200 km non sono nulla di particolarmente impegnativo, e come sostiene Alessiuccio è la testa che conta. Con la premessa di un minimo di programmazione, trovo altrettanto importante, per me – e per chi come me – predilige uscite in solitaria, avere un piano di contingenza nel caso qualcosa si dovesse rompere (c’è da dire che nonstante decenni di esperienza mi abbiano trasformato in una specie di McGyver della bici, in qualche occasione questa è inevitabilmente rientrata in un bagagliaio).
Infine, non importante ma definitivamente comodo, dare un’occhiata al meteo con particolare riguardo circa la direzione del vento nell'arco della giornata, non fa affatto male.
Oltre i 200 km, pero', il discorso si fa serio (si scherza)