Ciao Peppe! Praticare il nostro sport è bellissimo, ma bisogna tenere in considerazione che, purtroppo, qualche rischio c'è. Anche io alla tua età ( ne ho esattamente il doppio) mi trovavo nella tua situazione, ho sempre amato la bici e già da piccolissimo avevo voglia di macinare km e km. A 14 anni mi regalarono una citybike Olympia, che cominciai ad usare per fare giri sempre più lunghi, anche se qualche pensiero i miei lo avevano. Ho avuto la fortuna di poter usare molte piste ciclabili che mi hanno aiutato a pedalare un po' più sicuro. Negli anni a venire con quella Olympia ho girato per L'Europa, diventando un cicloturista, ma privilegiando sempre pwrcorsi ciclabili ( vedi ciclabili del Danubio/ciclabile della Drava). Di recente ho iniziato con la bici da corsa, cominciando sempre di più a stare per strada. E qui le differenze le ho notate. Io cerco sempre di fare strade poco trafficate, abito nel bolognese e tutta la zona degli Appennini è piena di percorsi poco trafficati. Poco fa ad esempio sono tornato da un giro nella Val Di Zena, molto usata da ciclisti. Il mio consiglio è quello di iniziare un po' per volta a pedalare, anche per prendere confidenza con la strada e con la bici... mai abbassare l'attenzione su ciò che ti succede intorno, stando attento più a quello che fanno gli altri ( i vari automobilisti/motociclisti) che a quello che fai tu mi verrebbe da dire. Non dare mai per scontati i tuoi diritti di precedenza, e prendila persa nel caso non ti venisse data, o se non sei sicuro che quello in auto ti abbia visto. Meglio aver perso qualche secondo e qualche km orario rinunciando alla propria precedenza che essere contro un cofano ma con la ragione. Della ragione in queste situazioni purtroppo te ne fai ben poco. Investi qualche soldo per un buon casco, IMPORTANTISSIMO. la sicurezza totale purtroppo non si avrà mai, perché l'imprevedibile è sempre possibile, ma si riduce al minimo il rischio. Scusa per la lungaggine