo già scritto qualche pagina fa:
Inoltre tra il 60-70% della fc max e un' uscita "prevalentemente anaerobica" ci sono tante (ma tante) sfumature.
Nessuno qui ha parlato di sforzo anaerobico, mi sorge il dubbio che tu non sappia la differenza tra i vari meccanismi energetici se ripeti per la seconda volta las tessa cosa
Per una si realizza un tipo di dispendio energetico che necessariamente non può essere comparabile all'altro. Ogni attività possiede in linea di massima delle caratteristiche prevalenti.
E perchè mai non sarebbero comparabili. Già da diversi anni sul forum parliamo di algoritmi abbastanza complessi, alcuni ben ddescritti (ad esempio la costruzione del performance manager chart descritto da coggan nel libro "training and racing with power meter" che di fatto è attualmente la bibbia per l'allenamento ciclistico al pari della bibbia di friel, che già ebbi a segnalarti) che permettono di misurare lo sforzo, composto dall'utilizzo dei differenti meccanismi energetici e il relativo recupero. Permettendo di avere con buona accuratezza una fotografia del proprio stato di forma in termini di condizione generale e freschezza atletica.
In uno dei post precedenti, tu hai dato "a spanne" delle proporzioni con riferimento ai dispendi energetici che io ho condiviso, anche se dovrebbero essere oggetto di ulteriori verifiche e soprattutto andrebbero contestualizzate e non è affatto una operazione che si svolge con conteggi creativi astratti e fantasiosi.
Beh se la contrapposizione tra conteggi creativi e astratti è una supercaxxola possiamo chiudere baracca
ma anche l'antanizzazione
attraverso unità di misura che nulla hanno a che vedere con caratteristiche biologiche o antropometriche del soggetto di volta in volta in questione è fasulla.
ma questo chi l'ha detto?
C'è una stretta correlazione tra i watt espressi in relazione alla propria soglia anaerobicia e i passaggi di stato a livello di meccanismi energetici. E' proprio su questo che si basano le 7 zone di okuto
Ovvio che si tratta di approssimazioni.
Il rapporto tra watt e calorie, ad esempio, come può essere valido senza considerare che quei watt possono essere espressi da persone che variano in un range che va dai 50 ai 120 Kg? Come puoi considerare il rapporto watt/calorie realistico quando la soglia aerobica e quella anaerobica variano a seconda delle caratteristiche fisiche e del livello di allenamento? Non esiste algoritmo o ponderazione virtuale che tenga.
E' fisica andrè, sulla bici applichi una forza, non una filosofia
http://www.pianetaciclismo.com/categoria/alimentazione/consumo_calorico_ciclismo/2.html
Ti stai mettendo, a mio modesto parere, su un binario molto poco solido. E il fatto che la rete sia piena di algoritmi e calcolatori non mi persuade affatto.
Beh si, a questo punto credo nulla possa persuaderti, neanche il fatto che sei l'unico a sostenere la tua tesi, ma non è neanche mio obbiettivo farlo.
Tutti quelli che sono cresciuti ciclisticamente sanno - e tu per primo sai - che cuore, gambe e testa crescono sulla strada, non con le formule matematiche. Ti devi crepare di chilometri per accrescere anzitutto la potenza aerobica. Perché il ciclismo - e in specie il fondismo - non è uno sforzo breve e intenso ma è uno sport di resistenza. Si cerca il limite, si osa, si prende una cotta (chi non ha preso una cotta clamorosa), si impara a gestire le proprie energie. Mi stupisce davvero che io e te stiamo a discutere di queste cose.
Esatto!! crepare di km, non di tempo in sella, e se vai piano di km ne fai pochi pochi
Hai perfettamente colto il punto.
Le dicotomie di cui sopra trovano la giusta mediazione nella costanza della pratica e nella capacità di osare senza esagerare. E anche il dimagrimento passa per questa via. In questo senso, io fin dal primo post in questo 3D ho fatto i complimenti al nostro amico perché secondo me è già sulla giusta strada. Stare 4-5-6 ore in sella - e provare piacere e soddisfazione in questo - sicuramente aiuta a superare quel limite oltre il quale si comincia a bruciare quel carburante diesel che sono i grassi e si accresce la propria potenza aerobica. Ripeto è l'abc e questo va oltre ogni "moda" del momento, sta nella storia del ciclismo.
L'abc, a me pare, fino a prova contraria, che sia ciò che io e non solo stiamo dicendo. Che per un principiande bisogna fare fondo siamo tutti d'accordo. Che possa e debba talvolta spingere un po' di più siamo più o meno d'accordo. Ma andare tropp piano, non è fare fondo, non è allenante, non produce gli effetti del classico allenamento di fondo come puoi vedere al seguente link in corrispondenza delle zone z2 e z3. Noterai che la z1 non è allenante, è una zona in cui si passeggia, recupero attivo che vale ovviamente per chi deve recupeare da uno sforzo.
http://italiano.7wattperkilo.com/le-zone-di-allenamento-nel-ciclismo/
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Ciò detto, non è per me una ortodossia, né sto a trincerarmi dietro qualche certezza. Ho detto che uno va in bici alla giornata e se uno ha poco tempo può benissimo forzare i ritmi dentro attività più intense.
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mi pare che qua:
IMHO, niente di più sbagliato. Si bruciano molti più grassi andando piano e lontano piuttosto che andando veloce e per meno tempo.
Una persona adulta di 178 cm. X 102 Kg. fa il suo ritmo e se fa 4 ore c'è solo da fargli i complimenti.
Siete un po' fissati con ste velocità medie :rosik:
di certezze ne avessi eccome
è da qui che siam partiti per dire che in realtà si brucia andando piano, ma non COSI piano.
Ho sempre fatto di tutto un po' e i primi tempi che stavo sul forum mi cazziavate pure perché le sparate di due ore all'epoca non erano di moda. Bisognava fare il fondo, polarizzare ..e bla bla bla. Ora la "moda" è cambiata ne prendo atto.
E infatti nessuno ti ha mai detto di passeggiare
se non quando mostravi segni di cottura. Dire di non esagerare in settimana è una cosa ben diversa, da ciò di cui parliamo qui.
Ripeto, la moda è sempre stata più o meno la stessa da parecchi anni a questa parte, se la moda precedente che intendi tu è passeggiare, quella non c'è mai stata