Dove praticare bici?

Peppe45

Novellino
13 Settembre 2018
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Provincia di VV
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Bici
MTB TopGun
Lo so che è una domanda strana ma cercherò di spiegarvi. Risolto il problema di quale bici comprare, ora vi pongo un'altra domanda: dove praticare bici? Vivo in un paesino sul versante di una montagna, quindi è un saliscendi continuo. L'unico luogo pianeggiante sarebbe il lungomare, lungo 3 km scarsi, appena ti fai un po' di gamba non sono niente, poi magari farlo avanti e indietro non ha senso. Resterebbe la Provinciale da percorrere, però il fatto è che ho 15 anni, non so se i miei mi lascerebbero andare. Certo, non parliamo di Autostrade o Superstrade, ma nemmeno di una strada di campagna (ad occhio direi che si incrocia una macchina ogni minuto circa), più che altro è sinuosa e rischi che ti inc***** dopo qualche curva. Al momento l'unico percorso veramente bello da fare sarebbe una strada chiusa al traffico, molto panoramica. Sono solo 4 km ma in alcuni tratti lievemente pendenti. Che mi dite di fare? C'è effettivamente del rischio nel percorrere le Provinciali?
 

peppe59

Maglia Iridata
6 Luglio 2011
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roma / milano
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Moser (acciaio); Bianchi (acciaio)
oggettivamente, in qualsiasi strada aperta al traffico c'è rischio. Puoi ridurlo essendo prudente e rendendoti ben visibile (abbigliamento super colorato), ma dipende anche da chi guida le auto. Parlane con i tuoi genitori.
Invece sulle pendenze... non bisogna averne paura !
 
2 Ottobre 2018
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Bolzano
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Disc
Difficile dare una risposta concreta così alla cieca, incontrare un'auto al minuto per certi versi è quasi un lusso, sulle grandi salite dalle mie parti ne passa una ogni 2 secondi. Questo non significa però che rischio non ci sia, c'è eccome. Personalmente, sono neofita anch'io, preferisco mille volte un saliscendi su strada di campagna ad un dritto trafficato. Se invece si parla di salire subito di brutto, quindi non di saliscendi ma di ripido, capisco che si possa voler cercare un po' di piano. I ciclisti dalle tue parti che fanno? Incontrali su strada, accodati, osservali, parlaci, sapranno sicuramente consigliarti percorsi più e meno ripidi, più o meno trafficati.
 

Alessiuccio

Apprendista Cronoman
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Bianchi Sempre Pro Ultegra - Bianchi Impulso Veloce
C'è effettivamente del rischio nel percorrere le Provinciali?

Il rischio in bici c'è sempre. Appena metti il naso fuori di casa. Qualunque cosa si possa dire, resta sempre il fatto che questo è uno sport pericoloso. Per cui non sto a farti tanti discorsi su come ridurre questo rischio, perché a parte le ovvie accortezze che puoi e devi adottare, sei per lo più in mano all'imprevedibile.

Detto questo, alla tua età ogni giro dovrebbe essere una scoperta, una missione, quasi l'avventura di una vita. Una conquista. Almeno, io a 15 anni ero trascinato in sella da queste sensazioni. Se mi rivedo adesso, senza casco, cellulare o la benché minima esperienza, mi rendo conto di aver rischiato molto. Qualcuno direbbe troppo. Eppure...
 

brascos

Pignone
25 Giugno 2017
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Bottecchia
Pedalare su strade frequentate abitualmente dai ciclisti potrebbe aiutare in quel senso (se esistono,come da me,strade del genere,che poi sono le strade messe un po' meglio tra quelle dove passano meno automobili),l'automobilista abituale di quelle vie sa che puó trovare il cicloamatore e magari ne tiene conto.
 

Denilson 5

Gregario
28 Agosto 2017
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Bianchi Oltre XR1, Bianchi SL Lite Alloy
Ciao Peppe! Praticare il nostro sport è bellissimo, ma bisogna tenere in considerazione che, purtroppo, qualche rischio c'è. Anche io alla tua età ( ne ho esattamente il doppio) mi trovavo nella tua situazione, ho sempre amato la bici e già da piccolissimo avevo voglia di macinare km e km. A 14 anni mi regalarono una citybike Olympia, che cominciai ad usare per fare giri sempre più lunghi, anche se qualche pensiero i miei lo avevano. Ho avuto la fortuna di poter usare molte piste ciclabili che mi hanno aiutato a pedalare un po' più sicuro. Negli anni a venire con quella Olympia ho girato per L'Europa, diventando un cicloturista, ma privilegiando sempre pwrcorsi ciclabili ( vedi ciclabili del Danubio/ciclabile della Drava). Di recente ho iniziato con la bici da corsa, cominciando sempre di più a stare per strada. E qui le differenze le ho notate. Io cerco sempre di fare strade poco trafficate, abito nel bolognese e tutta la zona degli Appennini è piena di percorsi poco trafficati. Poco fa ad esempio sono tornato da un giro nella Val Di Zena, molto usata da ciclisti. Il mio consiglio è quello di iniziare un po' per volta a pedalare, anche per prendere confidenza con la strada e con la bici... mai abbassare l'attenzione su ciò che ti succede intorno, stando attento più a quello che fanno gli altri ( i vari automobilisti/motociclisti) che a quello che fai tu mi verrebbe da dire. Non dare mai per scontati i tuoi diritti di precedenza, e prendila persa nel caso non ti venisse data, o se non sei sicuro che quello in auto ti abbia visto. Meglio aver perso qualche secondo e qualche km orario rinunciando alla propria precedenza che essere contro un cofano ma con la ragione. Della ragione in queste situazioni purtroppo te ne fai ben poco. Investi qualche soldo per un buon casco, IMPORTANTISSIMO. la sicurezza totale purtroppo non si avrà mai, perché l'imprevedibile è sempre possibile, ma si riduce al minimo il rischio. Scusa per la lungaggine
 
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Ciccio81

Novellino
3 Luglio 2018
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Chiaravalle Centrale
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Quoto in pieno con Denilson 5, dice bene! Aggiungo una postilla io abito nel Catanzarese non c'è questo granché di traffico come al nord ma ciò non significa che abbassiamo la guardia, l'estate dobbiamo stare molto attenti, in ogni caso cerco di andare in bici ad orari insoliti tipo le 5.30 del mattino, il mio consiglio è di usare tanta prudenza sempre, ricordandoti di non avere paura ma di dominarla! Ti auguro tante buone pedalate!

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Bradipotamodimontallina

Apprendista Passista
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C'è effettivamente del rischio nel percorrere le Provinciali?

Purtroppo si,poi dipende ovviamente dalla mole di traffico e dalla velocità di percorrenza che tengono la maggior parte dei motorizzati.Poi io fino a quando non ho fatto la patente andavo in giro,oltre che con i mezzi,anche con la bici(Mtb da supermercato e Bmx)in un paese iperincasinato come Sesto San Giovanni,ma giravo con molta attenzione e non di certo con alte velocità(queste non lo faccio manco adesso:))):)
 
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GRM

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Non ho figli ma se fossi un genitore non lascerei mai che mio figlio pratichi ciclismo su strada da solo senza che ci sia io assieme.
E parlo da appassionato che fa oltre mille chilometri al mese, la strada è diventata troppo pericolosa, le persone alla guida sono fuori di testa.

Perchè se tu ci sei assieme cambia qualcosa? sei superman?

A 15 anni sei grande abbastanza per capire se ne vale la pena o è meglio che ti dai agli scacchi.
 

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Cronoman
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Wilier
Perchè se tu ci sei assieme cambia qualcosa? sei superman?

A 15 anni sei grande abbastanza per capire se ne vale la pena o è meglio che ti dai agli scacchi.

Il mio è un discorso unicamente legato alla sicurezza, a 15 anni non si ha la minima idea di cosa significhi girare per strada e come si comporti la gente per strada.Questo si impara sia girando in bici sia girando in macchina e vedendo in prima persona cosa significa.
Se ci fossi io cambierebbe decisamente qualcosa ed oltre a proteggerlo da certi imbecilli che sono capaci di scendere dall'auto per malmenarti lo terrei "al guinzaglio" in modo da evitare comportamenti sbagliati e troppo spavaldi conseguenti alla gioventù.
 
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betana

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Io rischio ogni giorno anche praticando corsa; la maggior parte dei scemobilisti ha il cell in mano (qualsiasi auto sia anche se adesso con 10 euro hai un vivavoce bluetooth), alcuni fumano anche e corrono come pazzi, in più correndo dal lato opposto della viabilità (come da codice) ogni volta che qualcuno deve immettersi in strada non guarda da entrambi i lati e devo starci attento io. Finché lo scemobilita si crederà un pilota e metterà al primo posto la sua fretta saremo in balia del destino. Poi credo ci sia una sorta di invidia, a volte mi pare proprio che facciano apposta a sfilarti in auto. A 15 anni se i genitori non ti permettono di fare strade pericolose potresti farti portare in luoghi più sicuri caricando la bici in auto per esempio e magari piano piano cominci a prendere confidenza con le strade e gli oranghi coi cellulari.

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THE MATRIX M+

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Non ho figli ma se fossi un genitore non lascerei mai che mio figlio pratichi ciclismo su strada da solo senza che ci sia io assieme.
E parlo da appassionato che fa oltre mille chilometri al mese, la strada è diventata troppo pericolosa, le persone alla guida sono fuori di testa.
Quoto in pieno. Proprio ieri hanno tagliato la strada ad un amico, dritto in ospedale. La gente alla guida è sempre più pazza.

Direi che uscire con gli altri o un gruppo è forse più rassicurante.
 

GRM

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Effettivamente il tuo amico, se era in gruppo, non veniva falciato ... veniva falciato in gruppo.

La gente è SEMPRE stata fuori di testa (anzi erano peggio!) solo che ora avete 30-40-50 anni e stà prevalendo lo spirito di conservazione, è una cosa normale del diventare anziani .
 

Gamba_tri

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Effettivamente il tuo amico, se era in gruppo, non veniva falciato ... veniva falciato in gruppo.

La gente è SEMPRE stata fuori di testa (anzi erano peggio!) solo che ora avete 30-40-50 anni e stà prevalendo lo spirito di conservazione, è una cosa normale del diventare anziani .
Ma non esisteva il cellulare e nelle famiglie c'era solo un'auto, quindi meno per strada. Andare in bicicletta è sempre stato pericoloso, ma la percentuale di rischio è aumentata, imho.

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Peppe45

Novellino
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Non penso che la gente ora sia più pazza, sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. Ma un problema in effetti c'è: la maggioranza delle macchine un tempo era molto più ridotta come motore, meno veloce e quindi potenzialmente meno capace di far danno. Oggi invece trovi il 130 cv al primo cretino che passa. L'altro grande problema sono i cellulari che un tempo, invece, non c'erano. Ma comunque non parlerei di un cambio di mentalità.
 

Peppe45

Novellino
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Quoto in pieno con Denilson 5, dice bene! Aggiungo una postilla io abito nel Catanzarese non c'è questo granché di traffico come al nord ma ciò non significa che abbassiamo la guardia, l'estate dobbiamo stare molto attenti, in ogni caso cerco di andare in bici ad orari insoliti tipo le 5.30 del mattino, il mio consiglio è di usare tanta prudenza sempre, ricordandoti di non avere paura ma di dominarla! Ti auguro tante buone pedalate!

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Perfetto, siamo "conregionali" :-)xxxx:-)xxxx:-)xxxx Io, però, sono della provincia di Vibo
 

Peppe45

Novellino
13 Settembre 2018
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MTB TopGun
Difficile dare una risposta concreta così alla cieca, incontrare un'auto al minuto per certi versi è quasi un lusso, sulle grandi salite dalle mie parti ne passa una ogni 2 secondi. Questo non significa però che rischio non ci sia, c'è eccome. Personalmente, sono neofita anch'io, preferisco mille volte un saliscendi su strada di campagna ad un dritto trafficato. Se invece si parla di salire subito di brutto, quindi non di saliscendi ma di ripido, capisco che si possa voler cercare un po' di piano. I ciclisti dalle tue parti che fanno? Incontrali su strada, accodati, osservali, parlaci, sapranno sicuramente consigliarti percorsi più e meno ripidi, più o meno trafficati.
Quella di girare in gruppo è una bella idea. Solo che come entro in contatto con l'ambiente? Non conosco nessuno :-(
 

GRM

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30 Ottobre 2016
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Ma non esisteva il cellulare e nelle famiglie c'era solo un'auto, quindi meno per strada. Andare in bicicletta è sempre stato pericoloso, ma la percentuale di rischio è aumentata, imho.

Ho 31anni, 15 anni quindi nel 2002 , tutti avevano un cellulare all'epoca, anche il tizio che ci polverizò l'auto (tamponamento , astra sw ridotta a una 500 , non ci ha visti, era al cellulare).
Su strada era una merd@ all'ora e lo è ora , sembra che la gente fatta alcolizzata che manda sms o parla al cell ci sia solo ora , ma c'era anche all'epoca, le macchine andavano forte prima e vanno anche ora...
però per quanto la gente sia diventata incivile, si è anche civilizzata, in bici ricordo i tir farti il filo anche con la corsia libera, ora è raro, ricordo che facevano a caccia per linciare il pedone , ora pure sulle statali (ss38) si fermano per farti passare!

Dopo ognuno ripeto deve valutare se ne vale la pena, personalmente (sempre stato un lupo solitario, detesto girare in gruppo che sia bici moto etc) prima in moto e ora in bici non mi son mai posto il problema di finire asfaltato, qualche volo di mio l'ho fatto, qualche lamiera altrui l'ho piegata, è la vita che gira