Doping tra gli amatori

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alessandr

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19 Maggio 2009
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ho amici che non conoscono nemmeno il ciclismo, fanno una vita normale, non sono alcolizzati e passano le serate a giocare a calcetto a 5.

due di questi sono rossi "invasati".
Devo pensare che stiano facendo i furbi? (su cosa poi;nonzo%)

altro esempio banale:
Matteo Tosatto, 37 anni.
"rosso" io credo da quando sia nato,
mai una squalifica per doping.
bisogna pensar male anche di lui?

mah

io costoro manco li conosco ...... non volevo fare polemica ....... sinceramente dei "rossi" poco mi importa; volevo replicare con sarcasmo ad un post precedente ..... per quel che mi riguarda potrei essere cieco: il colore degli altri poco mi importa vivo la bici a mio modo ....... mi infastidisce soltanto la superbia

il superbo non mi piace; qualsiasi colore sia la sua faccia !!!
o-o
 

vertigoslim

Apprendista Cronoman
4 Giugno 2007
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io costoro manco li conosco ...... non volevo fare polemica ....... sinceramente dei "rossi" poco mi importa; volevo replicare con sarcasmo ad un post precedente ..... per quel che mi riguarda potrei essere cieco: il colore degli altri poco mi importa vivo la bici a mio modo ....... mi infastidisce soltanto la superbia

il superbo non mi piace; qualsiasi colore sia la sua faccia !!!
o-o

non è necessario conoscerli, potresti fidarti della mia parola.
nel secondo caso basta fare una brevissima ricerca con google.

comunque ho capito l'intento del tuo post! o-o
 

alessandr

Apprendista Cronoman
19 Maggio 2009
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Bo? può essere...sono di cecina...ho corso fino all'anno scorso mentre quest'anno ho dovuto mollare per lavoro...comunque sono tesserato Rea e mi avrai visto in gruppo...sono uno di quelli che vanno tanto in bicicletta e quindi visto il sole sono rossi nel viso...
Buone pedalate..

bene o-o

anche io vado molto in bici e quindi sono rosso nel viso

buone pedalate anche a te !

riflessione:

lavori e vai in bici ......... sei un cicloamatore o-o quindi perchè hai mollato ?
 

alessandr

Apprendista Cronoman
19 Maggio 2009
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La dolce metà si era un pò "rotta".....lei non ha questa passione e dpo te anni di granfondo quasi tutte le domeniche.......

Ciao ciao


o-o hai fatto bene

le donne fanno e disfano ............ meglio allearcisi e tenelle bone :mrgreen:

ci si becca in giro

sicuramente mi conosci ............ io pedalo con irene, la mia ragazza, che fortunatamente ama la bici; spesso ci aggreghiamo a voi (REA)

o-o
 

posse

Maglia Iridata
14 Ottobre 2008
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http://www.avvenire.it/Sport/Amatori+traditi+dal+ciclismo+drogato_201105060813048100000.htm
Amatori traditi dal ciclismo drogato
«Andate a vedere tra gli amatori quello che succede...». Questo è stato il monito diffuso che ci ha spinti a ripartire con la nostra inchiesta “Emergenza doping”. E al termine di questa quinta tappa siamo arrivati al ciclismo amatoriale. Ad attenderci al velenoso traguardo, c’è quello che per sua esplicita richiesta chiameremo Marco. Omettiamo le sue generalità, in quanto si tratta di uno degli informatori chiave dei Nas di Firenze che lo indagarono tra i tanti ciclisti coinvolti nella famigerata inchiesta “Oil for drug”. La maggiore indagine effettuata sul doping nello sport fino ad oggi, avviata nel 2004 in seguito al decesso di un cicloamatore a Roma. Una delle tante morti sospette tra gli sportivi, su cui gravano le presunte responsabilità di un mondo, da cui Marco ha scelto di dissociarsi e di denunciare con coraggio. «Ma rischiando poi sulla mia pelle... Se non voglio che venga pubblicato il mio vero nome è perché ho subìto minacce di morte insieme a un agente dei Nas che ha condotto l’inchiesta “Oil for drug”».


Minacce di stampo malavitoso a quanto pare. Possibile che tutto questo accada nel pacifico e romantico mondo del ciclismo, per giunta amatoriale?
Sono arrivato al ciclismo a 28 anni, tardi. Prima facevo altri sport, perciò ignoravo un certo tipo di personaggi. Quando sono passato al ciclismo su strada ho fatto la conoscenza di un mondo assurdo, un’umanità impazzita che farebbe di tutto per vincere la gara della domenica.

Il maratoneta Roberto Barbi ha detto che nella sua disciplina l’80% degli amatori sono dopati, anche nel ciclismo siamo su quelle cifre?
Tra gli amatori qui si sale fino al 99,9%... L’ultimo arrivato si può stare certi che almeno un’anfetamina l’ha mandata giù. Il primo classificato si è fatto sicuramente di Epo. Ho conosciuto cicloamatori che prenderebbero anche il salnitro grattato dal muro... Gente che comincia a dicembre con Epo e Gh e poi passa all’efedrina in endovena, per concludere in “bellezza”, magari con lo “Stargate” che è roba che usano i veterinari per darlo ai cani malati.

E lei non ha mai preso tutta questa roba?
Io ho abusato di farmaci dal 2002 al 2003. Per cercare di stare al passo con il gruppo ho cominciato a prendere l’Epo, ma in dosi controllate, senza esagerare, per questo non conosco gli effetti collaterali pesanti che invece so che ha provato chi si è spinto oltre.

Effetti collaterali post-gara o malattie e morti causate dal doping?
Non sono un medico, però ho visto corridori con dei bubboni giganti dietro la schiena perché avevano preso tanto di quel nandrolone da fare schifo. Poi ci sono quelli che per colpa delle sostanze dopanti so che hanno avuto ictus, problemi cardiaci o gli hanno dovuto asportare un rene. Il massimo? Ciclisti che dopo una caduta non hanno potuto operarli perché avevano l’ematocrito a 60...

Un’ecatombe, ma come si arriva a rifornirsi delle sostanze?
Esiste un mercato nero, specie su Internet, in cui ti procuri qualsiasi cosa tu voglia assumere. Poi è un passaparola, nell’ambiente sanno tutti chi è il medico o il preparatore che può darti l’ “aiutone” maggiore. C’è anche una discreta massa di infermieri che razziano i magazzini degli ospedali o fanno finta che certe fiale nell’armadietto del reparto si sono rotte e invece le hanno già trafugate e vendute ai ciclisti.

Sempre Barbi ci ha detto che doparsi ha un costo molto alto, conferma?
Io so di gente che aveva ditte e negozi e che li ha chiusi perché si era indebitata per rifornirsi di doping. Alla fine diventi dipendente e compri le sostanze come i tossicodipendenti acquistano l’eroina o la cocaina. Non ti basta mai e intanto i soldi finiscono.

Ma perché si arriva a tanto?
L’indole umana è fragile e ti porta a cadere in questo grande inganno. Ti convinci che “così fan tutti” e che solo aiutandoti con i farmaci puoi essere vincente. Altrimenti arrivi ultimo e fai la figura del fesso. Oggi so che è molto meglio un ultimo posto da pulito vero.

Quanto si va più veloci in bicicletta con il doping in corpo?
Diciamo che la prestazione può essere migliorata del 10-15%. Però ora che corro senza prendere niente, posso assicurare che mi piazzo comunque tra i primi venti. Basta cambiare sistema di allenamento e curare l’alimentazione per essere competitivi lo stesso. Certo, se poi l’obiettivo è la vittoria, allora bisogna per forza ricorrere alla scorciatoia del doping.

Sta dicendo che vince sempre e solo chi si dopa nel ciclismo?
In una classica di Gran Fondo basta andare a scorrere la classifica d’arrivo per vedere che si trovano sempre i soliti nomi tra i primi dieci. Si tratta di ex professionisti o gente che è già stata squalificata perché trovata positiva, ma che continua a correre per 1.200 euro al mese, che non saranno molti, ma è comunque lo stipendio di un operaio che non ha tempo e possibilità di andare in bicicletta.

Tutto questo succede anche nel ciclismo giovanile?
Domenica scorsa ho assistito a una gara di Juniores in cui ho visto dei ragazzi russi fare dei numeri a velocità pazzesche per la loro età. Sono scene ricorrenti, ma nessuno li controlla.

Ma se le squalifiche per doping nel ciclismo sono all’ordine del giorno...
Sì ma beccano sempre i soliti, i più deboli, per cercare di tenere fuori dai guai i “pesci grossi”. Ma è lo stesso che fanno nel calcio dove ogni tanto vanno a pescare il giocatore di secondo piano per far vedere che sono attenti e che l’antidoping funziona a meraviglia.

Pensa il contrario?
Io so solo che il Coni, a quelle 5-6 persone che ho denunciato ai Nas e che hanno avuto un processo penale, non ha fatto assolutamente nulla. Alcuni di loro addirittura sono stati indagati e trovati colpevoli in successive inchieste importanti sui professionisti.

Il ciclismo è davvero lo sport più compromesso?
Quello che circola nel ciclismo è solo la metà delle sostanze che vengono utilizzate nelle palestre, quindi sarebbe il caso di andare in profondità in tutte le discipline e possibilmente farlo prima che capitino delle tragedie come quella che ha originato l’inchiesta da cui è partita anche la mia vicenda personale.

Pentito di essersi esposto così tanto?
Assolutamente no. L’ho fatto soprattutto per i giovani che si avvicinano al ciclismo. Li invito di cuore a non cadere in tentazione e a cercare di essere più forti dell’attrattiva del doping che illude di risolvere la vita e invece non fa altro che creare problemi, a volte irrisolvibili.
Massimiliano Castellani
© riproduzione riservata
 

posse

Maglia Iridata
14 Ottobre 2008
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bello che ci sia la voce Wiki in inglese e non in italiano..

http://en.wikipedia.org/wiki/Oil_for_Drugs
Oil for Drugs
From Wikipedia, the free encyclopedia
The Oil for Drugs case is an Italian doping case against doctor Carlo Santuccione and a number of accomplices, started in 2003. He is accused of administering prohibited doping products to professional and amateur athletes, to enhance their performance as well as being involved in doping network across Italy.[1]
Contents [hide]
1 Timeline
1.1 Death of Amateur cyclist
1.2 Police action
1.3 Suspensions & Bans
2 References
[edit]Timeline

[edit]Death of Amateur cyclist
The catalyst to start the investigation was the death of an amateur cyclist in Italy that was suspicious. The death of this unnamed cyclist which occurred around December 2002 led to an investigation by the Italian authorities.[2] The State Prosecutor started and coordinated the investigation.
[edit]Police action
Italy's Anti-Narcotic Group (NAS) began an investigation, this included tapping the phones of Doctor Santuccione and installing a hidden camera in his office. On March 3, 2004, they recorded a phone call in which Santuccione advised the professional cyclist Danilo Di Luca to inject EPO before Milan – San Remo.[3] Di Luca said that he would visit the Doctor that evening with teammate Alessandro Spezialetti. Later that evening the video surveillance of Santuccione's office showed Santuccione preparing two disposable syringes with EPO and exiting his office to where Di Luca and Spezialetti were waiting outside. A teammate of Di Luca and Spezialetti, Eddy Mazzoleni also sent SMS messages to Santuccione at this time mentioning Di Luca and hormone use.[4]
Following this surveillance the NAS squad conducted coordinated surprise raids at team hotels as well as at certain rider's homes on the night of May 24, 2004. Eight riders (all clients of Santuccione) from six different teams were involved. These were[5] :
Alessio Galletti and Mario Scirea from Domina Vacanze
Fabio Sacchi from Fassa Bortolo
Eddy Mazzoleni, Danilo Di Luca and Alessandro Spezialetti from Saeco
Ruggero Marzoli from Acqua & Sapone
Giuseppe Muraglia from Formaggi Pinzolo Fiava
Simone Masciarelli from Vini Caldirola
No illegal substances were found.[5]
The NAS raid was part of a much larger raid carried out in 28 Italian cities involving 138 professional and amateur athletes, doctors and others who were under suspicion of dealing or using doping in several sports. However by May 2004, only two arrests had been made. One of these involved a pharmacist.[6]
[edit]Suspensions & Bans
Danilo Di Luca was given a three month suspension due to his involvement in the case.[3] On December 18, 2007 Doctor Santuccione was given a lifetime ban by the Italian National Olympic Committee (CONI) due to his involvement in the Oil for Drugs case and after having already serving a lengthy ban for a previous doping offense.[7] On October 26, 2007 the Italian pole vaulter Giuseppe Gibilisco was given a two year ban for his involvement.[8] On April 8, 2008 Mazzoleni was given a two year suspension due to his involvement in the case.[9]
[edit]References

^ "The Sport of the Doctors". Daily Peloton. Retrieved 2008-05-03.
^ "The “Oil for Drugs” Investigation". Retrieved 2008-05-03.
^ a b "Di Luca wins and loses in CAS decision". Cyclingnews.com. Retrieved 2008-05-03.
^ "Di Luca & Mazzoleni to appear before CONI". Cyclingnews.com. Retrieved 2008-05-03.
^ a b "NAS blitz nets nada". Cyclingnews.com. Retrieved 2008-05-03.
^ "NAS raid Giro again but come up empty handed". Cyclingnews.com. Retrieved 2008-05-03.
^ "Santuccione banned for life". Cyclingnews.com. Retrieved 2008-05-03.
^ "Disgraced Italian pole vaulter banned for two years". Eurosport. 2007-10-26.
^ "Mazzoleni gets two year ban". Cyclingnews.com. Retrieved 2008-04-09.
 

o.simo

Moderatore corsaiolo
24 Settembre 2007
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[url]http://www.avvenire.it/Sport/Amatori+traditi+dal+ciclismo+drogato_201105060813048100000.htm[/URL]
Amatori traditi dal ciclismo drogato
«Andate a vedere tra gli amatori quello che succede...». Questo è stato il monito diffuso che ci ha spinti a ripartire con la nostra inchiesta “Emergenza doping”. E al termine di questa quinta tappa siamo arrivati al ciclismo amatoriale. Ad attenderci al velenoso traguardo, c’è quello che per sua esplicita richiesta chiameremo Marco. Omettiamo le sue generalità, in quanto si tratta di uno degli informatori chiave dei Nas di Firenze che lo indagarono tra i tanti ciclisti coinvolti nella famigerata inchiesta “Oil for drug”. La maggiore indagine effettuata sul doping nello sport fino ad oggi, avviata nel 2004 in seguito al decesso di un cicloamatore a Roma. Una delle tante morti sospette tra gli sportivi, su cui gravano le presunte responsabilità di un mondo, da cui Marco ha scelto di dissociarsi e di denunciare con coraggio. «Ma rischiando poi sulla mia pelle... Se non voglio che venga pubblicato il mio vero nome è perché ho subìto minacce di morte insieme a un agente dei Nas che ha condotto l’inchiesta “Oil for drug”».


Minacce di stampo malavitoso a quanto pare. Possibile che tutto questo accada nel pacifico e romantico mondo del ciclismo, per giunta amatoriale?
Sono arrivato al ciclismo a 28 anni, tardi. Prima facevo altri sport, perciò ignoravo un certo tipo di personaggi. Quando sono passato al ciclismo su strada ho fatto la conoscenza di un mondo assurdo, un’umanità impazzita che farebbe di tutto per vincere la gara della domenica.

Il maratoneta Roberto Barbi ha detto che nella sua disciplina l’80% degli amatori sono dopati, anche nel ciclismo siamo su quelle cifre?
Tra gli amatori qui si sale fino al 99,9%... L’ultimo arrivato si può stare certi che almeno un’anfetamina l’ha mandata giù. Il primo classificato si è fatto sicuramente di Epo. Ho conosciuto cicloamatori che prenderebbero anche il salnitro grattato dal muro... Gente che comincia a dicembre con Epo e Gh e poi passa all’efedrina in endovena, per concludere in “bellezza”, magari con lo “Stargate” che è roba che usano i veterinari per darlo ai cani malati.

E lei non ha mai preso tutta questa roba?
Io ho abusato di farmaci dal 2002 al 2003. Per cercare di stare al passo con il gruppo ho cominciato a prendere l’Epo, ma in dosi controllate, senza esagerare, per questo non conosco gli effetti collaterali pesanti che invece so che ha provato chi si è spinto oltre.

Effetti collaterali post-gara o malattie e morti causate dal doping?
Non sono un medico, però ho visto corridori con dei bubboni giganti dietro la schiena perché avevano preso tanto di quel nandrolone da fare schifo. Poi ci sono quelli che per colpa delle sostanze dopanti so che hanno avuto ictus, problemi cardiaci o gli hanno dovuto asportare un rene. Il massimo? Ciclisti che dopo una caduta non hanno potuto operarli perché avevano l’ematocrito a 60...

Un’ecatombe, ma come si arriva a rifornirsi delle sostanze?
Esiste un mercato nero, specie su Internet, in cui ti procuri qualsiasi cosa tu voglia assumere. Poi è un passaparola, nell’ambiente sanno tutti chi è il medico o il preparatore che può darti l’ “aiutone” maggiore. C’è anche una discreta massa di infermieri che razziano i magazzini degli ospedali o fanno finta che certe fiale nell’armadietto del reparto si sono rotte e invece le hanno già trafugate e vendute ai ciclisti.

Sempre Barbi ci ha detto che doparsi ha un costo molto alto, conferma?
Io so di gente che aveva ditte e negozi e che li ha chiusi perché si era indebitata per rifornirsi di doping. Alla fine diventi dipendente e compri le sostanze come i tossicodipendenti acquistano l’eroina o la cocaina. Non ti basta mai e intanto i soldi finiscono.

Ma perché si arriva a tanto?
L’indole umana è fragile e ti porta a cadere in questo grande inganno. Ti convinci che “così fan tutti” e che solo aiutandoti con i farmaci puoi essere vincente. Altrimenti arrivi ultimo e fai la figura del fesso. Oggi so che è molto meglio un ultimo posto da pulito vero.

Quanto si va più veloci in bicicletta con il doping in corpo?
Diciamo che la prestazione può essere migliorata del 10-15%. Però ora che corro senza prendere niente, posso assicurare che mi piazzo comunque tra i primi venti. Basta cambiare sistema di allenamento e curare l’alimentazione per essere competitivi lo stesso. Certo, se poi l’obiettivo è la vittoria, allora bisogna per forza ricorrere alla scorciatoia del doping.

Sta dicendo che vince sempre e solo chi si dopa nel ciclismo?
In una classica di Gran Fondo basta andare a scorrere la classifica d’arrivo per vedere che si trovano sempre i soliti nomi tra i primi dieci. Si tratta di ex professionisti o gente che è già stata squalificata perché trovata positiva, ma che continua a correre per 1.200 euro al mese, che non saranno molti, ma è comunque lo stipendio di un operaio che non ha tempo e possibilità di andare in bicicletta.

Tutto questo succede anche nel ciclismo giovanile?
Domenica scorsa ho assistito a una gara di Juniores in cui ho visto dei ragazzi russi fare dei numeri a velocità pazzesche per la loro età. Sono scene ricorrenti, ma nessuno li controlla.

Ma se le squalifiche per doping nel ciclismo sono all’ordine del giorno...
Sì ma beccano sempre i soliti, i più deboli, per cercare di tenere fuori dai guai i “pesci grossi”. Ma è lo stesso che fanno nel calcio dove ogni tanto vanno a pescare il giocatore di secondo piano per far vedere che sono attenti e che l’antidoping funziona a meraviglia.

Pensa il contrario?
Io so solo che il Coni, a quelle 5-6 persone che ho denunciato ai Nas e che hanno avuto un processo penale, non ha fatto assolutamente nulla. Alcuni di loro addirittura sono stati indagati e trovati colpevoli in successive inchieste importanti sui professionisti.

Il ciclismo è davvero lo sport più compromesso?
Quello che circola nel ciclismo è solo la metà delle sostanze che vengono utilizzate nelle palestre, quindi sarebbe il caso di andare in profondità in tutte le discipline e possibilmente farlo prima che capitino delle tragedie come quella che ha originato l’inchiesta da cui è partita anche la mia vicenda personale.

Pentito di essersi esposto così tanto?
Assolutamente no. L’ho fatto soprattutto per i giovani che si avvicinano al ciclismo. Li invito di cuore a non cadere in tentazione e a cercare di essere più forti dell’attrattiva del doping che illude di risolvere la vita e invece non fa altro che creare problemi, a volte irrisolvibili.
Massimiliano Castellani
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mah, se ho ben capito la sua teoria lui arriva 15-20° pulito, ma sicuramente tutti quelli che lo battono sono pieni e anche la maggioranza di quelli che batte lui... poverino o-o
e lo dice uno che non ha problemi ha scagliarsi contro il doping, anzi, ma qua mi sembra che sia lo sfogo di un frustrato ex dopato e basta
 

posse

Maglia Iridata
14 Ottobre 2008
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Cervelo R3
secondo me nell'intervista ci son due o tre passaggi che la rendono poco credibile e non so se sia voluto. Prima dice che tutti prendono qualcosa anche solo un'anfetamina..
pero' dei bubboni la sapevo anch'io, poi resta che quella è un'inchiesta vera, con nomi e cognomi e dei condannati..
 

o.simo

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secondo me nell'intervista ci son due o tre passaggi che la rendono poco credibile e non so se sia voluto. Prima dice che tutti prendono qualcosa anche solo un'anfetamina..
pero' dei bubboni la sapevo anch'io, poi resta che quella è un'inchiesta vera, con nomi e cognomi e dei condannati..
Io quella dei bubboni non l'avevo mai sentita, può comunque darsi che sia scientificamente possibile. Quello che non mi piace è leggere un'intervista di un ex dopato che ora si autopontifica come unico corridore pulito in mezzo ad un gruppo di marci, ma per piacere ...
addirittura gli ultimi arrivati alle gf sarebbero dopati, chiamate un'ambulanza per favore :rosik:
 

Airone del Chianti

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mah, se ho ben capito la sua teoria lui arriva 15-20° pulito, ma sicuramente tutti quelli che lo battono sono pieni e anche la maggioranza di quelli che batte lui... poverino o-o
e lo dice uno che non ha problemi a scagliarsi contro il doping, anzi, ma qua mi sembra che sia lo sfogo di un frustrato ex dopato e basta
E' lo sfogo di uno sfigato che pensa che per andare forte in bici ci sono solo le scorciatoie del doping. E comunque lui, dopo essersi fatto l'inverosimile, ritiene di essere l'unico talento naturale visto che ora va a pane e acqua e arriva nei 20, gareggiando contro il 99.9% dei ciclisti dopati. Queste robe evitiamo anche di postarle...
 
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posse

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si infatti facevo notare questa cosa
- da un lato sarebbe un teste attendibile e rintracciabile, utilizzato per l'inchiesta come testimone ecc..
- e dall'altro spara minXXate a raffica
mi chiedevo se è lui schizofrenico o il giornalista ad averci ricamato
 

championcip

Gregario
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se incominciassimo a ragionare che non è figo quello che vince le corse, ma che è figo correre le corse, forse incominceremo a diminuire il consumo di sostanze dopanti.
A volte assisto a scene di giubilo e pacche sulle spalle solo nei confronti dei grandi vincenti.... mai un gesto di stima nei confronti di tutti quelli che si mettono in gioco correndo e magari piazzandosi. QUando senti parlare i vari ciclisti si parla solo di quelli che vincono, se non vinci sei scarso... insomma bisognerebbe cambiare il modo di pensare il ciclismo.
 

Zener

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Laddove c'era una volta il velodromo olimpico
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Orbea Orca OMR 2015 Dark - Orbea Orca 2009 Campione Italiano
Il problema è che chi non vive il "nostro" mondo non sà e crede ciecamente a quello che dicono e raccontano certi personaggi.

Il ciclismo a tutti i livelli ha un grosso e generalizzato problema doping ma le percentuali affermate in quell'intervista sono fantascientifiche.
E la cosa davvero brutta è che negli altri sport sembra vada tutto bene e solo nel nostro sia il vero marcio. Quando parlando con amici o conoscenti o amici di amici viene fuori che corro in bici la prima cosa che dicono è "anche tu ti dopi?" o peggio ancora se fai buoni piazzamenti e risultati "che cura fai?" ecc. ecc. :bleah:
Questo per chi fà tanti sacrifici per il solo piacere di fare uno sport che lo appassione è l'equivalente di una Coltellata! :angrymod:
 
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Cesano Boscone (MI)
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Bianchi Infinito
Sono molto contento di far parte dello 0,1% :smile:
Penso che quando si fanno delle dichiarazioni su un argomento così serio,perlomeno dare dei "numeri" che si avvicinano il + possibile alla realtà,non sparare a caso.
Apprezzo il tuo pentimento ma non perquesto adesso tu sia diventato un santo o-o
e comuque se mi rattrista sapere che nei proff. ci siano dei dopati,mi fa letteralmente in caxxare :angrymod: che se ne faccia uso negli "amatori".
 
Stato
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